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GONADI MASCHILI E FEMMINILI
Testicoli nei maschi e ovaio nelle femmine. Sono responsabili della produzione delle
cellule germinali maschili e femminili e in grado di produrre ormoni in quanto sono
costituite da cellule di natura endocrina.
Nella gonade maschile vi sono due tipi di cellule: cellule di Leyding che sono
responsabili della produzione del testosterone; e cellule del Sertoli responsabili di
ormoni secondari. Il controllo ormonale parte dall’ipotalamo, che rilascia fattori
eccitatori o inibitori all’adenoipofisi, la quale è responsabile del rilascio degli ormoni LH
e FSH che agiscono a livello della gonade maschile per il rilascio degli ormoni.
Le gonadi femminili sono stimolate da ormoni adenoipofisari, LH ed FSH che inducono
a livello dell’ovaio a rilasciare estrogeni e progesterone che avranno attività sull’utero.
Hanno azione a feedback positivo da parte degli estrogeni si ha nel momento del ciclo
ovarico nel momento in cui si ha la liberazione della cellula uovo matura e la rottura
del follicolo si ha il picco degli ormoni che vanno a richiamare l’ulteriore produzione di
LH e FSH.
SISTEMA URINARIO
In grado di eliminare le sostanze di rifiuto create dal metabolismo secondario. Consta
di organi pieni e cavi: il rene che provvede alla filtrazione del sangue (seleziona le
molecole di rifiuto per la via dell’eliminazione) il prodotto che otteniamo, l’urina viene
veicolato nelle vie urinarie. Troviamo nelle vie urinarie la vescica, un organo di
deposito momentaneo dell’urina. I reni si trovano in posizione dorsale, in profondità
della zona addominale.
L’apparato urinario è formato dai reni e dalle vie urinarie: ureteri, vescica e uretra
Funzioni del rene:
-Eliminare dal sangue le scorie azotate di origine proteica attraverso l’urina
-Presiedere all’equilibrio idroelettronico mantenendo l’omeostasi dei liquidi circolanti
-Controllare la emopoiesi attraverso la secrezione di un ormone, la eritropoietina
-Contribuisce al controllo della pressione del sangue con il sistema enzimatico della
renina-angiotensina
Funzioni del rene:
-I reni eliminano le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo cellulare che si
accumulano nel sangue: CO2 e NH3 (l’ammoniaca deriva dalla demolizione degli
amminoacidi). La CO2 viene eliminata dai polmoni, mentre l’ammoniaca viene
trasformata prima dal fegato in urea , e attraverso i reni, viene eliminta sotto forma di
urina
-Regola la concentrazione degli ioni e di altre sostanze chimiche, come Na, K, H, Mg
-Mantiene l’equilibrio idrico tra i liquidi persi e quelli introdotti nel corpo
RENI pieni (a seguito di divisioni raggiungeremo l’unità anatomica funzionale) e
Organi
simmetrici (uno a destra e uno sinistro)
situati ai lati della colonna vertebrale, tra la XII vertebra dorsale ed
Retroperitoneali,
alle prime due lombari (alti 10cm, spessore 3cm, larghezza 5cm)
la forma di fagiolo, faccia anteriore lievemente convessa, faccia posteriore
Hanno
pianeggiante, polo superiore e inferiore arrotondato, margine laterale convesso e
margine mediale arrotondato (ilo renale in cui entrano i vasi) dove si trovano arteria
renale, vena renale, e l’uretere.
Circa un litro di sangue arriva nei reni, viene filtrato ed uscirà attraverso le vene renali.
Il sangue che esce dal rene attraverso le vene renali, è un sangue venoso con prodotti
di rifiuti del rene, ma è stato anche filtrato dalle scorie di tutte le nostre cellule. L’urina
viene raccolta nell’uretere e da qui prenderanno origine le vie urinarie. Non si trovano
impronte sui reni, perché ha un parenchima abbastanza consistente ed essendo duro
non si deforma facilmente. Si trovano in nicchie, chiamata loggia paravertebrale dove
si stabiliscono ai lati della colonna. Il peritoneo non svolge nessuna attività perché i
reni sono organi retro peritoneali.
Rapporti con i reni:
destro: (faccia anteriore) si trova in una posizione leggermente inferiore
Rene
rispetto al rene sinistro, perché sopra al destro viene spinto verso il basso dal fegato,
organo più voluminoso. Superiormente abbiamo la ghiandola surrenale, poi scendendo
troviamo il rapporto con il fegato, in seguito in posizione mediale, in corrispondenza
dell’ilo abbiamo la c duodenale, in posizione distale invece troviamo il rapporto con il
colon. Inferiormente invece abbiamo il rapporto con il digiuno.
sinistro: (faccia anteriore) Superiormente abbiamo la ghiandola surrenale, poi
Rene
scendendo nella zona mediale troviamo il rapporto con lo stomaco, distalmente
abbiamo la milza. In corrispondenza dell’ilo abbiamo il rapporto con il pancreas. Sul
margine laterale si trova il rapporto con il colon discendente, inferiormente abbiamo
altre anse del digiuno.
I reni posteriormente sono appoggiati ai muscoli, muscolo diaframma che non la faccia
inferiore entra in contatto con i reni. Inferiormente i reni sono a contatto con il muscolo
trasverso dell’addome, muscolo quadrato dei lombi, muscolo grande psoas.
Non essendoci il peritoneo, i reni sono comunque avvolti da membrane, un sistema di
tre membrane.
La struttura più interna è la capsula renale che aderisce perfettamente al parenchima
renale, di natura connettivale, molto sottile. La seconda formazione è formata da un
cuscinetto adiposo per proteggerli dagli urti in quanto i reni non sono protetti da ossa
e visceri, sono abbastanza esposti. La struttura più esterna prende il nome di fascia
renale. renale: include anche la ghiandola surrenale, include un foglietto anteriore e
Fascia
uno posteriore. Inferiormente i due foglietti scendono ma non si uniscono mai, e può
portare che a seguito di una riduzione del cuscinetto adiposo (utilizzato da digiuno
prolungato o diete sbagliate) alla discesa del rene, detta ptosi renale; può quindi
venire in contatto con i nervi e provocare dolore. Lateralmente i due foglietti si
fondono. Medialmente i due foglietti non si uniscono, quello posteriore continua il suo
percorso fino alla colonna vertebrale dove si fissa; quello anteriore passa davanti alla
colonna vertebrale e si porta al rene destro andando ad avvolgerlo. Questo comporta
che se si ha una infezione renale in un rene si può propagare all’altro rene.
Si distinguono suddivisioni dette lobi:
Sono variabili da individuo ad individuo; ma nel bambino sono più numerose via via
che si cresce i lobi diminuiscono.
Struttura renale:
In corrispondenza dell’ilo renale troviamo il seno renale che accoglie strutture che
vanno a formare l pelvi renale, insieme di canali di raccolta dell’urina, che si uniranno
dando origine all’uretere. La capsula renale continua e va a tappezzare la concavità
dell’ilo chiamata seno renale. Il parenchima renale è formato da due aree, una più
periferica chiamata corticale e una più profonda chiamata midollare
Midollare: scura e ad aspetto striato; le zone striate hanno aspetto piramidale
chiamate piramide di Malpighi, in base ai lobi renali ci saranno x piramidi. I lobi renali
sono formati da una piramide di Malpighi e dalla porzione di corticale che sovrasta la
piramide; insieme al tratto laterale di ciascuna piramide che prende il nome di colonna
di Berten. Al centro vi è il seno renale che accoglie la pelvi renale che riceve canali più
piccoli con forma di imbuto chiamati calici che si portano in corrispondenza della base
minore delle piramidi dove verrà riversata l’urina per la filtrazione. I calici si
distinguono in minori in corrispondenza di ciascuna piramide, nella base minore e in
calici maggiori formati dall’unione di due/tre/quattro calici minori.
L’unità anatomica funzionale del rene prende il nome di nefrone, ciascun rene
presenta un milione di nefroni; sono distribuiti a livello della corticale, che
conferiscono un aspetto granuloso. I nefroni si posizionano nella corteccia, corticale e
alcuni nella midollare. Nefrone iuxta-midollare si estende anche nella midollare. Il
nefrone è sede di filtrazione del sangue. Nella midollare troviamo la presenza di vasi
sanguiferi; il sangue entra nel rene attraverso l’ilo renale tramite l’arteria renale, qui
viene suddiviso per raggiungere i nefroni attraverso l’arteriola afferente. Ogni nefrone
è costituito da due porzioni: una corpuscolata che rappresenta la sede della filtrazione
del sangue ma questa filtrazione non riconosce i prodotti di rifiuto dalle sostanze utili;
e una parte di tipo tubulare che a sua volta è composta da tre tratti: tubulo contorto
prossimale, ansa di Helle, tubulo contorto distale. Il tratto tubulare recupera le
molecole utili perse dalla prima filtrazione, e si ha un prodotto finale contenente i
cataboliti; il dotto collettore riceve il prodotto e giunge alla base minore della piramide
con forellini dette papille renali da dove sboccano i condotti e rilasciano urina. L’urina
viene rilasciata nei calici minori per poi raggiungere i calici maggiori, pelvi renale e
uretere.
RENI
nefrone rappresenta l’unità strutturale del rene
Il rene ha oltre un milione di nefroni e tutti capaci di formare urina
Ogni
costituito da una componente vascolare il glomerulo formato da: arteriola
E’
afferente ed efferente
una componente epiteliale, la capsula di bowman, che avvolge il glomerulo è
Da
dove inizia la formazione di urina
Nel corpuscolo renale avviene il primo processo di filtrazione del sangue, ed è formato
da glomeruli che rappresentano la componente vascolare; il sangue arriva tramite
l’arteriola afferente al corpuscolo. L’arteriola si trova prima dei capillari sanguiferi,
canalini molto piccoli formato internamente dall’endotelio con pavimentoso semplice e
da un rivestimento muscolare con fibrocellule muscolari lisce. L’arteriola porta il
sangue e da origine ad una rete capillare, che si porta all’ interno del corpuscolo
renale formando il glomerulo (50 capillari); a livello capillare può avvenire lo scambio
ed è proprio qui che avviene la filtrazione. E’ sede della filtrazione, dove poi uscirà dal
gomitolo capillare e proseguirà nell’arteriola efferente in uscita dal corpuscolo renale.
Abbiamo creato una rete capillare tra due arteriole, situazione particolare in quanto
solitamente la rete capillare si forma tra un’arteriola e
una venula. L’arteriola efferente darà poi origine ad
una rete capillare tra il comparto arterioso e il
comparto venoso; si svilupperà attorno alla parte
tubulare (seconda componente del nefrone). Prima rete
capillare si ha la filtrazione del sangue, con capillari di
tipo fenestrato con endotelio che presenta
fenestrazioni; risultano essere avvolti dalla membrana
basale che in questo caso risulta inspessita che p