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SISTEMA NERVOSO ORTOSIMPATICO

Paralleli alla colonna vertebrale decorrono 2 cordoni nervosi formati da una serie di gangli

simpatici connessi ai rami nervosi ed estesi dalla regione cervicale alla regione pelvica.

L'innervazione motoria della muscolatura involontaria e la secretoria ghiandolare è data da 2

neuroni: il NEURONE PREGANGLIARE che presenta il pirenoforo nel midollo spinale

che col suo assone va a sinaptare col NEURONE POSTGANGLIARE che ha il pirenoforo

in un ganglio simpatico e coll'assone proteso ad un organo effettore. Le fibre pregangliari

sono mielinizzate

SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO

Anche il parasimpatico porta impulsi visceromotori e secretori. Esso è costituito da una

serie di neuroni del gruppo craniale e sacrale. I neuroni del gruppo craniale fanno parte dei

nuclei di origine di 4 nervi encefalici: 3°-7°-9°-10°. I sacrali sono situati alla base delle

corna ventrali del midollo spinale. I neuroni parasimpatici del 3° nervo mandano le loro

fibre ad un ganglio ciliare situato nell'orbita, dove partono le fibre postgangliari dove

innervano la muscolatura liscia dell'occhio per la costrizione dell'iride. I neuroni

parasimpatici del 7° mandano le loro fibre al ganglio genicoltato da cui partono le fibre

postgangliari per le ghiandole lacrimali e al ganglio sottomascellare per le ghiandole e

salivari. Altre fibre secretorie salivari sono presenti nel 9° nervo. Le fibre pregangliari del

10° si distribuiscono a tutta la gamma degli organi involontari: cuore, polmoni, fegato,

pancreas, intestino tenue e parte del crasso. Le fibre pregangliari sacrali vanno ai visceri non

raggiunti dal 10° nervo (vescica e organi genitali).

I due sistemi orto-parasimpatico hanno azioni antagoniste (inibitori ed eccitatori per alcuni

organi) ENCEFALO

E' un componente del SNC, localizzato nell'estremità cefalica. E' costituito da 4 componenti

che sono:

1) ROMBOENCEFALO

2) MESENCEFALO

3) DIENCEFALO

4) TELENCEFALO

Il Cervelletto è localizzato nel metencefalo (parte rostrale del Romboencefalo) ed è il centro

di coordinazione e ottimizzazione delle risposte motorie.

ENCEFALO DI LAMPREDA

Il telencefalo presnta una struttura duplice: presenta i BULBI OLFATTIVI che non sono

organi dell'olfatto. I bulbi si formano per l'afflusso degli assoni delle cellule olfattive. Il

diencefalo presenta l'organo pineale. Sul mesencefalo si distinguono i LOBI OTTICI in

quanto vengono raggiunti dagli assoni della retina. Il metencefalo è inesistente. Nel

romboencefalo si nota una membrana di cellule ependimali, la TELA CORIOIDEA, sottile,

che si fonde con una meninge.

ENCEFALO CONDROITTI

Presenta sempre i lobi olfattivi che si collegano con 2 peduncoli olfattivi che partono dalla

mucosa olfattiva. Mesencefalo e Diencefalo non variano. Si distingue per la prima volta

metenfefalo e mielencefalo. Nel primo si distinguono due strutture che corrispondono al

cervelletto.

ENCEFALO OSTEITTI

Non è molto diverso apparte il cervelletto: la parte anteriore si invagina nel mesencefalo

sotto i 2 lobi ottici a formare la VALVOLA DEL CERVELLETTO.

ENCEFALO ANFIBI

Il telencefalo si sviluppa sopratutto nelle parti pari, che diventano 2 emisferi; i peduncoli dei

bulbi olfattivi si accorciano. Il diencefalo viene in parte coperto dal telencefalo. Nel

romboencefalo il cervelletto si riduce ad una lamina. Il mielencefalo prende il nome di

MIDOLLO ALLUNGATO.

ENCEFALO RETTILI

Il telencefalo si sviluppa ancora di più. Le auricole si chiamano FLOCCULI

ENCEFALO UCCELLI

Il cervelletto, di due emisferi e 2 flocculi, si sviluppa ulteriormente a causa del volo e

quindi i lobi ottici si sostano lateralmente. Il telencefalo è ancora più sviluppato e solcato.

ENCEFALO MAMMIFERI

BASSO PSICHISMO: il telencefalo è abbastanza sviluppato. È senza solchi e liscio.

– Diencefalo e mesencefalo sono coperti dal cervelletto. Il tetto mesencefalico è

costituito da 2 lobi ottici, 4 lobi detti COLLICOLI, separati dalla lamina

quadrigemina. Il midollo allungato è detto BULBO.

ALTO PSICHISMO: telencefalo molto sviluppato e molto solcato. I mammiferi

– presentano il PONTE DI VAROLIO che taglia il midollo allungato formando il

bulbo. Il ponte si forma dal metencefalo.

NERVI ENCEFALICI

Un nervo è un fascio di assoni che collega il SNC col SNP lungo il quale scorrono gli

impulsi di cellule sensoriali e/o effettrici. I nervi encefalici e romboencefalici servono per

inviare segnali dai/ai nuclei dell'enfecalo e formano 12 coppie di nervi (10 negli anamni):

1° NERVO OLFATTIVO

2° NERVO OTTICO

3° NERVO OCULOMOTORE COMUNE

4° NERVO TROCLEARE

5° NERVO TRIGEMINO

6° NERVO ABDUCENTE

7° NERVO FACCIALE

8° NERVO ACUSTICO

9° NERVO GLOSSOFARINGEO

10° NERVO VAGO

11° NERVO ACCESSORIO VAGALE

12° NERVO IPOGLOSSO

NERVI TELENCEFALICI

NERVI MESENCEFALICI

NERVI ROMBOENCEFALICI

NERVI SENSORIALI: 1°-2°-8°

NERVI MOTORI: 3°-4°-6°-12°

NERVI MISTI: tutti gli altri

NERVI DI SENSIBILITA' SOMATICA: 3°-4°-5°-8°

NERVI DI SENSIBILITA' VISCERALE: 7°-9°-10°-11°

NERVI DI MOTILITA' SOMATICA: 6°-12°

NERVI DI MOTILITA' VISCERALE: 5°-9°-10°-11°

Vediamo ora come si collocano i nuclei dei nervi romboencefalici. Nei mammiferi,

spostandoci verso l'encefalo, troviamo il bulbo. Su si esso si forma una fossa (come scavata

da un cuneo) portando alla formazione di 2 colonne (processo di eversione del midollo

spinale).

Una volta che le informazioni arrivano al SNC, possono essere elaborate con 3 linee di

processazione:

1) PRIMA LINEA: il RIFLESSO; risposta immediata.

2) SECONDA LINEA: l'intervento del cervelletto che controlla finemente le risposte

motorie senza prendere decisioni.

3) TERZA LINEA: inoltramento delle infomrazioni passando dal talamo ai centri

superiori decisionali, che nei mammiferi si trovano nella corteccia cerebrale.

NERVI DELL'OCCHIO

I muscoli degli occhi sonno innervati in modo disomogeneo dai nervi oculomotori, dal

nervo abducente e dal nervo trocleare. Il 6° nervo innerva il RETTO ESTERNO, il 4°

innerva l'OBLIQUO SUPERIORE e il 3° innverva il RETTO

INTERNO,SUPERIORE,INFERIORE e OBLIQUO INFERIORE. Insieme lavorano in

sinergia. Affinchè questo avvenga è necessario che il SNC sia informato sullo stato di

contrazione e rilasciamento dei muscoli.

Poi abbiamo il 12° nervo che innerva la lingua e permette la sua motilità.

NERVI BRANCHIALI

Sono il 5°,7°,9°,10°,11°. Il 5° innerva l'arco orale, il 7° innerva l'arco ioideo e gli ultimi 3

innervano gli archi branchiali. Il nervo trigemino permette l'apertura della bocca e a livello

viscerale consente la percezione dell'alta temperatura. Il nervo facciale innerva i muscoli

mimici (espressività facciale). Il nervo glossofaringeo e il nervo vago innervano i muscoli

della faringe (deglutzione) e della laringe (fonazione). Apparte il 5° nervo, gli altri sono

coinvolti nel sistema nervoso parasimpatico:

il 7° innerva le ghiandole salivari e lacrimali

– il 9° innerva le ghiandole salivari

– il 10° innerva tutta la gamma degli organi involontari.

Il 5° nervo ha una componente sensoriale nel midollo alungato e una nel mesencefalo.

Esiste quindi un nucleo mesenfecalico del 5° nervo costituito da cellule sensoriali. Per

quanto riguarda il nucleo bulbare del 5° nervo le cellule sensoriali sono esterne nel

GANGLIO SEMILUNARE. Le cellule sensoriali del nervo facciale si trovano nel

GANGLIO GENICOLATO; le cellule sensoriali del nervo glossofaringeo si trovano nel

GANGLIO PETROSO mentre le cellule sensoriali del nervo vago si trovano nel GANGLIO

NODOSO e GIUGULARE. Il nucleo del 10° nervo è detto NUCLEO SOLITARIO; da

questi nuclei partono delle fibre che salgono al cervelletto, per poi scendere al midollo

spinale e al midollo spinale ai visceri, per la via dei neuroni pregangliari e gangliari

simpatici (vedere il sistema nervoso autonomo). Si stabiliscono così i riflessi viscerali come

il battito cardiaco, tosse, vomito ecc. Le afferenze che arrivano dal nucleo solitario si

chiamano afferenze del FASCIOLO SOLITARIO.

PONTE DI VAROLIO

Presente solo nei mammiferi, si osservano in esso i NUCLEI PONTINI fatti da cellule

associative che ricevono informazioni dalla corteccia telencefalica e le inoltrano alla

corteccia del cervelletto costituendo la via CORTICOPONTOCEREBELLARE. Questi

nuclei sono il controllo del cervelletto da parte del telencefalo per quanto riguarda

l'esecuzione dei movimenti

CERVELLETTO

Corrispondente alla parte dorsale e rostrale del romboencefalo, si trova sopra il ponte e

svolge un'attività di ottimizzazione dei movimenti. Integra al fine di accelerare o frenare

l'attività motoria. E' suddiviso in 3 lobi: anteriore, medio e posteriore. Nei mammiferi si

aggiungono 2 emisferi (neocervelletto); è costituito poi da strutture accessorie che sono il

verme e i flocculi (paleocervelletto). La ripartizione della corteccia cerebellare che si

riconoscono tra solco si chiamano tavole. Se sezioniamo il cervelletto longitudinalmente

troviamo una sorta di ramificazione della sostanza bianca all'interno delle tavole. Negli

amnioti si fanno consistenti dei nuclei che sono:

NUCLEO DENTATO: riceve assoni dalle cellule del Purkinje e proietta in alto verso

– il nucleo rosso parvicellulare del mesencefalo (costituito da cellule associative) che

passano poi al talamo e alla neocortex (via DENTORUBROTALAMOCORTICALE:

via di progettazione del movimento)

NUCLEO DEL FASTIGIO: proietta in basso e controlla l'eseguzione del dei

– movimenti (motoneurone) grazie alla via CEREBRORUBROBULBOSPINALE.Da

questo nucleo si origina anche la via del FASCICOLO UNCINATO che va verso il

nucleo rosso magnocellulare (cellule più grandi e antiche) del mesencefalo per poi

tornare indietro verso i motoneuroni (via CEREBELLOMOTORIA)

NUCLEO INTERMEDIO

La presenza di questi nuclei condiziona la via di uscita dal cervelletto. La dove non sono

presenti i nuclei, l'unica via d'uscita è costituita dalle CELLULE DEL PURKINJE. Negli

anamni rappresentano l'unica via fugale, mentre negli amnioti il 98% termina nei nuclei

dentati, mentre il 2% fuoriesce dal cervelletto. Le cellule del Purkinje rilasciano un

mediatore chimico che determina una iperpolarizzazione: inibiscono le cellule su cui

terminano; i nuclei intralaminari, invece, sono eccitatori. Il nucelo dentato riceve assoni

dalle cellule del Purkinje e le proietta in alto nel mesencefalo (nucleo rosso) che passano poi

al talamo e alla neocortex. Il nucleo del fastigio proietta in basso e controlla i

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A.A. 2014-2015
19 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leandro.92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Delfino Giovanni.