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SOTTOCLASSE: SARCOPTERIGI
Compaiono nelle acque dolci nel periodo del Senoniano. Il loro nome deriva da Sarcon = carne e
pterygos = pinna. Presentano infatti pinne carnose con masse muscolari e scheletro di sostegno che
preludono l’arto dei tetrapodi. In alcuni Sarcopterigi le cavità nasali comunicano con la cavità orale
tramite le coane che ritroveremo nei tetrapodi.
INTERCLASSE: DIPNOI
Vivono in acque dolci tropicali poco ossigenate. Proprio per questo hanno una doppia respirazione,
polmonare. In mancanza d’acqua attuano l’estivazione, ovvero scavano sul fondo
branchiale e
creandosi una nicchia opportunamente chiusa, all’interno della quale possono permanere qualche
mese o alcuni addirittura per qualche anno. Per fare ciò riducono al minimo il loro metabolismo.
Sono presenti tutt’ora tre generi che vivono in Australia, Sud America e Africa. Presentano pinne pari
in alcuni casi filiformi. INTERCLASSE: CROSSOPTERIGI
Comprende due linee filetiche:
- Ripidisti (estinti): dotati sia di branchie che di polmoni, hanno denti che presentano una sorta
di invaginazione/avvallamento, motivo per cui sono anche detti Labirintodonti. Milioni di
anni fa da essi si sono staccati i tetrapodi.
l’unico esemplare
- Actinisti (celacanti): vivente è la Latimeria, un vero fossile vivente. Ne
–
esistono infatti pochissimi esemplari. Vivono intorno ai 200 400 m di profondità e
–
presentano polmoni formati da un organo con struttura fibro adiposa e senza funzione
respiratoria. CLASSE: ANFIBI
Vedi figura 1.16 pag 15. Annovera tre sottoclassi:
1) Labirintodonti (estinti): presentavano denti conici con smalto pieghettato, ereditato dai
crossopterigi Ripidisti. Avevano il cranio protetto, ricoperto da un solido tetto osseo e
Alcuni ordini rivestono un’importanza evolutiva non indifferente.
respiravano con i polmoni.
Tra questi gli Antracosauri da cui si sono evoluti i rettili.
2) Lepospondili (estinti): erano animali di piccola dimensione dotati di lunga coda e denti privi
di pieghe, con superficie liscia.
3) Lissanfibi comprendono gli anfibi attuali che si dividono nei tre ordini:
- Anuri (rospi, rane; ad es. Xenopus laevis) privi di coda;
- Apodi (cecilie) assenza di arti con aspetto vermiforme;
- Urodeli (tritoni, salamandre) dotati di lunga coda.
Per quanto riguarda le caratteristiche generali, furono i primi tetrapodi a colonizzare le terre emerse.
Tuttavia sono ampiamente legati all’ambiente acquatico per la riproduzione. Vanno in contro a
metamorfosi regolata da ormoni in quanto necessitano di un cambiamento quasi radicale per potersi
adattare all’ambiente terrestre.
Avendo inoltre ereditato dai crossopterigi un polmone poco efficiente la cute sopperisce a questo
differenziando in modo tale da acquisire uno strato corneo monostratificato e nucleato, che ha si
funzione parzialmente protettiva ma anche respiratoria.
l’orecchio medio.
Compare CLASSE: RETTILI
Derivano dagli Antracosauri e hanno avuto il loro massimo sviluppo nel Mesozoico. I rettili sono i
primi tetrapodi completamente svincolati dall’ambiente acquatico anche per la riproduzione. Questo
ha comportato: polmone efficiente, corneificazione della cute e uova con guscio, cosa che permette
appunto di svincolare la riproduzione dall’ambiente acquatico.
Questa classe comprende 4 sottoclassi: (Figura 1.17 pag 16)
Anapsidi: comprendono attualmente solo l’ordine
- dei Cheloni (tartarughe);
- Arcosauri: raggiungono la loro massima diffusione intorno ai 300 milioni di anni fa con i
dinosauri. Attualmente sono rappresentati solo dai Loricati (coccodrilli, alligatori). Dagli
Arcosauri si sono evoluti gli uccelli;
- Lepidosauri: comprendono la maggior parte dei rettili attuali, gli Squamati (lacertiliani e
serpenti);
- Sinapsidi: tutti estinti, da essi sono evoluti i mammiferi.
PASSAGGIO AL TACHIMETABOLISMO
RETTILI: vertebrati UCCELLI E MAMMIFERI:
a sangue freddo vertebrati a sangue caldo.
La terza spinta evolutiva ha permesso, con l’adattamento di particolari strutture, la comparsa di un
metabolismo capace di produrre calore: da bradimetabolismo si passa dunque a tachimetabolismo. Si
gli apparati: respiratorio, per utilizzare l’ossigeno per la
sviluppano quindi efficientemente
produzione di ATP; circolatorio, per trasportare le macromolecole necessarie; digerente, con una
cavità orale per introdurre il cibo e una dentatura o adattamento che permette l’inizio di una limitata
digestione continuata poi a livello dello stomaco e completata nell’intestino; e infine escretore. La
cute inoltre si modifica, compaiono annessi cutanei quali peli e piume per ridurre il più possibile la
dispersione di calore (rispettivamente in mammiferi omeotermi e uccelli).
CLASSE: UCCELLI
Derivano dai Tetrapodi e, in particolare, dagli Arcosauri, dinosauri bipedi. Sono organismi omeotermi
con squame trasformate in piume e penne. Presentano uova con guscio.
La classe degli uccelli e suddivisa in 2 sottoclassi:
- Archeorniti (o Saururi): sono estinti. A questa sottoclasse appartiene la specie Archeopterix
lithographica, il più antico uccello conosciuto. Presentava numerosi caratteri rettiliani quali:
sulle dita dell’arto anteriore, lunga coda ricoperta di
mascella e mandibola con denti, artigli
penne.
- Neorniti (o Ornituri): a sua volta suddivisa in 3 superordini:
• Odontognati: estinti;
• Paleognati: comprendono uccelli attuali che hanno perso la capacità di volare
(struzzi, emù, casuari, kiwi). Sono inoltre dotati di becco;
• Neognati: includono la gran maggioranza degli uccelli attuali, ben adattati al volo
(ad eccezione dei pinguini) e sono dotati di becco. Sono inoltre ulteriormente
suddivisi in una trentina di ordini tra cui Pellicaniformi, Falconiformi,
Colombiformi, Passeriformi ecc. (Figura 1.18 pag 17).
CLASSE: MAMMIFERI
Sono animali omeotermi, il cui corpo è rivestito da peli. Hanno una circolazione doppia completa e
un polmone alveolare parenchimatoso molto efficiente. Nutrono la prole con il secreto di ghiandole
mammarie da cui trae il nome la classe. Sono provvisti di orecchio medio ed esterno.
La classe dei mammiferi è suddivisa nelle seguenti sottoclassi:
- Alloteri: si sono estinti verso la fine del Metazoico;
- Prototeri: (Figura 1.19 pag 18) comprendono il solo ordine vivente dei Monotremi,
rappresentato da echidna e ornitorinco. Sono gli unici mammiferi ovipari poiché depongono
uova telolecitiche, nelle quali il vitello è confinato ad un polo dell’uovo. Sono inoltre dotati
di cloaca, peli, ghiandole con dotti indipendenti e mandibola.
sono attualmente rappresentati dall’ordine dei marsupiali
- Metateri: (Figura 1.20 pag 19)
(canguri, opossum, Koala) e sono organismi vivipari in quanto sviluppano la placenta vitellina
sacco vitellino + corion. I piccoli vengono partoriti a stadi molto precoci: pertanto non
sarebbero capaci di sopravvivere se non fossero contenuti nel marsupio, una plica addominale
presente sul corpo della madre che, come se fosse un’incubatrice, garantisce lo sviluppo degli
organismi. Tale plica è costituita da muscolatura ricoperta da cute. I metateri presentano
inoltre ghiandole mammarie.
- Euteri: (Figura 1.21 pag 20) si ritiene siano comparsi nel cretaceo. Alcuni conquistano le terre
emerse altri si sono adattati alla vita acquatica (Cetacei) o al volo (Chirotteri). Sono organismi
–
vivipari con placenta, poiché hanno sviluppato una placenta corion allantoidea. Sono inoltre
suddivisi in numerosi ordini tra cui: Insettivori, Chirotteri (pipistrelli), Carnivori, Cetacei,
Roditori, Primati ecc. PRINCIPI GENERALI DI ANATOMIA
Gli organi sono funzionalmente e a volte morfologicamente correlati tra di loro a formare sistemi o
apparati. Come distinguiamo tra sistema e apparato?
Definiamo SISTEMA un insieme di organi morfologicamente e funzionalmente omogenei e con la
stessa derivazione embriologica. Ne sono due esempi il sistema nervoso e quello muscolare.
Definiamo APPARATO un insieme di organi morfologicamente e funzionalmente diversi e con
diversa derivazione embriologica. Ne è un esempio l’apparato tegumentario in cui la cute è formata
poggia sul derma: l’epidermide è costituita da cellule a mutuo contatto mentre il
da epidermide che
derma è formato da cellule sparse in una matrice in quanto ha funzione trofica nei confronti
dell’epidermide sovrastante. Altro esempio è l’apparato digerente, composto da: lingua, denti, fegato,
stomaco, intestino ecc. APPARATO TEGUMENTARIO
Per apparato tegumentario intendiamo il tegumento o cute, costituito da epidermide + derma, e gli
annessi cutanei.
Il tegumento (da tegumentum = copertura) riveste la superficie del corpo e rappresenta il confine tra
corpo e ambiente esterno. Dunque protegge e mette in comunicazione con l’ambiente esterno.
FUNZIONE
Principali funzioni dell’apparato tegumentario sono:
- Protezione meccanica, grazie a corneificazione e cheratinizzazione degli strati più superficiali
che sono infatti più resistenti rispetto a quelli più profondi. –
- Difesa da agenti fisici, come ad es. i raggi solari, chimici o biologici, grazie a un film idro
lipidico prodotto dal sebo delle ghiandole; questa protezione è accentuata dai melanociti,
cellule responsabili della produzione di melanina che ci protegge dai raggi solari.
Il tegumento ha anche altre funzioni alcune delle quali sono tipiche di una particolare classe:
–
- Regola infatti gli scambi osmotici, o idrico salini, negli organismi acquatici. Nei pesci
d’acqua dolce e in quelli d’acqua salata la cute deve adattarsi e strutturarsi in modo diverso in
base alle esigenze.
- Controlla la perdita di acqua nei tetrapodi;
È sede di terminazioni nervose tramite le quali ci mette in comunicazione con l’ambiente
- esterno, ed è uno specchio delle nostre emozioni;
- È coinvolto nella sintesi della vitamina D, importante per la struttura ossea;
cellule responsabili della colorazione; nell’uomo tali cellule sono i
- Presenta i cromatofori,
melanociti.
- Presenta annessi cutanei (artigli, corna...);
- Ha funzione di respirazione ad es. negli anfibi dove la cute è strutturata per sopperire a una
respirazione polmonare poco efficiente;
- Locomozione, vedi le penne degli uccelli;
- Omeostasi termica in uccelli e mammiferi tramite peli e ghiandole sudoripare;
- Nutrizione per la prole, tramite la produzione di secreti.
STRUTTURA
Il piano organizzativo è comune a tutti i vertebrati:
ANNESSI CUTANEI
EPIDERMIDE
DERMA (+ lasso, per garantire la diffusione delle sostanze nutritizie)
DERMA (+ compatto/strutturato)
TELA SOTTOCUTANEA (strato di connettivo lasso)
MUSCOLATURA
Sia la cute che gli annessi cutanei sono dotati di cellule pigmentate o cro