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Il sistema sanitario e il sistema di welfare

Il sistema sanitario è composto da quattro categorie di attori:

  1. Utenti/contribuenti (diretti/indiretti)
  2. Organi pubblici (livello statale e periferico) che si occupano di indirizzo, controllo e gestione
  3. Soggetti che acquistano/vendono prestazioni
  4. Erogatori, come ospedali, laboratori e medici

In Italia, il sistema sanitario nazionale (SSN) è organizzato su tre livelli:

  1. Stato centrale, che comprende il parlamento (che stabilisce le norme e le risorse), il governo, il ministero della salute e gli organi di consulenza. Inoltre, c'è la Conferenza Stato-Regioni che si occupa di accordi sulla spesa sanitaria.
  2. Regioni, che stabiliscono le norme, il piano sanitario regionale, nominano i direttori delle ASL (Aziende Sanitarie Locali) e si occupano della ripartizione delle risorse.
  3. ASL, che gestiscono i rapporti con i medici di base e le strutture sanitarie.

ASSISTENZA (+1)

  1. Servizi medici di base: medico/pediatra di base; 'ordinatori di spesa'
  2. Medicina specialistica 2 livello: ospedali e ambulatori;
    • Ospedali: > 700 AO, policlinici, IRCCS (+ ca. 600privati: 15% dei ricoveri)
    • ca. 4 posti letto/1.000 ab.
    • costo medio ricovero: ca. 2.500 euro
  3. Ambulatori e laboratori: ca. 15.000 (50% pubblico)
  4. Medicina alta specialità: poli eccellenza
  5. Assistenza farmaceutica convenzionata; SSN copre 70%spesa complessiva

PERSONALE E FINANZIAMENTO SSN

  • Ca. 53.000 medici/pediatri di base
  • Ca. 114.000 personale sanitario ospedali pubblici
  • Personale SSN (ASL e ospedali): ca. 105.000 medici,262.000 infermieri (+ altro personale)
  • Finanziamento a carico Regioni (IRAP, addizionaleIRPEF, IVA e accisa benzina); solo 5% da Stato
  • Spesa in crescita negli ultimi 20 anni, ma sotto mediaEU (6,4% PIL); 23% bilancio Stato, ¼ della spesasociale
  • Spesa pro capite ca. 1.500 euro, con forti

differenze regionali

EVOLUZIONE STORICA ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

  • Origini connesse a processi di modernizzazione, ind., urb. (igiene pubblica); tempi, forme e intensità diverse da paese a paese
  • Sviluppi scienza medica
  • Ruolo iniziale di chiese e movimenti sociali: prime mutue con contributi volontari, Stato interviene per disciplinare mutuo soccorso (GB: già 1793!); ma: discriminazioni politico-confessionali
  • Introduzione ass.ne pubblica e obbligatoria da 1883 (Bismarck) e nel corso del ‘900 (cfr. tab. 4.3), progressiva estensione copertura
  • Forte espansione dopo II Guerra (indicatore: spesa; cfr. Tab. 4.4; occupati: > 10% totale)
  • Svolta: istituzione SSN (‘sicurezza sociale’): NZ 1938, GB 1946, Scandinavia, Italia 1978, Spagna 1986
  • Sistema più omogeneo e standardizzato per diritti e prestazioni: cittadinanza sanitaria (ma anche: residenti)
  • Da dopoguerra crescente intervento Stato nella regolazione e
sanità);- versante domanda: cambiamenti demografici (aumento popolazione, invecchiamento), cambiamenti socio-culturali (crescente consapevolezza della salute, aumento delle aspettative), cambiamenti epidemiologici (aumento delle malattie croniche, riduzione delle malattie infettive)IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO• Sistema sanitario nazionale (SSN) istituito nel1978 con la legge 833• Principi fondamentali: universalità, solidarietà, equità, partecipazione• Finanziamento: fiscale (imposte) e contributivo (ticket, ticket sanitario)• Erogazione: pubblico (ASL, ospedali pubblici), privato (ospedali privati, studi medici privati), misto (convenzioni tra pubblico e privato)• Organizzazione: livello centrale (Ministero della Salute), livello regionale (Regioni), livello locale (ASL)spesa) - versante domanda: mutamenti demografici (età), culturali (stili di vita, nuovi rischi), economici (reddito disponibile) - Medicalizzazione salute: crescenti aspettative sanitarie; molte vicende personali definite in termini medici (es. parto) - Ma questo ha portato a un'esplosione della spesa sanitaria (labor-intensive nonostante tecnologie) - 3 incentivi: a) utenti: consumare gratis b) medici: amplificazione della domanda c) stato: impegno 'aperto', scarsi controllo e efficienza, ripiano debiti CONTENIMENTO SPESA - Strategie di razionalizzazione della spesa: 1) razionamento servizi (domanda) a) accesso b) partecipazione finanziaria c) comprensività (prestazioni essenziali e non; cfr. LEA) 2) riduzione offerta prestazioni: a) tetti di spesa b) razionalizzazione strutture e personale (es. chiusura piccoli ospedali) c) controlli tecnologie e prezzi d) controlli comportamenti medici (prescrizioni) 3) managerializzazione (responsabilità, efficienza)

efficienza); innestodi logiche 'quasi di mercato' e che emula la competizione inun settore non privatizzabile- separazione del momento politico dal gestionale- separazione tra finanziamento ed erogazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi delle politiche pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lewanski Rodolfo.