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SOCIO-POLITICA: welfare al centro dei processi di legittimazione e consenso politico
• ‘élites distributrici’ - clientele sociali - burocrazie di servizio: rilevanza del welfare nella competizione politica
• Il welfare ha modellato lo Stato
• Fase espansiva: ‘scivolamento distributivo’: inizialmente forte componente re-distributiva, da anni ’50 aspetto attenuato grazie a forte crescita economica e all’emergere di una ‘massa media’ (beneficiaria e contribuente): configurazione distributiva (asimmetria tra costi - poco visibili - e benefici - tangibili e concentrati) - strategie di compromesso tra attori politici (costi sono occulti/aumento gettito; deficit spending o tecniche finanziarie come ripartizione - ‘tentazione irresistibile’ per politici, costi scaricati sulle generazioni future, ‘politicamente irrilevanti’)
• Fattori politici: a) domanda: gruppi d’interesse speciale, politica
delle (micro)categorie – frantumazione sociale (es.: sanità) b) offerta: partiti pigliatutti (sostegno in cambio di welfare categorie) • Fase crisi: necessità riforme, tagli, politicamente molto difficile (punizioni elettorali: costi visibili, ampie platee, rilevanza poste). Politiche a somma zero, redistrib.-sottrattive (forti conflitti). Assente mobilitazione di chi guadagna. Tattiche (blame avoidance) dei governi per ridurre perdita consenso: linee di minor resistenza: tagli per beneficiari futuri (non attuali), tagli ai margini, transazioni morbide, ‘offuscamento’, ‘divide et impera’ TIPOLOGIE DI WELFARE STATE • In prospettiva evolutiva: • prima metà ‘900 2 modelli: chi proteggere? a) universalistico (anglo-scandinavi): copertura tutti i cittadini; bacino unico di solidarietà; b) occupazionale (Europa continentale): pluralità schemi per settori produttivi e gerarchie occupazionali, con regole diverse; molteplicicomunità redistributive• Fase espansiva fine Guerra-anni ’70: quanto e come proteggere; 3 regimi (dovuti a dinamiche socio-politiche) considerando il sistema politiche sociali/mercato lavoro/famiglia in relazione a 2 dimensioni (demercificazione e destratificazione): liberali, conservatore-corp., socialdemocratico
3 Regimi (cfr. Quadro 1.3)
Tipo regime demercificazione destratificazione
Social- alta alta democratico (Scandinavia)
Conservatore- media media-bassa corporativo (A,D,F,NL)
Liberale (USA, bassa bassa CN, AUS, GB)
Europa Molto sbilanciata Bassa/trasversale meridionale per categorie insiders/outsiders
Europa meridionale: inizialmente modello bismarckiano; nella fase espansiva regime con caratteri distinti: prestazioni generose per dip. pubblici e grandi imprese, meno per categorie periferiche; assenza di protezione contro povertà fino a anni ’80: sistema dualistico e polarizzato; WS fuori dalla ‘economia sommersa’ famiglia come ammortizzatore sociale-
istituzione di servizi sanitari naz. anni '70-'80: innovazione molto rilevante - elevato particolarismo (sia erogazione che finanziamento) - forti cambiamenti nei periodi 4 e 5