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Numeri Complessi
L'insieme dei numeri reali, con le sue usuali operazioni, possiede proprietà che ci permettono di effettuare una vasta gamma di operazioni, però l'insieme R si rivela insufficiente in alcuni problemi particolari; ad esempio in R non possiamo calcolare le equazioni:
x2 + 1 = 0
ex + 1 = 0
infatti in R non ammettono alcuna soluzione. L'insieme dei complessi sarà C = {a + bi, a, b ∈ R}
Rappresentazione algebrica dei numeri complessi
Un numero complesso può essere rappresentato in vari modi, uno di questi è la forma algebrica, Z = x + iy, i due numeri reali x ed y sono detti rispettivamente parte reale e coefficiente della parte immaginaria del numero complesso considerato.
Il prodotto iy è detto parte immaginaria del numero complesso Z = x + iy, talvolta può essere indicato anche solo -y come parte immaginaria del numero complesso.
Più formalmente un numero complesso può essere definito come una coppia ordinata di numeri reali (x, y).
Coniugato di un complesso:
Se ho un complesso z = a + bi, il suo coniugato sarà z = a - bi e sarà definito come quel complesso che ha stessa parte reale di z ma parte immaginaria opposta.
Somma:
Dato due complessi z = a + bi e z' = a' + b'i', la loro somma sarà composta dalla somma delle parti reali, più la somma delle parti immaginarie, ovvero z + z' = a + a' + bi + b'i' = a + a' + (b + b')i.
Propr. della somma:
- Associativa e commutativa
- Esiste l'elemento neutro (0 + i0) che si può indicare con 0
- Ogni elemento z = a + bi ammette in C un simmetrico rispetto all'addizione -z = -a - bi, che si chiama opposto di z
Moltiplicazione:
La moltiplicazione tra due numeri complessi corrisponde a...
c = (a + bi), c' = (a' + b'i)
t
a z . z' = (a + bi)(a' + b'i) = aa' + ab'i + a'b'i + bb'i2
= aa' + ab'i + a'b'i - bb' = aa' - bb' + i (ab' + a'b)
PARTE REALE PARTE IMMAGINARIA
Proprietà:
- Associativa e commutativa
- Esiste l'elemento neutro (1 + 0i) che si può indicare col simbolo 1
Ogni elemento z = a + bi, con a e b non contemporaneamente nulli,
ammette in C un simmetrico rispetto alla moltiplicazione che si
chiama reciproco di z = a + bi detto anche 1 su z.
nel reciproco di z la parte reale da quella immaginaria moltiplico
numeratore e denominatore per il coniugato di z, ottengo.
1/z = a - bi
z z . z = (a + bi)(a - bi) a2 + b2 a b b
a2 + b2 a2 + b2
PARTE REALE PARTE IMMAGINARIA
Tra addizione e moltiplicazione esiste una "regola di convenienza" ovvero proprietà distributiva
della moltiplicazione rispetto all'addizione :
(u + v) . z = u.z + v.z
Con queste operazioni e proprietà l'insieme C viene definito CAMPO
Di conseguenza la rappresentazione polare di un complesso è:
z = ρ(cosβ + i sinβ).
IMPORTANTE:
Si può osservare che l'argomento di z è definito a meno dei multipli interi di 2π. Quindi, variando l'angolo β di 2π, non varia l'argomento di z. Tenendo costante ρ e aumentando β di 2π individuiamo sempre lo stesso numero complesso. In quanto viene completato un giro sulla circonferenza di centro (0,0) e raggio ρ ritornando al punto di partenza. Si ottiene quindi:
z = ρ(cosβ + i sinβ) = ρ(cos(β+2π) + i sin(β+2π)).
Un numero complesso del quale è nota già la forma trigonometrica può essere, in effetti, visto nella forma z= [ρ,β]
PROPRIETÀ
- [ρ1, β1]⋅[ρ2,β2] = [ρ1ρ2,β1+β2]
- [ρ1/ρ2,β1−β2] =
Un numero complesso z=ρ(cosβ + i sinβ) si può scrivere anche in forma esponenziale:
z = ρ eiθ dove eiβ = cosβ + i sinβ
Legge di Morgan:
(A ∪ B)c = Ac ∩ Bc
(A ∩ B)c = Ac ∪ Bc
Esempio:
A = {a, b, c, d, e, f} B = {a, c, e, g, i, j}
A ∪ B = {a, b, c, d, e, f, g, i, j} A ∩ B = {a, c, e}
A \ B = A - B = {b, d, f, g, i, j} B \ A = B - A = {g, i, j}
Da questo si deduce che A \ B ≠ B \ A
Osservazione:
i = 1m ∪ Ai = A1 ∪ A2 ∪ ...∪ Am
i = 1m ∩ Ai = A1 ∩ A2 ∩ ...∩ Am
(i=1m ∪ Ai)c = i=1m ∩ Aic
(i=1m ∩ Ai)c = i=1m ∪ Aic
L'insieme compatto. Sia K ⊆ ℝ.
- K si dice compatto se K è chiuso e limitato.
- Es.: [a, b] (a, b ∈ ℝ) è compatto
- Qualsiasi insieme chiuso in ℝ è anche limitato.
- L'unione di un numero finito di insiemi chiusi e limitati è un insieme limitato chiuso e compatto.
Densità di un insieme. Sia A ⊂ ℝ
- Si dice A denso in ℝ se per qualsiasi intervallo aperto possiamo sempre trovare un punto x che si trova sia in A sia nell'intervallo aperto: ∃ x ∈ A ∩ ]a, b[
ESEMPIO: Se sulla calcolatrice volessi calcolare quanto vale √2, qualunque numero ottenuto risulterà sempre non esatto totalmente ma sarà un'approssimazione poiché ℚ è denso in ℝ, ovvero riuscirò sempre a trovare un razionale più piccolo compreso nell'intervallo che riuscirà ad approssimare ancora meglio il numero considerato.
Osservaz.: ℤ non è denso in ℝ
- es.: ]0, 1[ ∩ ℤ = Ø
ℚ è denso in ℝ come già affermato:
- es.: ]0, 1[ ∩ ℚ = ]0, 1[ ⊆ ℝ
Preso un intervallo aperto ]0, 1[ ovvero l'intervallo di numeri reali compresi tra 0 e 1, lo interseco con l'insieme ℚ, non ottengo l'insieme vuoto, ottengo esattamente lo stesso insieme poiché tutti i valori tra 0 e 1 sono sia in ℝ che in ℚ.
Ho stabilito all'inizio mediante Archimede che
posso affermare brevemente che lo stesso dire a
sostiene:
qa+c1a2d/m
q1a1+a2d/m
Ha raggiunto ciò che volevo, ovvero ho trovato un razionale, racchiuso maggiore di
a e contemporaneamente minore di b, quindi un razionale compreso nell'intervallo
qa2