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ATTIVO CIRCOLANTE:
- LIQUIDITÀ IMMEDIATE-> denaro prontamente disponibile presso l’impresa o istituti finanziari:
- Cassa
- Banca c/c
- Titoli di Stato (realizzabili a vista)
- Titoli azionari e obbligazionari quotati (realizzabili a vista)
- LIQUIDITÀ DIFFERITE-> crediti e altre attività con una prevedibile liquidità a breve:
- Crediti v/clienti
- (-) Fondo svalutazione crediti
- Crediti commerciali v/società controllate o collegate
- Altri crediti a breve
- Ratei attivi correnti (che verranno estinti entro 12 mesi)
- DISPONIBILITÀ (rimanenze)-> giacenze di materie, semilavorati, prodotti e merci correnti:
- Magazzino
- (-) Fondo svalutazione magazzino
- Anticipi a fornitori
- Immobili
ATTIVO IMMOBILIZZATO:
- IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI:
- Immobilizzazioni materiali (costo storico)
- (-) Fondo ammortamento
- Anticipi a fornitori
- IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI:
- Immobilizzazioni immateriali (costo storico)
- (-) Fondo ammortamento
- Risconti attivi (oltre 12 mesi)
- IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE:
- Partecipazioni
- (-) Fondo svalutazione partecipazioni
- Crediti a medio-lungo termine
- Crediti finanziari v/società controllate e collegate (oltre 12 mesi)
- Ratei attivi (oltre 12 mesi)
PASSIVITÀ CORRENTI:
- DEBITI FINANZIARI A BREVE:
- Banche c/c passivo
- Debiti verso altri finanziatori (esigibili entro 12 mesi)
- Quota mutui a breve
- DEBITI COMMERCIALI (di funzionamento):
- Debiti v/fornitori
- Debiti commerciali v/società controllate o collegate (entro 12 mesi)
- DEBITI
- tributari (entro 12 mesi)
- Ratei passivi (correnti)
- Quota breve di fondi spese e rischi
- Quota distribuzione utili, riserve, ecc...
13PASSIVITÀ CONSOLIDATE E NETTO:
- PASSIVITÀ CONSOLIDATE:
- Fondo TFR (oltre 12 mesi)
- Fondi rischi e spese future (oltre 12 mesi)
- Altre passività (oltre 12 mesi)
- Obbligazioni (oltre 12 mesi)
- Mutui passivi (oltre 12 mesi)
- Debiti v/altri finanziatori (oltre 12 mesi)
- Altri debiti finanziari (oltre 12 mesi)
- Debiti v/società controllate e collegate (oltre 12 mesi)
- Ratei passivi (oltre 12 mesi)
- CAPITALE NETTO:
- Capitale sociale (dedotte distribuzioni)
- Riserve (dedotte distribuzioni)
- (+/-) risultato d’esercizio (dedotte distribuzioni)
14A.2. IL CRITERIO FUNZIONALE o “DI PERTINENZA GESTIONALE”
Fa riferimento a una logica ispirata al principio della pertinenza gestionale-
riorganizza le voci dell'attivo e del passivo ripartendole in classi omogenee appartenenti alle diverse aree, nelle quali è astrattamente scomponibile la gestione aziendale (l'insieme delle operazioni che l'azienda effettua) Le diverse aree in cui viene astrattamente suddivisa la gestione aziendale sono: 1. AREA OPERATIVA: comprende operazioni di gestione che pertengono direttamente allo svolgimento dell'attività tipica dell'impresa (core business) attività/passività operative 2. AREA EXTRACARATTERISTICA (o accessoria): concerne gli elementi del patrimonio relativi allo svolgimento di attività complementari non strettamente riferibili all'area caratteristica attività/passività accessorie 3. AREA FINANZIARIA: riguarda tutte le operazioni mediante le quali l'impresa reperisce sul mercato i mezzi necessari allo svolgimento della gestione a titolo di capitale di debito -> è unagestione di supporto rispetto a quella operativa: attività/passività finanziarie
4. AREA STRAORDINARIA: operazioni aventi carattere eccezionale, in quanto non riconducibili, per natura e/o frequenza di manifestazione, alla gestione operativa: attività/passività straordinarie
5. AREA TRIBUTARIA: elementi patrimoniali che si generano per effetto del dispiegarsi dei rapporti intrattenuti dall'impresa con l'Amministrazione finanziaria: attività/passività tributarie
Ai fini dell'analisi di bilancio, dalla struttura "a zone" può essere estrapolata la contrapposizione fra:
- ATTIVITÀ E PASSIVITÀ LEGATE ALLA GESTIONE CARATTERISTICA o OPERATIVA: Capitale circolante netto (operativo)
- ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ESTRANEE ALLA GESTIONE CARATTERISTICA o OPERATIVA: Di natura finanziaria ed extra-caratteristiche
Tale riclassificazione suddivide attività e
passività in base alle aree gestionali alle quali afferiscono -> evidenzia il Capitale Circolante Netto Operativo o commerciale (CCNO)
Tramite il criterio funzionale (o di pertinenza gestionale) gli IMPIEGHI si suddividono in:
- CAPITALE CIRCOLANTE NETTO COMMERCIALE (o operativo) composto da:
- Crediti commerciali
- Magazzino
- Anticipi a fornitori
- Ratei e risconti attivi
- (-) Debiti commerciali
- (-) Anticipi da clienti
- (-) Ratei e risconti passivi
- A differenza del criterio finanziario non vi sono le quote correnti di debiti a medio-lungo termini e debiti e crediti da operazioni di finanziamento
- Il CCN, se negativo potrebbe anche essere un bene (forte liquidità)
- IMMOBILIZZAZIONI CARATTERISTICHE
- DISPONIBILITÀ MONETARIA NETTA (eventuale -> solo se con segno positivo) composto da:
- Attività finanziaria a breve: Cassa e banche
- Titoli a elevata negoziabilità
Crediti finanziari a breve termine - Passività finanziaria a breve (-) Finanziamenti a breve termine da banche e altri finanziatori (-) Quote correnti su debiti di finanziamento a medio-lungo termine
Se la disponibilità monetaria è POSITIVA, essa corrisponde alla liquidità a disposizione dell'impresa.
Se la disponibilità monetaria netta è NEGATIVA, si parla di POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (di breve termine): PFN. Nella prassi professionale la PFN, quando non diversamente specificato, viene considerata comprensiva anche dei crediti e dei debiti finanziari a medio-lungo termine (quanti debiti ha l'azienda al netto dei crediti disponibili), in questo caso si ha:
IMPIEGHI FONTI
- Capitale circolante netto commerciale
- Posizione finanziaria netta
- Capitale netto
- Immobilizzazioni caratteristiche
- Attività (Immobilizzazioni) extra caratteristiche
La PFN viene utilizzata dagli analisti finanziari per
Esprimere giudizi sulla solvibilità dell'impresa viene rapportata ai margini operativi ricavabili dal Conto Economico riclassificato e con il Margine Operativo Lordo (MOL) detto anche EBITDA (Earning Before Intrests, Taxes, Depreciation and Amortization).
La riclassificazione mediante il criterio funzionale ha una sua utilità informativa ai fini dell'analisi quantitativa. Offre la possibilità di indagare ai fini dell'analisi quantitativa poiché permette all'analista di indagare le strette correlazioni tra le diverse aree gestionali ed i risultati economici parziali che emergono dalla scomposizione del reddito d'esercizio.
d) ATTIVITÀ (immobilizzazioni) EXTRA-CARATTERISTICHE
Tramite il criterio funzionale (o di pertinenza gestionale) le FONTI si suddividono in:
a) CAPITALE PROPRIO
b) DEBITI FINANZIARI A MEDIO E LUNGO TERMINE
c) DEFICIT DI TESORERIA (eventuale -> disponibilità con segno meno) 16
RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO
Il Conto Economico redatto secondo il modello del Codice Civile (art. 2425 c.c.) non consente del tutto di effettuare un'analisi volta all'espressione di un giudizio sullo stato di salute economico-finanziario dell'impresa.
L'obiettivo di tale riclassificazione è pervenire a una riallocazione delle voci di ricavo e costo che evidenzino la dinamica del processo di formazione del reddito d'esercizio, ovvero le modalità con le quali i vari componenti di reddito portano alla determinazione del risultato netto di periodo.
Il REDDITO NETTO DELL'ESERCIZIO deriva dall'influenza combinata dei risultati delle attività ascrivibili a determinate categorie:
- Gestione caratteristica o tipica
- Gestione accessoria o patrimoniale (compresi i proventi finanziari - derivando un provento da un'attività in esubero, dunque da una scelta accessoria e non finanziaria; MA vi sono opinioni contrastanti,
A volte i proventi finanziari sono indicati insieme agli oneri finanziari a formare la "gestione finanziaria".
Gestione caratteristica e accessoria, insieme, prendono il nome di GESTIONE CORRENTE.
I differenti schemi di riclassificazione del Conto Economico conducono tutti alla determinazione del REDDITO OPERATIVO CARATTERISTICO (ROC) o Margine Operativo Netto (MON) si differenziano per l'analisi diversa delle cause che hanno determinato il risultato operativo caratteristico.
Al di sotto dell'analisi del risultato operativo caratteristico i tre diversi schemi di riclassificazione sono uguali.
REDDITO OPERATIVO CARATTERISTICO (ROC)
Proventi patrimoniali Gestione ACCESSORIA Oà(-) Oneri Patrimoniali PATRIMONIALE
Proventi finanziari= REDDITO OPERATIVO GLOBALE (ROG) o "EBIT" Gestione FINANZIARIA (oneri finanziari: conseguenzeà(-) Oneri Finanziari economiche delle scelte sulle fonti di finanziamento)
= REDDITO ORDINARIO Gestione STRAORDINARIA
(eliminata laàProventi Straordinari macroclasse E dal 01/01/2016 dallo schema del CE(-) oneri straordinari civilistico)= REDDITO PRE-IMPOSTE Gestione TRIBUTARIAà(-) imposte= REDDITO NETTOLa differenza tra valore e costo della produzione del C.E. civilistico conduce al ROC? NO hanno a che fareàcon la gestione accessoria e non con quella caratteristica (altri ricavi non caratteristici, servizi su beni noncaratteristici, spese di godimento beni di terzi su beni non caratteristici, personale su beni non caratteristici,ammortamenti su beni non caratteristici, proventi ed oneri finanziari-> inseriti in A.5 “altri ricavi e proventi”e B.14 “Oneri diversi di gestione”
- IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI: