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Introduzione del "capitale" nel modello di equilibrio economico generale

Si è visto come le due teorie sono radicalmente diverse, in un caso abbiamo la lotta di classe e nell'altro caso abbiamo il mercato. Questo secondo approccio teorico fin adesso è stato esposto in una forma abbastanza semplice perché abbiamo sì un modello con produzione, ma abbiamo tralasciato un elemento essenziale: il fatto che il lavoro è un fattore disponibile in natura, è la forza lavoro delle singole persone quindi a seconda del numero di persone che ci sono questo lavoro può essere offerto in maniera maggiore o minore, ma comunque è disponibile in natura. Addirittura, se facessimo uno schema analitico più generale avremmo un altro fattore produttivo cioè la terra che è disponibile in natura.

Quindi terra e lavoro sono fattori di produzione originari, cioè che esistono indipendentemente dall'attività di produzione.

Invece, capitale o i beni capitale sono fattori di produzione prodotti, sono oggetto di produzione precedente. Abbiamo fatto l'esempio quando abbiamo parlato del lavoro indiretto, ossia il lavoro fatto prima per poter dotare i lavoratori dell'industria del grano di un aratro, tanto per dire, per facilitare la semina e la raccolta del grano. Quindi il capitale è un fattore di produzione che si distacca dal punto di vista logico, rispetto ai fattori originari proprio per questa sua caratteristica di essere un mezzo di produzione prodotto. Qui vediamo che stiamo trascinando il modello marginalista in un terreno dove farà fatica a entrare perché stiamo introducendo quello che nel marginalismo non c'è e che laddove si cerca di farlo entrare da grandi problemi, cioè la circolarità del fenomeno della produzione. Abbiamo detto che la produzione è un fenomeno circolare dove l'attività produttive è concepita come un

processo circolare dove le stesse merci appaiono tra i prodotti e tra i mezzi di produzione prodotti.

In questa seconda parte del corso vediamo lo schema analitico che ha proposto Piero Sraffa che potremmo dire che è la generalizzazione, il compimento di quello che è lo schema ricardiano, perché Sraffa ha fatto quello che il Ricardo non è riuscito a fare nel suo schema analitico.

Ecco il testo l'opera su cui ho lavorato Piero Sraffa, ha come titolo "Produzione di merci a mezzo di merci". Si vede che le merci sono prodotte mediante se stesse, c'è il lavoro ovviamente c'è anche la terra però la sottolineatura che da Sraffa è la circolarità.

È proprio l'introduzione di questa circolarità che creerà grandi problemi nel sistema economico marginalista. Come abbiamo avuto modo di vedere il modello di base dell'economia marginalista, è un modello di puro scambio, dove

l'attività di produzione non c'è e dove l'attività di produzione la possiamo fare entrare senza grossi problemi se facciamo la finta che non si produca con lavoro e terra. Tutta l'analisi che abbiamo svolto nella lezione precedente la possiamo riscrivere, dove al posto di mettiamo di terra e tutto funziona, ma se ci mettiamo non possiamo non considerare il fatto che è frutto di attività produttiva. 11. Un solo bene capitale Allora partiamo con una semplificazione è che ci sia un solo bene capitale. Dobbiamo un po' modificare il modello, che cosa si modifica? Il vincolo di bilancio dei consumatori era: Ma se abbiamo dei beni capitale, questi sono di proprietà degli individui, se questi beni capitale sono oggetto di produzione, quindi ci potranno essere dei beni capitale di nuova produzione, per cui qualcuno li potrà comprare, cioè il capitalista parte del proprio reddito dedicherà.

L'acquisizione di nuovi beni capitale: questa possiamo già definirla come il risparmio collettivo e sarà in qualche modo l'acquisizione del nuovo bene capitale. Indichiamo con la quantità prodotta di nuovo bene capitale e poiché stiamo parlando di valori di grandezze in valore, avremo bisogno di mettere davanti un prezzo, ossia il prezzo del nuovo bene capitale che indichiamo. Consideriamo anche la possibilità che il bene capitale si deteriori nel tempo, perché è una tipica caratteristica dei beni capitale e se non vengono ammortizzati, cioè se man mano che diventano logori non vengono sostituiti con nuovi beni capitale, la capacità produttiva di questi beni capitali decade completamente e non sono più in grado di offrire servizi produttivi. Quindi vorrà dire che all'interno di questi risparmi i capitalisti che già possiedono dei beni capitale, sono i beni capitale già posseduti da tutti capitalisti.

perdita di valore viene considerata come un ammortamento annuale del 10%. - Se invece il tasso di ammortamento è del 50%, significa che ogni anno la metà dei beni capitali viene sostituita, quindi il bene capitale ha una durata media di 2 anni. - Se il tasso di ammortamento è del 100%, significa che ogni anno tutti i beni capitali vengono sostituiti, quindi il bene capitale ha una durata media di 1 anno. L'ammortamento è quindi un modo per considerare la perdita di valore dei beni capitali nel tempo e per calcolare la necessità di sostituirli per mantenere il flusso dei servizi offerti.

La capacità di servizi che quel camion è in grado di fare è ridotta del 10%. Se noi guardiamo a tutto l'ammontare delle macchine, se ciascun camion dovesse essere sostituito ogni 10 anni è come se si riducesse la capacità produttiva del 10% l'anno. Questo risparmio deve ricostituire la quantità di capitale che possedevano prima, quindi dove è la dotazione che i capitalisti avevano del bene capitale, è la percentuale che si distrugge durante l'anno e quindi l'ammortamento e sono gli investimenti netti. Se avremmo capitale con vita infinita come nel caso che abbiamo trattato nella lezione precedente, dove non vi era il problema del logoramento del capitale. Se vuol dire che è un bene capitale che non dura più periodi di produzione, ma che entra totalmente nella merce che contribuisce a produrre, per esempio la plastica con cui si produce un giocattolo è un bene capitale dato che viene prodotto da.

un’attività produttivo, ma nel momento in cui viene utilizzata per fare il bordo di una stampante, quella entra totalmente nel processo produttivo non è logorante ma è un bene capitale circolante che serve per produrre 1 bene.

Negli altri casi e abbiamo sopra l’esempio. Quindi il nostro del vincolo del consumatore è visto come un tutt’uno, ciascun consumatore per la sua parte dovrà mettere da una parte l’acquisto dei beni e il risparmio e dall’altra parte gli introiti.

Gli individui usano questi risparmi per ricostituire il capitale che si è logorato nel frattempo ed eventualmente espandere il capitale. Questa è una prima modifica del modello di equilibrio generaleIl capitale a questo punto è un bene prodotto, per cui vorrà dire che i fattori della produzione capitale e lavoro non saranno più domandati soltanto per produrre i beni finali, ma saranno anche domandati per produrre il bene capitale.

Perché anche il bene capitale, tanto quanto gli altri beni, deve essere prodotto con capitale lavoro. Noi abbiamo la finzione di un bene capitale, quindi dobbiamo immaginare che lo stesso bene capitale serve per produrre i beni di consumo, il bene di consumo e se stesso. Equazioni di domanda dei servizi produttivi del capitale e del lavoro L'equazione di domanda dei servizi produttivi del capitale sarà: Abbiamo che è la quantità di capitale per produrre il bene, che è la quantità di capitale per produrre il bene e infine abbiamo che è la quantità di bene capitale per produrre se stesso e questo deve essere moltiplicato per i beni capitali che vengono prodotti nel nostro sistema economico. Come abbiamo visto si producono beni capitali per due ragioni: per rimpiazzare i beni capitali che si deteriorano - per espandere il nostro parco macchine - 3 Anche l'equazione di domanda dei servizi produttivi di lavoro sarà: questo caso dobbiamo aggiungere anche del lavoro per produrre questo bene capitale, per produrre il lavoro indiretto e per produrre la quantità di beni capitali che serve per rimpiazzare il logoramento di quest'anno più la quantità del nuovo bene capitale che deve essere prodotta. Equilibri sul mercato dei beni capitali Questo è l'equilibrio sul mercato dei beni capitale, ci sarebbe anche l'equilibrio sul mercato dei beni, ma se abbiamo già le funzioni domanda e, sono già inserite. Allora abbiamo detto che si modifica il vincolo di bilancio, si introduce una nuova equazione del risparmio, si modificano le equazioni di domanda dei fattori di produzione e poi così come per ciascun bene e abbiamo una condizione di uguaglianza tra prezzo e costo, anche per i beni capitali si avrà una condizione di uguaglianza tra prezzo-costo: Sono comparsi due nuovi coefficienti di produzione e che sono le quantità di bene capitale e.capitale come investimento = prezzo del bene capitale come affitto Quindi, il primo prezzo rappresenta il costo di acquisto del bene capitale, mentre il secondo prezzo rappresenta il costo di affitto annuale del bene capitale. In conclusione, quando consideriamo il bene capitale come un bene prodotto, sono associati due prezzi: il prezzo di acquisto e il prezzo di affitto annuale.rto con il tempo di utilizzo del bene capitale. Infatti, il prezzo per il servizio del bene capitale può variare a seconda della durata del suo utilizzo. Inoltre, è importante tenere conto anche dei costi di manutenzione e riparazione del bene capitale nel calcolo del suo prezzo per il servizio. Infine, è necessario considerare anche il tasso di interesse nel determinare il prezzo per il servizio del bene capitale. Il tasso di interesse rappresenta il costo di opportunità di utilizzare il capitale in un determinato periodo di tempo. In conclusione, il prezzo per il servizio del bene capitale dipende dal suo prezzo di acquisto, dalla durata del suo utilizzo, dai costi di manutenzione e riparazione e dal tasso di interesse.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
213 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicoletta0597 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Bellino Enrico.