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RAPINA A MANO ARMATA (THE KILLING)

TRAMA: Ippodromo di Bay Meadows, cittadina degli Stati Uniti, sabato pomeriggio. Tre

uomini si scambiano segretamente un indirizzo fissando così un appuntamento per la

serata. Si tratta di un allibratore, Marvin Hunger, del barista Mike O’Really e di uno dei

cassieri, George Peatty. Un'ora prima un altro personaggio, il poliziotto scelto Randy

Kennan, promette a un creditore di restituirgli una forte somma in seguito a un

imminente affare. Il dialogo tra un quinto personaggio, Johnny Clay, e la sua fidanzata

chiarisce la situa-zione: Johnny è un piccolo malvivente uscito di recente dalla

prigione. Egli ha in progetto una rapina all'ippodromo e ha coinvolto alcuni personaggi

insospettabili: l'amico Unger, il poliziotto, il barista dell'ippodromo e il cassiere, George

Peatty. La moglie di quest'ultimo, Sherry, è una bionda bella e arrogante che riesce a

estorcere al marito al-cune informazioni circa il piano e l'appuntamento della se-rata.

La donna va in seguito dal suo amante e gli riferisce quanto ha appreso; i due

meditano di approfittare della situazione. L'appuntamento, che vede riuniti tutti i

personaggi sopra introdotti, serve a mettere a punto gli ultimi detta-gli del piano; gli

uomini scoprono Sherry a origliare, e Johnny la convince a tacere e ad appoggiare le

intenzioni del marito. Tre giorni dopo Johnny mette a punto il piano e contatta altri due

personaggi che vi partecipano da esterni: Boris, un lottatore russo, e Nikki, un

abilissimo tiratore psicopatico. Arriva infine il sabato successivo, giorno fissato per la

rapina. Il racconto segue le azioni parallele di ciascuno dei personaggi i quali, come

rotelle di un delicato e complesso ingranaggio, contribuiscono alla riuscita

dell'operazione. Mentre parte il gran premio (la settima corsa della giornata), Boris

provoca una rissa che impegna le forze dell'ordine creando un diversivo. Così Johnny

può pene-trare negli spogliatoi grazie anche all'aiuto di George Peatty. Nel frattempo

Nikki uccide il cavallo che sta vincendo la corsa: in questo modo viene bloccato il

pagamento delle scommesse e con esso il trasporto del denaro fuori dalla stanza

blindata; un banale incidente provoca però la morte del tiratore. Johnny intanto

recupera un fucile che Mike ha nascosto negli spogliatoi, quindi calza una maschera da

clown e irrompe nella sala blindata rimasta sguarnita per effettuare la rapina. Poi,

chiusi gli inservienti negli spogliatoi, getta il sacco del denaro e la maschera dalla

finestra e si allontana indisturbato. Kennan, il poliziotto che sí era appostato sul retro,

raccoglie il sacco e lo porta in un luogo prefissato, dove Johnny andrà a prelevarlo per

la successiva spartizione. Alcune ore dopo i soci attendono l'arri-vo di Johnny. Al suo

posto irrompe a mano annata l'amante di Sherry che pretende il bottino; scoppia una

sparatoria in cui tutti muoiono eccetto George Peatty, che resta grave-mente ferito.

L'uomo si reca a casa e uccide la moglie prima di spirare anch'egli. Johnny, che arriva

all'appuntamento in tempo per vedere uscire Peatty barcollante, decide di fuggire.

Infila i soldi in una grande valigia e si reca all'aeroporto con la fidanzata. Ma qui non

riesce a portare la va-ligia a mano in aereo e deve farla imbarcare a parte. Un

cagnolino però si getta contro il veicolo che trasporta la valigia verso l'aereo e provoca

cosi la caduta e l'apertura del bagaglio. I biglietti del bottino si disperdono nell'aria nel

vortice dei reattori dell'aereo. Johnny tenta di fuggire, ma dietro di lui avanzano due

agenti dell'FBI insospettiti dal suo comportamento.

ANALISI: La trama è tipica del noir: più precisamente da quella variante costituita dal

gangster film. I film di questo sottogenere descrivono le gesta di una banda di

malviventi e seguono l’architettarsi dei loro piani, la loro più o meno fortunata riuscita

e la successiva rovina, di solito per colpa di particolari trascurabili che tradiscono i

colpevoli.

Il regista è affascinato dal meccanismo deterministico che conduce i protagonisti alla

rovina. I particolari che mettono in crisi questi meccanismi non sono dovuti a errori dei

personaggi, ma a puri capricci del destino. In Kubrick, a differenza di altri registi “noir”,

c’è solo distacco e i suoi malviventi non giungono a essere né eroi né dannati di una

moderna epica urbana. Ritroviamo l’idea che i soggetti siano mossi da forze decisionali

incalcolabili.

Un secondo aspetto tematico e sottolineato da Kubrick rispetto al genere del gangster

film è il carattere di messa in scena, di rappresentazione che assume la vita

quotidiana.

Sintomatico è il personaggio di Sherry, la moglie del cassiere, che persegue il suo

piano parallelo continuando a fingere. Il suo stesso volto, liscio e compatto nel trucco,

rivela l’apparenza di una maschera fissa e quasi anonima. È una sequenza che

anticipa il carattere dei volti imbellettati di Barry Lindon. Il suo volto contrasta con

quello del marito, George Peatty. Un altro elemento che rinvia alla finzione è poi la

maschera da clown con cui Johnny compie la rapina.

Un terzo elemento tematico del genere gangster film ripreso da Kubrick in modo

personale è l’uso della violenza: è presente come una forza trattenuta e sotterranea.

Ma l’istinto aggressivo non può essere represso a lungo: esso esplode all’improvviso e

in misura del tutto sproporzionata. La scena finale della strage di massa dei

personaggi è incongruente, i pochi colpi sparati non rendono ragione della carneficina

mostrata dalla camera a mano che scivola tra i corpi insanguinati.

Spostiamo le nostre osservazione dal livello dei temi a quello dello stile di scrittura. È

molto evidente a questo livello una ripresa degli stilemi del film noir. Nelle scene di

interno si rinviene spesso un’unica sorgente di luce artificiale. Nel film si trovano

anche alcune inquadrature dall’angolazione e dalla composizione anomale. Per

esempio, quelle dal basso nell’incontro tra Nikki e Johnny, con i primi piani delle

sagome-bersaglio che si sovrappongono ai volti dei due uomini. D’altra parte, se le

sequenze di interni sono filmate in stile noir, con luci nette e immagini scolpite nel

bianco e nero, questa durezza si alleggerisce in un grigio generalizzato quando si

passa in esterni: il grigio della diretta, del reportage che fa “vero”.

In secondo luogo, Kubrick attua un’operazione di radicale riscrittura temporale rispetto

ai canoni del noir. L’autore decostruisce la linearità temporale cinematografica fatta di

andate, ritorni, sovrapposizioni, attraverso l’uso ripetuto del flashback, l’elemento

caratteristico del film.

Prima di proseguire è bene distinguere all’interno del discorso narrativo la fabula

dall’intreccio.

La fabula rappresenta la forma originale degli eventi narrati, come avverrebbero nella

realtà.

L’intreccio rappresenta la forma che gli eventi narrati assumono nel discorso che li

riferisce.

Rapina a mano armata sotto questo aspetto costituisce un caso limite di ridisposizione

dei materiali della fabula all’interno del discorso narrativo.

Nella prima parte del film gli avvenimenti della serata che precede la rapina vengono

narrati con un andamento dell’intreccio oscillatorio, che porta gradatamente avanti

l’esposizione della fabula.

Le scansioni dei tempi è affidata alla voice over, che è onnipresente e svolge una

funzione portante nel guidare questo andirivieni temporale.

Una staffetta narrativa tra Sherry, Johnny, Mike e Randy conduce progressivamente al

momento chiave: l’avvio della settima corsa, alle 16.23. L’ultimo atto di questa

staffetta progressiva si ha quando Randy si apposta sotto la finestra da cui dovrà

volare giù il sacco con il bottino: in sottofondo si sente l’altoparlante che annuncia la

partenza della settima corsa. A questo punto l’intreccio ci fa tornare indietro, alle

14.30, per seguire Boris, che alle 16.23, avvia la rissa: si ripete l’avviso

dell’altoparlante e inoltre alcune inquadrature mostrano la preparazione alla partenza

dei cavalli. Ora l’intreccio ci porta nuovamente indietro per seguire Nikki che si

apposta e , alle 16.23, spara al cavallo vincente. Riascoltiamo per la terza volta

l’annuncio della partenza, vediamo per la seconda volta le scene di preparazione e,

per la prima volta, seguiamo la corsa e vediamo l’incidente. Dopo l’uccisione di Nikki,

l’intreccio ci porta ancora una volta indietro, alle 14.30, e ci permette di seguire

Johnny: alle 16.23 durante la corsa e una volta scoppiata la rissa, che vediamo

nuovamente, egli scivola all’interno dei locali dell’ippodromo per compiere la rapina e

gettare il sacco dalla finestra.

Possiamo leggere l’elaborata struttura di intreccio di Rapina a mano armata su due

versanti:

- quello della storia narrata: risulta evidente che l’intreccio del film mima a livello di

organizzazione dei

materiali narrativi la macchinosità con cui Johnny mette in atto il proprio piano.

- quello dell’esperienza spettatoriale: osserviamo che la struttura di intreccio imbastita

da Kubrick

comporta una riformulazione delle tradizionali coordinate temporali dell’esperienza

filmica.

In questo film l’apprensione della storia viene costruita dall’intreccio non come lineare,

ma come oscillatoria, con oscillazioni progressivamente più avanzate. Queste

oscillazioni creano evidentemente una serie di ritorni e di ripetizioni. Si tratta di un

tempo di un possibile e infinito riaccadere, di uno svolgersi e riavvolgersi degli

avvenimenti, un tempo non più lineare ma circolare, ciclico o meglio a spirale. Il tempo

oscillatorio e a spirale è anche tempo dello spaesamento, un tempo labirintico.

+ WORD

2001: ODISSEA NELLO SPAZIO

TRAMA: Alba dell'umanità: un gruppo di scimmie umanoidi viene visitata da un grande

parallelepipedo nero, un monolite misterioso. Il contatto con il misterioso oggetto

determina l'invenzione della prima arma e il primo omicidio. Anno 2001: seguiamo il

dott. Floyd, alto funzionario dell'amministrazione spaziale americana, sulla base lunare

di Clavius. Nella massima segretezza è stato scoperto, sotterrato in un cratere lunare

quattro milioni di anni prima, un monolite nero; alla presenza degli scienziati, esso

inizia a emettere un segnale che uccide gli uomini. Diciotto mesi dopo: una missione è

diretta verso Giove; oltre a tre membri ibernati, ne fanno parte David Bowman e Frank

Poole. L'astronave è completamente controllata dal calcolatore HAL 9000, capa-ce non

solo di interagire con gli umani per mezzo della parola, ma anche di provare, in misura

ancor

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
23 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JEDFuretto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Canova Gianni.