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Procedura per l'estrazione delle proteine da tessuti archiviati
Nel caso in cui si parta da dei tessuti che sono stati oggetto di una fissazione molto lunga, da tessuti archiviati per molto tempo o da tessuti in cui la deparafinizzazione o il lavaggio non sono stati effettuati correttamente (in genere non sono corretti se avvengono troppo velocemente), è possibile che la resa finale dell'estrazione risulti molto bassa.
In alternativa all'utilizzo di kit commerciali è possibile effettuare anche un'estrazione delle proteine contenute in un tessuto d'archivio mediante l'utilizzo di reagenti normalmente presenti in laboratorio:
- Dopo deparafinizzazione e lavaggio in etanolo pongo la sezione di tessuto in Laemmli buffer (soluzione a base di Tris-HCl contenente glicerolo, SDS, β-mercaptoetanolo e il colorante blu dibromofenolo) per circa 20 minuti ad una temperatura di circa 100°C
- Pongo la provetta contenente il buffer e il campione in ghiaccio per 5 minuti
- Effettuo centrifugazione della provetta a 14.000 g per 10 minuti a 4°C
- Prendo il supernatante e lo trasferisco in un nuovo tubo
- Il campione è ora pronto per l'analisi delle proteine
provetta• Estraggo il sovranatante
Nel caso si abbiano a disposizione dei tessuti d’archivio fissati mediante l’utilizzo di fissativi alcolici è anche possibile effettuare un’estrazione alternativa in cui inizialmente si effettua sempre la deparafinizzazione e il lavaggio in alcoli ma poi si utilizza un buffer più blando (non contiene SDS ma contiene dei detergenti) combinato a degli inibitori di proteasi e poi si effettua una centrifugazione ed estrazione del surnatante.
Analisi di proteine ottenute da tessuto d’archivio
Le proteine isolate a partire da un tessuto d’archivio (fissato ed incluso) sono rappresentate da molecole denaturate su cui non è possibile effettuare dei saggi enzimatici per la valutazione dell’attività proteica; essenzialmente è possibile effettuare delle analisi per valutare la loro presenza nel campione mediante diverse tecniche (gran parte di esse prevedono l’impiego di anticorpi).
- Saggi colorimetrici:
- Metodo BCA
- Saggio Lowry
- Saggio Bradford
- Saggi non colorimetrici:
- Valutazione dell'assorbanza della soluzione a 280nm
Il saggio Lowry, così come gli altri saggi colorimetrici per la quantificazione proteica, si basa sulla reazione del biureto che si basa sull'utilizzo di urea (interagendo con residui amminoacidici forma dei legami amminici) e un agente di riduzione come reagenti. Il saggio prevede la quantificazione degli ioni rame ridotti in soluzione a seguito della reazione dell'urea con i gruppi amminici delle proteine; ad oggi esistono numerosi kit adatti allo sviluppo di tale saggio (essi si differenziano per alcuni reagenti utilizzati) in modo da poter scegliere il kit più corretto sulla base della modalità di fissazione ed inclusione del tessuto utilizzato per l'estrazione delle proteine.
Il metodo BCA è un metodo che prevede l'utilizzo dell'acido bicinconinico ed è basato sulla reazione di biureto e riduzione di ioni rame in soluzione; la valutazione del quantitativo proteico (esattamente come per il)
trasferimento delle proteine dal gel alla membrana di nitrocellulosa); in alternativa è possibile effettuare già inizialmente il trasferimento delle proteine sul supporto solido (membrana di nitrocellulosa) per poi effettuare bloccaggio dei siti specifici della membrana (si utilizzano soluzioni ottenute da latte in polvere), decorazione delle proteine con anticorpi primari, lavaggio degli anticorpi in eccesso, coniugazione con anticorpo secondario marcato (con perossidasi o fosfatasi alcalina), lavaggio degli anticorpi in eccesso e quantificazione delle proteine a seguito dell'aggiunta del substrato enzimatico (si ha una reazione colorimetrica). Il trasferimento delle proteine dal gel di poliacrilamide al supporto solido (in modo da effettuare il WB) può avvenire attraverso l'impiego dei metodi:
- Wet; il trasferimento è verticale ed avviene mediante l'impiego del buffer di trasferimento (Tris glicina in presenza di metanolo).
- Semidry;
Il trasferimento avviene orizzontalmente. Ad avvenuto trasferimento si può verificare che esso sia avvenuto correttamente mediante colorazione con rosso Ponceau allo 0.2% in soluzione acquosa di acido tri-cloro-acetico (la colorazione avviene a temperatura ambiente e necessita pochi minuti); dopo l'utilizzo del colorante si effettua un lavaggio in acqua e si osserva se vi è la presenza di bande sulla membrana (se ci sono allora il trasferimento è avvenuto correttamente). A seguito della colorazione si prosegue con la decorazione mediante l'impiego di anticorpo primario a temperatura ambiente (poi si procede con lavaggio, uso di anticorpo secondario e successivo ulteriore lavaggio). Lo stripping della membrana (procedimento mediante cui si può "spogliare" la membrana dagli anticorpi primari e secondari alla fine del WB così da poter rieffettuare la procedura 31 andando però ad investigare su un'altra proteina mediante
L'impiego di un diverso anticorpo primario viene effettuato in marcaptoetanolo in presenza di buffer Tris (a pH debolmente acido) ed SDS; la procedura prevede il riscaldamento della membrana a 50°C seguito dal lavaggio della membrana con TBS e blocco dei siti aspecifici. La rilevazione colorimetrica per la quantificazione della proteina di interesse viene effettuata sfruttando l'enzima perossidasi (il suo substrato viene convertito in un prodotto color viola che precipita a livello della zona della membrana dove è presente la proteina di interesse) o fosfatasi alcalina (anche in questo caso viene convertito un substrato in un prodotto colorato ma la reazione può protrarsi per tempi più lunghi). Il WB permette di valutare la specificità di un anticorpo (se nella soluzione infatti ho una proteina di cui conosco il peso molecolare, so che l'anticorpo in questione dovrebbe legare la proteina formando una banda visibile sulla nitrocellulosa in una
data posizione); nel caso in cui la specificità dell'anticorpo sia massima, vi è la possibilità di effettuare un passaggio delle proteine sulla superficie solida senza la necessità di una precedente corsa per la separazione.