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Analisi della situazione attuale del mercato italiano ed internazionale dei canali del digitale terrestre e possibili scenari di sviluppo futuro Pag. 1
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I principi fondamentali della TSF sono:

 Libera circolazione dei programmi televisivi europei nell’ambito del mercato interno.

 Obbligo per le reti televisive di riservare più della metà del tempo ad opere europee.

Analisi economica

Sicuramente, sotto il profilo economico, l’avvento del digitale terrestre ha portato una serie di

benefici come l’accesso ad un numero maggiore di canali, una maggiore presenza ed interattività e

soprattutto la creazione di canali a tema. Questi canali a tema hanno messo in concorrenza il

digitale con le tv a pagamento perché adesso molti contenuti offerti dalle pay-tv erano presenti

anche in programmi trasmessi con il digitale, gratis. Sky, Mediaset Premium ed altri cominciarono

allora a specializzarsi su alcuni settori premium come film, sport ecc. ed adottare una politica di

prezzi volta a minimizzarli a favore dei clienti. Nel 2009 si è inasprita la concorrenza tra televisioni

in chiaro e a pagamento. In quell’anno, infatti, la Rai decise di negare a vari utenti Sky l’accesso a

vari programmi da essa stessa trasmessi. Tutto ciò avvenne perché Sky venne visto come una

minaccia da Rai e Mediaset che fecero di tutto per rallentarne la crescita. La vera rottura tra Rai e

Sky arrivò quando la Rai cominciò a trasmettere su Tivùsat. Tivùsat è una piattaforma

radiotelevisiva satellitare gratuita creata dalla s.r.l. Tivù che venne presentata ufficialmente il 22

luglio 2009 e inaugurata il 31 dello stesso mese e che rende disponibile via satellite il palinsesto

completo di buona parte dei canali televisivi gratuiti degli azionisti di Tivù s.r.l. nonché Rai,

Mediaset, Telecom Italia, Associazione Tv locali e Aeranti Corallo. Dopo il passaggio definitivo al

digitale terrestre si cominciò a pensare ad una riorganizzazione dei canali a partire dal nome, che nel

caso della Rai è costituito dal prefisso Rai più il suffisso specificante il tema del canale. Per quanto

riguarda i temi si sono resi più specifici per focalizzare l’offerta su specifici target di riferimento. La

Rai oggi è quindi composta da canali generalisti come Rai 1, Rai 2, Rai 3 e specialisti come Rai

Sport, Rai Movie per i film, Rai Sport e Rai Yoyo dedicato solo ai bambini con l’intento di

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fidelizzare tutta la famiglia. Un po’ in ritardo rispetto alla Rai, anche Mediaset puntando sui canali

generalisti e rafforzando quelli a pagamento. Per quanto riguarda i canali tematici si è dovuto

attendere di più rispetto ai competitors, decise infatti solo nel 2010 di lanciare nuovi canali come

Cartoonito, La5, Mediaset Extra ed altri. In riferimento alla tv a pagamento, dal 2005 Mediaset

Premium ha cercato di contrastare il successo di Sky puntando su un format che non obbligasse i

telespettatori a sottoscrivere un contratto, bensì a pagare solo i servizi di cui volevano usufruire.

L’idea di base era copiare l’offerta di Sky sul digitale terrestre partendo dai punti critici di questo e

cercando di trasformarli in punti di forza delle nuove proposte (Mediaset o Rai). Il mercato italiano,

recentemente ha assistito anche all’ingresso di Netflix, nuovo competitor visibile su computer,

tablet, smartphone che ha fatto diminuire il numero di abbonati ai canali pay-per-view.

Netflix è un’impresa che opera nella distribuzione via internet di film, serie tv ed altri contenuti di

intrattenimento che ha ampliato la produzione cinematografica e televisiva e la distribuzione online.

Nacque nel 1997 come attività di noleggio di DVD: gli utenti potevano prenotare i dischi via

internet ricevendoli direttamente a casa tramite il servizio postale. Dal 2008 l’azienda ha attivato un

servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. Dal 2010,

con l’espansione dell’offerta in altri paesi e l’avvio di produzioni originali, Netflix ha registrato un

rapido incremento di popolarità e dal gennaio 2016ha reso accessibile il servizio streaming in oltre

190 paesi raggiungendo nello stesso mese 74 milioni di utenti e diventando alla fine del 2016 leader

del settore on Demand. Recentemente stiamo assistendo all’affermazione anche in Italia di un

nuovo competitor nell’ambito sportivo: Dazn. Dazn è un servizio di video streaming online, in

diretta e on demand di eventi sportivi, fondato a Londra nel 2015 dal gruppo Perform. In Italia è

presente da luglio 2018 ed opera dalla stagione calcistica 2018-2019 diffondendo tutta la Serie B e

tre partite per turno della Serie A. Mediaset Premium ha stipulato un accordo con Dazn inserendo

le tre partite di serie A e tutta la serie B nel proprio pacchetto e Sky Italia ha fatto un’intesa con il

gruppo britannico Perform per potere includere l’applicazione di DAZN sulla piattaforma SkyQ

per vedere in streaming le tre partite di serie A acquistate da DAZN ogni settimana di campionato

(per un totale di 114 partite l’anno) e tutta la serie B con un canone ridotto. L’accordo Sky-DAZN

non è legato solo al decoder SkyQ, ma si può fruire del servizio anche in streaming sui dispositivi

abilitati come i cellulari ed i tablet Apple e Android ma anche alcuni modelli di Smart Tv, Google

Chromecast ecc. 3

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flor0104 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione di marketing e linguaggi dei nuovi media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Del Sorbo Domenico.