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20/09/18

Valore assoluto

def. se x ∈ ℝ poniamo |x| = max(x, -x)

Proprietà

  • |x| ≤ a <=> -a ≤ x ≤ a

DIM

  • per x ≥ 0 => -x ≤ x => |x| = x ≤ a
  • a ≥ 0 => -a ≤ 0
  • -a ≤ 0 ≤ x ≤ a
  • per x < 0 => -x ≥ x => |x| = -x ≤ a
  • a ≤ 0 => -a ≥ 0
  • a ≤ 0 ≤ -x ≤ a CAMBIO SEGNO -a ≤ x ≤ a

oppure

  • -a ≤ x ≤ a => -a ≤ -x ≤ a

perché {insieme: maggiori di -a e minori di a}

Proprietà del valore assoluto o della distanza

  • |x| ≥ 0 + x ∈ ℝ
  • |x| = 0 <=> x = 0
  • |ex| = |e| · |x| ∀ x ∈ ℝ
  • |x + y| ≤ |x| + |y|

oss.: può succedere che

|x + y| < |x| + |y| <=> ∃ x, y : |x + y| < |x| + |y| (SEGNI OPPOSTI)

Numeri naturali ℕ

def. A ⊆ ℝ

  • 0 ∈ A
  • n ∈ A -> n + s è il successivo e ∈ A

A si dice INDUTTIVO

ℕ def.

L'intersezione di tutti i sistemi induttivi.

• POTENZA

  • 20 = 1
  • 2n+1 = 2 ∙ 2n ∀ n

definizione 2n ∀ n ∈ ℕ

• FATTORIALE

  • 0! = 1
  • (n+1)! = (n+1) n! ∀ n

definisce n! ∀ n ∈ ℕ

• SUCCESSIONE

se ∀ n ∈ ℕ è assegnato un numero reale an ∈ ℝ, dirò che è assegnata la successione (an)n ∈ ℕ

es. an = (-4)n ∀ n ∈ ℕ

  • a1 = -4
  • a2 = 4
  • a3 = -4
  • a4 = 4
  • ...
  • an = a1 = a3

1 = a2 = a4

• SUCCESSIONE LIMITATA

data (an)n ∈ ℕ se ∃ b, c ∈ ℝ: b ≤ an ≤ c ∀ n ∈ ℕ

• LIMITE

data (an)n ∈ ℕ

\[\lim_{n \to \infty} a_n = a \in \mathbb{R} \;\\ se \;\varepsilon>0\; \text{e se}\; \exists n_{\varepsilon} \in \mathbb{N}: \; n \ge n_{\varepsilon} \Rightarrow | a_n - a | < \varepsilon \]

22/09/18

es. 0,3 → an = 0.31

  • a2 = 0.33
  • a3 = 0.333

\[ \varepsilon = \frac{1}{10^2} \Rightarrow \text{precisione 2\textsuperscript{o} cifra decimale da } a_2 \text{ in poi.} \]

quindi \[ n_{\varepsilon} = 2 \]

\[ \forall n > 2 \Rightarrow | a_n - 0.31 | = 0.003 < \frac{1}{10^2} \]

es. an = (-1)n ∀ n ∈ ℕ

\[\varepsilon = \frac{1}{10} \Rightarrow | a_n - a_{n-1} | = 2 \gt \frac{1}{10} \Rightarrow \text{NON HA LIMITE} \]

OSS: (an) n ∈ ℕ successione reale

∃ lim an = a ⇔ ∀ ε > 0 ∃ nε ∈ ℕ: ∀n ≥ nε |an - a| ≤ ε

⇐ ∀ ε ≥ 0 ∃ 2ε > 0 ∃ n ∈ ℕ: ∀n ≥ n an - a| ≤ 2ε.

Proposizione

(an) n ∈ ℕ (bn) n ∈ ℕ successioni reali

∃ lim an = ∞ e (bn) n ∈ ℕ è limitata inferiormente

⇒ ∃ lim an + bn = ∞

OSS: Se ∃ lim an = ∞ e ∃ lim bn = b ∈ ℝ posso applicare

la proposizione poiché (bn) n ∈ ℕ è limitata quindi è anche

limitata inferiormente.

es:an = -n → -∞bn = 1/n → 0

{ an + bn → -∞per n → ∞ }

OSS:an → ∞bn → ∞

bn non raggiunge -∞ quindi è limitata inferiormente

es:an = n → -∞bn = n2 + 1 → ∞

{ an + bn → +∞per n → ∞ }

OSS:an → ∞

bn è limitata ma non ha limite ⇒ ∃lim an + bn = ∞

es:an = n → -∞bn = (-1)n

an + bn = n + (-1)n

an + bn → ∞per n → ∞

Sia A ⊆ ℝ, A ≠ Ø, sia c ∈ ℝ: c ≤ x ∀ x∈A allora c si dice minorante di A.

Oss.: se A è inferiormente limitato allora ha un minorante, cioè se A è inferiormente limitato ⇒ ∃ M∈ℝ : M ≤ x ∀ x∈A.

Oss.: se A è inferiormente limitato, ha infiniti minoranti.

A = ]a, b] ⇒ L'insieme dei minoranti di A è {x ∈ ℝ , x ≤ a} A = [a, b] ⇒ L'insieme dei minoranti di A è {x ∈ ℝ , x ≤ a} x∈ℚ A = {x ∈ ℚ : τ < x < 10} ⇒ L'insieme dei minoranti di A è {x ∈ ℝ : x < π} A = {x ∈ ℝ : π < x < 10} ⇒ L'insieme dei minoranti di A è {x ∈ ℝ : x ≤ π}

Assioma

Se A ⊆ ℝ, A ≠ Ø, inferiormente limitato, l'insieme dei suoi minoranti ha massimo.

Oss.: questo assioma vale per ℝ ma non per ℚ.

Sia A ⊆ ℝ, A ≠ Ø, inferiormente limitato, si dice inf(A), cioè estremo inferiore di A, il massimo dei suoi minoranti.

Se (an) n∈ℕ è successione reale, poniamo estremo inferiore di an = inf (an)n∈ℕ = inf an : n ∈ ℕ∩.

Se A non è inferiormente limitato, poniamo inf A = -∞.

Oss.: in ℝ, A ⊆ ℝ, A ≠ Ø ha sempre estremo inferiore.

Teorema

Se (an) n∈ℕ è successione monotona decrescente allora lim n→∞ an = sup an n∈ℕ.

A = ]0, 1[ ∪ ]1, 2[

il punto 0 è di accumulazione per A perché ∃(xn): xn → 0

xn = 1/n xn ∈ A \ {0}

il punto 1 e il punto 1 sono di accumulazione, quindi l’insieme dei punti di accumulazione è {0, 2}.

A = ]0, 1[ ∪ {3}

il punto 3 non è di accumulazione anche se ∈ A poiché ∀(xn) ∈ A \ {3}: xn → 3 per n → ∞, quindi l’insieme dei punti di accumulazione è {0, 1}.

Q = insieme dei razionali:

A = R/Q = insieme degli irrazionali.

per x ∈ A ∃ (xn) in Q \ {x}: xn → x per n → ∞ e per x ∈ Q ∃ (xn) in Q \ {x}: xn → x per n → ∞

quindi:

∀ x ∈ R ∃ (xn) in Q \ {x}: xn → x per n → ∞.

L’insieme dei punti di accumulazione di Q è R.

def. Se x ∈ A e x non è di accumulazione, si dice isolato.

A = ℕ ⊆ ℝ

il punto 1 ∈ A, ma non è di accumulazione → isolato ∀ n ∈ ℕ n è isolato → L’insieme dei punti di accumulazione è ∅.

A = [0, 1[ ∪ {3}

1 è punto di accumulazione 3 è punto isolato 5 non è isolato e non è di accumulazione (∉ A)

A ⊆ ℜ è connesso ⇔ ∀ x,y ∈ A x≤y, ∃ n ha [x,y] ⊆ A

OSS: [a,b] è connesso

]a,b[ è connesso

A = [0,1] ∪ [2,3] non è connesso

A = {n ∈ ℕ : n è pari} non è connesso

Teorema dei valori intermedi

f : [a,b] → ℜ continua se f(a) < z < f(b), z ∈ ℜ

allora ∃ c ∈ ]a,b[ : f(c) = z

DIM

f(c) = z ⇔ f(c) - z = 0

pongo g: [a,b] → ℜ g(x) = f(x) - z     ∀ x ∈ [a,b]

quindi: g(a) = f(a) - z < 0

     g(b) = f(b) - z > 0

     allora

 ∃ c ∈ ]a,b[ : g(c) = 0 → g(c) = 0 → f(c) - z = 0

 quindi: f(c) = z

Teorema di Bolzano

A connesso se f continua → f(A) è connesso

dove f(A) = {y : ∃ c ∈ A, y = f(c)}

DIM

A connesso, f : A → ℜ continua

f(A) connesso ⇔ ∀ y1,y2 ∈ f(A)   {y1,y2} ⊆ f(A) ⇔

∀ y1,y2 ∈ f(A) ∃ x1,x2 ∈ A :   y1 = f(x1)  e  y2 = f(x2),

    {y1,y2} ∈ f(A) ⇔

∀ x1,x2 ∈ A, ∀ z ∈ [f(x1),f(x2)] ∈ f(A) ⇔

∀ z : f(x1) ≤ z ≤ f(x2), ∃ c ∈ A: z = f(c)  cioè, z ∈ f(A)

OSS: equivalente al teorema dei valori intermedi

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
69 pagine
3 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nenefrost di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Citti Giovanna.