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SOSTENIBILITÀ E CIRCOLARITÀ

Breve introduzione

Questo elaborato ha l'intento di spiegare come i concetti di sostenibilità e circolarità siano sempre più presenti nelle nostre vite di ogni giorno, come influenzano la società, le economie e le politiche nei vari paesi del pianeta. Partendo dalla situazione economica vigente, si farà poi presente come il sistema debba sempre più tener in considerazione ciò che è successo negli ultimi cinquant'anni e ciò che sta accadendo ora nelle questioni ambientali, un aspetto cruciale che riguarda ogni singolo cittadino in ogni singolo angolo del globo.

Dall'economia lineare al sistema circolare

In questo momento, la nostra società è dominata da un'economia di tipo lineare. Essa esprime un modello in cui vengono estratte materie prime, le quali verranno trasformate in un prodotto, che viene poi a sua volta gettato via dopo.

l'economia lineare ha causato gravi problemi ambientali e ha esaurito le risorse naturali. Questo modello economico si basa sull'utilizzo intensivo di fattori produttivi come il capitale, il lavoro, la terra, le materie prime e l'energia. I prodotti vengono messi sul mercato e consumati senza considerare l'impatto ambientale o la limitatezza delle risorse. L'obiettivo principale dell'economia lineare è ottenere maggiori profitti, senza preoccuparsi delle conseguenze ambientali. Questo ha portato alla produzione di nuovi prodotti che vengono rapidamente sostituiti e gettati via, creando un ciclo di consumo continuo. L'economia lineare ha portato a uno standard di vita elevato solo per alcune persone e solo in alcune parti del mondo, principalmente nei paesi occidentali. Allo stesso tempo, ha causato danni irreparabili all'ambiente e ha contribuito al cambiamento climatico. È necessario adottare un nuovo modello economico che tenga conto dell'ambiente e delle risorse naturali, come l'economia circolare. Questo modello si basa sull'idea di ridurre, riutilizzare e riciclare i materiali, creando un ciclo sostenibile di produzione e consumo. L'obiettivo dell'economia circolare è ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare l'efficienza delle risorse, garantendo al contempo un'economia prospera e sostenibile per tutti.però, ha avuto delle innumerevoli conseguenze negative. Infatti, ha contribuito in maniera determinante alla creazione di diseguaglianze nella distribuzione di ricchezza (in particolare nei paesi sottosviluppati), all'esaurimento delle risorse naturali, all'inquinamento ambientale e all'aumento del divario tra l'evoluzione della crescita economica e il peggioramento dei rischi degli effetti dei cambiamenti climatici. La problematica ambientale parte dal fatto che nel modello economico non vengono tenuti in considerazione i limiti delle risorse naturali e, di conseguenza, la necessità della loro conservazione; si considera l'ambiente come un fornitore illimitato di materie prime e un recettore di scarti dalla capacità illimitata. Tale approccio non è in nessun modo sostenibile a lungo periodo, ed è per questo motivo che l'industria sta cercando di passare a un'economia circolare. A livello globale, un recente esempio di collaborazione internazionale,

L'Accordo di Parigi, ha accelerato l'agenda comune della politica e del business. L'obiettivo dell'Accordo di Parigi di lungo periodo è quello di contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli pre-industriali, e di limitare tale incremento a 1.5 °C, poiché questo ridurrebbe i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici. Qualsiasi modello economico di successo deve soddisfare i bisogni della società di cui è al servizio. Ricorrere a ciò che attiene l'esempio della circolarità significa ridurre le diseguaglianze nel reddito e migliorare l'accesso a ciò che serve per soddisfare i bisogni. In altre parole, perseguire l'economia circolare è un modo per creare un'economia che funziona per tutti.

Economia circolare

L'economia circolare è un modello che ha come obiettivo principale quello di raggiungere una maggior

Sostenibilità e salvaguardia dell'ambiente. Questo avviene tramite l'allungamento della vita utile dei prodotti, la produzione di beni di lunga durata, la riduzione della produzione di rifiuti ed a un riciclo che re-immetta in produzione le materie prime ricavate da scarti del primo ciclo produttivo. Il sistema economico in questione deve essere in grado di potersi rigenerare autonomamente, garantendo in ogni caso anche la sua ecosostenibilità. I flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. Questa pratica offre alle organizzazioni un percorso per ridurre i costi di produzione, utilizzando meno materie prime e soddisfacendo contemporaneamente le richieste dei clienti. Progettando una riduzione dei rifiuti, mantenendo in uso i prodotti più a lungo e rigenerando i materiali si possono raggiungere gli obiettivi climatici globali.

Per sostenere un tipo di economia circolare, la quantità totale dei rifiuti si equivale con la quantità di risorse naturali utilizzate. Con il totale dei rifiuti è tenuto in considerazione l'ammontare di scorie prodotte anche nei procedimenti di produzione, consumo e di estrazione delle risorse stesse. La transizione verso un'economia circolare sposta l'attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quello che tutti noi consideriamo rifiuto può essere trasformato in una risorsa. Si comprende al meglio questo concetto di economia osservando i sistemi viventi naturali (biosistemi), che funzionano in modo ottimale perché ognuno dei loro elementi si incastra bene nel complesso. I prodotti sono progettati appositamente per inserirsi nei cicli dei materiali: di conseguenza, questi formano un flusso che mantiene il valore aggiunto il più a lungo possibile.

è difficilmente riconducibile ad una data di nascita precisa o ad un autore specifico, ma si fa risalire la sua comparsa tra gli anni '60 e gli anni '70. Negli anni '70, a causa dei ripetuti shock petroliferi, delle conseguenti fasi di stagnazione economica e di inflazione, il mondo cominciò a mettere in discussione per la prima volta il modello dominante di sviluppo economico (modello lineare) aprendo il dibattito sul futuro della crescita. Sempre in questo periodo iniziarono a diventare più frequenti i primi segnali di ingenti problemi ambientali, come l'estinzione rapida di specie animali e vegetali, la perdita di fertilità dei suoli, il peggioramento della qualità dell'acqua e dell'aria, il verificarsi di fenomeni di deforestazione e desertificazione in diverse parti del pianeta. Da questa situazione cominciò l'attuazione dei primi principi dello sviluppo sostenibile e, quindi, la costruzione degli indirizzi.

Dell'economia ambientale e dell'economia ecologica. La "green economy" rappresenta la pietra miliare su cui costruire le basi idonee verso una società sempre più sostenibile a livello ambientale; allo stesso tempo, elementi come l'innovazione tecnologica giocheranno un ruolo fondamentale per la sua realizzazione. In particolare, avrà una posizione dominante nei prossimi decenni nel favorire un cambiamento strutturale dell'economia e della società, nell'affermazione di modelli di produzione e di consumo sostenibili dal punto di vista ambientale.

Economia e risorse naturali

In ambito economico le risorse naturali sono considerate come tutte quelle entità fisiche non prodotte dall'uomo che hanno un'utilità economica. Esse sono già presenti e a disposizione, in quanto sono fornite dal pianeta tramite processi puramente naturali. Il nostro pianeta essendo un sistema chiuso,

implica che mette a disposizione di tutta l'intera popolazione globale una certa quantità data di determinate risorse, come petrolio, carbone o gas metano, le quali possono essere utilizzate poi come fonti di energia. Le risorse naturali possono essere permanenti (mare, sole) o non permanenti. La permanenza è quella caratteristica che consente alla risorsa stessa di mantenere uno stesso livello di qualità ed intensità anche con il trascorrere del tempo e subendo delle azioni da parte dell'uomo. Le risorse non permanenti sono quelle che non godono di questa caratteristica, e sono a loro volta distinte tra riproducibili (foreste, biodiversità) e non riproducibili (combustibili fossili). Le risorse riproducibili possono essere prelevate senza minacciarne lo stock dato; le risorse non riproducibili hanno una disponibilità fissa sostenibile a lungo periodo, i cui prelievi (anche se in quantità minima) comportano diminuzioni dello stock.disponibile per esigenze future. Le risorse naturali sono caratterizzate dall'essere non escludibili e rivali nel consumo. "Non escludibilità" significa che nella maggioranza dei casi il suo consumo non può essere impedito. "Rivalità" significa che il consumo di alcuni pregiudica quello di altri; ne implica il potenziale consumo anche da parte di coloro che non hanno manifestato le proprie preferenze né contribuito al suo costo di fornitura. Queste caratteristiche tendono agli individui ad adottare comportamenti opportunistici, spinti dalla possibilità di consumare a costo zero. Col tempo l'importanza delle risorse naturali è cresciuta notevolmente, proprio perché la capacità di carico ambientale ha assunto una funzione vincolante sempre più pressante sulle attività economiche. È il caso della Smithfield, un'azienda che si è affermata negli anni come Esempio 1. la maggior

produttrice di carne di maiale d'America (un suino su quattro negli USA viene macellato in uno dei suoi stabilimenti). Il modello incarnato da questa ditta è il sistema di produzione e di consumo basato sulla diffusione a livello planetario dell'allevamento intensivo. Questo tipo di modello ha impatti devastanti sull'ambiente, perché porta alla modifica sostanziale di interi habitat naturali e allo smantellamento del rapporto tra aree selvatiche e agricole. L'assottigliamento della linea tra aree selvatiche e agricole, insieme all'espansione dell'urbanizzazione, è un processo dagli incalcolabili impatti ambientali, sanitari e sociali. In tutto questo l'allevamento intensivo e le conseguenti attività connesse (ad esempio le monocolture) giocano un ruolo cruciale. Sono aziende multinazionali come la Smithfield che, attuando economia di scala e imponendo una produzione standard, allargano i loro profitti scaricando le

esternalità negative sull'ambiente e sugli ecosistemi, i quali ne risultan
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lorenzoelle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lambertini Luca.