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VITAMINE DEL GRUPPO B

Sono 8 vitamine, tutte coenzimi, anche se dal punto di vista chimico sono tutte estremamente diverse, che hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico (processi che liberano energia a partire dagli alimenti, quindi dai macronutrienti), e nella proliferazione e differenziazione cellulare.

Si trovano negli stessi alimenti:

  • lievito di birra
  • latte
  • cereali
  • interiora

Sono anch'esse labili in presenza di luce, di ossigeno, calore e pH.

Spesso sono assunte in associazione negli integratori, le ritroviamo tutte insieme come vitamine del gruppo B.

I sintomi da carenza sono moltissimi: principalmente si hanno sintomi a livello di pelle e capelli (secchezza e ruvidità), ma anche mancanza di appetito, stitichezza, insonnia e acne.

L'assorbimento delle vitamine del gruppo B risente molto dello stress, ma anche ad esempio un eccessivo consumo di caffè (mai prendere integratori in associazione al caffè), così come zucchero, alcol.

alcuni farmaci (sonniferi o pillole anticoncezionali). È invece favorito dalla presenza di altre vitamine, come la C, e la E, e da calcio e fosforo.

VITAMINA B1 tiamina, La vitamina B1, o è una vitamina la cui carenza porta allo sviluppo di una patologia chiamata beriberi, la quale si manifesta con paralisi, atrofia muscolare, disturbi cardiaci gravi. Questa malattia era diffusa in Asia, in seguito ad una alimentazione quasi esclusivamente basata sul consumo di riso raffinato. È stabile al calore e all'ossidazione, ma si inattiva facilmente a pH basici. La cottura ne fa diminuire il contenuto fra il 10 e il 40% in relazione all'alimento e al tempo di riscaldamento. Fuoriuscendo dall'alimento viene persa nell'acqua di cottura. La forma attiva della vitamina B1 è fondamentale per la produzione di energia attraverso il Ciclo di Krebs (produzione di ATP) e il Ciclo dei Pentosi fosfati. La vitamina B1 è quindi essenziale nell'utilizzazione

dei carboidrati per produrre energia (metabolismo) - per mantenere la funzionalità del sistema nervoso - per mantenere l'integrità e la funzionalità delle mucose. - vitamina dell'umore e dell'energia. È chiamata infatti anche vitamina B1. È presente in carne di maiale, nella crusca e nel germe del grano, la pula del riso (parte esterna), nei legumi e nel lievito di birra. Nel pesce crudo è contenuto un enzima che inattiva la tiamina (cotto invece ciò non avviene). La dose giornaliera raccomandata è di 1,2 mg per gli adulti e 0,6-0,9 nei bambini.

VITAMINA B2 - riboflavina: È componente centrale dei cofattori flavina-mononucleotide (FMN) e flavina-adenina-denucleotide (FAD) che intervengono in reazioni di ossidoriduzione come donatori ed accettori di elettroni. Questi intervengono in varie reazioni di ossidoriduzione nel metabolismo dei carboidrati, proteine e lipidi, e nella respirazione cellulare. La vitamina B2 si ritrova

nel latte e nei suoi derivati (all'inizio fu chiamata lattoflavina), ma anche nell'albume d'uovo, interiora, lievito di birra everdure, soia, cereali, mandorle. Una quantità ridotta può essere sintetizzata dal microbiota intestinale. Il prodotto della riboflavina viene utilizzato come additivo alimentare con la sigla E101, E101a (coloranti gialli). L'apporto giornaliero è di 1,3-1,8 mg nell'adulto. Possono diminuire la sua biodisponibilità metalli pesanti (rame, zinco, ferro), il caffè, il tè, alcol. La carenza di vitamina B2 è riscontrabile negli alcolisti cronici. Può portare a carenze di altre vitamine del gruppo B e della vitamina K. pellagra-simile, Può portare anche alla sindrome ovvero collesione delle mucose, soprattutto nei punti di confine pelle-mucosa (es. piccole lesioni al margine delle labbra). VITAMINA B3 niacina acido nicotinico vitamina PP nicotinammide, Con il termine o o

(pellagra-preventive) o si intendono molecole fra loro simili. L'acido nicotinico (niacina propriamente detta) è presente nei vegetali, mentre la nicotinamide (ammide della niacina, presente negli animali. triptofano. Può anch'essa sintetizzata dal nostro microbiota, utilizzando come precursore il Il suo assorbimento avviene principalmente nello stomaco e nell'intestino tenue, attraverso un trasporto facilitato sodio-dipendente. Se presente in elevate quantità possiamo avere un trasporto passivo. La vitamina B3 va a formare i coenzimi NAD e NADP, i quali sono coinvolti nei processi ossidoriduttivi, sono donatori ed accettori di elettroni per la produzione di energia (come il FAD), e sono importanti nel metabolismo dei grassi, del colesterolo e dei carboidrati. Partecipano anche alla sintesi di molte molecole, tra cui ormoni sessuali e surrenali. Fonti: - animali: ricchi di nicotinamide, presente in interiora (fegato, rene, cuore), carne, pesce, uova e latte.

vegetali: ricchi di acido nicotico (niacina), presente all'esterno dei cereali integrali, in lievito di birra, arachidi, caffè macinato. Il fabbisogno giornaliero è di circa 13-20 mg in una dieta da 2000-3000 kcal. La sua carenza provoca la comparsa della malattia delle 3D: dermatite- (la pelle si screpola e si desquama)- diarrea- demenza (compromissione delle funzioni intellettive).

VITAMINA B5 acido pantotenico. Detta anche. È un costituente del coenzima A e della fosfopanteteina. È instabile al calore in ambienti acidi e basici (vuole pH neutro). La sintesi del coenzima A (CoA) avviene nei mitocondri dove si trova principalmente, funziona come trasportatore dei gruppi acili e acetili, e interviene in diverse reazioni metaboliche (acidi grassi, corpi chetonici, composti steroidei, aminoacidi). Inoltre va a regolare anche l'espressione genica, in quanto alla base di questa regolazione c'è il processo di acetilazione delle proteine.

La 4-fosfopanteteina agisce come trasportatrice dei gruppi acilici, e insieme al coenzima-A entra a far parte della biosintesi degli acidi grassi.

Le fonti alimentari di acido pantotenico sono interiora, lievito di birra, crusca di frumento, semi di sesamo e pappa reale. Quelle invece di CoA e fosfopanteteina sono legumi, grano saraceno, semi di soia e uova.

La carenza è difficile in quanto presente in molti alimenti. La dose giornaliera è intorno ai 5-10 mg. Non sono noti effetti tossici o nocivi da alto dosaggio.

VITAMINA B6

Per vitamina B6 si intendono una serie di molecole: piridossina, piridossale, piridossamina e piridossalfosfato. Queste forme di vitamina B6 sono stabili al calore, soprattutto in ambiente acido, ma vengono inattivate dalla luce o da sostanze ossidanti.

Le forme attive sono il piridossale e la piridossamina, coinvolte in:

  • metabolismo degli aminoacidi
  • metabolismo lipidico e glucidico
  • sintesi delle guaine mieliniche (rivestimenti assonici)
attraverso la produzione di sfingolipidi- sintesi di vari neurotrasmettitori. La dose giornaliera è di circa 2 mg. La sua carenza è rara, e nel caso si manifesta subito a livello del SNC. Nelle fonti alimentari di origine animale ritroviamo la piridossamina e il piridossale (fegato bovino, lievito, latte vaccino, salmone), nelle fonti vegetali invece la piridossina (germe di grano, fiocchi di mais, lenticchie, frutta oleosa). VITAMINA B7 biotina vitamina H. Chiamata anche oLa biotina è abbastanza stabile, resistente al calore e all'ambiente acido e basico, ma si decompone per azione della luce ultravioletta e di fortiossidanti. È il coenzima delle carbossilasi, con un ruolo cruciale in: - omeostasi acidi grassi - catabolismo della leucina - gluconeogenesi ed altre vie metaboliche - regola la trasduzione del segnale influenzando l'espressione di circa 2000 geni. Le fonti alimentari sono: interiora, carne di pollo, latte e derivati, uova, mentre nei vegetali

c'è minore biodisponibilità. La biotina può essere prodotta anche dalla flora batterica intestinale. Una carenza comporta desquamazione della pelle e perdita dei capelli. Una dieta ricca di uova crude comporta una carenza di biotina in quanto l'avidina nell'albume è presente (antivitamina) che blocca l'assorbimento della biotina contenuta nel tuorlo. La cottura va ad inattivare l'avidina. La dose giornaliera è di circa 30-100 microgrammi.

VITAMINA B9 acido folico, Chiamata anche coenzima del tetraidrofolato. Viene inattivato dalla luce (fotosensibile). È essenziale nella sintesi delle basi azotate che vanno a formare gli acidi nucleici di DNA e di RNA. Regola l'espressione genica e la proliferazione cellulare. La vitamina B9 ha a che fare con l'omocisteina* a andando a formare metionina (elevati livelli di omocisteina nel sangue sono estremamente pericolosi). Aiuta la formazione e la sintesi dei neurotrasmettitori.

In gravidanza è indispensabile per un corretto sviluppo del feto (spina bifida). Si trova in interiora, uova, verdure a foglia verde, legumi, arance, patate, latte. Il fabbisogno giornaliero consigliato è di 0,2 mg, durante la gravidanza anche 0,5 mg al giorno. La carenza è oggi la forma di ipovitaminosi più diffusa specialmente nei paesi sottosviluppati: compromette tutte le cellule, soprattutto quelle a rapida proliferazione (perché coinvolta nella biosintesi degli acidi nucleici) come i globuli rossi, apparato gastrointestinale e genitale. Può presentarsi un'anemia con leucopenia (pochi globuli bianchi) e trombocitopenia (poche piastrine).

L'omocisteina è un amminoacido che contiene zolfo, se presente in eccesso nel circolo sanguigno può causare malattie cardiovascolari. È causata come fattori di rischio indipendente, da sola infatti è in grado di aumentare le incidenze di malattie cardiovascolari.

indipendentemente dalla presenza di altri fattori predisponenti (arterosclerosi, ictus, infarto, trombosi venosa e aborti). L'organismo si difende dall'eccesso di omocisteina grazie alla vitamina B9.

VITAMINA B12 cobalamina, Detta anche perché nella sua struttura possiede un atomo di cobalto centrale, in grado di legarsi a diversi gruppi: cianocobalamina- (presente negli integratori) idrossicobalamina- (forma in cui viene naturalmente assunta) metilcobalamina.- Per riuscire ad assorbire in modo corretto questa vitamina è necessaria la presenza del fattore intrinseco prodotto dallo stomaco. Il complesso vitamina B12 – fattore intrinseco viene riconosciuto da uno specifico recettore presente sulla membrana degli enterociti. Può essere sintetizzata anche da alcuni microrganismi e da alcune alghe. Il microbiota intestinale sintetizza la vitamina B12 anche se il suo assorbimento è scarso in questo distretto corporeo (intestino crasso). Vi è una

Correlazione fra vitamina B19 ed acido folico: entrambe donano gruppi metilici.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
32 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elem92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Alimentazione e Nutrizione Umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Donati Zeppa Sabrina.