Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
AMIDO
GLICOGENO Digestione
luminale α-amilasi
α - DESTRINE DI e
TRISACCARIDI Digestione a livello di
membrana es.
Disaccaridi, lattosi
GLUCOSIO,
GALATTOSIO,
FRUTTOSIO
A differnza degli erbivori, gli uomini non hanno le cellulasi, la cellulosa costituisce la > parte
della fibra non digerita della dieta.
Assorbimento degli zuccheri semplici
La > parte sono assorbiti nel duodeno e nel digiuno. Digestione a livello di membrana per
rendere possibile il trasporto.
Fruttosio: assorbito per diffusione facilitata.
Galattosio/glucosio: assorbito passivamente (piccole quantità) in condizioni anaerobiche ed
assorbito attivamente dalla stesso trasportatore in presenza di O2.
Un deficit degli enzimi dell’orletto a spazzola può causare diarrea osmotica.
(la capacità di assorbimento può arrivare a 10kg/die di saccarosio).
Gli ormoni del pancreas
Concentrazione di glucosio e metabolismo glucidico generale sono regolati da 2 ormoni
prodotti dal pancreas: insulina e glucagone.
Il pancreas è principalmente una ghiandola esocrina, ma nella sezione delle ISOLE del
LANGERAHNS vengono prodotti insulina (cellule α) e glucagone (cellule β).
Insulina, favorisce l’assorbimento di glucosio nelle cellule (fegato e muscoli) e la sua
• conversione in glicogeno. Favorisce la sintesi di ac. Gr. Del glucosio e il deposito di TG.
Favorisce la sintesi proteica.
Glucagone, favorisce la conversione di glicogeno in glucosio e il rilascio di glucosio nel
• sangue.
L’insulina fa diminuire la glicemia, mentre il glucagone la fa aumentare.
Alimentazione e Nutrizione Umana - © simone toppi" 27
A digiuno una bassa glicemia stimola la produzione di glucagone e inibisce quella
dell’insulina. Al contrario, dopo un pasto, l’alta glicemia stimola la produzione di insulina e
inibisce quella del glucagone.
In condizioni normali insulina e glucagone collaborano per mantenere la glicemia ad un valore
standard: 90 g/L.
Nel diabete mellito le cellule del Langerahns non sono in grado di rispondere all’aumento del
glucosio con la produzione di insulina.
Sono in realtà molti gli ormoni che influiscono sul metabolismo energetico e glucidico, in
particolare:
Disposizione dei picchi glicemici durante le
24h.
Abbiamo dei picchi a seguito dei pasti che
effettuiamo.
Normale disposizione:
Regolazione insulinica dell’utilizzo di glucosio
I (fegato, muscoli, grasso) possono usare glucosio solo in
tessuti insulinodipendenti
presenza di insulina.
Al contrario i tessuti (SN, globuli rossi) usano glucosio anche in
non insulinodipendenti
assenza di insulina.
Nella maggior parte delle cellule dei mammiferi la concentrazione di glucosio è controllata da
trasportatori di membrana che sono soggetti a regolazione.
Al contrario il glucosio entra nelle cellule liberamente del fegato e pancreas e in esse la sua
concentrazione è simile a quella ematica.
Alimentazione e Nutrizione Umana - © simone toppi" 28
Allo stato basale le cellule conservano la maggior parte della loro proteina trasportatrice di
glucosio in vescicole membranose interne; dopo la stimolazione con insulina queste vescicole
fondono con la membrana per esocitosi e producono un aumento del numero di trasportatori
sulla membrana plasmatica che determina un aumento proporzionale della velocità di
assunzione di glucosio nella cellula.
Fegato
Il fegato è organizzato in lobuli epatici a loro volta costituiti da acini epatici. All’interno dei
lobuli il sangue scorre attraverso i sinusoidi, dai rami della vena porta alla cena centrale di
ciascun lobulo.
Troviamo 2 tipi di cellule:
- Cellule epatiche parinchematose - epatociti
- Cellule di Kupffer, apprtengono al reticolo endoteliale (macrofagi), sono ancorati all’endotelio
di sinusoidi.
Funzioni
F. Metabolica
• - Metabolismo glucidi: glicogenesi, gluconeogenesi, funzione glicostatica del fegato
catabolismo monosaccaridi, rimozione del lattato dal plasma.
- Metabolismo lipidi: sintesi lipidica, chetogenesi, lipolisi, sintesi, degradazione, escrezione e
esterificazione del colesterolo.
- Metabolismo proteico: sintesi delle proteine plasmatiche, sintesi fattori plasmatici della
coagulazione
- Metabolismo composti N non proteici: sintesi ac. Urico, urea, purine, pirimidine, eparina
- Metabolismo delle vitamine
- Metabolismo ac. Biliari
- Metabolismo e formazione sali biliari
F. Di deposito
• - Riserva di: glicogeno, TG, ac. Gr., fosfolipidi, colesterolo, proteine plasmatiche, vitamine
idro e lipo solubili, Fe, Cu, ac. Folico, vit. B12.
escrezione nella bile di sali biliari, farmaci, coloranti...
F. Escretoria,
• coniugazione di varie sostanze endogene ed esogene, con glicina, ac.
F. Di coniugazione,
• Glucoronico, teurina, ac. Acetico e solforico.
e degradazione, attraverso i meccanismi di coniugazione ma anche
F. Di detossificazione
• per altre reazioni cataboliche (idrolisi, ossidazione,...)
cellule del Kupffer: rimozione per fagocitosi dal sangue e dalla linfa di virus,
F. Protettive,
• batteri, molecole estranee, distruzione delle emazie invecchiate, formazione di birilubina
dell’eme. fase fetale.
F. Emopoitica,
•
Bile e vie biliari
La bile è continuamente prodotta dagli epatociti, è secreta nei canalicoli biliari che si
ramificano tra loro e comunicano formando un reticolo 3D.
Da un lato sono chiusi e dall’altro drenano in canali più grandi, dotti biliari intralobulari, i quali
a loro volta di uniscono a formare i dotti biliari interlobulari.
Alimentazione e Nutrizione Umana - © simone toppi" 29
I dotti biliari interlobulari si uniscono a formare il dotto epatico dx e sx i quali si uniscono per
formare il dotto epatico comune che si unisce al dotto cistico andando a formare il dotto
coledoco.
Bile
È prodotta dal fegato. Tra un pasto e l’altro viene depositata nella colecisti (o cistifellea) dove
si concentra. Durante la digestione la parete della colecisti si contrae immettendo
rapidamente nel duodeno la bile.
È una soluzione complessa contenente sia prodotti di secrezione epatica (sali biliari e lecitine)
che prodotti di escrezione (pigmenti bilairi, colesterolo, farmaci) unitamente a H2O ed
elettroliti.
I costituenti possono essere raggruppati in 2 gruppi:
1. Sali biliari (in parte sintetizzati dagli epatociti, in parte proveniente dal circolo portale)
2. H2O ed elettroliti (Na+, K+, Cl-, HCO3-)
La sua composizione può essere diversa a seconda della sua provenienza:
Bile epatica
• Bile colecistica, è più concentrata e più acida; i pigmenti biliari e il colesterolo sono 5-20
• volete più concentrati. Contiene anche mucina prodotta dalla ghiandola della mucosa
epatica.
È sempre alcalina per il contenuto di HCO3-.
Produzione: 0,25 ml/kg a digiuno; 1 ml/kg dopo pasto; circa 600 ml/die.
Acidi e sali biliari
Gli acidi biliari sono come il colesterolo, vari ormoni e la vit. D derivati dal
CICLOPENTANPERIIDROFENANTRENE.
Distinguiamo:
Ac. Biliari primari (sintetizzati direttamente dal colesterolo nel fegato)
• - Ac. Colico
- Ac. Chenodesossicolico
Ac. Biliari secondari (derivano dal metabilismo dei primari ad opera della flora batterica
• intestinale)
- Ac. Desossicolico
- Ac. Litocolico
Gli ac. Biliari ritornati al fegato con il sangue portale vengono coniugati tramite un legame
peptidico con gli amminoacidi taurina e glicina; formando così: ac. Taurocolico, ac.
Glicocolico, ac. Taurochenodossicolico, ac. Ghicochenodossicolico.
Rapporto tra coniugati con taurina o glicina :1:3.
Nella bile gli ac. Biliari primari sono presenti sotto forma di coniugati della gly e tau e sotto
forma di sali a causa di pH alcalino. Nell’intestino gly e tau si staccano.
Circolo enteroepatico degli ac. Biliari
Gli ac. Biliari sono quasi esclusivamente assorbiti nell’ileo da cui tornano al fegato attraverso il
circolo portale per il 98-99%.
Esiste un pool relativamente ridotto di ac. Biliari (3-5g) che può essere riciclato 6-10 volte al
giorno con una perdita dell’1-2%. (Secrezione tot.: 18-50 g/die ---> perdita 0,5 g/die).
Il 2-4 % giunge nel colon dove la flora batterica intestinale li deconiuga dalla tau e gly e li
metabolizza ad ac. Biliari secondari (piccola quota va nelle feci).
Alimentazione e Nutrizione Umana - © simone toppi" 30
Quantità sali biliari 2,5 g/die; durante il pasto secrezione minima 4-8 g ---> ricircolo.
Svuotamento della colecisti
Nei periodi interprandiali la bile non passa che in piccola quantità nel duodeno in quanto la
resistenza offerta dallo sfintere di Oddi al flusso biliare fa si che entri nella cistifellea rilasciata e
vi si accumoli.
polipeptide secreto dalle cellule S poste tra le cripte ed i villi intestinali. -
Secretina,
Stimolazione e secrezione bicarbonati nel succo pancreatico. - Potenziamento azione della
colecistochinina. polipeptide prodotto dalle cellule specifiche I della mucosa del tenue
Colecistochinina (CCK),
presenti nelle cripte e nei villi. - Stimolazione della secrezione enzimatica del succo
pancreatico. - Contrazione colecisti. -Rilasciamento sfintere di Oddi. - Inibizione dello
svuotamento gastrico. - Mediatore della sensazione di sazietà.
Fattori che influenzano lo svuotamento della colecisti
CCK liberata dalla mucosa duodenale in presenza di lipidi
• Secretina
• Fibre colinergiche (del plasmatico e del plesso mienterico)
• Rilascio dello sfintere di Oddi stimolato da: CCK, contrazioni ritmiche cella colicisti,
• rilasciamento tra due onde peristaltiche.
4 funzioni della bile
Veicolo di escrezione di:
• - Colesterolo (ac. Biliari)
- Pigmenti biliari (bilirubina derivata dall’eme)
- Sostanze inorganiche (Cu, Zn, Hg)
- Farmaci e tossine
Neutralizzazione dell’acidità
• Con il pH superiore a 7 neutralizza l’acidità del chimo proveniente dallo stomaco
preparandolo alla digestione intestinale.
Emulsionamento
• Gli ac. Biliari emulsionano i lipidi formando micelle favorendone la digestione e
assrobimento. Favorisce anche la digestione e assorbimento delle vitamine liposolubili.
Quando la digestione dei lipidi è ostacolata vengono digerite con difficoltà anche le altre
molecole poiché i lipidi ricoprono le molecole impedendo l’attacco degli enzimi.
Facilitazione del legame di enzimi digestivi.
• Gli ac. Biliari conferiscono una carica negativa alle goccioline lipidiche, che attrae le colipasi.
Alimentazione e Nutrizione Umana - © simone toppi" 31
Seconda parte
Proteine
Forniscono 4 kcal/g di energia. Sono dei polimeri lieneari di aa legati tramite legami peptidici.
Possiamo distinguer