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ARATURA
La lavorazione del terreno per antonomasia e rappresenta la tecnica di intervento principale più diffusa. Eseguita dall'aratro, strumento rovesciatore costituito da:
- Coltello: esegue il taglio verticale del terreno
- Vomere: opera il taglio orizzontale
- Versoio: opera il ribaltamento della fetta imprimendo a questa una rotazione di 135-150 gradi.
L'aratro può essere collegato anche ad un avanvomere che operando il taglio e il rovesciamento di una piccola porzione superficiale della fetta, permette un migliore interramento della biomassa presente sulla superficie del terreno durante l'aratura e un più efficace controllo delle piante infestanti.
Esistono vari tipi di aratri:
- Numero di corpi lavoranti:
- Monovomere: un solo corpo
- Polivomere: più corpi e maggiore capacità di lavoro ma hanno bisogno di trattrici di maggiore potenza
- Tipologia organo rovesciatore:
- Versoio
- Dischi folli: il disco svolge da solo il compito di vomere, versoio
coltellorotativo: mosso dalla presa di potenza con sforzo di trazione molto ridotto, ottimosminuzzamento e interramento residui- tipo di collegamento alla trattrice:aratri portatiaratri semiportatiaratri trainati- direzione del versoioaratri semplici: con solo verso i destriaratri doppi o reversibili: destri e sinistriaratri ambi versatili: dotati di versoi simmetrici nella quale è possibile imporre la direzione delrovesciamento agendo sul loro asse di inclinazione- tipologia di versoi:elicoidalicilindriciuniversalifenestrato
A seconda della profondità a cui opera il vomere si distinguono arature:
- superficiali: 20-25 cm
- media profondità: 25-40 cm
- profonde: 40-60 cm
A seconda dell'epoca in cui l'aratura viene fatta si distinguono:
- ARATURA AUTUNNALE: dopo la raccolta delle specie a ciclo primaverile-estive
pregi: minore ossidazione della sostanza organica
difetto: maggiori rischi di compattazione del terreno se il terreno non è temperato
difficoltà di interventi in suoli pesanti in condizioni di piovosità.- ARATURE INVERNALI: a favore delle colture a ciclo primaverile-estivo quando non si è fatta l'aratura autunnale per impraticabilità degli appezzamenti
- Pregi: simili a quelli dell'aratura autunnale
- Difetti: riduzione del periodo di tempo per la preparazione del letto di semina per la coltura primaverile e anche riduzione del tempo durante il quale il terreno lavorato viene esposto agli agenti atmosferici con conseguente scarsa strutturazione
- ARATURE PRIMAVERILI: prima del letto di semina, tra marzo e aprile
- Pregi: possibilità di interrare ammendanti e fertilizzanti con basso rischio di lisciviazione dei nutrienti più mobili
- Difetti: rapida mineralizzazione della sostanza organica del suolo
- ARATURE ESTIVE: dopo la raccolta delle specie autunno-invernale
- Pregi: scarso compattamento del terreno dato il ridotto contenuto di umidità, prolungata esposizione della massa
terrosa agli agenti atmosferici, immagazzinamento delle acque di pioggia
difetti: produzione zollosità di grosse dimensioni, maggiore impiego di energia per la maggiore coesione del terreno
in considerazione della giacitura del terreno l'aratura potrà essere effettuata in modi diversi:
- pianura: conformazione superficiale: colmare, scolmare alla pari
- COLMARE: operare in modo da produrre un profilo convesso del campo, più alto nella parte centrale al fine di facilitare l'allontanamento delle acque in eccesso verso le scoline laterali. Si può operare facendo il ribaltamento della fetta sempre verso il colmo quindi l'asse centrale del campo.
- SCOLMARE: consente di rimodellare il terreno portandolo più vicino al piano orizzontale e riducendo la pendenza delle falde laterali dell'appezzamento. Le fette di terreno devono essere rivoltate verso le scoline laterali iniziando il lavoro da queste e rivoltandole verso il colmo.
- ALLA PARI:
L'obbiettivo principale di questa modalità è mantenere invariato il profilo del campo che si deve lavorare. Si rivolta la fetta sempre verso la stessa parte tramite aratri reversibili o semplici.
Collina:
- Ritocchino: lungo la massima pendenza (se abbiamo pendenze > 20% devo effettuare una salita a vuoto per evitare il ribaltamento)
- Di traverso: perpendicolarmente alla massima pendenza (pendenza < 15% semaggiore rischio il scivolamento)
Vangatura: lavorazione del terreno consistente nel taglio di piccoli blocchi di terreno che vengono rivoltati e sminuzzati. Queste macchine sono azionate con una presa di forza e lavorano a una profondità tra i 15-30 cm. Provocano quindi un rovesciamento meno accentuato con una scarsa uniformità di interramento residui e infestanti.
Discissura: lavorazione che serve per rompere la massa terrosa senza l'operazione di rovesciamento, due tipi di macchine scarificatori (ancore arcuate) ripuntatori (ancore dritte). Nelle
macchineinclinazione variabile rispetto al piano orizzontale parte della massa terrosa risale in superficie.possono essere anche macchine combinate con aratri polivomeri (aratura a due strati)
FRESATURA solitamente usata per lavorazione complementare ma può essere usata anche comelavorazione principale. È composto da organi rotanti (zappette) su un asse orizzontale oppurepossiamo avere organi solidi su un asse rotante (fresa o zappatrice) ottino per Interramento residui,concimi, Letto semina (alto grado affinamento), Potenza ridotta, Ridotto calpestamento, Facilità anchein appezzamenti irregolari.
ERPICATURA: lavorazione che serve per un'azione di frantumazione e spianamento del terreno agr.- erpice a dischi (frangizolle) dischi concavi bordo liscio o frastagliato disposti su assi inclinatirispetto alla direzione di marcia – suola lavorazione – profondità non superiore ai 15-17 cm- erpice a denti: a denti rigidi denti montati su su file
inclinate alla direzione di marcia (telai rigido o flessibile) o a denti elastici- erpici rotativi: azionati mediante presa di forza, su di esso abbiamo la presenza di organi che ruotano sull'asse verticale.
SARCHIATURA (lavorazioni consecutive) Colture sarchiate, interfila di almeno 45 cm Numerose colture primaverili-estive (mais, girasole, sorgo, tabacco, barbabietola) Denti elastici, piccole frese, ruote stellate. si utilizza questo tipo di lavorazione per eliminare le infestanti, per impedire la risalita capillare e favorire l'interramento dei concimi di copertura (urea)
RULLATURA essa si può effettuare in due epoche Immediatamente prima della semina (riduce irregolarità pori) o Immediatamente dopo la semina (maggior aderenza seme). possiamo avere rulli lisci o frastagliati oppure rulli montati su erpici.
RINCALZATURA lavorazione che serve per addossare e parte del terreno della parte centrale (interfila) sulla fila e quindi alla base del fusto delle piante,
aratro associatore o a dischi. 12. Rotazioni e Avvicendamenti monocultura: Tipo di sfruttamento del suolo agrario, consistente nella coltivazione di una sola specie o varietà di piante per più anni sullo stesso terreno policultura: La giustapposizione di colture diverse. colture specializzate: consociazioni (due o più colture per tutto o parte del ciclo colturale) successione colturale. sequenza di colture in un dato appezzamento. ciclo prefissato (schema rigido = rotazione) o libere (non vi è uno schema prefissato = avvicendamento) Sistema naturale vs Sistema colturale: riduzione della biodiversità biodiversità/azioni disturbo (si traduce anche in pressione selettiva) Alternare colture con differente gestione agronomica, differente gestione fitosanitaria, differenti esigenze nutritive, ecc. - nello spazio (monocoltura) - nel tempo (successione colturale, avvicendamenti e rotazioni) Indica in genere lo Stato del Terreno maggese (riposo del terreno) e ilTerreno stesso che si lascia per alcun tempo senza pianta coltivate, ed è tuttavia lavorato a diversi intervalli per distruggere le male erbe e per agevolare in particolar modo l'apparecchiamento di nuove combinazioni necessarie od utili ai vegetali che si porranno in appresso. Antica pratica adottata per ripristinare la fertilità del terreno, quindi un riposo del terreno che mi porta ad un accumulo di S.o., gestione infestanti (sfalci, lavorazioni), riserva idrica. Effettuiamo quando rischiamo la cosiddetta stanchezza del terreno (proprietà fisiche, chimiche e biologiche) tipologie botaniche mono e dicotiledoni posizionamento/stagione ciclo colturale autunno-vernine o primaverili-estive durata ciclo colturale annuali, biennali, pluriennali apparato radicale superficiale o profondo esigenze agronomiche concimazioni, lavorazioni profonde, infestanti, patogeni e fitofagi. - colture miglioratrici: lasciano fertilità "residua" es.: prati graminacee (struttura,infestanti), prati leguminose. (struttura, azoto, infestanti)- colture depauperanti: assorbono dal terreno delle grandi quantità di sostanze nutritive, in particolar modo l'azoto., peggiorate es.: frumento, orzo, risoalternate miglioratrici con depauperanti Specializzazione produttiva aziende (aspetti socio-economici), separazione produzione colture agrarie – zootecnia, limitazioni e vincoli, disciplinariproduzione, disponibilità mezzi tecnici (mascherare eventuali perdite fertilità), ecc.- Miglioratrici da RINNOVO o PREPARATRICI: proprietà fisiche terreno – lavorazioni profonde, abbondanti letamazioni, sarchiature, copertura "soffocante" per le infestanti colture darinnovo (bietola, mais, girasole) – arachide - canapa fibra.- Miglioratrici PRATENSI abbondanti residui, apparati radicali, aumento s.o.- Miglioratrici MAGGESE puliscono il terreno da erbe infestanti
nessun valore agricolo che infestano i coltivati.
Come gestiamo le malerbe?
lotta integrata: Integrazione di diversi mezzi di lotta in programmi sistematici per il contenimento della flora infestante a lunga scadenza. mezzi di gestione indiretti o preventivi adottare pratiche atte ad ostacolare la diffusione delle malerbe. mezzi di gestione agronomici che siano favorevoli per le coltivazioni e sfavorevoli alle infestanti. mezzi di gestione diretti, curativi mezzi meccanici, mezzi fisici, mezzi biologici e mezzi chimici.
lotta indiretta: ridurre l'introduzione dei semi di malerbe potrebbe essere un primo intervento (pulizia delle sementi, pulizia macchine agricole, acqua irrigua da dare quando la nostra coltura ne richiede perché un eccesso di acqua è utile per i semi delle infestanti, particolare attenzione anche ai fertilizzanti organici) ridurre la diffusione dei semi di malerbe nell'azienda:
- Te