Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 85
Agronomia Pag. 1 Agronomia Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 85.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Agronomia Pag. 81
1 su 85
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DISERBO CHIMICO

Gli erbicidi sono prodotti fitotossici il cui impiego consente di combattere le piante infestanti, uccidendole o limitandole.

Le caratteristiche dell'erbicida sono:

  • essere selettivo
  • ampio spettro d'azione
  • ecocompatibile
  • elevata efficacia rapportata al costo di superficie
  • miscibile con altri prodotti
  • non esplicare azione fitotossica

Le forme dell'erbicida sono:

  • emulsione, disperso in acqua o olio
  • granulare, materiale inerte + erbicida
  • microgranuli, inglobamento dell'erbicida in capsule
  • polvere bagnabile, dispersa in acqua
  • polvere disperdibile, polvere dispera in olio
  • prodotto gassificabile, genera gas
  • compressa, disciolta in acqua

Sostanze NON attive con funzione di attivanti, adesivanti, stabilizzanti

LA FORMULAZIONE dell'erbicida:

principio attivo + coformulanti + coadiuvanti

Inerti che servono per ridurre la concentrazione del principio attivo.

  1. antesemina/pre-impianto, il diserbante è applicato al terreno prima della semina o del trapianto;
  2. pre-emergenza: l'erbicida viene applicato prima della nascita della pianta coltivata;
3. Post-emergenza: viene effettuato SOLO quando il diserbo si rivela necessario (NON preventivamente); gli erbicidi utilizzati sono riconducibili a 2 tipi:
  1. per contatto (uccidono i tessuti vegetali rapidamente solo per contatto);
  2. ad azione sistemica/endoterapica, detti anche teletossici (agiscono lentamente e distruggono le piante vivaci, raggiungendo i meristemi o agendo sulla fisiologia).
MECCANISMO D'AZIONE DEL DISERBANTE
  1. penetra nella pianta,
  2. altera il processo metabolico (azione primaria),
  3. fenomeni e funzioni metaboliche (azione secondaria).
DOSE DA ADOTTARE = dose efficace, su questo differente comportamento specifico si fonda il fenomeno della selettività d'azione, che permette di
distribuzione all'interno della pianta. Alcune specie possono assorbire e traslocare il diserbante in modo più efficiente rispetto ad altre. 4. Di metabolizzazione, alcune piante hanno la capacità di metabolizzare il diserbante in modo più rapido ed efficace, riducendo così i danni causati dalla sua presenza. 5. Di degradazione, alcune specie possono degradare il diserbante presente nel terreno più velocemente rispetto ad altre, riducendo così la sua persistenza nel tempo. La selettività degli erbicidi è fondamentale per garantire la distruzione delle erbe infestanti senza danneggiare la coltura. Utilizzando gli erbicidi selettivi, è possibile eliminare le erbe infestanti senza compromettere la crescita e lo sviluppo delle piante coltivate.

assorbimento stomatico.

4. Di traslocazione, relativa ai diserbanti sistemici (si muovono attraverso i tessuti di conduzione e per via intercellulare); ci sono differenze per via floematica o xilematica che riguarda i diserbanti applicati al terreno.

5. Intrinseca/fisiologica, interessa gli aspetti biochimici, perché riguarda la diversa capacità che le varie specie hanno di metabolizzare i prodotti rendendoli inattivi (esempio del mais che resiste perfettamente a dosi di simazina).

I diserbanti nel terreno devono avere una sufficiente persistenza d'azione per controllare la nascita di nuove infestanti; ma questa NON deve essere troppo pronunciata, altrimenti si incorre in danni maggiori.

I fenomeni con azione erbicida sono:

  • ruscellamento, velocità di infiltrazione dell'acqua nel terreno è inferiore alla quantità che cade; l'erbicida può essere trasportato disciolto nelle acque di scorrimento, o assorbito sulle particelle terrose
tipo di diserbante utilizzato.• Traslocazione, movimento del diserbante all'interno della pianta, che avviene tramite il flusso di linfa.• Metabolismo, processo di trasformazione del diserbante all'interno della pianta, che può portare alla sua inattivazione o alla formazione di metaboliti attivi o tossici.• Escrezione, eliminazione del diserbante o dei suoi metaboliti attraverso le radici o le foglie della pianta.• Persistenza, capacità del diserbante di rimanere attivo nel terreno per un certo periodo di tempo dopo l'applicazione.• Fitotossicità, effetti dannosi del diserbante sulle piante coltivate o sulle specie non target.• Residui, presenza di quantità residue di diserbante o dei suoi metaboliti nei prodotti agricoli o nell'ambiente.• Tossicità, capacità del diserbante di causare danni alla salute umana o agli organismi non target.clima. Su vegetazione ben sviluppata la quantità intercettata e assorbita può arrivare fino alla metà della dose impiegata. EFFETTI RESIDUALI DEGLI ERBICIDI cioè i danni che un erbicida selettivo può arrecare a colture sensibili che seguono l'avvicendamento. Gli erbicidi possono essere pericolosi per uomo, ambiente e animali in quanto tra il momento della loro applicazione e quello della raccolta intercorrono periodi di tempo piuttosto lunghi a motivo della bassa solubilità in acqua, di rado sono lisciviati nel sottosuolo. Il limite di tolleranza è la quantità massima di un principio attivo, espressa in ppm, che può essere presente in ortaggi, cereali e piante industriali al momento della raccolta; l'intervallo di sicurezza è il tempo (in gg) che intercorre fra l'ultimo trattamento e la raccolta stessa. L'applicazione degli erbicidi non provoca modificazioni permanenti del numero e dell'attività.dei microrganismi del suolo ma può determinare cambiamenti nella composizione della flora spontanea (si forma così la flora di sostituzione).

AVVERSITÀ BIOTICHE E DIFESA DELLE PIANTE – lezione 20

LOTTA ANTIPARASSITARIA, le perdite di resa sono dovute ad attacchi di organismi patogeni e di insetti; per esempio le malattie fungine sono responsabili di una riduzione produttiva del 20%.

I sistemi di coltivazione devono prevedere misure per proteggere le colture dagli attacchi di insetti e malattie; gli agricoltori devono essere coscienti della varietà di avversità biotiche oltre che essere capaci di riconoscerne i sintomi negli stadi iniziali.

La prevenzione degli attacchi è in genere il metodo più efficace ed economico; l'agricoltore deve analizzare continuamente il suo sistema colturale.

Gli organismi responsabili sono:

  • virus, struttura più semplice e riguardano una sequenza di DNA o

RNA. Non sono mobili e dipendono da altri; penetrano nelle piante solo attraverso ferite da insetti o all'attività dell'uomo. Il metodo importante per la loro diffusione è quello legato al modo in cui insetti, acari e nematodi; i più diffusi sono quelli che hanno un apparato boccale adatto a succhiare la linfa dalla pianta. Anche i nematodi diffondono i virus, altri possono essere portati dai semi.

Batteri, sono unicellulari e presenti come individui/gruppi/catene; principalmente sono sferici o bacilli. Sono un problema per alcune colture arboree e causano marciumi in organi delle piante.

I patogeni fungini vengono trasmessi in:

  • semi già infetti,
  • trasmissione indiretta, con vento (vettore più importante per la diffusione di spore) o agente esterno,
  • emissione di spore nell'ambiente attivamente,
  • nell'acqua del terreno.

* Altre malattie vengono diffuse dalle lavorazioni e dai mezzi meccanici, altre dagli animali.

(segalecornuta emette un essudato zuccherino).- Fitoplasmi, dimensioni intermedie tra virus e batteri e vengono trattati con i virus.- Funghi, struttura più complessa e consistono in un insieme di ife; la riproduzione è assicurata da spore sessuali e asessuali che possono essere vettori di virus.

METODI DI TRASMISSIONE devono essere efficienti nel caso dei parassiti obbligati; nei parassiti facoltativi vivono da saprofiti. La conoscenza sui modi di dispersione dei patogeni è utile per formulare programmi di controllo.

PERDITE DI RESA, stime quantitative sulle perdite di resa a causa di malattie sono difficili da ottenere dipendendo dall'entità ed epoca dell'attacco. Le malattie che colpiscono il sistema radicale influenzano la crescita e lo sviluppo attraverso i loro effetti su questi processi.

Il mal del piede del frumento attacca radici e colletto e determina una ridotta crescita del culmo e si possono avere spighe senza cariossidi e senescenza.

prematura. Esistono altre malattie degli organi sotterranei come la scabbia che attacca i tuberi dal terreno; varietà di colza che non hanno alcuna resistenza. Nel caso dei funghi e batteri producono gommosi e tillosi che otturano il sistema vascolare e inducono appassimento; mentre le virosi incidono su ingiallimenti. Importanti anche le malattie che colpiscono sulle strutture riproduttive; la septoria causa riduzione delle dimensioni delle cariossidi. L'agricoltore deve cercare di ridurre al minimo questi danni, con le appropriate tecniche di coltivazione e di difesa (muffe grigie della fragola e della vite).

FATTORI CHE FAVORISCONO LO SVILUPPO DELLE MALATTIE

Le condizioni ambientali variano il successo della malattia; le infezioni fungine hanno luogo grazie alla germinazione delle spore e alla penetrazione del tubo germinativo e molte malattie hanno bisogno di un'adeguata umidità (infezioni frequenti in ambienti

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
85 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AriannaFA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Agronomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Chiancone Benedetta.