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Aerodinamica

Prof. Ivano Daprà - Giambattista Scorpi

Caratteristiche fisiche dei fluidi

  • Definizioni Generali

Densità (o massa su volume)

ρ = m/V

[ρ] = [M1L-3]

Coefficiente di viscosità dinamica

μ = τ / (∂v/∂y)

[μ] = [M1L-1T-1]

dove τ è la tensione tangenziale applicata definita dalla legge di Newton, appunto come:

τ = μ ∂v/∂y

Oss: μH2O = 10-3 P.s (a 20°C, 1atm)

μAria = 1.789 x 10-5 P.s

Coefficiente di viscosità cinematica

ν = μ/ρ

[ν] = [L2T-1]

Oss: νH2O = 10-6 m2/s (a 20°C, 1atm)

νAria = 1.445 x 10-5 m2/s

Calore specifico

Quantità di calore necessaria per variare la temperatura di 1 kg di materiale di 1 K. Si distinguono:

Cv = Calore specifico a volume costante

Cp = Calore specifico a pressione costante

Oss: CvAria = 718

J/(kg K)

CpAria = 1005 J/(kg K)

Enfatizzano di aver espresso

e = cp - cv

Energia interna per variazione infinitesima

dU = cv dT

Entalpia specifica infinitesim

dH = φJT

Costante del gas

R = cp - cv

Oss: Raria = 287.26 J/(kg K)

Esponente della trasformazione adiabatica (isonermica)

γ = cp/cv Oss: γAria = 1.4

Equazioni di stato

  • Per gas perfetti: p = ρ R T
  • Per liquidi: ρ = cost.

Modulo di compressione definita per minore unità,

e = -p dp/

[E] = [M1L-1T-2]

Legge di trasformazione nei polimorfismi o nei gas

p = kρn

Si nota che:

  1. dp/ρ = knρn-1

e/ρ - dp/ = e/ρ - knp/nE = ηp

{se isoterme: n = 1, e = p}

{se poliatomatici n = 0; e = δp}

Velocità del suono

Si considera un condotto a sezione costante dove il fluido non strutturato con caratteristiche , e .

Ad un'estremità viene indotto un impulso al fluido che porta alla formazione di una perturbazione che si propaga con una certa velocità.

Poiché la portata in massa rimane costante avremo:

⋅ ( + ) = + + = ( + ) ←→ = ( + ⋅ ) ⋅ .

Dal teorema della quantità di moto avremo:

+ = + ̇ − ̇.

E dove:

  • = ∫ ≈ termine legato alle forze di massa per unità di volume (): quantità di moto.
  • = ∫ ≈ termine legato alle forze di superficie.
  • = ∫ ∂/∂ () ≈ termine legato alle forze d'inerzia.
  • ̇ = ∫ () ≈ portata iniziale.
  • ̇ = ⋅ portata uscente.

Si è assunto un sistema di riferimento solidale al fronte d'onda. In questo sistema di riferimento le forze di massa ( = 0) e forze generate dai disturbi sono irrilevanti dal momento che il termine inerziale è nullo ( = 0). Sviluppando i termini mancanti si ottiene:

− = ⋅ ⋅ + 2 ⋅ .

Mettendo a sistema quanto appena ottenuto con la relazione data dall'equazione di continuità avremo:

  • ⋅ = −
  • = ⋅ 2
  • = √(/)
  • − = ⋅ ⋅ + 2

Abbiamo così trovato la velocità di propagazione del fronte d'onda che conduce alla definizione:

1. Velocità del suono

= √(/)

2. () 1: omogenei pressione di piccolo perturbazioni.

3. () 1: con la definizione del modulo di comprimibilità si avrà:

  • 2 = /
  • ∫/ = ∫/
  • = √(/)

4. () 1: nell'ipotesi di una trasformazione adiabatica si avrà:

  • = √(/)
  • 2 =
  • = √(/)
  • =
  • / =

STABILITÀ ATMOSFERICA

In modo atmosferico (SA) è assimilabile ad un fluido se ammettiamo che per un tempo infinito, l'aria riesce rispetto al precoce di instaurare una condizione di stabilità se l'atmosfera è più densa di prima.

Una particella d'aria a quota z1 con ρ1, p1, T1 (T = Ts) e ρ2, p2, T2 a quota z2 si parametriamo. Se la massa tende a non ritornare all'atto 3 allora si può concludere che l'atto 4 non è statico.

Formulando quanto appena detto possiamo scrivere la trasformazione adiabatica della massa ma come:

p1/p2 = ρ1/ρ2γ

ρ1, ρ2 densità della massa m a seguito della sua trasformazione adiabatica che ha annotata ad es. (col ρ1, p1) a z2 (col p2, ρ2).

Avremo che:

  • Se ρ2 > ρ2 la forza peso nuova sulla spinta di Archimede annullo la particella tende a ritornare di quota. Ci si trova perciò con l'atmosfera stabile.
  • Se ρ2 < ρ2 la spinta di Archimede eccede la forza peso e quindi l'atmosfera non è stabile.

Per il nostro (SA) potremmo scrivere la trasformazione adiabatica in funzione del rapporto delle temperature:

p2/p1 = T2/T1RL - 1

Se essi valutare la stabilità ρ2 , ρ2 avremo:

ρ2/ρ2 = T2/T1 g/RL

Prenò, aduce in troposfera la temperatura dentemente quota dovremo avere:

T2 < T4T2/T4 < 1

La disuguaglianza potrà allora essere valutata nei due seguenti:

g/RL > g/γRL

Da cui abbiamo che:

  • Se L < g(γ-1)/γL = 9,7K/km ⇒ atmosfera stabile
  • Se L > g(γ-1)/γL = 9,2K/km ⇒ logicamente è possibile avere il risaltamento degli strati.

*OSS: Nella formula della velocità angolare media ω si èammesso prossimo lo sviluppo del rotore del campo di velocitànei piassi (x, y, z). Detti questi contributi vale:rots = 2∂v/∂x ûi + 2∂u/∂y ûj + ↔ u₂ = Ux(y, z), Uy(x, z), 0ωv = 2ûk

La relazione ottenuta può essere estesa anche su tre direz-sioni. Abbiamo definito in modo implicito una velocità del motoἃ item angolare:

ωs = 4∂v²/∂x² ⇔ relazione ω del moto X Velocità ṽda piano nello spazio.

Procediamo ora a definire e condizioni che ci permettono di parlaredi moto al potenziale:

Def: Potenziale Φ → In un campo di moto irrotazionale (rots = 0)il vettore dei campi di velocità può essere scritto come funzione potenziale Φ detta poten-ziale, tale che vale:

v = grad φ

v = 2∂φ/∂x

v = 2∂φ

w = 2∂φ/∂z

Se oltre ad essere i moto irrotazionale il fluido è incontinibile (eq.dicont.con. il) in uso ma diverenza di ṻ potranno scrivere:∂

divv =0 → disv(u.grad φ) = 2 φ = 2∂/∂x 2 φ2∂u/∂x + 2∂vy/∂y + 2∂/∂²x3∂/∂y

*OSS: SI notta quindi il pratico di avere unito potenzialee campi di e velociti potizio che vari. I campi carure chedue componenti vettrutanti di ṽ siiano passati ad un unità(con equaría è segnato:υ²φ)

Le ipotesi che ci permettono di sfruttare queste semplificazioni sono:- Incomprimibilità del fluido; j = (coste);

Irrotazionabilità del campo di nitto: ▫ retv͢ = φ ;Le condizioni appena descritte costituiscono il modello di moto potenziale.

Moti Piani

Sotto le ipotesi di incomprimibilità del fludo e limitandoci ad un moto pianoandiamo ora a definire una nuova funzione slarpe in modo che attivandoa una sua emanazione piossano essere esipresse le componenti di ve lotità delfluido.Prendiamo un punto P ed evaporizziamole componenti cartesiane della velocità.Per distruzione di triangoli avrò:

dx/dx = dy = udθ - vrdθ = 0/x ∫

Esalliamo una funzione, Ω(x,y) tale che:

∂y/∂x = xy ∫ ͢ dydy = udθ - y = ‿ ndζ/y

Utilizzando le componenti onologiche: ∂yn/∫y υ²∂y = u

Scrivendo le relazioni incognita le due relazioni:

∂²y/∂- ≤ 2y/∂y ≤ y/x

uisment

∂/∂, ∂;

∫∂v/∂z => > -∂v/ →

(o adding removed)

| __ v ∂φ

-ví⤵

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
102 pagine
2 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/06 Fluidodinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Argo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Aerodinamica M e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Scarpi Gianbattista.