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Estratto del documento

Presenta però degli aspetti negativi, quali:

Orografia del territorio;

• Attività stagionale non praticabile con continuità

tutto l'anno;

Capacità coordinative e condizionali sviluppate;

• Costo dell'attrezzo (uso di un mezzo specifico);

• Abilità già posseduta e mantenuta;

• Ridotto numero di luoghi adeguati (piste ciclabili);

• Pericolo di incidenti su strade urbane ed

extraurbane);

Inquinamento atmosferico (polveri sottili, NOx,

CO2, O3…);

Rischio grave di caduta.

Cosa c'è meglio di nuotare?

Maggiore facilità nell'esecuzione dei movimenti;

• Attività sicura;

• Assenza di gravità;

• Effetto miorilassante dell'acqua;

• Rischio di traumi molto basso;

• Lavoro in contemporanea degli arti superiori e

inferiori (coinvolgimento dell'intero corpo);

Perché no?

L'abilità dev'essere già posseduta;

• Gli orari;

• Gli impianti sono lontani;

• Tempi lunghi;

• Costo;

• Difficoltà culturali e preconcetti (reumatismi,

umidità, difficoltà a mettersi in costume e ad esporre il

proprio corpo).

Tra le altre, il ballo è un'attività incredibile nel

mantenimento delle capacità coordinative e condizionali

del soggetto. Alcuni aspetti, come la capacità di

coinvolgere i soggetti in un gruppo, la necessità di

allineare il gesto al ritmo, la cognizione del movimento e

la stimolazione della memoria, la stimolazione della

creatività e dell'espressività e il piacere dell'attività stessa

la rendono una valida soluzione all'ipocinesia. Il drop-out

è un fenomeno sentito anche nell'attività motoria per

adulti e anziani: nel ballo, il coinvolgimento è tale da

garantire la partecipazione continuativa, la stimolazione

viene dal piacere cinestesico. Le accelerazioni lineari e

angolari che avvengono durante il ballo stimolano

l'apparato otolitico del vestibolo (organi di senso per

l'equilibrio), così come la sempre diversa composizione

del perimetro del poligono della base d'appoggio entro cui

cade la verticale al baricentro. Chi propone questa attività

deve alternare il ballo con periodi di condizionamento più

leggero: spesso si verificano episodi nefasti di collasso.

C'è da tenere in considerazione e sotto controllo anche il

livello di idratazione dell'anziano, che in età avanzata

perde il senso della sete: una caduta dovuta ad uno

svenimento può anche essere molto pericolosa (questo

avviene nelle balere, nelle spiagge anche all'ombra).

Una piacevole attività gradita agli anziani è la coltivazione

degli orti. Secondo i risultati di uno studio condotto

dall'Università di Uppsala in Svezia e pubblicato sul

British Medical Journal coltivare un orto o prendersi cura

di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita

soprattutto nelle persone di mezza età che possono così

svolgere l'attività fisica necessaria per mantenersi in

forma. La ricerca è durata ben 35 anni: gli studiosi

svedesi sono giunti alla conclusione che chi si dedica alla

coltivazione, o svolge un'attività fisica moderata,

guadagna un anno di vita in più rispetto a chi resta del

tutto inattivo. Chi invece aumenta l'intensità e la

frequenza del proprio moto può allungare di un biennio

questa aspettativa di vita, ma, affinché i risultati siano

statisticamente significativi, l'impegno fisico deve protrarsi

per almeno dieci anni.

Il diabete mellito comprende un gruppo di malattie

metaboliche caratterizzate da alti livelli di glucosio nel

sangue:

Diabete di tipo 1: disordini autoimmuni, deficit

assoluto di insulina;

Diabete di tipo 2: obesità, sedentarietà, insulino-

resistenza e deficit relativo di secrezione insulinica.

Camminare nel trattamento del diabete di tipo 1 a livello

giovanile produce un aumento del benessere generale e

delle auqalità della vita, migliora la composizione

corporea, la pressione sanguigna, il profilo dei trigliceridi

e del glucosio nel sangue…

In seguito ad una diminuzione del peso corporeo del 7-

8% e ad un aumento del 12-14% della vO2 max, grazie

ad un adeguato programma di attività fisica, in diabetici di

tipo 2 si otteneva un miglioramento della sensibilità

all'insulina pari al 60-80% ed un aumento dei mitocondri

nel muscolo scheletrico del 67-84%.

Camminare per un minimo di 150 minuti settimanali ad

un'intensità del 50-70% della F.C. max, oppure un minimo

di 90 minuti settimanali ad un'intensità superiore al 70%

della F.C. max per almeno 3 giorni a settimana.

Si può definire il camminare come sport?

Secondo la carta europea dello sport, dalla conferenza

dei ministri europei di Rodi nel 1992, "si intende per sport

qualsiasi forma di attività fisica, mediante una

partecipazione organizzata o no, abbia come obiettivo la

espressione od il miglioramento della condizione fisica e

psichica, lo sviluppo dei rapporti sociali o il

conseguimento di risultati a tutti i livelli (per scelta

personale)" (art.2, comma 1). Conditio sine qua non per

parlare di sport è quella della sicurezza.

"L'esercizio fisico programmato e costante, ha un

potenziale paragonabile all'immunizzazione nel prevenire

le malattie cardiovascolari e sindromi metaboliche

correlate".

Il nordic walking è una forma di attività kinesiologica

capace di attivare i muscoli di tutto il corpo. L'uso di

speciali bastoni, caratteristico del nordic walking, ha un

impatto simultaneo sulla forza della spalla, delle braccia e

dei muscoli del tronco. Camminare ha un consumo

energetico inferiore rispetto a farlo con bacchette da

nordic walking; anche la frequenza cardiaca aumenta,

così come il consumo di ossigeno.

Nel settore della salute, l'obiettivo prioritario delle società

tecnologicamente avanzate risulta ormai essere quello

della prevenzione, sia per un miglioramento della qualità

della vita, sia per far fronte ai costi straordinariamente

crescenti delle cure sanitarie, per contenere le quali non

vi è altra via eccetto quella della prevenzione e della

riabilitazione. Attraverso un'attività motoria ampiamente

riconosciuta a livello della popolazione, accessibile alle

varie fasce di utenti, per età e condizioni croniche,

l'esercizio perfetto è il camminare: questa attività ha un

potenziale enorme per la salute pubblica. E' stata

dimostrata una relazione inversa tra il tempo dedicato

all'attività fisica e i costi per le cure sanitarie.

Un soggetto sedentario, intorno agli 85 anni perde

l'autonomia: non ha più la potenza aerobica minima

necessaria ad assolvere le funzionalità minime

necessarie. Nella stesso tempo, un coetaneo atleta di

resistenza ha molta più energia a disposizione per

svolgere qualsivoglia attività (vedi Giuseppe Ottaviani).

Attraverso attività piacevoli e multivalenti occorre colmare

questo GAP.

Il camminare:

Migliora la funzione cardiovascolare e respiratoria;

• Riduce i fattori di rischio coronarici:

• Riduzione pressione sistolica e diastolica a riposo;

• Aumento della HDL e diminuzione dei trigliceridi;

• Diminuzione del grasso nell'organismo soprattutto

a livello intra-addominale;

Diminuita la richiesta di insulina e maggiore

tolleranza al glucosio;

Diminuita mortalità e morbilità;

• Diminuzione di ansia e depressione;

• Aumenta il senso di benessere;

• Migliora la capacità erettile nell'anziano di sesso

maschile.

L'allenamento del camminare è costituito da quell'insieme

di carichi fisici in grado di determinare un adattamento

funzionale o morfologico. E' bandita una frequenza

cardiaca troppo elevata. Occorre lavorare

moderatamente, ottenendo i risultati più con il tempo che

con l'intensità. La formula 220 meno l'età va poi

moltiplicata per una percentuale, indicante l'intensità di

allenamento (relativamente al 100%, la frequenza

cardiaca massimale). Per il principio di cautela, dai 70

anni in avanti occorre testare persona per persona

l'impegno fisico, così come per i soggetti che presentano

malattie cardiovascolari. Parametro per controllare

l'intensità è la frequenza cardiaco. I fattori che

influenzano la frequenza cardiaca sono:

La temperatura: Stannard e Thompson hanno

dimostrato su ciclisti che a temperature più elevate,

alla medesima FC, la potenza erogata risultava più

bassa;

Caffeina;

• Variazioni circadiane: già Davies e Sargeant nel

1975 hanno dimostrato variazioni sia a riposo che

durante esercizio submassimale, mentre la FC non

varia;

Effetti del sistema nervoso simpatico;

• Fattori psicologici;

• Fattori ormonali legati al ciclo mestruale della

donna;

Uso di attrezzi diversi, la FC è specifica per il

singolo gesto atletico;

Uso di farmaci cronotropi (betabloccanti), che

inducono un blocco della frequenza a valori stabiliti;

Presenza di patologie, tra cui il diabete, dove vi

può essere una neuropatia autonomica che può

influenzare la FC.

Intensità Intensità Intensità

relativa assoluta in

METs

VO2R (%) Fcmax RPE (scala Mezza età /

6-20 scala di anziani

Borg)

Moderata 40-59 55-69 12-13 4.0-5.9 / 3.2-

4.7

Per soggetti obesi sedentari è stato visto che la velocità

ideale brucia grassi si trova intorno ai 4 km orari che

corrisponde a circa il 50% del massimo consumo di

ossigeno. I risultati di uno studio hanno portato ad

affermare che camminare ad una velocità moderata di 4

km/h, oltre a favorire la durata dell'esercizio in quanto la

velocità accettabile e non eccessiva, consente un grado

di ossidazione del grasso superiore rispetto all'esercizio

strenuo.

La durata è il secondo parametro importante: è il tempo

impiegato nell'esecuzione di una seduta di allenamento.

Si riconoscono alcune fasi:

Riscaldamento, della durata di 5-10 minuti, funge

da periodo di transizione fra lo stato di riposo e quello

di allenamento vero e propri

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
28 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Zell15 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di TTD Attività motoria per l'età adulta e anziana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Federici Ario.