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ADRIANO OLIVETTI

- Profilo intellettuale molto agile che ci fa conoscere ciò che ha fatto: famose la macchine da

scrivere Olivetti

OPERA: "Ordine politico delle comunità " (1945)

a. Contesto : emigra in svizzera per ragioni politiche, qui dialoga con esponenti di varie

esponenti politici (Einaudi, Levi, Spinelli, Reale).

b. Il titolo dice tutto: vuole creare un ordine politico fondato su comunità, è ispirato ad una

prospettiva razionalista, parte dall'ideale sul capire le varie entità politico\territoriale al fine

di individuare nel territorio strumenti efficaci\efficienti: prospettiva illuminista (da molti

criticata)

c. Perché si concentra sulla razionalizzazione?

-dal '45 ad oggi tutte le democrazie europee occidentali, hanno realizzato una razionalizzazione

degli enti politici territoriali locali: il progetto di O era giusto, perché in Italia non è avvenuto così: Il

fascismo aveva accorpato realtà comuni, la democrazia nel post-fascismo era di moltiplicare i

comuni = più luoghi di dibattito, più luoghi di democrazia.

-Un comune non avrà mai la forza economica e funzionale di realizzare ciò che vorrebbe realizzare

per risolvere il problema --> il problema è a cavallo di territori o attraverso: determinate azioni

politiche pubbliche (scuole, bonifiche.) si realizzano solo con mezzi economici.

- Questo però è stato funzionale dal fascismo in poi --> ai parti politici, alla loro penetrazione

capillare nei territori: avere in comune una de persone è espressione di portiti politici che possono

chiedere favori etc.

d. Cosa realizza: progetto di riforma del sistema politico rappresentativo --> vuole

rappresentare politicamente anche gli interessi economici.

e. Da cose scaturisce: dall'anticonformismo, da valori socialisti (lavoratori), elitisti

(selezionare la classe politica dirigente), federalisti (stato federali fondato su: comunità,

regione, stato federale.) Confluisce la critica marxista ed elitista della teoria rapper attrae lo

stato federale), liberali (partono dalla libertà dell'individuo e arrivano all'idea che anche in eco

c'è libera iniziativa: imprese miste, private, statalizzate)

f. Critiche: la struttura è stato federale con critica:

1) Marxista: è de rappresentativa finta, formale non sostanziale perché rappresenta i diritti del

in e non quelli eco.

2) Elitista: critica alla formazione, vogliono una vera élite al potere; de rapper è poco

funzionale perché le classi politiche non sono ben selezionate: non competenti ne

garantiscono la moralità. (Critica di mosca al modo in cui è formato il parlamento: parlano

persone che mandano interessi locali in parla, primeggiando sugli in Naz)

- Risponde ad entrambe le critiche, sia quelle eco (marxista) che quella morale (elitista), assimilate

dal sistema federale.

* PENSIERO POLITICO su 3 pilastri:

1) Comunità :

- Aspetto economico --> comunità è una prova in piccolo: tra 75.000 e 150.000 abitanti --> hanno

la possibilità di essere circoscrizione amministrative politiche ed economiche dello stato federale:

vuole che tutte le funzioni coincidano (oggi diverse circoscrizioni: confusione sulle responsabilità)

- Cos'è --> sociologica parlando: è il luogo del maggior movimento diurno della popolazione:

- Come deve essere:

1. di lavoro (diurno, durante il giorno lavoriamo), non astratto

2. deve essere quel territorio circostante ad un punto strategico al territorio stesso che produce un

territorio di lavoro, realtà che deve attirare il maggior numero di persocene in quel territorio.

- Cosa deve avere: omogeneità eco, culturale, geografica.

- Tipologia di comunità: industriali, agricole, miste --> vi saranno in queste comunità un elemento

definente l'identità eco della stessa comunità

- Compito: comunità sono luogo in cui la classe politica si va a formare.

Assetto politico della classe politica della comunità:

1. Il suffragio univa è previsto solo per le comunità. No votare i ministri ma i rappresentanti

circoscrizioni: li consociamo, possiamo meglio controllarli.

2. Deve essere un'esperienza progressiva: attraverso elezioni di secondo grado i rappresentanti

delle comunità, saliranno verso l'alto attraverso la piramide federale--> dal parti al generale, dalla

comunità allo stato fede, atra gli ordini politici.

3. Stessi assessori: perché ciò avvenga è impor dire che comunità, regioni, stato devono avere gli

stessi assessorati: non devono essere diversi. Sono 7: urbanistica relax sociali, cultura, eco.

L’importante è che siano gli stessi: perché cosi è possibile la separazione delle carriere

(assessore della cultura nella comunità potrà diventare assessore in regione solo in cultura)

acquisire competenza ed esperienza, evitando improvvisazioni.

Conclusione --> Intenza soddisfatta: garantisce la democrazia fondata su principio elettivo nelle

comunità locali, formando la classe politica che arriva allo stato federale --> soffia l'idea elitista e

marxista: le comunità fanno coincidere le circoscrizioni con caratterista economiche, e in più le

circoscrizioni devono prendere parte alla produzione economica, sono sovrastrutture sui formano

nella struttura: l'eco forma la politica ed è al suo servizio.

- Chi legittima: in questo processo, che dalle comunità arriva allo stato federale con una classe

poll che si forma progressivamente, bisogna considerare i diversi principi di legittimazione (detti

prima): a coordinare il tutto sono sindaci (elezione a suffragio univa e rappresenta la comunità),

preso della regione e consiglio. (Elea di secondo e terzo liv), legittimano democratica l'intero

sistema che si nutre di altri principi di legittimazione.

2) Gli ordini politici

- Sono simili agli ordini religiosi, medioevali corposa.

- Sono gruppi di individui, che sono insieme perché tutti devono soddisfare determinati bisogni,

esigenze. Sono insieme perché tutti hanno una determinata cultura, formazione.

- Sono l'istituzionalizzazione dell'idea per cui occorra pensare alla separazione delle carriere dei

rappresentanti politici, in relazione alla specializzazione che ognuno di essi voglia perseguire:

ciascun rappresentante politico deve pensare a se stesso in relazione ad un determinato ambito.

-In relazione a questo, si deve: da un lato formarsi culturalmente, dall'altro maturare esperienze

graduali, che gli permettono di mettere in pratica ciò che ha imparato dal pdf teorico

3) Idea di pluralità di forme di legittimazione

- Secondo l'autore, un sistema de non si fonda --> solo sul principio elettivo, occorre che i

rappresentanti politici vengono legittimati anche da altre procedure a seconda della funzione che

devono assolvere.

-Prevede:

a. il suffragio universale

b. il suffragio ristretto ai lavoratori dipendenti

c. cooperazione (scelta dall'alto di individui reputati tali dal basso)

d. procedura concorsuale (scelto perché vincitore di un concorso)

- Queste procedure --> esistono ma non vengono utilizzate. Sono tutte fondate su una

legittimazione elettiva: chi coordinerà un determinato ordine politico, dove risiederanno

rappresentati, dovrà essere legittimato attrae la legittimazione elettiva

* 3 ARTICOLI:

1) "SENZA ETICHETTA"--> da "Azione Riformista":

- Quando: scritto quando aveva 19 anni: indica un orientamento anticonformista --> emerge fin

dal dopo guerra, per tutta la vita

- Educazione: lo porta politicamente ad esprimersi anticonformista -->fin da quando era giovane:

figlio di una madre valdese e di un padre ebreo ma ateo e poi convertito ad una corrente religione

trinitaria. Tradizione che lo porta all'anti religione, anche se dopo la seconda m si converte.

Educato privatamente in famiglia, vive da subito l'anticonformismo

- Critica: chi pensa di giudicare le proposte a seconda dell'orientamento politico, del nome della

persona che aveva parlato, senza sapere cosa pensa o quanto valga.

- Contenuto: da riformisti, non vogliono identificarsi in nessun partito attuale: il loro ideale è che il

progresso avviene solo con un'evoluzione graduale con mezzi civili

- Titolo: essi criticano i politici che per incontrare favore masse;cambiano nome etc. loro: senza

etichetta.

2) "DIRIGENTI E IDEALI DIRETTIVI"--> da "l'organizzazione scientifica del lavoro"

- Quando: negli anni 30

- Articolo: di contenuto teorico --> gli altri sono più pratici

- Contenuto --> ci spiega la sua idea di politica, i fini che deve avere: l’ideale direttivo è il fine che

ogni azione politica deve perseguire. L'attività veramente politica è quella che indica la visione, la

progettazione politica

- Tipo di ideale: utopistico ma che orienta l'azione e riflessione verso una precisa direzione

- Nel dettaglio:

- la grandezza di un'azienda dipende dalla capacità direttiva del suo capo: difficili da definire,

perché sono specifiche per ogni azienda, non si possono generalizzare

- Alcune però sono emerse come comuni:

1. CAPO AUTOREVOLE: storia del successo --> legata a un uomo forte

- Con capacità: iniziativa, energia, ottimismo...con competenze tecniche e culturali = veri

"inventori"

- Aspetti negativi

a. erano ideali di difficile concretizzazione, si richiedeva più metodo e meccanicismo: l'unica cosa

positiva è che anche nell'industria moderna c'è bisogno di base di energia.

b. questo tipo di capo aveva in mano tutti i dettagli dell'organizzazione, dominatore, no delegare

2. CAPO CHE TRASMETTE VOLONTA'

- Gruppo di lavoro: dove il capo è colui che coordina, che da spirito di collaborazione. 2 gruppi di

capacità:

a. Capacità amministrative: di larga veduta e culturali

b. capacità direttiva delle operazioni tecniche e commerciali -> mix di qualità psicologiche e morali

3. Dirigente moderno:

- Dà fiducia ai suoi collaboratori, energia interna, no volontà autoritaria

- Ha determinazione e coraggio nell'affrontare i problemi e risolverli

- Ha un alto senso di valore delle cose, del ragionamento logico per cui convince senza autorità

- Deve giudicare rapidamente il valore del lavoratore

- SI PUO' DISTINGUERE:

1. Dirigente puramente amministrativo: finanziere, esageratamente conservatore, affronta i

problemi solo con lo scopo di capire quanto è il valore immediato del capitale necessario

2. Dirigente puramente commerciale: prende attitudini speculative, senza preoccuparsi se

l'attrezzatura tecnica e la struttura commerciale sia pronta: c

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
9 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annazeta10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cadeddu Davide.