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I
"Intensità della sorgente" û S
Def: ⇒ ·
Q̂ = d
S
N.B. Vediamo che l' , Y, e quindi anche l' , Z, acustica specica è un nume-
Ammittanza Impedenza
ro complesso e che dipende anche dalla distanza dalla sorgente. Nel caso in cui abbiamo che
→ ∞
r
(reale). Infatti all'innito la curvatura dei fronti d'onda risulta nulla e il fronte piano.
→
Z ρ a
0 0
N.B. L'intensità d'onda sferica è un vettore uniforme per ogni fronte d'onda sferico e diretto in senso
radiale, con modulo uguale al caso di onda piana. Ovvero:
1
I e
02
= p r
ρ a
0 0
consideriamo un'onda progressiva armonica:
(Dimostrazione) 1 1
I u con dove
T ∗ ∗ +iωt
R
0 0 }
= p = Re{p̃}Re{ũ dt Re{p̃} = (p̃ + p̃ ) p̃∗ = p̂ e
0
T 2
T T
(((
Z Z
1 1 1 1 1 1
I û û û û
((
∗ ∗ ∗
−2iωt ∗ ∗ ∗ ∗
+2iωt
(
⇒ }
= p̂û e + p̂ e dt + (p̂û + p̂ ) dt = (p̂û + p̂ ) = Re{p̂
((
(
(
T 4 T 4 4 2
(
(
(
0 0
(
( p̂
û e e
Essendo e per le proprietà dei numeri complessi ∗ 2
= û = p̂ p̂ = p̂
r r
Z 1
k
Ed essendo: + i
Y = 1/Z = ρ ω ρ ωr
0 0
1
I e
02
⇒ = p r
ρ a
0 0
Sorgenti d'Onda
Una sorgente acustica é un oggetto in grado di produrre potenza sonora. Ovvero qualunque corpo
vibrante, in grado di innescare perturbazioni ai valori di equilibrio di pressione, densità e velocità, e
generare fenomeni di compressione e dilatazione propaganti nel mezzo considerato. La presenza di una
sorgente fa si che le equazioni d'onda e di Helmholtz non siano più omogenee.
Una qualsiasi sorgente può essere approssimata come puntiforme se la dimensione che lo caratterizza è
minore della lunghezza d'onda . Inoltre, per distanze elevate dalla distribuzione volumetrica di
λ = 2π/k
sorgente, le onde si comporteranno in prima approssimazione come già accennato per monopoli d'onda,
cioè come onde piane. Questo perchè per distanze elevate la regione in cui è distribuita appare piccola
(in lontananza). Rimane quindi da studiare il comportamento delle onde in vicinanza della distribuzione
(dove non possiamo in alcun modo trascurarla). u
Ripartiamo dalle equazioni di perturbazione linearizzate con , considerando ora una
= 0 distribu-
0
x
( ) nella regione di spazio "R":
0
q̇( , t)
zione d'intensità di sorgente
0
∂ρ u
0
∇ · ←−
+ ρ = ρ q̇ la massa non si conserva
0 0
∂t u
0
∂ 0 0
20
−∇p −a ∇ρ
ρ = =
0
∂t equazioni
Con lo stesso procedimento di dierenzazione incrociata arriviamo alle più generiche
d'onda non omogenee : u
0
W{ } −∇
= q̇
⇒ ρ ∂ q̇
0
0
W{ρ } = 2
a ∂t
0
Dal momento che il usso è irrotazionale, possiamo scrivere:
u x u u
0 0 0 0
· ⇒ ∇φ
φ = φ + φ = + φ = =
0 0 0
2
1 ∂ φ 0
2
− ∇ φ = q̇
20 2
a ∂t
Supponiamo che la sorgente sia di tipo armonico, con periodo e distribuzione d'intensità di
T = 2π/ω
x x x
sorgente in R. L'ampiezza complessa del campo acustico potenziale, , generata
0 0 −iωt
q̃( , t) = q̂( )e φ̂( )
da soddisfa l'equazione di Helmholtz:
q̃ 2 2
∇ φ̂ + k φ = q̂
x x
Prendiamo in considerazione un punto appartenente a R, la quale intensità di sorgente è .
0 0
δ Q̂ = q̂( )dR
Questo punto può essere considerato come un monopolo, e il campo acustico potenziale può essere trovato
come sovrapposizione delle soluzioni per ogni punto di R. Dunque:
k 1 A ikr
lim û = lim + i p̂ = i e
2
ρ ω ρ ωr ρ ωr
r→0 r→0 0 0 0
I 4πA A δ Q̂
A ikr 2 ⇒
⇒ e r sin(ϑ)dϑdϕ = i i =
δ Q̂ = i 2
ρ ωr ρ ω ρ ω 4π
0 0 0
S −δ
δ Q̂ Q̂
ikr ikr
⇒ ⇒ −→
û = e δ φ̂ e
2
4πr 4πr ikr
e
1 x
x
Arriviamo alla soluzione per sovrapposizione: 0
R
−
⇒ q̂( )
φ̂( ) = dR
R
4π r
N.B. Nel limite in cui , possiamo scrivere la distribuzione d'intensità di sorgente come:
→ ∞
R x x x x
0 0
−
q̂( ) = Q̂( )δ( ) x x x x x
La funzione di distribuzione di Dirac presenta la proprietà: +∞ 0 0
R −
f ( )δ( ) d = f ( )
−∞
x x
Dunque, considerando che è denita solo all'interno della regione e che corrisponde a :
0
q̂( ) R dR d
x
0 ikr ikr
Q̂( ) e A e A ik 1
x û e ikr
− −i ⇒ −
φ̂( ) = e
= = r 2
4π r ωρ r iωρ r r
0 0
Ovvero ritroviamo la soluzione per sorgente puntiforme ( )
monopolo di sorgente
: ( )
Esempio Disco Oscillante
Consideriamo il disco oscillante in direzione secondo . La sorgente in questo caso è
−iωt
x ũ = U e
3 3
superciale, quindi l'integrale sarà esteso all'area delle due facce del disco, ed è:
(il fattore due tiene di conto delle due facce del disco)
−iωt
q̃ = 2U e ikr
1 e
R
⇒ −
φ̂ = 2U dS
S
4π r
Esprimendo il tutto in coordinate cilindriche (ricordiamo che, vedi gura, variabile muta, ovvero
r =
1
quella di integrazione, metro variabile di valutazione del campo acustico):
r =
1 2 2 2 23
− −
r = (x r sin ϕ) + (x r cos ϕ) + x
1 1 2 1
Posso data la simmetria cilindrica ruotare il sistema a piacimento nell'esprimere le coordinate di .
r
0
Dunque, dopo qualche semplicazione, nel limite di (ovvero lontano dal disco), possiamo arrivare
r >> R
0
alla seguente espressione: R π
ikr
−U Z Z
e 0 ikr sin ϑ sin ϕ
≈
φ̂ r dr e dϕ
1
1 1
r
0 −π
0 funzione di Bessel
Possiamo dunque osservare che il campo acustico dipende della :
(vedi Appendice)
dove
π ikr sin ϑ sin ϕ
R e dϕ = 2πJ (z) z = kr sin ϑ
1 0 1
−π d
Dalle proprietà della funzione di Bessel sappiamo che: (zJ )
zJ =
0 1
dz
Dunque: R R
ikr ikr
−U −U
Z Z
e e 1 d
0 0
φ̂ = j (Z)r dr = (kr sin ϑJ r ) dr
1 1 1 1
0 1 1 2
2
r r dr
k r sin ϑ
0 0
0 0 1
∗
z = kR sin ϑ
ikr
U Re 0
dove
∗ 2
⇒ −2π
φ̂ = J (z ) z z
1 4
≈ −
r k sin ϑ J (z) 1 + O(z )
0 1
2 8
A questo punto il campo acustico (potenziale della velocità) è noto e mi denisce a cascata tutte le
û I u
altre proprietà, come , 0 0
p̂ , = p . . .
Generazione di Onde Per Eetto di:
Forze di Volume
Consideriamo delle forze di volume, denite diverse da zero all'interno di una regione limitata indicata
f x
con . Supponiamo che il uido imperturbato sia fermo ( ). Indicando con le forze di
0
R u = 0 ( , t)
0
volume, le equazioni di bilancio linearizzate diventano:
0
∂ρ u
0
∇ ·
+ ρ = 0
0
∂t u
0
∂ f
0
−∇p
ρ = +
0
∂t Equazione (
Quindi, sempre attraverso la dierenzazione incrociata, possiamo arrivare alla non
) dell'onda
:
omogenea 0
2
1 ∂ p f
0 0
2
∇ − ∇ ·
= p
20 2
a ∂t
f
dove, essendo denita non nulla soltanto all'interno della regione , la dierenzazione può essere fatta
R
x
rispetto alle coordinate '. Ovvero: ∂
f f e
0
∇ · ∇ ·
= = i 0
∂x
i
Equazioni non omogenee saranno anche quelle per la densità e per la velocità di perturbazione. In pratica
abbiamo: f
1 ∂
f f u
; ;
0 0 0 0 0
W{p } −∇ · W{ρ } −∇ · W{ }
= = = 20
ρ a ∂t
0 f̃ f̂ x
Supponendo una distribuzione di forze (per unità di volume) di tipo armonico, ovvero ,
0 −iωt
= ( )e
x
la pressione, in particolare l'ampiezza complessa , generata della distribuzione di forze, soddisfa
p̂( )
l'equazione di Helmholtz: f
0
2 2
∇ ∇ ·
p̂ + k p̂ =
E, in analogia al problema con sorgente d'onda distribuita, possiamo scrivere:
ikr
Z e
1 f̂ x
x 0 0
∇ ·
− ( ) dR
p̂( ) = 4π r
R
Risolvendo l'integrale per parti (utilizzando anche il teorema della divergenza, con forze nulle sul
bordo per ragioni di continuità), otteniamo: ikr
1 e
x f̂ x
0 0
R
− · ∇
p̂( ) = ( ) dR
R
4π r
Produzione di Calore Distribuito
Stesso identico procedimento delle pagine precedenti, soltanto che adesso dobbiamo aggiungere anche
l'equazione di bilancio energetico in forma linearizzata considerando le temperature perturbate (
T =
x
) e un rilascio di calore sviluppato per unità di volume . L'equazione di
0 0 0
T + T Q̇( , t) = Q̇ + Q̇
0 0
continuità e di bilancio della quantità di moto sono identiche al caso omogeneo. L'equazione aggiuntiva,
ricordandosi le ipotesi fatte in precedenza (gas caloricamente perfetto, isentropico e assenza di forze di
volume), risulta: 0 0
Dh ∂p ∂T ∂p
t 0
⇒
ρ = + Q̇ ρ c = + Q̇
0 p
Dt ∂t ∂t ∂t
N.B. l'isentropia equivale a considerare un uido non viscoso e che non scambia calore con l'esterno
q̂ 0
(ovvero ). L'adiabaticità non comprende il termine .
= Q̇
Equazione ( ) dell'onda
Inne possiamo arrivare ancora a un