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TURBELLARI
Non esiste più come classe perché è
parafiletica 5
CAVITÀ DIGESTIVE NEI TURBELLARI Tricladi Policladi
I Turbellari sono animali dalla forma piatta, che nel loro processo evolutivo hanno
subito diversi aumenti di dimensioni (per necessità, anche di nutrimento): dalla loro
forma ne deriva che le cellule dell’organismo sono vicine all’ambiente esterno per
captare l’ossigeno dissolto nell’acqua (il che fa intuire la mancanza di un apparato
respiratorio); l’altra tendenza evolutiva ha modificato la struttura e la superficie
gastrica. I Turbellari sono stati in grado di adattarsi anche all’ambiente terrestre (come
ad esempio le paludi) con vari cambiamenti di fisiologia. 6
–
TURBELLARI PLANARIA DEGUSIA
VERMI PIATTI A VITA LIBERA ORECCHIE
(SENSO CHIMICO)
• Vita libera;
• Proboscide protrusibile;
• Riproduzione asessuata (da frammenti).
La faringe è una continuazione dell’ectoderma che tappezza la tasca gastrica (e che
può essere estroflessa). 7
1 ramo anteriore, 2 rami posteriori protonefridi
•apparato copulatore •testicoli celenteron •ovari
•utero ganglio cefalico
(raggruppamento di
bocca
faringe cellule nervose)
ventrale •cellule vitelline 8
endoderma parenchima
epidermide ovari
cordoni nervosi ghiandole epidermiche
Le cellule devono poter fare l’eliminazione dei prodotti azotati del
metabolismo: per far questo esistono delle apposite cellule, dette cellule a
fiamma, che insieme ai loro condotti si chiamano protonefridi.
) indica le complicazioni dell’apparato riproduttore per selezione
Il simbolo ( ●
sessuale: i turbellari sono animali ermafroditi, dotati di testicoli e ovari per
effettuare ad occorrenza una fecondazione incrociata con un’altra planaria. 9
parte anteriore protonefridi
faringe 10
accoppiamento planarie turbellari marini
planaria terrestre 11
TREMATODI 12
TREMATODI - FASCIOLA HEPATICA I trematodi sono
celeteron organismi parassitari, con
bocca evoluzione posteriore a
(ventosa boccale) quella dei turbellari e con
adattamenti diversi; il
ventose nome, “con i buchi”,
deriva dalla presenza
utero delle ventose che essi
adoprano per attaccarsi
all’ospite. Possiedono
testicoli anch’essi un sistema
escretore dotato di cellule
a fiamma ed in generale
ovari hanno conformazione
simile a quella delle
planarie.
cellule vitelline È frequente il loro
riscontro in animali
allevati dall’uomo. 13
ESEMPLARE INTERO DI CLONORCHIS SINENSIS (frequente nei pesci)
(spermateca)
ANTERIORE) (TRONCO)
(SEZIONE tasca gastrica 14
PROGENESI LARVALE NEI
TREMATODI miracidio sporocisti redia
penetra nell’ospite
Il miracidio
(mollusco gasteropode acquatico) e
tramite riproduzione asessuale da
origine a sporocisti sacciformi, che
invadono il tessuto ed evolvono in
redia, larve provviste da un abbozzo
di intestino (che possono
abbandonare o rimanere nell’ospite).
Dalla redia, che migra
nell’epatopancreas, si forma la
cercaria, un piccolo trematode
mobile con apparato digerente, che
infesta un secondo ospite cercarie metacercaria
crostaceo…)
(gasteropode, e si
incista come metacercaria, in uno
stato di resistenza in condizioni non
favorevoli (raggiunge l’ospite
definitivo). 15
SCHISTOSOMA
I trematodi sono quasi
tutti parassiti intestinali:
il più temibile per l’uomo
prende il nome di
Schistosoma, un parassita
dioico (con i sessi
separati) che presenta
dimorfismo sessuale,
ovvero i due sessi sono riconoscibili perché diversi. Il maschio ha una forma
raggomitolata a sigaretta, mentre la femmina è più sottile e arrotondata. Il tipo di
Schistosoma si può riconoscere da uno striscio di feci e le tre specie principali sono
Schistosoma Mansoni, Schistosoma Japonicum e Schistosoma Haematobium.
All’estremità, il trematode presenta delle
ventose; il canale nel quale è contenuta la
femmina prende il nome di ginecoforo. 16
CICLO BIOLOGICO DELLO SCHISTOSOMA
Il ciclo biologico dello Schistosoma inizia
con la caduta, in ambiente esterno, di un
uovo proveniente da urina o feci: questo
deve cadere in ambiente acquatico a circa
altrimenti muore. Da quest’uovo
25 °C,
fuoriesce il miracidio, che cerca un
ospite da infettare, penetrando
attivamente tramite enzimi litici, sotto
la pelle di questo, dirigendosi nello
ematopancreas e sviluppando la prima
generazione di sporocisti; dalla seconda
che cercherà poi l’ospite
generazione uscirà la redia,
definitivo, o continuerà ad infettare quello attuale entrando nel ciclo sanguigno: la redia
dovrà necessariamente entrare nel fegato per trovare altre cercarie. La meta finale di
questi parassiti dipende dal tipo di specie: per lo Schistosoma Mansoni e Japonicum,
essa saranno i capillari intestinali, mentre per Haematobium, le vene attorno alla
vescica.
Le uova, dai capillari in cui si trovano, escono, forando le pareti, per merito di uno
sperone posto sul guscio (diverso per le tre specie) e cadono o nell’intestino o nella
vescica per essere poi eliminati da urina o feci e ricominciare il ciclo. 17
CESTODI 18
STADI DI SVILUPPO DEI CESTODI
I cestodi hanno vari stadi larvali,
presentati qui di fianco.
Il cestode più famoso è la tenia, ma in
generale sono una specie animale che
convive con l’uomo da moltissimo
tempo.
La riproduzione avviene per
strobilazione, con la produzione di
proglottidi, individui generati via via (con
un meccanismo simile a quello dei
polipi). DYPILIDIUM 19