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800: LA COSIDETTA RIVOLUZIONE DEL “DRAMMA ROMANTICO”

Per arrivare a questa battaglia de”le drame romantique” di tutto un gruppo di

scrittori che si battono per la libertà nell’arte, la libertà dalle unità aristoteliche,

la libertà dalla versificazione quindi la possibilità di scrivere in prosa,

dobbiamo ricordare tutto un dibattito che ha inizio nei primi anni dell’800 che

riquadra l’impegno da una parte di quello che viene chiamato il gruppo di

Coppet, è il nome di una località in Svizzera dove risiede in esilio Madame de

Staёl, che è la figlia dell’ammiraglio Jacques Necker, lei è andata in esilio,

donna intelligente, colta, una scrittrice che raccoglie intorno a se una serie di

intellettuali, filosofi, di scrittori, di origine tedesca e comunque molto attenti a

quello che sta accadendo nell’ambiente culturale della Germania. Per

esempio il precettore dei figli di Madame de Staёl è Wihelm Schlegel, mentre

il suo amante in una relazione particolarmente contrastata è il filosofo

Benjamin Constant, autore dell’”Adolphe”, uomo politico, che ha una carriera

politico-militare intensa, ma è soprattutto il traduttore della trilogia

“Wallenstein” di Schiller; quindi è uno di coloro che contribuisce ad avvicinare

il mondo francese all’elaborazione culturale di area germanica.

Madame de Staёl stessa scrive, nel 1810 un trattato intitolato” “De

l’Allemagne” (Sulla Germania). E’ importante ricordare questo perché è in

Germania che nei primi dell’800 si sta elaborando lo “Sturm und Drang”

( Impeto e assalto) e quindi il gruppo di Coppet appartiene ai quei “passeurs

culturels”, a quelle persone la cui funzione culturale, intellettuale è quella di

assicurare un legame e un passaggio , un passaggio culturale, quindi di far

conoscere certe elaborazione, certe idee e di portarle in un’altra cultura, che

le accoglierà e le trasformerà a proprio volta.

Nel Wallenstein di Schiller, nella Germania in generale, le persone trovavano

molte cose tra cui un senso di maggiore libertà nei confronti delle regole

estetiche, cosi astringenti in Francia; maggiore libertà creativa fondata

sull’idea che il genio deve potersi esprime senza alcuna costrizione( idea

tipicamente romantica); oppure Constant ci dice che l’amore per i tedeschi

diventa un raggio di sole che illumina la vita di chi lo prova, è un sentimento

sublima che eleva chi lo prova, non è più un sentimento degradante,

infamante, e certamente l’amore nell’800 diventa uno di quei sentimenti

fondamentali , salvifici, l’amore redime anche Satana; quindi l’amore come

sentimento che illumina la vita del singolo, ma che anche lo eleva

spiritualmente.

Shakespeare , genio del 600 inglese, che è assolutamente incomprensibile

nelle categorie estetiche del 600 francese perché è barocco, perché c’è la

violenza, il grottesco,la mixité dei generi. Nel 1822 una troupe di attori inglesi

viene a Parigi a rappresentare appunto Shakespeare e la loro

incomprensione è totale; nè il pubblico, né la critica riesce minimamente ad

avvicinarsi, a comprendere la grandezza della drammaturgia scespiriana,

perché non ci sono le categorie estetiche. Adesso accade che un certo Marie-

Henry Beyle, conosciuto come Stendhal, s’indigna nei confronti

dell’incomprensione del genio di Shakespeare e allora nel 1822 e poi ancora

nel 1825, scrive un trattatello polemico per difendere la forza della

drammaturgia scespiriana e lo intitola “ Racine et Shakespeare “ , è un

pamphlet, per combattere con la forza della persuasione degli argomenti,

l’apertura francese ad una diversa drammaturgia; egli sostanzialmente dice :”

La bellezza è relativa, il concetto di bello è relativo”, nel senso che esso

muta, può mutare nei secoli, la relatività del concetto di bello. Egli non ci dice

abbasso Racine e viva Shakespeare, ma sostanzialmente ci dice:” Racine

dava agli uomini della sua epoca ciò che era il massimo divertimento e gusto

possibile, non è detto che quel gusto squisito, quella capacità di divertire nel

senso più ampio, quella la capacità di accattivare con la finzione

drammaturgica il pubblico valida per il pubblico del 600 non è detto che

continua ad essere valida per il pubblico dell’800.

Stendhal incomincia a porre un problema di adattamento, ci sono una serie di

soggetti della tragedia che ne Voltaire, né tanto meno Racine prima di lui,

avrebbero mai potuto mettere al centro delle loro opere, e che invece per noi

sono importanti, questi soggetti sono legati alla storia e alla storia nazionale.

Racine e Voltaire hanno dovuto rinunciare a prendere come soggetti delle

proprie tragedie,dei soggetti che invece per noi oggi sono particolarmente

importanti e che a loro non era dato ricoprire da un punto di vista

drammaturgico, perché la tradizione letteraria non lo permetteva; questi

soggetti nuovi che premono alle porte del teatro sono essenzialmente

soggetti storici e di storia nazionale.

Il dramma romantico è sempre un dramma che parla della storia e della

società. C’è un motivo a questo, c’è il fatto che a partire dalla Rivoluzione

France del 1789 in poi la Francia è investita da una serie di eventi storici e

storici-politici di una portata cosi grande ,tocca talmente tante fasce di

cittadini che la letteratura si fa molto più sensibile alla storia; in Italia avremo

Foscolo,Ippolito Nievo etc, in Francia il Romanzo storico e anche nel teatro il

dramma romantico è la storia che entra a teatro.

(Questi scrittori sono capitanati da Hugo!)

Con la Rivoluzione Francese, questa prima Repubblica si trova attacca da

tutte le altre potenze, non ci sono più i quadri precedenti, non c’è più il re, ci

sono altre strutture e non c’è l’esercito di prima, viene creato per la prima

volta l’esercito con leva obbligatoria, con tutte una serie di conseguenze

enormi. Tra le conseguenze positive c’è il fatto che anche l’ultimo contadino

dell’ultima provincia francese finisce per essere soggetto di storia, non era

cosi, dell’esercito non facevano parte tutti, chi aveva scelto la carriera militare

di solito apparteneva alle classi nobili perché far la carriera militare costa,

tutto questo cambia con l’esercito nazionale più democratico, anche se le

leve di comando rimangono nelle mani della classe aristocratico ; quindi la

percezione, l’esperienza dei cittadini è che la storia non si fa più nella camera

del re, ma le sorti di una nazione possono essere decise anche nella più

umile stamberga, laddove degli uomini decidano di cambiare le sorti del

paese; è proprio un’esperienza diversa della storia.

“Io cittadino francese prendo le armi per difendere il mio paese, la mia

Repubblica che è attaccata” Tutto questo significa anche che per gli scrittori

che partecipano in questo processo, non ha più senso tenere distante dalla

letteratura questa nuova percezione della storia, di una storia che non si fa

più nei luoghi deputati del potere, ma che si può fare anche in altri luoghi.

Quindi la Rivoluzione francese è legata alla grande epopea di Napoleone che

diventa un mito, che rimarrà a lungo un mito della storia ma anche della

letteratura; in Stendhal questo si sente fortissimo in “Le Rouge et le Noir”,

Julien stava leggendo le memorie di Napoleone quando arriva il padre e con

una sberla gli fa volare il libro nel fiume. Il mito di Napoleone va a rafforzare

anche la concezione che da una parte è tutta la società in movimento che fa

la storia, ma dall’altra ci sono delle personalità forti che imprimono il loro

marchio nell’epoca in cui vivono; il culto dell’individualismo, quest’Io

gigantesco in epoca romantica si riflette anche nell’epopea napoleonica,

nell’idea che ci siano anche delle personalità forti che imprimono, che

guidano anche questo movimento e che sono personaggi che fuoriescono dal

popolo, non sono figli di una grande casata spagnola come le Cid, non sono i

re che ha messo in scena Racine, ma sono delle persone di estrazione

popolare. Ruiblas è un lacchè, il lacchè è il grado più basso della servitù

domestica, è quello che apre e chiude le porte, quindi non ha nessuna

responsabilità nella direzione della casa o nella direzione della sala nell’arco

di un ricevimento.

“Lorenzaccio” di Musset è ambientato nella Firenze dei Medici,(per la censura

abbiamo sempre lo spostamento dei luoghi e dei secoli). Lorenzaccio che

lotta contro la tirannia e la corruzione del regime dei Medici non ha origini

nobili.

Un’altra opera fondamentale di Hugo” Hernami”, è di origine nobile ma il re ha

spodestato suo padre, gli ha confiscato tutti i ben e vive come un bandito di

quelli buoni, perché persegue la vendetta del padre; grande personalità che

viene dal popolo , è un declassato, e il protagonista di questo tipo di teatro,

del dramma romantico, è un uomo in lotta con la società.

Il poeta Alfred de Vigny scrive anche lui un dramma “Chatterton”, Chatterton

è il poeta inglese Chatterton, un poeta di umili condizioni, incompreso dalla

società che finisce per suicidarsi. Il dramma romantico mette in scena la

storia nazionale da una parte, ma mette in scena anche il singolo individuo, e

quando mette in scena il singolo individuo , questo singolo individuo in

genere ha origini popolari o è un declassato, in ogni caso è un uomo che lotta

con la società che viene vinto dalle leggi della società, ma anche se vinto

quest’uomo viene eroizzato nel dramma romantico; nella sua stessa sconfitta

viene eroizzato come portatore di una visione più alta, più pura che la storia

nella sua barbarie, la società nella spietatezza delle sue legge costantemente

infrange,m distrugge; sono tutti vinti ma grandi comunque nella loro lotta e

questo tipo di rappresentazione è legato all’immagine dell’individuo nell’800,

che è un’immagine che tende a farsi ipertrofica.

Relativizzazione del concetto di bello: Racine dava agli uomini del suo

tempo il massimo che potesse esprimere il gusto artistico di allora e il senso

del piacere di allora, oggi il dramma romantico vuole dare dice Henry-Beyle in

Rcaine e Shakespeare il massimo del gusto artistico, il massimo del

divertimento agli uomini a noi conte

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 2016.vale2016 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Silvestri Agnese.