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Roma e il Sud sono meno toccati dal
romanico, che è più inflenzato dalla
tradizione paleocristiana e dalle
influenze arabe.
Basilica di S.Ambrogio
Milano. Era stata capitale dell’impero d’Occidente per un periodo. La
- Lombardia era stata conquistata dai Longobardi, poi da Carlo Magno nel
744 e da Ottone I nel 961. Fine XI-inizio XII secolo: autonoma identità
politica come comune. Ha una fortissima valenza civica: luogo in cui gli
imperatori tedeschi venivano incoronati re d’Italia.
- Si rifà all’architettura romanica sassone/renana
- Iniziata verso il 1080
- Chiesa madre del romanico lombardo: gerarchizzazione degli spazi
- Composto prevalentemente da materiali come cotto, tipico di questa zona,
e pietra da taglio come nella facciata.
- Pianta basilicale perché si rifà a una chiesa del IV secolo
- Non presenta un transetto ed ha una cupola ottagona inserita su trombe
- quadriportico (elemento paleocristiano), risale al 1098. Davanti alla
facciata.
- 3 navate: navata centrale egemonica con due navate laterali.
- Alternanza dei sostegni e irrobustimento dei pilastri
- In corrispondenza dei pilastri contraffortature all’esterno che hanno
valenza strutturale, ma serve a confermare una scansione ritmica di
pilastri maggiori e pilastri minori dell’interno.
- reiterazione modulare della figura quadrangolare
- 3 volte a crociera con costoloni. Copertura a volte eseguita dopo il 1117,
dopo un terremoto. Le grandi volte a crociera sono le prime in Europa.
- Matroneo con doppia valenza statica per la navata centrale e liturgica.
- arconi a tutto sesto
- Facciata a capanna: gerarchizzazione non leggibile dalle navate.
Affiancata da due torri campanarie a base quadrata.
- In facciata presenta degli arconi che assieme a quelli sulle navate e alle
finestre della cupola servono ad illuminare la chiesa.
- Ciborio superposto all’altare
- archi ciechi con loggetta
Chiesa di S.Michele
Pavia
-
- 1100-1160
- Rifatta nella prima metà del XII secolo in arenaria: segni di degrado
soprattutto negli elementi decorativi.
- Ispirata a S.Ambrogio di
Milano (soprattutto per la
copertura) e di Modena
- croce latina commissa
- Transetto libero,
copertura a volte a
botte e cupolata.
Copertura a crociera, più
tarda del ‘400. Crociere
prive di costoloni (dato
decorativo)
- La facciata viene definita
a schermo, in quanto
deborda sui lati.
- Matroneo come
contraffortatura
- Denuncia la struttura in 3
navate con pilastri
addossati
- Gerarchizzazione molto
raffinata delle aperture:
bifore, monofore e oculi
- Gerarchizzazione dei
portali e delle navate
visibili
- Ruolo estetico dimostra la potenza
- Presenta in facciata la galleria di archi tipica del romanico padano
- Messaggi monografici complessi sul timpano del portone
La chiesa di San Michele a Pavia presenta insieme a quella di S.Ambrogio, di
Parma, Modena e Verona dei tratti comuni: la facciata è spesso a capanna
sottolineata da due ampi spioventi arcatelle pensili sotto le gronde (tipici
dello stile lombardo-renano). Protiri retti da colonne isolate rette da animali
stilofori
San Geminiano
Modena
-
- Presenza di due grandi artisti del medioevo europeo: venne progettata da
Lanfranco (firma l’opera su una lapide in facciata) e lo scultore fu Wiligelmo:
punta sulla massa, secondo una ritmica templare classicistica che si cerca
di imitare.
- 1099 su una chiesa
preesistente del VII secolo. Nel
1184 fu inaugurata.
Rappresenta l’espansione del
modello longobardo lungo la
via del Po.
- Impianto ispirato a S.
Ambrogio.
- Non ha la facciata a capanna,
ma a salienti. I pilastroni e il
rosone decorativo scolpito
danno potenza ad essa.
- 8 pilastroni polistili quadrati
alternati a colonne
- Complessità della struttura
materica: cotto e pietra da
taglio ne conferisce forma e
bellezza
- Presenza del portare protiro
aggettante su due colonne che
si impostano su leoni stilofori
- Presbiterio rialzato
- Transenna scolpita
- Copertura a crociera
- Matroneo non praticabile nelle
navate laterali (per estetica in
quanto costituito da moduli di
trifori con un’arcatura maggiore e per statica)
- Pietra veronese
- Scansione della facciata attraverso potenti contraffortature
Basilica di S. Marco
Venezia: più simile all’oriente, somigliava a Costantinopoli, fulcro dei
- commerci. Diventa provincia dell’impero bizantino dopo il V secolo, secolo
in cui viene fondata. Nel X secolo divenne una repubblica indipendente.
- Prima san Marco: costruita nell‘830. Poi distrutta da un incendio nel 976.
Poi ricostruita nel 1063 nella forma attuale.
- Apparato di pennacchi: fase di rifacimento gotica
- 5 cupole con un rigonfiamento verso l’alto: provincia di confine
dell’oriente che dialoga con l’occidente. Una cupola al centro e 4 cupole
una per ogni braccio. -Rivisitazione
della pianta:
impianto a
croce greca
(orientale)
inscritta nella
pianta della
chiesa dei
Santi Apostoli
a
Costantinopoli.
-Esiti estetici
della
decorazione
antitetici
rispetto alla
tradizione
occidentale
-Tema della
dissoluzione
mistica dello
spazio tipici orientali: Costantinopoli S. Sofia. Pelle musiva e di marmo
che cancella la struttura ritmica: con le tecniche musive si realizzano
decorazioni di temi figurativi occidentali.
- Dialogo con l’occidentale: Enfatizzare l’assialità dei bracci, presenza di una
cripta.
- Non è una chiesa cattedrale, ma una cappella palatina: tema della pianta
centrale (S. Vitale e s. Lorenzo). Funzione simile a quello di S. Sofia a
Costantinopoli.
- Dal doge Domenico Cantorini nel 1064, anno di cui viene inaugurata.
- Per custodire le relique prese in oriente, dell’apostolo Marco, fa parte della
tradizione veneziana: simbolo il leone di s. Marco. Custodite in una cripta
sopraelevata.
- La chiesa era tipicamente bizantina: con un esterno spoglio rossastro
(successivamente modificato)
- Presenta una struttura squilibrata
- Croce greca con allungamento della navata longitudinale (transetti)
- Campata centrale coperto dalla cupola
- Navate laterali coperte da massicce volte a botte
- Come a S. Sofia: grande matroneo percorribile.
-L’esterno della facciata
non confinante con palazzo
ducale (S. Marco era una
cappella monumentale e
matyrium del palazzo
ducae), portico a L con
cupolette
-Pianta più larga che alta
funzionale perché a
Venezia non si costruisce
sulla terra ferma, ma su pali
-Tradizione luministica
orientale: la luce dà qualità
volumistica (per questo
cupola dorata.
-A partire dal XIII secolo la
facciata bizantina a 5 archi
viene ricoperta di lastre e
decorazioni di marmo,
anche elementi di spoglio.
Le cupole in mattoni
vennero sostituite da quelle
bulbiformi dell’architettura
bizantina.
- Nel XV secolo furono aggiunti archi cuspidati separati da edicole a cuspide.
Cattedrale di S.Ciriaco Ancona
-
-Portale:
protiro con
leoni
stilofori
-Del XII
secolo,
cantiere fino
al XIII
secolo
-Facciata a
salienti con
archetti
pensili
-Impianto a
croce latina che tende ad essere una croce greca longitudinalizzata:
attenzione alla centralizzazione.
- Intersezione di modelli lombardo-padani e bizantine
- 4 pilastri che sorreggono la cupola
- Colonne di spoglio antiche con capitelli romani e bizantini: sguardo
retrospettivo
- Cupola ogivale su tamburo a 12 facce
- La copertura delle navate a carena lignea
Chiesa di S. Nicola Abate - Bari
-Il possesso di preziose
reliquie (S. Nicola)
conferiscono potere alla città
che le possiede
-1089 iniziata
-1197 consacrata dal vescovo
Corrado di Hildeshein alla
presenza di Enrico IV di
Svevia
-Contesto di ubicazione dovuto
a presenze culturali differenti
-Complesso cantiere: 3 fasi
- torri normanne
- contesto di ibridazione
- 3 navate con colonne binate: inserite più tarde (1431): vengono inseriti
insieme archi trasversi di sostegno per problemi statici
- Croce latina commissa
- A metà navata struttura con pilastri a fascio
- Copertura a capriate lignee
- Soffitto più tardo
- Transetto non sporgente:
seconda parete che non rende
visibile gli estradossi degli archi
- 2 livelli: gallerie praticabili,
matroneo su trifore e arcate
maggiori
- Transenna bizantina
- Luminosità dalle bifore
- La cripta molto vasta che
riproduce la struttura absidata,
colonne di spoglio, sotto il
transetto.
- 28 colonne riproducono l’andamento absidato del transetto allora dedito al
culto ortodosso
- Struttura a salienti (simile al duomo di Modena)
- Archetti ciechi
- terna di bifore e monofore
- Tori stilofori sul protiro
- Contrafforti che supportano il peso che si trasformano verso il transetto in
struttura disegnata
- Ballatoi anche all’esterno
- Elefanti stilofori che reggono colonne a lato delle finestre.
- Superposizione degli ordini: non ancora incontrato nell’architettura
romanica
Battistero di S. Giovanni Firenze. Toscana: radicale
-
diarchia tra 2 centri egemoni
(Pisa: potenza mediterranea e
Firenze potenza
dell’entroterra.
-Diverso dal romanico
settentrionale
-Tema classicista della
superposizione degli ordini,
dell’alternanza tra strutture
timpanate e centinate, delle
gallerie di loggette che non
esistono più come entità
plastiche, ma come
silhouttes: l’entità classica è
riprodotta attraverso
l’astrazione della plasticità
riprodotta su un piano
- L’architettura si fonda sull’uso di pietre policrome commesse: piani
policromi ripresi dall’arte romana e bizantina.
- In una fase del medioevo viene considerato antico
- Eretto sul tempio di Marte o su una domus originario del V secolo. Nel 1059
inizia la costruzione.
- XI e XII secolo gli viene data la forma che conosciamo oggi.
- Al XIII secolo risale la pavimentazione interna, le arcate interne e i mosaici.
- Pianta centrale ottagonale con un battistero
- Assiatura longitudinale
- In origine basamento di gradoni
- Telaio di pilastri angolari
- Marmo verdi e bianco: telaio strutturale
- Archeologismo di tensioni linguistiche
- Ordine su alto e trabeazione
- Scansione che si avvale di parastine corinzie
- Volontà esplicita nel gareggiare contro il Pantheon