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Fonti del diritto privato
FONTI DIRITTO PRIVATO
- Codice civile
- Costituzione
- Legislazione speciale
Codice civile
Il primo cod del Regno d’Italia è quello del 1865; fu poi revisionato, in ragione dei mutamenti socio-
economici, revisione che, portò al Codice del 1942 (tutt’oggi in vigore), tale Codice fu importante
anche perché assorbiva le materie del Codice al commercio che venne abrogato e non sostituito.
Si compone di 6 LIBRI:
1) PERSONE E FAMIGLIA
2) SUCCESSIONI e donazioni
3) PROPRIETA E DIRITTI REALI
4) OBBLIGAZIONI (il più ampio)
5) LAVORO
6) TUTELA DIRITTI (eterogeneo: prescrizione, decadenza, trascrizione…)
- disposizioni di attuazione e transitorie
Costituzione
Rappresenta una fonte importantissima del diritto privato, contiene molte norme relative ad
istituti del diritto privato come: la libertà di associazione, la proprietà, la tutela dei lavoratori ecc.
Tali norme giuridiche possono trovare anche applicazione diretta nei rapporti tra privati.
Per es., se in un contratto di lavoro fossero stabilite delle discriminazioni salariali in base al sesso,
il giudice può applicare quanto previsto dalla legge sulla parità, oppure applicare direttamente
quanto previsto dall’art. 37 della Costituzione.
Legislazione speciale
Affianca i principali istituti di diritto privato a partire soprattutto dagli anni ’70, modificando o
integrando la loro disciplina. Anche già dopo l’approvazione della costituzione (1948), meno
individualistica e ispirata maggiormente a principi di solidarietà rispetto al Codice, è stata
importante la legislazione speciale. In genere queste leggi, non vengono incorporate nel Codice,
non modificano articoli di questo ma ne rimangono esterne, salvo alcune eccezioni come per
quanto riguarda la riforma del diritto di famiglia del 1975.
Con lo sviluppo della legislazione speciale, si va verso quella che viene definita come
“decodificazione” che porta ad una sempre maggiore marginalità del Codice civile.