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MICROSCOPIA
Le tecniche microscopiche sono molto simili a quelle di diffrazione. In entrambi i casi un fascio di luce colpisce il campione, lo attraversa e si apre (viene diffratto). Nella diffrazione, un detector acquisisce e rielabora l'immagine attraverso un insieme di operazioni matematiche. Nella microscopia lo schema è identico, solo che tutto quello che è fatto dal detector e dal software, è fatto da una lente che focalizza l'immagine restituendo un'immagine ingrandita. Dato che il potere risolutivo di un microscopio ottico è limitato, per studiare strutture molto piccole e complesse come le proteine si utilizzano i microscopi elettrici. Esistono due tipologie di microscopi elettrici: i microscopi a trasmissione e i microscopi a scansione. Il microscopio a trasmissione, piuttosto che utilizzare un fascio di luce, utilizza un fascio di elettroni che ha le stesse proprietà di una radiazione elettromagnetica. Il fascio di elettroni vienericavato facendo passare la corrente elettrica ad alta energia in un filo di tungsteno che si riscalda molto e per effetto Joule emette elettroni. Gli elettroni vengono generati nella parte superiore dell'apparecchio e attratti verso il basso grazie a una differenza di potenziale. Un condensatore, poi, focalizza il fascio di elettroni sul campione e, dopo aver interagito col campione, gli elettroni vengono raccolti da una lente obiettivo e vengono convogliati attraverso un sistema di lenti su un disco di fosforo, che diventa fluorescente nel momento in cui impatta gli elettroni. Quindi su quel disco si formerà l'immagine, o meglio la descrizione della morfologia del campione che si sta osservando. Tutto il sistema deve essere sotto vuoto perché gliDettagli
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ING-INF/06 Bioingegneria elettronica e informatica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nazario.angeloro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bioinformatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Mariani Paolo.