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CASA FLAVIA
ANFITEATRI
Il Colosseo uno
è
Edifici per i combattimenti dei gladiatori (munera) o per la caccia di animali feroci (venationes)
Il nome deriva da Ovidio: "doppio teatro", ripetizione speculare che forma un cerchio, ma non così
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A livello di edificio la derivazine del teatro del tutto priva di fondamento; i combattimenti dei gladiatori potevano
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svolgersi in qualsiasi area vasta
Destinato allo svago delle enormi folle: scontro tra belve e gladiatori, combattimenti che avvenivano due per volta e
tutti gli spettatori dovevano poterli vedere → settori a gradinate delimitati da rette, prima suddivisione
1. Arena, spazio per i combattimenti – no angoli morti e no punti in cui i combattenti
potevano rifugiarsi
2. Meniano, spazio dove stavano gli soettatori (sostituiscono quella che era la cavea)
3. Vomitoria, varchi di accesso alle gradinate
Munera realizzati nel Foro; posizione della cavea rispetto al vuoto:
⁃ gradinate che seguivano fronti rettilinei
⁃ pianta quasi ellittica con segmenti rettilinei
Dei setti murari radiali sostengono le gradinate concentriche
Era richiesta una forma che non avesse angoli morti (zona in cui non ho la percezione di quello che sta avvenendo),
fu quindi scelta alla fine dell'età repubblicana una forma inizialmente fedele al territrorio e ai terrapieni già esistenti
e successivamente una forma ellittica (non proprio...non si può parlare di ellissi concentriche, quindi più corretto
è
dire OVALE internamente a quattro centri, arena, e esternamente a otto, meniani - costruzione eseguita con i
triangoli 3,4,5 → vedi “Pianta”)
La struttura della cavea mi permette delle gradinate anche a livello superiore
Cavae (non cavea) la parte sotterranea
è
Struttura piena: si appoggia ad un terrapieno (sempre nei greci, a volte nei romani)
Struttura cava: si crea artificialmente il dislivello
Aspetto chiuso e unitario, differente rispetto ad altri monumenti
Pianta: ⁃ lo schema più adottato l'ellisse
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⁃ tracciamento semplice: giardiniere
⁃ non esistono due ellissi uguali, quindi ovale (segmento di cerchio)
⁃ uso dei triangoli pitagorici per definire i vertici dei 4 archi di cerchio
Rappresenta: ORDINE, POTENZA e FASTO dell'Impero
Colosseo
Iniziato nel 71 da Vespasiano, inaugurato nell'80 da Tito e finito da Domiziano
Anfiteatro Flavio, il nome viene dal luogo in cui fu edificato (?)
Gigantismo, perfezione tecnica e armonia di forme
- vedi misure -
Il sistema non cambia dal tabularium in poi!!
Fronte esterno in travertino (pietra più pregiata in ambito romano) con 80 formici, architrave e prima
sovrapposizione dei 3 ordini, attico in ordine misto, composito
(Ordine dorico con base)
Arco di Tito (81 d.C)
Nel foro romano, per celebrare la conquista di gerusalemme (è in un'importante zona geo-politica)
NERVA, TRAIANO E ADRIANO
Foro di Nerva (96 d.C)
In realtà lo cominciò Domiziano
Situato tra il foro di Augusto e il Templum Pacis, a nord del Foro di Cesare e del Foro Romano – ha la forma di una
piazza
Valutazioni progettuali: una prima ipotesi che per mantenere l'ortogonalità al foro di Cesare e la perpendicolarità a
è
quello di Augusto stato progettato un percorso che attraversi i primi due ed entri in quello di Vespasiano con un
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vestibolo, quindi il tempio sarebbe stato posto dalla parte opposta di quello di Marte Untore e sempre in asse →
negativa la parte opposta, quindi uguale accesso ma tempio spostato
1 fase: l'accesso sarebbe avvenuto da nord, attraverso la porticus absidata (un portico a ferro di cavallo); arco per
a
accedere al foro; tempio dalla parte opposta
Progetto abbandonato in corso d'opera e ribaltato
2 fase: nuovo tempio in posizione opposta nel quale, sulle fondazioni del vestibolo, la cella riassorbiva l'esedra del
a
foro di Augusto; piazza con due testate ad arco di cerchio; muro perimetrale decorato con ordine a risalti che
ribattevano su delle lesene
Uso innovativo dell'arco di cerchio in ambito monumentale
Foro di Traiano (98-117 d.C)
Traiano fu un architetto che promosse le rappresentazioni architettoniche, ma aveva comunque bisogno di un
Apollodoro di Damasco:
architetto imperiale → spazia da alcune strutture per le conquiste territoriali in Dacia a
delle altre portuali (ponte di barche sul Danubio per le conquiste belliche, grande bacino esagonale per la citt di
à
Portus, terme sul colle Oppio a Roma)
Il suo foro diventato il più importante dei fori imperiali (solo da Augusto a Traiano, gli altri due non sono
è
"imperiali") – fu edificato grazie ai bottini di guerra in Dacia
Tutta l'area era già occupata, a nord andava bene ma il foro doveva essere così l'ultimo in ordine di accesso e quindi
Traiano ribalta tutto l'accesso ai fori e introduce il suo (aveva l'autorità per rivendicare un accesso prioritario); viene
coniata anche una moneta che spiega l'accesso mostrandone il portico della facciata
Entrando attraverso portici e fornici, si trova il cortile delle biblioteche (due biblioteche, greca e latina) e al centro la
colonna traiana, che ha una iconografia sulle conquiste di Traiano in Dacia (attuale Romania) – da qui si accedeva
alla Basilica Ulpia, che prospettava con grandiosità sulla piazza del foro
Spazio coperto di 600x200 piedi romani
"A 3 navate concentriche" o " a 5 navate", la centrale larga 25m ha delle colonne in granito claristorio al livello
superiore – le due esterne sono coperte a volte con tiranti in ferro per neutralizzare le spinte
Sul lato posteriore c'è una struttura non rettilinea ma a segmenti rettilinei che con un vestibolo immette nel foro di
Augusto (andamento trapezioidale e accesso a un porticato su 3 lati)
Due esedre nel portico e due nel foro che riprendono quelle di Augusto e hanno la funzione di tribunalia
La basilica si prospettava sulla piazza con tre avancorpi
La piazza lastricata con due ali di portici, ricostruiti come quelli del foro di Augusto
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Nella parte superiore si sviluppano delle diramazioni radiali (disposte su vari livelli) per i mercati traianei, un
complesso di edifici connessi al Foro e emicicli – gli ambienti erano ancora più a monte e tutte le tabernae erano
voltate a botte
Rappresenta il culmine dell'espansione
- ADRIANO (117-138)
Forte interesse per l'architettura, instaurò una vera e propria attività progettuale (peritissimus)
Ebbe dei dissidi con Apollodoro di Damasco, che in quel periodo era in piena attività
⁃ Pantheon (ricostruzione)
⁃ Villa a Tivoli
⁃ Mausoleo (Castel Sant'Angelo)
⁃ Tempio di Venere a Roma
⁃ Costruzioni di Baalbeck e di Petra
Pantheon
Edificato sotto Adriano, che rivendicava una padronanza del linguaggio architettonico e attribuisce a sè numerose
elaborazioni formali
Dedicato a tutti gli dei, inaugurato tra il 125 e il 128
Prima c'era un tempio realizzato nel 27 a.C. da Agrippa, genero di Augusto, forse destinato al culto privato e distrutto
nel 110 e prima danneggiato da un incendio nell'80 (oggi c'è una targa che lo ricorda); era rettangolare e aveva una
cella trasversale in corrispondenza del colonnato odierno
Formato da una struttura cilindrica sormontata da una cupola semicircolare preceduta da un portico con un corpo
intermedio come raccordo (realizzati in ordine come cilindro>corpo di raccordo>portico, cronologicamente partirono
dallo spazio sacro)
Il PRONAO ottastilo di granito grigio, ordine alto più di 14m ed corinzio, i fusti hanno diametro di base di 1,48m,
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struttura a tre navate di cui solo la centrale di accesso e più ampia
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La COPERTURA interna era rivestita interamente in brinzo, ma Urbano VIII all'inizio del Seicento la prende per il
baracchino bronzeo fatto da Bernini dentro a S. Pietro
Un AVANCORPO collega il pronao al corpo cilindrico (due pilastri cavi contengono le scale di accesso alla parte
superiore) e riprende la decorazione esterna del pronao con lesene di rivestimento marmoreo e internamente di
laterizio
Doppio FRONTONE che si compenetra quasi a livello percettivo, uno del pronao e uno dell'avancorpo
La copertura a cupola semicircolare (vedi bene le misure e i rapporti) e l'intera struttura interna circoscritta ad
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una sfera di diametro di 43,3m opus caementicium,
La struttura muraria del corpo cilindrico in con rivestimento esterno in laterizio, ha
è
caratteristiche differenti e elementi più leggeri procedendo verso l'alto → diviso su tre livelli (tutti con il
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calcestruzzo):
- 1 fascia: elementi aggreganti ("inerti"), inseriti nel cemento, piuttosto pesanti - tufo e travertino (h. 12,3m)
- 2 fascia: tufo e scaglie di laterizio (mattone frantumato) (h. 9,5m)
- 3 fascia: solo scaglie di laterizio, più leggero degli elementi precedenti
Tutto fu colato per fascie con livelli di pesantezza differenti
La fascia più alta ingloba per un terzo la cupola
All'interno formato da una serie di 6 nicchie rettangolari e semicircolari alternate tra loro
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Il pavimento interno leggermente concavo per convogliare l'acqua piovana, poi smistata opportunamente
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Il calcestruzzo ha degli inerti differenti anche sulla CUPOLA: scaglie di tufo nel primo strato e nel secondo materiale
vulcanico estremamente leggero che aumenta la presa
5.9 m di spessore alla base, 1.5 in cima alla calotta – la cupola, del diametro totale di 43,3m, ha un oculo del diametro
di 9m
Rastremazione dei cassettoni internamente (decorazione fatta da 5 ordini di 28 cassettoni)
PROBLEMI STRUTTURALI:
La cupola esercita spinte laterali che il cilidro esterno riesce a spingere verso il basso (è più alto della cupola di 8,4m
e funge da contrafforte); inoltre, la cupola presenta 7 anelli di calcestruzzo che compensano le spinte centrifughe e
dirigono le forze verticalmente – vedi disegno 1
La struttura di sostegno costituita dal cilindro (largo oltre 6m) non piena, perchè sarebbe stata una superficie di
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resistenza eccessiva → fu quindi scavato con 7 esedre e con delle nicchie al livello superiore; si configura cos come
ì
una struttura costituita da 8 pilastroni che ricevono le spinte verticali (difatti, nel corpo cilindrico sono inseriti grandi
archi di scarico che indirizzano le spinte sui pilastri
Villa Adriana (Tivoli)
Manca di un organigramma distributivo perchè basata sulla riproduzione delle parti del mondo che più avevano
colpito Adriano
Complessa rete di infrastrutture, 4 gruppi di edifici realizzati tra il 118 e il 138
Vi la presenza in una sala di piattabande armate – vedi spiegazione strutturale -