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CANTO 26 - INFERNO
Dove: o
ttavo cerchio, ottava bolgia
Peccatori: consiglieri fraudolenti imprigionati nel fuoco (sono coloro che hanno fatto un uso
malvagio della propria intelligenza, asservendola agli interessi personali o di parte). Per
contrappasso, la fiamma rappresenta l’intelletto umano, il quale si è fatto travolgere da un
ardore staccato dalle leggi divine.
Chi
: la fiamma a due punte (Diomede e Ulisse)
Apostrofe contro Firenze: Dante si vergogna della sua città perché ha già incontrato 5
peccatori fiorentini e se i sogni mattutini sono veramente i piu veritieri (secondo una
credenza medievale), Firenze proverà a breve il fallimento che città come Prato (sottomessa
a Firenze) bramano.
Ora Dante e Virgilio devono risalire le scale che prima aveva disceso e si arrampicano per
arrivare al ponte che sovrasta l’ottava bolgia: da qui Dante vede tante fiammelle sparse per
l’ottava bolgia
Due similitudini:
1. Durate la sera d’estate, il contadino vede dalla cima della collina (mentre si riposa)
tante lucciole nei campi
2. Dalla Bibbia: un carro di fuoco rapi Elia portandolo in cielo sotto gli occhi del suo
discepolo Eliseo (aveva maledetto dei ragazzi che lo avevano deriso e poco dopo
comparsero due orsi che li sbranarono) che non poteva vedere altro se non una
fiamma che saliva verso l‘altro come una nuvola
Virgilio spiega a Dante che dentro ogni fiamma vi è un peccatore.
Si avvicina una fiamma a due punte che sembra provenire dal rogo dove i fratelli Eteocle e
Polinice furono sepolti insieme (dopo essersi uccisi a vicenda per la successione al trono di
Tebe).
Virgilio risponde che si tratta di Ulisse e Diomede (Iliade) che sono puniti per 3 inganni:
1. Lo stratagemma del cavallo di Troia (che permise a Enea di fuggire da Troia in Lazio
per dare origine alla stirpe di Romolo e Remo)
2. Lo smascheramento di Achille (che la madre Teti aveva mascherato da donna per
impedirgli di combattere nella guerra di Troia)
3. Il furto di Palladio (la statua di Pallade che proteggeva Troia)
Dante vuole avvicinarsi alle due anime, Virgilio permette ciò a patto di far parlare un
(probabilmente perchè è il cantore delle loro imprese e quindi ben accetto)
Virgilio domanda a una delle due fiamme di raccontare della propria morte.
La fiamma piu alta (quella più importante ma anche piu colpevole: Ulisse) racconta di esser
stato trattenuto per un anno dalla maga Circe presso il monte Circeo nel Lazio (dove poi
Enea avrebbe fondato Gaeta), poi è ripartito con una sola nave e con la compagnia
nonostante il figlio, il padre e la moglie necessitassero di lui.
Una volta vista la Spagna, il Marocco e la Sardegna, arrivarono alle Colonne d’Ercole/Stretto
di Gibilterra (secondo il mito, Ercole aveva piantato due colonne: una sula costa spagnola e
una su quella africana per segnare i confini del mondo abitato).
Ormai anziano, Ulisse incoraggia i suoi compagni a superare il confine dato che gli resta
ancora poco tempo.