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La riorganizzazione dell'Europa occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale

Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, si verificarono importanti cambiamenti nella struttura politica dell'Europa occidentale. Di seguito sono elencati alcuni dei principali eventi:

  1. Creazione della NATO: le potenze occidentali, tra cui gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito e la Repubblica Federale Tedesca, si unirono per formare la NATO. Questo permise alla Repubblica Federale Tedesca di riacquistare la piena sovranità, inclusa la possibilità di avere un Ministero degli Affari Esteri e un Ministero della Difesa. L'unica eccezione a questa piena sovranità era rappresentata dalle tre zone di Berlino Ovest, ancora sotto il controllo delle forze alleate.
  2. Trasformazione del Trattato di Bruxelles: il Trattato di Bruxelles venne modificato per includere l'Italia e la Repubblica Federale Tedesca, trasformandolo così nell'Unione Europa Occidentale (UEO). L'Italia divenne quindi parte di tutte le strutture organizzative del sistema occidentale, inclusa l'alleanza atlantica e il sottosistema europeo occidentale.
  3. Continuazione dell'OECE: l'Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica (OECE) rimase attiva come organismo di discussione su temi economici, anche se aveva esaurito la sua funzione originaria legata al Piano Marshall.

Marshall.-Il problema di Trieste

Il governo Scelba accettò che vi fosse un negoziato tra:

  • Inglesi + americani v/s jugoslavi
  • Inglesi + americani v/s italiani

Soluzione:

  • Partizione del TLT
  • Italia: prese la zona A
  • Jugoslavia: prese la zona B

Memorandum di intesa di Londra:

  • Risolve la questione di Trieste.
  • Si tenga presente che non è un trattato internazionale l’Italia infatti non lo presentò al Parlamento per la ratifica.

Gli italiani continuarono infatti a ritenere che la situazione di Trieste dal punto di vista formale/giuridico non aveva trovato una soluzione definitiva => l’Italia si manteneva una sorta di opzione sulla zona B. Questa soluzione definitiva sarebbe stata trovata solo con il Trattato di Osimo del 1975.

-Ammissione dell’Italia all’ONU

L’Italia aveva chiesto fin dal 1945 di entrare a far parte dell’ONU ma le era stato impedito:

  • Dalla sua condizione di nazione sconfitta sottoposta

all'armistizio e al trattato di Pace.

A partire dal 1947 a causa del veto dell'URSS (posto poiché gli occidentali ponevano il veto sull'ingresso dei paesi sovietici quali Ungheria, Romania, Bulgaria). La questione si risolse attorno agli anni '50 grazie ad un fenomeno di carattere più generale ovvero quello della distensione. 1955 Package deal 16 stati entrarono contemporaneamente all'interno dell'ONU. L'Italia da questo momento in avanti considerò sempre l'ONU un punto importante della propria politica estera, considerando le forme di collaborazione multilaterale come una questione non secondaria rispetto la posizione internazionale dell'Italia. Fine 1955 l'Italia era pienamente inserita nel sistema internazionale questo segnava per l'Italia la fine del lungo dopoguerra e l'aprirsi di una nuova fase nella politica estera italiana.

--Parte 2

L'Immagine dell'Italia tra fine ani

’50 ed inizi anni ’60. Scomparve l’idea di un paese povero, arretrato, caratterizzato da una cultura rurale, contadina con poche eccezioni di carattere urbano. Sarebbe emersa l’immagine di un Paese nuovo, innovativo, proiettato verso il futuro, un Paese che si stava ammodernando. Era un Paese che si stava inserendo nella società dei consumi. La cosiddetta golden age dell’economia occidentale:

  • Forte crescita economica.
  • Diffusione del benessere.
  • Pieno ingresso di tutto l’occidente nella società dei consumi.

1953/4 Cinema:

  • Vacanze Romane:
    Viene data un’immagine molto bella e positiva dell’Italia e Roma.
    Immagine di un’Italia gradevole, ospitale.
  • Tre soldi nella fontana:
    Legato al mito del gettare un soldo sulla fontana di Trevi che ti porta a tornare a Roma.
    Immagine data da questi dell’Italia = molto diversa dai film del neorealismo che davano un’immagine cruda di un’Italia

Povera. L'Immagine che invece questi film fornivano era gradevole, rassicurante. Non si vedeva la minaccia del comunismo. Quest'immagine data dell'Italia all'estero ebbe un ruolo importante ed una grossa incidenza sul fenomeno del turismo che iniziò a svilupparsi attorno agli anni '50.

Negli anni '50, perlomeno inizialmente, i turisti erano americani ricchi. Il turismo è parte importante del bilancio dello stato italiano.

I turisti hanno un ruolo importante riportano in patria l'idea che si sono fatti dello stato che hanno visitato. Si ricordi il rapporto tra USA-Italia migliorava non solo per solo per aspetti economici ma anche per aspetti culturali.

Anni '50 trasferimento di molte imprese cinematografiche da Hollywood all'Italia: la mano d'opera costava meno. Quindi per Roma giravano molti grandi attori americani. Nel 1960 Fellini La dolce vita.

Parla del periodo d'oro di via veneto, questa via dove girano i

Grandi attori americani, i playboy etc.

Dava l'immagine di un Paese che stava cambiando e che si stava innovando.

Anni 50-60' grande processo di motorizzazione dell'Italia (vespa+ fiat 500/600)Emerse anche l'immagine delle belle macchine sportive prodotte in Italia trasmettevano l'idea del design italiano (es. Alfa Romeo Giulietta GT o Ferrari). Anni 50-60' Venne costruita l'autostrada del sole. si guadagna la copertina del That Life.In questi anni i prodotti di design italiani emergono all'estero es. la macchina da scrivere Olivetti 22Dell'Italia veniva apprezzata la capacità di produrre questi beni di consumo durevoli non sono funzionali ma anche stilosi.

--Parte 3 Anni 50' emergono nuovi leader della DC es. Giovanni Gronchi fu il primo Presidente della Repubblica ad interpretare il ruolo in modo attivo, non come fosse un semplice notaio.

Amintore Fanfani:

  • Esponente della sinistra democristiana
  • Dalla

metà anni 50: presidente del Consiglio, MAE Antonio Segni:

  • Esponente dell'ala conservatrice della DC.
  • Presidente del Consiglio e MAE
  • 1962/4 Presidente della Repubblica.

Aldo Moro:

  • Presidente del Consiglio di un governo di centrosinistra organico (fino al 1963)
  • Presidente del Consiglio dal 1963 al 1968 con i governi aperti ai socialisti.
  • 1978 Rapimento e uccisione da parte delle Brigate Rosse.

Andreotti:

  • Già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri fin dal 1946 con De Gasperi.
  • Anni 60' Ministro della difesa,
  • Poi Presidente del Consiglio dei ministri e MAE.
  • In luoghi di potere fino al 1992 con tangentopoli e la crisi della prima repubblica.

Giuseppe Saragat

  • Esponente Socialdemocratico.
  • Ministro degli affari esteri
  • Presidente della Repubblica dal 964 al 1971

Ugo La Malfa

  • Repubblicano
  • Importante per le scelte degli anni 60'/70' per le scelte di politica economica.

Gaetano Martino:

Liberale. MAE nella fase della metà degli anni 50' che avrebbe portato l'Italia a firmare i trattati di Roma per la partecipazione dell'Italia alla Comunità economica europea e all'EURATOM. Palmiro Togliatti: - Leader del PCI fino agli anni 60' questo denota una sorta di immobilismo interno al partito comunista. - Sarà succeduto alla guida del partito da Berlinguer. 1955 crisi della formula centriste ed inizio della fase dell'apertura a sinistra ovvero il dialogo tra DC e partito socialista nella prospettiva di una coalizione, di una formula di governo che fosse progressista e che lanciasse una politica di grandi riforme in grado di risolvere i problemi sociali del Paese e che adeguasse l'Italia alle grandi trasformazioni economiche determinate dal miracolo economico. 1954/5 Piano Vanoni: - Finalizzato a far crescere economicamente l'Italia e a risolvere i problemi del mezzogiorno. - Fondato su una forte presenza.

dello stato in economia.-La costruzione EuropeaFine 54/inizi 55 nacquero 2 progetti:

  • Quello di Monnet per lo sfruttamento a fini pacifici dell'energia nucleare:
    • vista come la fonte energetica di cui l'Europa poteva disporre.
    • Il carbone aveva esaurito la sua funzione con il termine del periodo della ricostruzione postbellica.
    • Non si puntava sul petrolio in quanto era nei paesi ex coloniali che non vedevano di buon occhio gli ex colonizzatori.
    • Per questo progetto servivano grandi ed ingenti capitali => servivano un'alleanza sovranazionale.
    • Avrebbe costituito la CEEA o EUATOM.
  • I paesi del Benelux ripresero un piano per la creazione di un'unione doganale (piano già presentato nel contesto della CEED e poi bocciato):
    • Creare con paesi piccoli e/o esportatori un mercato più ampio.
    • Il progetto mirava alla creazione della Comunità economica europea.

Vi furono dei contatti tra Monnet e i Paesi del Benelux e produssero un

Memorandum che pone assieme le due idee (EURATOM e CEED). Questi progetti vennero presentati agli altri membri della CECA => Francia, UK e Germania Federale e Italia.

Giugno/1955 Conferenza di Messina

  • Riunione dei MAE dei 6 Paesi della Ceca.
  • Obiettivo = trovare un sostituto a Monnet che lasciava la guida dell'Alta autorità della CECA.
  • Posizione Italiana:
  • Venne decisa pochi giorni prima in un incontro in cui era presente il MAE + ministri economici + diplomatici.
  • Favorevole all'EURATOM: l'Italia non aveva risorse energetiche e quindi era l'occasione per avere dell'energia che all'epoca si pensava fosse a costo 0. L'Italia disponeva inoltre di grandi scienziati che avevano condotto innumerevoli studi in quell'ambito (Es. Enrico Fermi).
  • Comunità Economica Europea:
  • Aveva qualche riserva.
  • Temeva che l'industria italiana sarebbe stata messa in competizione con industrie molto più forti => il
timore era che aziende italiane fallissero con la conseguenza che lo stato avrebbe dovuto affrontare il problema della disoccupazione, tensioni sociali, etc. Vi era comunque questa visione ottimistica di prospettiva di sviluppo economico, di volontà di sviluppo economico, per cui si poteva accettare la partecipazione italiana alla CEE a patto di alcune condizioni (Sviluppatesi poi attorno ai negoziati di Messina e di Roma [1957]). Problema interessante del negoziato = rapporto franco-tedesco. Cosa chiedeva l'Italia (riuscendo poi ad ottenere gran parte di quanto richiesto)? - Politica sociale europea: - La comunità europea avrebbe dovuto occuparsi dei problemi sociali che si sarebbero creati con la creazione di un mercato unico. - Portò alla creazione del Fondo Sociale E
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
62 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher r.deluchi96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della politica estera italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Varsori Antonio.