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19/02/2016
Le migrazioni dei popoli IV-V secolo
Non si contesta l'arrivo dei nuovi popoli (romani, germanici), gli storici hanno
sottolineato gli elementi che accomunano questi mondi, questi mondi avevano
cominciato ad avere contatti prima delle migrazioni-invasioni, area
Danubio/Reno, confine dell'impero. Confine permeabile, era attraversato da
molti individui che provenivano dall'area germanica: mercanti, militari.
L'esercito romano si apre al reclutamento di individui che provengono da altre
popolazioni. Nel IV secolo passa un provvedimento che vieta ai senatori romani
che vieta di assumere la guida dell'esercito. Tra questi due mondi i rapporti
sono molto stretti.
Storiografia di un tempo si riferisce a queste popolazioni come barbari. Per i
greci i barbari erano quelli che non parlavano il greco. Fino al IV secolo a Roma
vi sono molte correnti di pensiero. Sentimento di preoccupazione verso i nuovi
venuti ma non si guarda con ostilità verso quel mondo. Movimenti di popoli,
invasioni, prospettiva nazionalista (italiane). Nazionalistica francese,
migrazioni, no invasioni.
Cosa sapevano i romani di queste popolazioni? Sappiamo che queste
popolazioni sono semi-nomadi = stanno in un territorio per qualche decina di
anni, sfruttano le risorse locali, conoscono e praticano l'agricoltura, sono
particolarmente abili nello sfruttare le risorse; incolto = prati, allevamento;
foresta, frutti naturali destinati all'alimentazione umana e animali; caccia.
Mondo romano, bosco, molta oscurità.
Il mondo dei campi è associato a dei valori positivi, la foresta è il regno dei
briganti, il luogo abitato dagli spiriti. I germani non hanno questa visione della
foresta, al contrario, la foresta/bosco, gioca un ruolo importantissimo.
Attitudine a sfruttare l'incolto, la foresta. Economia medievale = tradizione; il
medioevo eredita dall'ambito germanico. Germani, vivono in tribù, gruppi non
numerosi di uomini, queste tribù si mettono insieme per quando si devono
scontrare tra altre tribù. Incaricano un capo, capo elettivo, sta in carica fino a
quando c'è la guerra. Popolo in armi, tutti gli uomini sono uomini liberi e sono
guerrieri. Religione: praticano una religione sciamanico, sia possibile per il capo
di entrare in contatto con l'aldilà. Caratteri runici. Non sappiamo molto di
questi popoli. Non vi sono moltissime fonti lasciate da questi popoli. Anche le
fonti prodotte dai Romani non sono fonti neutre. La Germania di Tacito, fonte
per eccellenza, opera molto problematica. Compone quest'opera per criticare il
popolo romano e valorizzare i germani, fonte molto infida. A Fulda, monastero
germania, codice testimone della Germania di tacito. 100 anni dopo, Pio II,
chiede una copia di quell'opera, chiede che venga portata a Roma, viene
utilizzata per un fine politico.
1453 grande avvenimento: caduta di Costantinopoli sotto ai turchi. Si rivolge ai
principi cristiani dicendo di ricordare gli antenati. Prova a bandire una nuova
crociata contro i turchi. Appello al mondo cristiano. Tacito critica i suoi
contemporanei, i romani. Altro punto critico: il mondo dei germani viene
descritto come un albero genealogico ben costruito. Il quadro era ben più
complicato. Il tema delle origini dei popoli, è stato dopo la II° guerra mondiale,
oggetto di studi molto approfonditi. Gli storici si sono interrogati sull'origine dei
popoli. Tesi che critica quella visione dei popoli come gruppi a base biologica;