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Popolazione
I primi censimenti nazionali risalgono alla fine del 1700 (Spagna, USA, Inghilterra e Francia). In Italia, ogni dieci anni, ogni primo del decennio dal 1861 (unificazione).
Per quanto riguarda i secoli dell'Alto Medioevo alla prima parte del 1700, gli storici si affidano ad alcune fonti:
- Testimonianze dell'epoca (poco attendibili ed esaurienti) come pagine di diari, stampe, ecc...
- Dati catastali, dove all'interno si trovano le indicazioni dei "fuochi" (famiglie) e dei catasti (proprietà fondiaria);
- Dati parrocchiali, infatti la chiesa svolgeva il ruolo dell'anagrafe odierno. Nei registri parrocchiali si segnavano le nascite (per i battesimi), si segnavano le morti (per i funerali), si segnavano i matrimoni.
Nell'Europa pre-industriale l'uomo era una "merce" rara, ovvero la densità abitativa era scarsa. La Francia nel 1700 era popolata da meno di 20 milioni, in Italia...
Questo a causa del reddito, dell'ambiente,
delle conoscenze mediche ecc…demogra coL’andamento è determinato dal tasso di natalità e dal tasso di mortalità.
Natalità: rapporto tra i soggetti nati in un anno e la popolazione di un paese. Prendiamo i soggetti nati in quell’anno e dividiamo per il numero dei residenti in Italia alla ne dell’anno.
Mortalità: rapporto tra i soggetti morti in un anno e la popolazione di un paese. Prendiamo i soggetti morti in quell’anno e diciamo per il numero totale dei residenti in Italia alla ne dell’anno.
NATALITÀ
La natalità in età pre-industriale è influenzata su vari fattori naturali, culturali e sociali che incidono in negativo o positivo sulla fertilità:
- Di usa tendenza al celibato/nubilato. Questo influenza in modo negativo la natalità perché la religione aveva molto peso ed essa diceva che i figli potevano nascere solo da una coppia sposata. Questa tendenza al non sposarsi
“sistemarsi” quindi sisposavano più tardi;- limitato ricorso a pratiche anticoncezionali.
In età pre-industriale la natalità era potenzialmente alta. Questo perché in quel periodo il mondoera caratterizzato dall’ambiente agricolo ed in campagna le braccia, servono. Quindi fare bambinivuol dire avere braccia in più per il lavoro, in modo da poter aiutare la famiglia a sopravvivere. Conl’industrializzazione i gli inizieranno a sembrare bocche da sfamare invece che braccia, costianziché guadagni.
MORTALITÀ
Si distingue in mortalità ordinaria e mortalità catastro ca (epidemie, carestie, guerre…)
Le carestie e le epidemie di solito, in età pre-industriale, pesano più delle guerre. Questo perchédi solito quest’ultime riguardavano solo i militari. Nel 1900 non è cosi, si parla di guerre totali ed inquesto caso la popolazione civile, non solo i militari, è
direttamente coinvolta. Non solo per assistere i soldati al fronte, ma perché ci sono stragi e bombardamenti, i civili sono colpiti. In questo periodo i flussi migratori hanno limitato il rilievo sull'andamento complessivo della popolazione. Erano molto contenuti, spostarsi era difficile, costava moltissimo ed il sistema dei trasporti era scarso. Le strade erano poche, malmesse e pericolose. (Nella seconda metà dell'800 per esempio l'Italia può essere considerata un paese di migranti, questo perché nascono ad esempio le ferrovie ed il sistema di trasporti migliora generalmente.) Nell'età pre-industriale l'andamento demografico è determinato soprattutto dalla mortalità, molto elevata. Questo perché la natalità di solito è costante mentre la mortalità oscilla e se lo fa è in modo catastrofico (epidemie, carestie...).Moriva molto giovani (mediamente intorno ai 40-50 anni), per diverse ragioni ma soprattutto perché il reddito era basso. La miseria caratterizzava questo periodo storico. Miseria significa che da soli non si riesce a procurarsi il cibo, i vestiti, o ciò che serve per vivere (specialmente in inverno). Quindi mortalità molto elevata, natalità mediamente alta, il risultato è una popolazione molto giovane (piramide dell'età, che è una funzione che indica la distribuzione di un determinato territorio per classi di età).