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Samo
tra il 570-560 a.C. verrà distrutto da incendio e ricostruito qualche anno più
tardi.
Architetti: Teodoro (che era anche uno scultore) e Reco (entrambi viaggiatori
in oriente).
Ne parla Plinio: Teodoro ha fatto un labirinto a Samo (parlando di questo
edificio, perché è complesso). Finezza della sua arte: non è più massa di
volumi, ma è importante per il pregio e la qualifica la finezza della
decorazione.
- Diptero: duplicazione delle colonne anteroposteriori
- 21x8 colonne: 120 colonne, 105x50.20 metri
- colonne molto alte
- 40 scanalature
- La facciata presenta un’attuazione degli intercolumni progressivamente: uso
proveniente dall’Egitto
- Cella introdotta da pronao e suddivisa in 3 navate, ognuna ha 10 colonne.
Decorati con elementi torniti (tori filettati): elementi di raffinatezza.
Ipotesi ricostruttiva del Tempio di Samo: selva di colonne: con un toro e
un plinto tornito e capitelli senza le volute (toriformi). Architrave tripartita con
fregio a dentelli. Le colonne ancora a spigoli vivi. Non si sa nemmeno se il
motivo fosse perché non era finito. Il soffito era di tegole in terracotta e
corinzie, piane e sovrapposta.
Quarto Heraion:
Policrate: architetto che lo ricostruisce dopo l’incendio nel 529 a.C. L’edificio
non fu mai completato. Mantiene la forma diptera del modello precedente, ma
viene anche enfatizzato. Pronao e cella su 3 navate (forma identica). Quasi
19 metri di colonne (monumentali). Base e capitello in marmo, colonna in
arenaria. Le colonne presentano 24 scalanature.
Prima capitello meno ionico e scanalato, altra più ionico (capitello
decorato) liscia.
Tempio Artemision di Efeso.
- Architetto Teodoro
- 115x55.10: tempio più grande e tempio più ricco di decorazioni.
- Più fasi (4): tempio arcaico intorno all’VIII secolo.
- Periptero 4x8
- Riproposto nel VII secolo senza che ne si alteri la struttura
- colonne alte 19 metri, alte circa 8 volte il diametro: lo cita Vitruvio quando
parla dello ionico.
- Le basi sono quadrate: base di tipo orientale. Su di esse si posa il primo
rocchio: soggetti in bassorilievo di tipo mitologico (colonne celate), alcune
furono donate da Creso (re di Lidia) nel 440. Ubicate nella facciata
anteriore. I Persiani per autopresentarsi finanziavano i cantieri.
- Diptero, articolazione della cella incerta: variazione degli intercolumni.
- Le scalanature variano da 40 a 48, a spigolo arrotondato, alte 8 volte il
diametro.
- Le basi sono strane: molte su un plinto quadrato, altre con doppia scozia,
toro e astragalo e su di esse poggia il primo rocchio.
- Colonne celate a basso rilievo per enfatizzare la facciata: rappresentavano
alcune divinità (oggi al British Museum)
Colonne diverse: il primo capitello è molto stretto, il secondo è classico, il
terzo fiorate e di solito quelle fiorate (fioroni inseriti al posto delle volute) sono
quelle che hanno il rocchio scolpito.
Basamento del tempio di Artemide di Magnesia.
Tempio di Apollo a Didima:
720 a Didima,
- distrutto durante le
guerre persiane 404
a.C. e ricostruito in
seguito.
- Clone dell’Artemision e
dell’Hereum. Questi
santuari subiscono
quasi una
competizione per la
bellezza del tempio: la
tendenza è quello di
superare il tempio
precedente.
- 156x85m
- Elementi decorativi sulle
colonne, di forma umana (sfingi scolpite)
- Architrave a 3 fasce
- Struttura ipetra all’interno della cella
A Delfi e Atene c’è una sorta di
migrazione delle forme: approdano e si
modificano. Il dorico convive con lo
ionico e si influenzano tra di loro.
Tesoro dei Sifni:
riproposizione in chiave genetica del
mito vitruviano. L’edificio è diastilo, con
le colonne laterali del pronao sostituite
da fanciulle. Sembra quasi voglia tornare
alla genesi dello ionico: tratta 4 temi
diversi in ogni lato. Esempio postumo
delle cariatidi: sono delle Korai arcaiche: rigidezza delle forme che fungono
da sostegno e raffinatezza della caduta dei pepli (vestiti). Il fregio è continuo
(narrazione continua, il primo ionico che lo sfrutta). E’ uno ionico ma nel
complesso prerogativo dell’edificio e nelle strutture generiche dello ionico.
Non tende all’ortodossia, ma ostenta al fasto decorativo (per costruirlo non si
badò a spese).
Presenta un echino a forma di campana ribaltata. L’architrave non era
tripartita, ma piana. Policromia molto vivida.
Santuario di Atena Pronaia (pronaia= “prima del tempio” di Apollo.)
-Si trova tra il
tempio di Atena
e il tesoro di
Massalia.
-Themenos (=
recinto sacro)
separato
Delfi
-
-Ha funzione
ignota, a tholos
-Vitruvio:
architetto
Theodoros di
Focea nel 380 a.C.
- Poggiava su un podio di tre gradini con 20 colonne doriche
- Fregio dorico con metope e triglifi decorati in rilievo
- All’interno: 10 colonne corinzie
Tesoro di Massalia:
- in antis
- ricchezza decorativa
- Cimatio a foglie
- base prettamente orientale
- Capitello a doppio calice (dall’Egitto)
Tempio presso il fiume Ilisso
Eleusi, alleata di Atene (città
- importante per il culto di Demetra)
- 10x41
- Dedicato a Demetra e Kore
- Documentazione di Stuart e Revett