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RADIANZA
La ragione per la quale, queste
risposte sono definite ad alta
radianza e non ad alta fluenza, è
che sono proporzionali più alla
luminosità della fonte
luminosa(radianza), del raggio che
colpisce, che alla fluenza.
Quindi la risposta è proporzionale
alla radianza, fino a quando la
risposta non va a saturazione, ed
un ulteriore luce non ha più
effetto.
Abbiamo che un impulso fortissimo di luce, attiva la risposta, perchè il fitocromo risponde, ma fino
ad un certo punto, e posso avere anche un impulso prolungato nel tempo, ma ho avuto
un’altissima radianza che mi ha portato la risposta di fitocromo, e questa risposta va a saturazione.
Posso fornire anche altra luce, che ha un’alta radianza, ma non mi dà più risposte, perchè ho
attivato con l’alta radianza una risposta, che va a saturazione.
Le HIR non rispettano la legge della reciprocità, questo perchè hanno una radianza molto forte,
ed anche se è prolungata nel tempo, questo fino ad un certo punto loro rispondono, poi vanno a
saturazione.
Con le HIR, il fitocromo risponde fino ad un certo punto, poi va a saturazione, e posso fornire alla
pianta anche altra energia, ma quest’energia non serve, perchè ho attivato il processo.
Abbiamo detto all’inizio che la luce è importante per crescita, ed abbiamo detto anche che la luce
è importante come segnale che induce le
piante a rispondere ai vari ambienti, e ad
adattarsi.
Il ha questa caratteristica, e cioè
FITOCROMO
fa in modo di percepire la luce nel rosso, e fa
in modo che la pianta si possa adattare ad
ambienti differenti, che hanno una
percentuale di luce differente, perchè
abbiamo detto che, grazie alla sua caratteristica, il fitocromo può attivare delle risposte anche a
bassissima fluenza, ed attivare una risposta da parte della pianta.
Quindi se la pianta si trova in ambienti diversi, grazie alla percezione della luce, però nello spettro
del rosso\rosso-lontano, da parte di fitocromo, questo è capace di attivare delle risposte, che
rispondono all’ambiente dove vive la pianta.
Quindi, questo fotorecettore dà una risposta importantissima nell’adattamento delle piante ai vari
ambienti.
La , quindi la percezione dello spettro nel rosso della luce, varia
LUCE ROSSO\ROSSO-LONTANO sensibilmente a seconda degli ambienti, come
l’alternarsi delle stagioni, dove la percentuale di luce
che il fitocromo percepisce è luce ad alta radianza, nel
mese di giugno, mentre nel periodo autunnale, il
fitocromo può anche attivare delle risposte, ma sono
delle risposte a bassissima fluenza, e quindi si deve
adattare ai cambiamenti ambientali, ed anche alla
percentuale di luce che viene percepita.
A seconda dei cambiamenti ambientali, si possono modificare la percezione della luce, ed i livelli di
luce rosso\rosso-lontano, perchè a seconda dell’ambiente e della percentuale di radiazione che
arriva, possiamo avere spettri diversi del rosso e rosso-lontano.
Le piante, grazie al fitocromo, attivano un meccanismo importantissimo, che è la risposta di FUGA
DALL’OMBRA.
Le piante crescono verso la luce, perchè
cercano la luce.
Alle piante che vivono nei sottoboschi o nelle
foreste, non arriva proprio la luce, perchè la
chioma degli alberi fa da scudo, e quindi la
percezione che hanno della luce è
estremamente inferiore.
Loro percepiscono una percentuale di luce,
attivano la risposta, ed attivano la crescita del
coleottile, del mesocotile famoso, per cercare di
andare verso la luce, e quindi fuggire dall’ombra
ed arrivare ad una crescita che è verso la luce.
Quindi grazie alla percezione di fitocromo, della
luce nel rosso\rosso-lontano, le piante possono
attivare la fuga dall’ombra, e cioè far in modo
che ci sia una crescita verso la fonte luminosa.
Questa è una prima risposta mediata da fitocromo.
Quando io vi chiedo all’esame del fitocromo, e voi mi raccontate tutto di fitocromo, la mia
domanda è: Ma che cosa fa fitocromo? Come fa a rispondere questo fotorecettore?
Una delle risposte è proprio questa, è la , fa in modo che le piante percepiscano
FUGA DALL’OMBRA
anche una piccola percentuale di luce, per attivare una risposta alla crescita verso la luce.
Quindi il fitocromo è visto come segnale.
Il , inoltre, induce la dei semi, ma soltanto in alcuni semi, il fitocromo
FITOCROMO GERMINAZIONE ha un ruolo essenziale, mentre in altri
tipi di semi fitocromo non è importante,
perchè ci sono i:
, che hanno una grossa
1. SEMI GRANDI
riserva di zuccheri, soprattutto di
amido, e non richiedono la luce per
germinare, in quanto le piante utilizzano
la riserva di amido per attivare la
germinazione.
Quindi la germinazione, sui semi grandi, non viene attivata dalla luce, ma dalla disponibilità di
materiale nutritivo che hanno questi semi.
Quando parliamo di semi grandi, il fitocromo non interviene nella loro germinazione.
, che hanno pochissime riserve di amido, e queste riserve devono essere attaccate
2. SEMI PICCOLI
ma per un brevissimo tempo, e richiedono luce.
Subito dopo, quando i semi iniziano a germinare, hanno bisogno di fitocromo, perchè fitocromo,
grazie alla luce, deve modificare l’ambiente, ed attivare velocemente la germinazione, e la
formazione di piccole foglie, le quali percepiscono la luce, attivano la fotosintesi, e fanno in modo
che ci sia il materiale per la germinazione e la crescita delle piante.
Il fitocromo ha un ruolo essenziale nei semi piccoli, soprattutto delle graminacee, e non solo.
Nelle grosse riserve, il recettore della luce rossa non ha importanza, perchè i grossi semi non
hanno bisogno di risposte mediate da fitocromo, ma ce l’hanno i semi piccoli.
.
RITMI CIRCADIANI Il fitocromo regola i RITMI
, che sono numerosi
CIRCADIANI
processi metabolici, che le
piante compiono
alternativamente, quindi giorno-
notte, nell’arco di giorni o di
mesi, mediante cicli che vanno
da fasi di bassa o alta attività,
con una periodicità regolare di
circa 24 h.
Anche le foglie di mimosa fanno
questa cosa, dove se mettiamo
una matita vicino alle foglie di
mimosa, queste si richiudono,
hanno un movimento, che viene chiamato , ed è sotto azione di
MOVIMENTO NICTINASTICO
, alle foglioline di mimosa, ma anche di altre foglie che rispondono alla matita.
FITOCROMO
Se mettiamo una matita, o qualcos’altro vicino a queste foglie, queste si ritirano.
Ci sono alcuni fiori che, se ci avviciniamo con qualcosa, questi si richiudono subito.
Questi movimenti nictinastici sono tutti sotto azione di fitocromo, che reagiscono ad uno stimolo
ambientale.
Il fitocromo attiva la trascrizione di geni, perchè il fitocromo attiva un segnale per una risposta.
Invece la luce mediata nella fotosintesi, attiva una risposta di crescita.
La luce percepita da fitocromo, questo è un segnale che attiva una risposta all’ambiente.
Quindi il può interagire a livello dell’espressione genica, con il , e
FITOCROMO RITMO CIRCADIANO
quindi grazie all’espressione genica, regola i ritmi
circadiani.
L’espressione genica di fitocromo, regola una famiglia delle LHCB, che codificano proteine che si
legano alla clorofilla, ed è regolata attraverso un
ritmo circadiano, mediante l’espressione
dell’mRNA.
Alta espressione di LHCB, di .
GIORNO
Bassa espressione di LHCB, durante la ,
NOTTE
questo perchè non percepiscono la luce, e non c’è
bisogno.
Quindi l’espressione delle proteine che sono
implicate nella fotosintesi, sono sotto azione della luce rossa\rossa-lontano, mediata da fitocromo,
che regola l’mRNA nella codifica delle proteine, che sono implicate nella fotosintesi, e nella cattura
del segnale luminoso.
.
IL FOTOPERIODISMO Il è il cambiamento della
FOTOPERIODISMO
lunghezza del giorno, che può determinare dei
cambiamenti, e far in modo che dei processi
possano essere avviati in maniera diversa, e quindi
determinare l’inizio di un determinato processo.
Esempi sono dati da:
1. INIZIO FIORITURA
2. SVILUPPO DEI FIORI
3. RIPRODUZIONE ASESSUALE
4. FORMAZIONE DEGLI ORGANI DI RISERVA
5. DORMIENZA
Tutti questi processi sono dati dalla lunghezza del giorno, o la lunghezza della notte, e quindi la
brevità del giorno.
Siccome stiamo parlando di percezione della luce, questi sono tutti meccanismi, che accanto ad
alcuni ormoni, sono regolati da fitocromo.
Accanto alle gibberelline ed all’ABA, un ruolo essenziale nella dormienza, ce l’ha anche il
fitocromo. .
LA FIORITURA Ci sono dei fiori che possono fiorire, a
seconda dell’ eredità o meno, durante il
giorno o la notte.
Infatti possiamo avere:
, dove la fioritura
1. PIANTE BREVIDIURNE
avviene durante i giorni brevi.
Quindi il fitocromo percepisce la
lunghezza della notte, ed attiva la fioritura nei giorni brevi.
, dove la fioritura avviene durante i giorni lunghi.
2. PIANTE LONGIDIURNE
Quindi il fitocromo percepisce la lunghezza del giorno, ed attiva la fioritura nei giorni lunghi.
, dove la fioritura avviene tra limiti precisi di lunghezza del giorno e
3. PIANTE INTEMEDIODIURNE
della notte.
Non tutte le piante fioriscono contemporaneamente, ma ci sono anche piante che fioriscono in
questo periodo (autunno), perchè viene percepita la lunghezza del giorno e della notte, e sono le
piante brevi diurne, che nei periodi invernali abbiamo una notte molto lunga e dei giorni molto
brevi.
Il periodo di marzo, aprile, maggio, abbiamo lunghezze del giorno, del buio, e della notte, che sono
più o meno di 12 e 12 ore.
Invece in estate abbiamo giornate molto lunghe e notti molto brevi.
Quindi il fitocromo riesce a percepire queste differenze, ed attiva i processi di fioritura, a seconda
della lunghezza del giorno e della notte.
Il fitocromo non misura il giorno, ma misura la lunghezza della notte, e si attiva a seconda della
lunghezza della notte.
Quindi attiva la fioritura in un particolare
periodo dell’anno.
.
IL MECCANISMO DI FITOCROMO
Le risposte indotto dal fitocromo possono essere risposte che attivano:
1. EVENTI BIOCHIMICI
oppure possono:
2. REGOLARE L’ESPRESSIONE GENICA
Gli , ve l’ho fatto vedere all’inizio, e vi ho detto che la luce, come segnale, attiva
EVENTI BIOCHIMICI il calcio, ed in questo caso parliamo di
ed della
DEPOLARIZZAZIONE IPERPOLARIZZAZIONE
membrana plasmatica.
Quando abbiamo depolarizzazione o
iperpolarizzazione della membrana plasmatica,
abbiamo i flussi ionici che cam