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Edificio più a Nord del complesso paestano
Paestum
- In realtà non è dedicato a Cerere, ma ad Atena. Noto quindi più
correttamente come tempio di Cerere Atena.
- Dimensioni molto minori rispetto alla basilica. 31x13 metri
- Periptero esastilo (6x13, cioè due più una colonna)
- Anticipazione del modello partenonico
- Sviluppo equilibrato della pianta. Il pronao ha colonne ioniche, rappresenta
la compresenza di più ordini
- Mix di tendenze ionizzanti
- L’ordine ionico compare anche nella trabeazione: cimazi modanati,
scomparse le gutte. Ora la pietra è molto abrasa ci sono solo tracce di
questi elementi (materiale friabile)
- Fregi di ovuli e dardi e a fogliette (sotto)
- Fregio con tre triglifi
- Nel sotto echino ci sono elementi ionizzanti
- Il fronte e la parte postica del tempio sono privi della cornice orizzontale, al
suo posto le cornici laterali risvoltano diventando cornici fortemente
aggettanti sui due lati del frontone cassettonate
- Le colonne sono tutte inclinate verso l’interno
Tempio di Nettuno.
- Paestum - Secondo tempio
dedicato a Hera o a
Poseidon.
- 460-450, registra il
marcato influsso (è
tardo rispetto agli
altri di Paestum)
- in pietra calcarea
- Periptero 6x14,
60x25 metri
- Marcata influenza
della madre patria: è
la fine dello
sperimentalismo
-pronao con due
colonne in antis e
opistodomo
- Articolazione interna con 2 navate laterali, doppiamente in antis. Due file di
7 colonne doriche sovrapposte (una di minore dimensioni, sembrano
quasi una colonna unica).
- Variatio che presenta anche diverse scalanature
- Le rovine hanno conservato l’alzato
- Pronao si divide dalla cella con una separazione paretale più spessa.
- Proporzione arcaia: colonne 4.88m hanno un rapporto di 4+1/4 a 1, sono
ancora tozze.
Tempio di Atena Aphaia
Egina - 510-490 a.C.
-prima dedicato a Aphaia
(dea dei naviganti,
cacciatori e della terra),
poi a Atena
-Sopra la grotta di
Aphaia
-Costruita in pietra
calcarea locale (grigio
azzurro) rivestita in
stucco e polvere di
marmo e dipinta di color
bianco crema.
-Gli elementi come i
capitelli, gli elementi
scultorei sono in marmo.
- 28x13m
- Anfiprostilo
- Successivamente vengono aggiunte grate metalliche nella cella per creare
l’adyton.
- I greci si dedicano anche all’interno con strutture architettoniche anche
complesse, a doppio ordine
- colonne monolitiche, hanno intercolumni regolari tranne agli angoli dove le
colonne sono inclinate per correzione ottica e le colonne d’angolo sono
leggermente inspessite.
- Stilobate convesso al centro
- Correzione dell’entasi
- Capitelli arcaici e schiacciati
- E’ stato possibile ricostruire la colorazione della facciata, con
un’architettura di tipo greco-classico (rosso, blu, bianco colori brillanti)
- Caratteristiche recuperate dal Partenone
Teoria del dato empirico: il momento in cui l’occidente scopre la Grecia
classica coincide con l’affermarsi del neoclassicismo e con la ripresa degli
ideali classici. L’istanza di origine (dorico) incide sulla stessa identità
estetica della forma. La forma ideale è quella in cui la decorazione è
minima (secondo Winkellman: contro il barocco), rispetto a quella sviluppata
con il barocco, in cui viene esaltata la decorazione eccessiva. La vera
bellezza è poter vedere la linea: è pura quanto meno avrà ombre e
plasticità. La forma è il guscio dell’idea.
In questo contesto la Grecia non può essere colorata, perché il bianco è il
colore della purezza, il colore è peccato.
- Scena di combattimento sul timpano tra Egineti e Romani. Al centro si ha
le divinità, al centro i morti e i feriti. Canova venne chiamato per
ristrutturarlo. Cambia il concetto di opera d’arte: non più come forma e
disegno, ma come materiale.
Delfi
Epicentro: tempio di Apollo (5)
- 513 a.C.
- edificio dorico, sesto costruito in sito dopo che il quinto fu distrutto da un
terremoto.
- Il santuario era chiuso da un grande recinto (temenos), dà forma al
complesso. Organizzato sulla base del percorso (via sacra) che scende
lungo il declivio. E’ un percorso che detta la disposizione degli edifici (non
una griglia, ma un ritmo nella composizione degli edifici): tema importante
insieme alla scelta delle viste per posizionare gli edifici.
(2) colonne a parte ioniche, perché hanno la base. Sviluppo dello ionico
anche con la variante della base anche in Attica, non solo in Ionia.
(4) Tempietto in antis, microarchitettura è molto piccolo (6.70x4.70)
- Un gioiellino dorico -Marmo pario
-Una serie di miti
civilizzatori
-Tetto a falde molto
basse: senso di
schiacciamento
corretto dalle strutture
scultoree costituendo
un’appendice che lo
slancia verso l’alto.
Tempio di Zeus
- Olimpia
-470-460 a.C.
-Architetto locale del
Peloponneso Libone
di Elide.
-Pietra calcarea
rustica e
disomogenea: ha
un’aspetto marmoreo
grazie allo stucco.
-Tegole e goccialatoi
in marmo: elementi accessori e decoratori in marmo.
- Proporzioni 1:2, quasi forma di equilibrio partenonico.
- Ospita la statua crisoelefantina di Zeus (VII meraviglia del mondo): doveva
ospitare una statua molto grande oro e avorio con base di pietra di eleusi.
perciò forma “parabasilicale”, in 3 navate, scandite da cancellate che
mediavano la vista e l’accesso alla statua stessa. Ci sono dei ballatoi al
secondo piano.
- Il pavimento erano mosaici di ciottoli bianchi.
- Tutto è commisurato a multipli e sottomultipli del modulo (interasse di 16
piedi).
- Cella 3x9moduli.
- Facciata decorata (come tempio di Egina): colonne bianche e triglifi blu e
rossi.
- Le metope del pronao e dell’opistodomo rappresentano avvenimenti della
storia greca: il tempio racconta una storia greca.
Agrigento
Lungo una fascia sono collocati gli edifici sacri
enorme e rialzato
Tempio di Zeus Olimpio -Eretto dal tiranno
Terone.
- iniziato il 500 a.C.
lasciato incompiuto nel
406 a.C.
-52x108m
-17 metri
-diametri 4.42m.
-La cella è un lungo
ambiente scandito da
pilastri a base
quadrata.
-Ritrovati petroni leonini
e gocciolatoi (con teste
di leone).
-Peculiarità tecnologica
e formale dell’edificio:
blocchi di pietra con
incisioni a ferro di
cavallo.
-Le colonne perimetrali
non sono isolate ma
sono semicolonne