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SOVRANITA’ POPOLARE:

Il termine sovranità ha origine storica e deriva dal

costituzionalismo francese; dopo la Rivoluzione

Francese il re viene ucciso e i cittadini sono costretti

a riformare lo Stato basandosi sulla nozione di

“Popolo sovrano” (1793).

Quindi il popolo ha il potere politico ed è la fonte di

legittimazione del potere statale; di conseguenza lo

Stato è l’emanazione della cittadinanza.

Lo schema fisso della sovranità è diverso per:

-Stato Federale, dove la sovranità è distribuita allo

stato federale e ai membri con ognuno una propria

costituzione.

-Confederazione di Stati, unione fra stati

indipendenti e sovrani, privi di costituzione.

FORMA DI STATO:

E’ un’organizzazione con soggettività giuridica

(supremo in un certo territorio), che identifica i

rapporti fra lo Stato e chi ci vive, quindi fra chi

governa e chi è governato e i vari mutamenti dalla

pace di Westfalia ad oggi.

E’ quindi differente dalla forma di governo che

invece riguarda i rapporti fra gli organi dello stesso

Stato, e in che modo è organizzato il potere politico.

Ad esempio: Ingh. F.D.G parlamentare, nelle Americhe F.D.G

presidenziale, in Europa F.D.G prima monarchica poi

parlamentare razionalizzata (weimar) poi Rep.

Semipresidenziale, in Svizzera e Francia Rep. Direttoriale.

STATO ASSOLUTO:

Francia, inizio seconda metà ‘600 – prima metà ‘800.

Tale Stato si caratterizza per:

- accentramento del potere nelle mani del sovrano

(re) che poteva però esercitarlo solo in alcune zone e

che si serve di personale burocratico come

funzionari e ministri che lo assistono in quanto

uomini di fiducia.

- potere del re sia illimitato in quanto legittimato

direttamente da Dio, sia limitato ad opera di non

costituzioni ma regole di consuetudine che anch’egli

deve rispettare.

- divisione in classi sociali e riconoscimento

dell’aristocrazia.

I poteri del re sono:

- amministrare la giustizia

- riscuotere le tasse per armare l’esercito

- fare ordinanze (non vere leggi) con l’appoggio del

Parlamento che erano consuetudinali in quanto

derivavano da quelle romane.

Divisione dei poteri:

Il re in Europa sceglie i suoi ministri quindi, a

differenza dell’Inghilterra in cui il re deve sottostare

al Parlamento, detiene potere esecutivo legislativo e

giudiziario. La divisione risale all’opera di

Montesquieu che studiò in Inghilterra il loro diritto

diviso in giudici indipendenti. La loro è infatti una

Common Low, dove il giudice stesso crea il diritto; la

nostra è una Civil Low, dove il giudice interpreta le

leggi.

-COSTITUZIONALISMO MODERNO:

U.S.A, 1776-1803

In questo caso il re condivide il potere con un

Parlamento eletto e con il governo. La regina in Gran

Bretagna infatti non si intromette nelle vicende

economiche, è affiancata da un premier (Mercy) ed è

solo il simbolo dell’unità nazionale.

In questo periodo accadono 6 eventi importanti:

29 giugno 1776: le Colonie iniziano a darsi delle

 Costituzioni; quella più importante è la Virginia

poiché dà importanza alla dichiarazione dei

diritti (Bill of rights).

4 luglio 1776: dichiarazione di indipendenza

 1777: approvati gli Articles of Confederation; la

 struttura statale però è debole.

1787: viene infatti chiamata la Convenzione di

 Philadelphia che dà origine ad una costituzione,

moderna in quanto rappresentata da corpi

elettivi. E’ inoltre la prima ad essere espressione

del potere costituente, straordinario e irripetibile

(ci si può ricorrere una volta in casi estremi dopo

una dittatura, guerra, colonialismo ecc).

Tale potere costituente ha poteri costituiti

(legislativi, esecutivi e giudiziari) e una

assemblea costituente (2 giugno 1946). Se si

convoca una nuova assemblea costituente,

quella precedente si perde e c’è la così detta

rottura costituzionale.

La costituzione è rigida e può essere modificata

con un procedimento diverso rispetto a quello

delle leggi ordinarie ma non può essere

superata; non possono essere messi in

discussione il diritto di voto, laicità, pluralismo

ecc. Tale costituzione prevede quindi che venga

implicata anche la minoranza e dà origine ai

referendum (in vigore quando non c’è la

maggioranza assoluta). In Svizzera e in Spagna

può essere riscritta totalmente.

Inoltre la costituzione è stabile (resta fino al

1987) ed individua il potere negli organi supremi

(presidente e congresso); ciò garantisce la

libertà individuale.

In modo differente avviene in Europa in quanto

non sono votate dai rappresentati del popolo ma

concesse dal re.

Si instaurerà una Costituzione in Italia nel 48, Francia 1815

e poi Francia e Belgio nel 1830.

26 agosto 1789: C’è La Riv. Francese che

 trasforma il Terzo Stato in assemblea nazionale i

cui rappresentati approvano la “Dichiarazione

dei diritti dell’uomo e del cittadino”.

ART.1= uomini liberi e uguali nei diritti.

ART.2= l’associazione politica deve conservare i

diritti dell’uomo

ART.6= legge come espressione della volontà

generale.

ART.16= se non c’è garanzia dei diritti, non c’è

una costituzione.

1803: La Corte Suprema (organo giudiziario più

 importante) deve risolvere una controversia tra

Merbury nominato ministro di giustizia da

Adams, e Madison, nominato giudice di pace dal

neopresidente Jefferson. Merbury accusa

Madison e introduce la legittimità di una legge in

contrasto con la costituzione. La corte suprema

riconosce questa superiorità della costituzione e

quindi tutti i giudici devono disapplicare quella

legge ritenuta incostituzionale. (controllo

costituzionale applicato poi in Europa solo negli

anni ’20).

Quindi la costituzione racchiude le seguenti

caratteristiche:

- è un organo giuridico con norme giuridiche

- è superiore alle norme dell’ordinamento

- contiene valori che rispetta anche il legislatore

- ha una forma di governo ovvero distribuisce il

potere

- è espressione del popolo

- rappresenta il contratto sociale tra cittadini (Noi

accettiamo tutti i partiti)

- può essere scritta o orale (Solo quella inglese è

orale).

-LO STATO LIBERALE:

‘800.

E’ uno stato monoclasse dove i cittadini hanno

libertà e diritto sia alla proprietà che alla

partecipazione della vita pubblica. Solo per il voto

la possibilità di partecipazione era limitata a chi

aveva un certo reddito.

E’ una monarchia costituzionale dove il re rinuncia

ai suoi privilegi in favore della borghesia e del

Parlamento con il quale condivide i poteri. Allo

stesso tempo il re si concede carte costituzionali

ovvero gli viene riconosciuto un governo del re.

(mano a mano in Ingh. e in Italia verrà escluso e la forma di

governo sarà solo parlamentare).

-Come nello stato assoluto vige il Laissez-faire

ovvero il re approva alcuni servizi per lo sviluppo

economico e protegge le frontiere ma non

interviene nelle decisioni politiche tra privati.

Le principali caratteristiche dello Stato sono :

..Amministrazione statale= non deve indebitarsi

..Stato di diritto= gli organi dello stato devono

rispettare le leggi dello stato ovvero la legislazione

(principio di legalità).

Le caratteristiche della costituzione sono:

..Sono concesse dalle monarchie nazionali

(derivano dal re)

..Sono dualiste (re e borghese). Successivamente

con la regina Vittoria si vuole ottenere solo la

fiducia del parlamento.

..Non sono superiori alle leggi

..Sono flessibili (è sufficiente una modifica della

legislazione ordinaria.

..Le corti costituzionali iniziano a riconoscere

alcuni diritti come l’uguaglianza che era ancora

formale.

-STATO LIBERALDEMOCRATICO O STATUTO

ALBERTINO:

Nasce con lo Statuto Albertino, 1848.

E’ ancora uno stato liberale con una costituzione

flessibile dove il sovrano condivide il potere con il

Parlamento bicamerale; il senato ha infatti nomina

regia anche se venivano scelti dal governo e ha

poteri legislativi (anche se non aveva rapporti

stretti con la camera). BICAMERISMO PARITARIO E

PERFETTO.

Qui il re perde il suo potere esecutivo avendo

perso il controllo sul governo che è ora controllato

dal Parlamento; gli unici poteri che continua ad

avere sono politica militare ed estera.

L’assenza di veri partiti (come in Inghilterra con

liberali e conservatori) dà origine a

raggruppamenti di deputati come la dx e sx storica

che sono però instabili.

Con la Prima Guerra Mondiale si hanno molte

perdite e la fine dello Stato Liberale si ha proprio a

causa dell’incapacità di riformarsi; i reduci di

guerra chiedono i diritti e i riconoscimenti e lo

Stato Liberale glieli concede. Si formano così i vari

partiti che prendono il sopravvento nonostante

non abbiano la maggioranza dalla loro parte

(socialista, popolare ecc). Tali partiti di massa

riconoscono quindi i DIRITTI SOCIALI, dando origine

allo Stato Sociale.

-LO STATO SOCIALE:

Si forma quindi grazie alla crisi economica, al

suffragio universale e ai diritti sociali sostenuti

dallo Stato.

Nel 1919 la crisi porta:

-In Germania l’instaurarsi della Repubblica di

Weimar con un dualismo parlamentare

(parlamento e presidente).

-Negli U.S.A alla politica del New Deal di Roosevelt

che elimina le caratteristiche dello Stato Liberale

per instaurare un governo federale.

-In Italia forme di autoritarismo come nazismo e

fascismo che si concludono con la Seconda Guerra

Mondiale.

-STATO AUTORITARIO:

Fascismo e Nazismo violano la libertà dei cittadini

quindi cancellano l’ordine costituzionale e

accentuano l’accentramento del potere a un

partito o a un dittatore.

Nascono quindi con la crisi del Partito Liberale e

sono accettati dalla borghesia in quanto visti come

ristabilitori dell’ordine.

Partito sociale, fascismo e nazismo sono

accomunati da ideologie nazionaliste,

dall’importanza di un unico partito, dalla nascita

inizialmente democratica, dalla presenza di molti

titoli nel dittatore e dalla limitazione dei diritti. In

tutti e tre i casi quindi il partito poi si è trasformato

in Stato.

La nostra costituzione nasce in antitesi al fascismo

per non ricommettere gli stessi errori; ad esempio

non è elogiato al massimo il

Dettagli
A.A. 2017-2018
14 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessica.paradiso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Furlan Federico.