vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CENTURIATA.
Minori: edili e quaestori. Prendevano gli auspici minori.
Nominati dai COMITIA TRIBUTA.
Ordinarie: previste dal regolamento ovvero si rinnovano in
quanto parti della civitas
Straordinarie: come quella del dittatore, nominato per solo 6
mesi in casi di gravi problemi interni o aggressioni esterne. Le
magistrature vengono sospese e il dittatore è aiutato dai
Magister Equitum.
Permanenti: quando allo scadere della carica del console non
ci sono periodi “vuoti” ma se ne nomina un altro subito.
CURSUS HONORUM:
Tappe della carriera stabilite nel 180 a.C dalla LEX VILLIA.
1-Console, 2-Pretore, 3-Magistrato(edile), 4-Quaestore.
LE ASSEMBLEE POPOLARI:
1) COMITIA CENTURIATA: hanno origine monarchica, non vengono
cancellate ma continuano ad occuparsi solo del diritto privato
ovvero a chi assegnare l’imperium. Tali comizi sono formati da
30 dittori che rappresentano le curie.
2) COMITIA CENTURIATA: diventano assemblea solo in epoca
repubblicana, e sono divisi in centurie:
-18 centurie di cavalieri
-170 centurie di fanti divisi in classi: 1°(80), 2°-3°-4°(20),
5°(30) e divisi fra iuniories (fino 45 anni) e seniores (fino 60
anni)
-5 centurie, 4 di artigiani e 1 di proletari.
Tali comizi servivano per processi criminali e per eleggere i
magistrati Maggiori.
Come si votava: il magistrato proponeva il disegno di legge
attraverso il Praescriptio, con indicato il sunto di questo iter
legislativo. Infine c’era il testo di legge e poi la Santio ovvero
la formula che vincolava la legge. Gli elettori passavano
attraverso gabbie e percorsi per arrivare dallo scrutatore che
prendeva nota del voto su tavolette cerate. Il voto era U.R (uti
rogas= approvo), A (antico= non approvo), N.L (non liquet=mi
astengo).
-COMITIA TRIBUTA: si differenziavano in base al domicilio:
31 tribù rustiche, tante ma poco affollate di propr. terrieri.
4 tribù urbane, poche e affollate di artigiani e proletari.
Tali comizi eleggevano i magistrati Minori.
-CONCILIAS PLEBIS E TRIBUTA: che ora valevano per tutto il
popolo.
DIFFERENZA RE E MAGISTRATO:
Imperium, solo alcuni (mentre altri Potestas)
Carica vitalizia, carica temporanea
Mai responsabile, non responsabile durante la carica ma può
esserlo dopo.
DALLA REPUBBLICA ALL’IMPERO.
Polibio parla di un duraturo equilibrio per quanto riguarda la pace
romana e lo sviluppo della Repubblica. Ciò porta ad estensioni
territoriali e commerciali ma anche a seri problemi come:
LA QUESTIONE AGRAGRIA: I militari impegnati al fronte
abbandonavano gli appezzamenti di terreno e una volta tornati
non erano più utilizzabili. Così li vendevano all’aristocrazia, ai
latifondisti e loro abbandonavano le campagne per andare in
città.
Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe Tibero Sempronio
Gracco. Egli propose la “Lex Sempronia Agraria” che a
immagine e somiglianza della Lex Licinia Sestia voleva
beneficiare i contadini con la distribuzione delle terre, per
creato un ceto medio (La distribuzione era fatta da tre uomini
eletti dai concilia plebis: 500 iugeri per famiglia, +250 iugeri al
primo figlio maschio, +250 per gli altri figli). Il resto delle terre
veniva distribuito ai più poveri in lotti di 30 iugeri in quanto
Tiberio pensava che i lotti erano inalienabili (non potevano
essere venduti). La distribuzione fu inoltre favorita dalla morta
del Re di Pergamo che lasciò a Roma l’eredità delle sue terre.
Tiberio per attuare tutto ciò si ricandida ma l’aristocrazia non è
d’accordo; manda quindi un Pontefice Massimo della famiglia
degli Scipioni a bloccare l’assemblea elettorale. Egli accusa
inoltre Tiberio di voler modificare la democrazia che infatti
poco dopo viene ucciso. Dopo la sua morte i concilia plebis
emanano un Plebiscito dove dichiarano lecita la possibilità di
ricandidatura.
Nel 123 verrà eletto il fratello Caio Sempronio Gracco che
attua una Lex Frumentaria fissando la vendita del grano ad un
prezzo politico (in favore della popolazione).
LA QUESTIONE DELLA CITTADINANZA: Caio si preoccupò della
situazione degli Alleati Italici, grazie al quale Roma aveva vinto
battaglie e conquistato territori. A Roma infatti
c’erano cittadini latini che chiedevano privilegi come il diritto
al commercio, all’emigrazione, politico (per votare), e di
matrimonio misto. Così Caio volle premiare questi alleati e ciò
non piacque alla plebe che perse dunque i privilegi; Caio alla
sua terza candidatura fu ucciso.
Gli Italici così chiesero solo la cittadinanza ma non la
ottennero; formarono quindi la Confederazione Italica con una
loro Capitale, un loro Senato, un’assemblea popolare e una
moneta. Vinsero poi lo scontro armato e ottennero la
cittadinanza solo i fedeli (LEX IULIA 90 a.C) e coloro che ne
avessero fatto richiesta entro i due mesi (LEX PLAUTIA PAPIRIA
89 a.C). Inoltre nell’89 con la LEX POMPEIA viene conferito ai
Latini lo IUS LATII ovvero la cittadinanza agli abitanti della
TransPadania.
Con la morte di Caio arriva Mario che riforma l’esercito in
quanto la guerra Romana-Italica l’aveva distrutto; ora non era
più basato su un ordine timocratico ma sull’arruolamento di
persone senza censo ovvero nullafacenti che vedono nella
carriera militare un guadagno e un mezzo di avanzamento
sociale. Mario premierà tali volontari concedendogli alcuni
privilegi come spartirsi il bottino e ricevere la cittadinanza.
Mario dopo la 7° candidatura di console muore e viene
sostituito da Silla.
Silla , essendo aristocratico, nell’88 a.C limita i poteri delle
assemblee popolari e dei tribuni della plebe dando vita ad una
politica favorevole al Senato. Come ricompensa, la Lex Valeria
lo proclamerà dittatore, con il potere di riscrivere la
Costituzione. Tale potere lo porterà a :
- confiscare beni e fare liste di prescrizione per gli avversari
politici.
- dato che il Senato si era dimezzato da 300 a 150, lui riporta il
numero a 300 e ne aggiunge altri 300 a lui fedeli.
- eliminare il prezzo politico del grano.
Fa però anche riforme positive tra cui:
- aumenta il numero dei pretori a 8 e stabilisce tribunali
permanenti presieduti ognuno da 1 pretore che si occupava di
un reato.
- divide il potere civile (console) da quello militare (governatori
di provincie), mentre prima il console li aveva tutti e due.
- riforma le magistrature (scadenze, sequenza, età etc)
- applica calmieri ai prezzi, ma ciò durò ben poco.
Nell’anno 80 Silla si dimette ed entra in gioco Pompeo.
I TRIUMVIRATO:
Formato da Pompeo, Giulio Cesare e Crasso. E’ un accordo
formatosi nel 61 a.C ed è politico ma privato, quindi non
istituzionale.
1) Pompeo: essendo proconsole doveva occuparsi di 1 provincia; in
realtà nel 67 con la Lex Gabinia gli affidano il controllo di tutte le
provincie costiere in modo da distruggere i pirati.
2) Giulio Cesare nel 59 diventa console e fa diverse riforme:
- Legge Municipale: prevede l’istituzione di municipi nella zona
della Gallia e degli Italici in modo da velocizzare la romanizzazione.
Tali municipi erano governati da collegi di magistrati (2 o 4
magistrati detti IURE DUCUNDO che amministravano la città; 2 o 4
magistrati detti AEDILICIA POTESTATE che avevano i poteri degli
edili curuli).
- Legge sulle Provincie: i consoli (per un anno) e i pretori (per due
anni) governavano le provincie.
- Legge sui Sacerdoti: voleva ampliare gli Augeri
- Legge sui Magistrati e sui Quaestori: portò i primi a 16 e i secondi
a 40.
- Legge contro il lusso: voleva risparmiare per la guerra
- Legge sulla composizione dei tribunali: metà senatori e metà
cavalieri
- Provò a riformare e a codificare il diritto
- Legge sui Senatori: li portò a 900.
- Lex Iulia (49 a.C): diede la cittadinanza agli abitanti della
TransPadania.
Cesare diventò poi dittatore così si pensò volesse eliminare la
repubblica; fu ucciso infatti con una congiura.
I suoi eredi furono Marco Antonio (il suo magister equitum, fedele
collaboratore politico) e Ottaviano (erede personale in quanto lo
adottò ed era figlio di sua nipote).
II TRIUMVIRATO:
Nasce nel 43 (1 anno dopo la morte di Giulio Cesare) ed è formato
da Marco Antonio, Ottaviano e Lepido. Era un accordo sta volta
ufficiale, non più privato, costituito per rifondare la Repubblica e
quindi dare un ordinamento al Senato.
Nel 42 gli uccisori di Cesare vengono uccisi
Nel 37 il triumvirato venne rinnovato per altri 5 anni
Nel 36 Lepido è costretto a dimettersi
Nel 31 Ottaviano e MarcoAntonio si scontrano nella battaglia di
Azio.
Ottaviano vince e diventa l’unico padrone di fatto di Roma.
DALLA REPUBBLICA ALL’IMPERO:
Ottaviano ottenne 3 poteri straordinari:
1- consolato reiterato: dopo aver finito la carica di console può
essere subito rieletto
2- poteri dei tribuni della plebe ad esempio l’inviolabilità tributizia
(chi lo importunava diventava sacer )
3- era imperator per sempre.
Il 13 Gennaio del 27 a.C ci fu una seduta straordinaria del Senato
dove Ottaviano fa finta di restituire i suoi poteri, trattenendo quelli
più importanti. Così il Senato gli conferisce l’Imperium per 10 anni
sulle provincie non pacificate, e gli attribuisce il titolo di AUGUSTO
(da Augere= crescere).
Nel 23 a.C ottenne due poteri importanti che poi avranno tutti gli
imperatori suoi successori:
IMPERIUM PROCONSULARE MAIUS INFINITUM:
proconsulare perché magistrati maggiori e proconsoli potevano
governare una provincia; maius perché è superiore al potere
degli altri proconsoli; infinitum perché non ha né limitazioni
temporali (per sempre) né spaziali (governa tutte le provincie).
TRIBUNICIA POTESTAS:
Ha tutti i poteri dei tribuni della plebe quindi può convocare il
popolo e il Senato e ha poteri di polizia.
Grazie a questi due poteri ha il controllo sia sull’esercito che sul
popolo. (invece Pompeo con la Lex Gabinia aveva solo l’imperium
maius che durava solo 3 anni)
IL PRINCIPATO:
Varie ipotesi:
A- si vede nel principato una monarchia
B- si vede nel principato una repubblica.
C- Mommsen vede nel principato una diarchia tra Principe e
Senato.
D- Arangio Ruiz vede il principato come protettorato interno
ovvero colui che svolge la funzione di protezione nei confronti
della Repubblica.
E- Frezza parla di patronato ovvero rapporto fra principe e
sudditi.
F- Fabbri parla di ordinamento sovranazionale interno
(Repubblica) ed esterno (principato).