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Appunti di Paleografia greca

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola alessandrina o onciale copta è caratterizzata da asse verticale, occhiellature, alternanza di modulo (lettere di modulo largo e lettere di modulo stretto), tendenza a prolungare i tratti finali delle lettere con pseudo-legature. - Vaticano greco 2125, codice marcialiano o codex Q: vergato in Egitto intorno al 700, contiene il libro dei profeti; - Borgiano Copto 109, o codex T dei Vangeli: vergato in Egitto nel V-VI sec.
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Dal corso del Prof. S. Lucà

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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola biblica a partire dal V sec. comincia a presentare deroghe dalle forme canonizzate. La decadenza di questa scrittura permette di individuare ambiti diversi: le diverse deroghe si cristillazzano in forme particolari e connotative in ambienti diversi. Due sono gli ambienti principali: - ambiente siro-palestinese: Codice N o Vaticano greco 2305; Vaticano greco 2061; frammento di Cassio Dione; - ambiente italo-greco: Codex Rossanensis; Patmiaco 33; Barberino greco 336; Laudiano greco 35; Vallicelliano C 34 3.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura maiuscola biblica (II-IV sec. d.C.) presenta asse rigidamente verticale, modulo costante quasi quadrato, forme geometriche, tratti verticali di massimo spessore, orizzontali di minimo spessore con effetto di chiaroscuro. Si chiama maiuscola biblica perché i tre codici più rappresentativi di questa scrittura contengono testi biblici: - Codice Vaticano greco 1209 o Codice B; - Codice Sinaitico; - Codice alessandrino. A partire dal V sec. questa grafia comincia a presentare deroghe dalle forme canonizzate, es.: - Codice Vindobonensis Mediceus greco 1.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Nell'antichità il libro è il rotolo di papiro. Il IV sec. rappresenta il trionfo del codex. Il codex è in pergamena, materiale che deriva dalla pelle di pecora, agnello e capretto. Si ricavava un foglio, poi piegato in due, da cui si otteneva il bifolio. La piegatura a quattro (in quarto) e a otto (in octavo) dipendeva dalla grandezza dell'animale e dalla taglia del libro. Più bifolii formavano il fascicolo. Il quaternione è un fascicolo di quattro bifolii. In un foglio si distingue il lato carne e il lato pelo. Secondo la legge di Gregory le pagine in contatto devono essere dello stesso tipo. più fascicoli formano il volume. I fascicoli potevano essere numerati o meno con lettere dell'alfabeto.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Le grafie sono diverse, ma ci sono dei tratti connotativi adoperati da ogni comunità (ad esempio lo stile di Reggio del XII sec.). Quando lo stile di una comunità si irrigidisce si passa al canone: le forme grafiche diventano la regola che la comunità deve seguire come un modello necessario. Nelle scritture bizantine la stilizzazione dura 70-80 anni, la canonizzazione dura 5-6 secoli.
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Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura libraria greca, attestata tra VIII a.C. e XV d.C., presenta due fasi: - scrittura maiuscola (IV a.C.-IX d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema bilineare; - scrittura minuscola (IX d.C.-XV d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema quadrilineare. Il modulo è il rapporto tra l'altezza e la larghezza delle lettere. Il ductus è la maggior o minor velocità nel condurre il calamo. Il legamento è un collegamento spontaneo tra due lettere. Il nesso è un legamento voluto tra due lettere. Il tratteggio è il numero dei tratti che compongono una lettera.
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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Oggetto di studio della paleografia greca è il libro manoscritto, degli aspetti materiali del libro e degli aspetti grafici. La codicologia, in particolare, studia il supporto (pergamena, inchiostro) e le operazioni manuali prima che il supporto accolga il testo. Il fine dello studio della scrittura è la lettura, datazione, localizzazione di un manoscritto.
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