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Tarfe (1579), un dramma fronterizo in 4 atti
La vita privata di Lope ha contribuito sicuramente a rendere immortale la figura del poeta, in quanto è sempre andata di pari passo con la sua vita letteraria. Lo stesso drammaturgo sosteneva che "amares escribir y escribir es amar", infatti l'amore sarà il tema principale delle sue opere, e proprio attraverso il tema amoroso toccherà altri aspetti salienti della società del Siglo de Oro, come i temi politici e sociali.
Essendo discendente di una famiglia modesta, Lope, così come Cervantes, non aveva grosse possibilità di inserimento sociale se non nell'ambito militare o in quello religioso. Di fatti sappiamo che Lope partecipò ad alcune imprese militari, tra cui la spedizione presso le isole delle Azzorre (1583) e lo stesso afferma la sua presenza alla celebre impresa dell'Invencible Armada (1588), in cui la flotta spagnola subì una clamorosa sconfitta contro.
la corona Inglese. Il sogno di Lope è sempre stato quello di lavorare a stretto contatto con i reali spagnoli, cioè diventare cronista reale, ma a causa della sua vita chiacchierata, questo rimase solo un sogno. Della sua vita amorosa conosciamo molti dettagli soprattutto riguardo la storia d’amore con l’attrice Elena Osorio, che causò vari problemi a Lope, tra cui un lungo esilio (1588), a causa di un libello diffamatore scritto proprio contro la donna e tutta la sua famiglia. Quindi dal 1588 Lope è costretto a vivere fuori da Madrid, infatti si stabilirà a Valencia con un’altra donna Isabel de Urbina, che rapì e poi sposò. L’esilio, tuttavia, fu un’ottima opportunità per arricchire il bagaglio culturale di Lope che, grazie alle amicizie intrattenute con drammaturghi del posto, contribuirono alla concezione della Commedia Nuova che mise per iscritto nel 1609 in un saggio. Dopo la permanenza a Valencia, Lope fu aToledo dove iniziò la corrispondenza con il Duca d'Alba1. N.B. il Garcilaso protagonista dell'opera non è il famoso scrittore del '500, bensì un guerriero omonimo.che andò avanti per diversi anni e che si rivelò importantissima in quanto, grazie alla loro relazione il Duca divenne mecenate di Lope, in particolar modo contribuì a conservare alcune delle sue opere, infine la vicinanza con un nobile di quel calibro, divenne oggetto di riflessione per Lope, soprattutto riguardo la figura dei nobili spagnoli conosciuti per il loro disinteresse nelle questioni politiche e sociali, e la conseguente ossessione verso lo sfarzo e le apparenze. Dopo la morte di Isabel, Lope fu nuovamente a Madrid dove ebbe altre relazioni amorose, alcune più scandalose di altre, come ad esempio la doppia relazione con due donne che gli costerà l'accusa per "amancebado", ovvero per il reato di concubinato. Fino alla fine dei propri giorni,Lope mantenne diverse relazioni che gli diedero ben 17 figli. Negli ultimi anni della sua vita ricevette alcuni titoli, tra cui quello di Cavaliere dell'Ordine di Malta e il titolo di dottorando in teologia. Lope de Vega morì a Madrid nel 1635. La stima che i madrileni provavano per Lope la si può osservare il giorno dei suoi funerali, ai quali partecipò tutta la città. Lope visse in un lasso di tempo che coincise con l'operato di due dei più importanti autori del Siglo de Oro, Cervantes (1547-1616) e Calderón (1600-1681). Il rapporto del Fénix con i due fu tutt'altro che pacifico. Nel caso di Cervantes, i due dichiararono reciproca antipatia, soprattutto perché negli ultimi decenni del '500, il teatro divenne il genere per eccellenza della letteratura spagnola e in quest'ambito il successo ottenuto da Lope presso gli spettatori e gli autori di commedia, non fu paragonabile a quello di Cervantes, che.nonostante autore della tragedia migliore del SdO LaNumancia, non volle adeguarsi, almeno nella prima parte della sua produzione drammatica, alle nuove esigenze e richieste del pubblico spagnolo, e questo fu sintomo del suo insuccesso nel teatro. Mentre la diatriba con Calderón, altra pietra miliare del teatro spagnolo, è stata architettata per lo più dai critici. Questi, conosciuto maggiormente per i suoi Autos Sacramentales, incarnava perfettamente lo scrittore barocco, quindi utilizzando uno stile gongorino, nel quale si prediligeva una scrittura più artefatta e complessa, che gli costò non poche critiche dal secolo XVIII. Uno stile, quello di Calderón, nettamente opposto allo stile semplice e diretto di Lope, fatto di improvvisazione, il quale era considerato lo scrittore del volgo, ragione per cui era più amato dalla popolazione. Tuttavia, questa diatriba è di carattere critico, creata dagli studiosi più che dagli autori.stessi.2 Ovvero, alla maniera di Luís de Góngora, poeta barocco famoso per la complessità e la ricchezza di figure retoriche della sua poesia, padre della corrente del culteranesimo.
Opere
Di Lope si conservano più di 400 drammi e più di 40 auto sacramentales, ma si stima che abbia scritto molte più opere di generi disparati:
Commedie genealogiche
Lope scrisse un genere di commedie dette “genealogiche” che sostanzialmente consistevano in un’esaltazione del rango della famiglia che ingaggiava lo scrittore, il quale non ha mai negato la vocazione non solo per la scrittura, ma anche per il denaro.
Opere in versi
1588: La hermosura de Angelica, poema ripreso da Ariosto
1595: La Dragontea, poema epico
1599: Fiestas de Denias, in onore dell’arrivo di Margherita d’Austria, moglie di Filippo III
1600 ca.: Rimas humanas y otros versos
1604: Rimas
1614: Rimas sacras
1630: El Laurel de Apolo
Opere in prosa
1595: La Arcadia, romanzo
pastorale (ambientazione idillica, amore o sofferenza di amore, l'elemento cardine è che tutto avviene in questo ambiente rurale);
1604: El peregrino de su patria, romanzo bizantino (ambientazione esotica, amore tra due giovani lastricato di ostacoli);
1612: Los pastores de Belén, romanzo pastorale
Opere teatrali