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RADIODRAMMI
Letteratura decantata, recintata, invisibile, ascolteremo 8 radiodrammi.
La radio nasce negli anni '20 del 1900. Nasce esattamente nel 1924, la prima trasmissione in Italia sarà mandata il 6 ottobre 1924. In Italia c'era il fascismo e la dittatura farà un grande uso di questo nuovo mezzo di comunicazione di massa per la propaganda. Nel regime era molto facile trattenere e controllare le informazioni. Negli anni del 20ennio la radio serviva a trasmettere le informazioni, le notizie ma anche lo sport.
Il radiodramma è un romanzo, una fiction per la radio. Una sorta di film per la radio. Le storie di intrattenimento per radio arriveranno un po' dopo. All'inizio si incominciano a produrre pochi radiodrammi, poi sempre di più. L'Italia fino al dopoguerra è un paese che non produce tanto, soprattutto rispetto ai paesi come la Francia o la Germania. Il teatro alla radio è qualcosa scritto per il palcoscenico che poi
viene successivamente adattato allaradio, quindi si fanno delle versioni adattate per la radio, in quanto quest’ultima offriva soloun’immagine uditiva. Mentre il teatro per la radio è scritto solo per la radio. Ma come fa un testo acompensare l’inesistenza di un palco e di un’immagine visiva? Non c’è una grande bibliografia delteatro per la radio e la maggior parte di quello che abbiamo lo dobbiamo a Sacchettini.In Inghilterra, già nel 1924 c’è un radiogramma intitolato Angel.In Italia il primo radiodramma è Venerdì 13, del 1927 che però è solamente un radiodramma pilota. Iprimi radiodrammi si fondavano sulla paura, sulla suspence, sul mistero, a volte creando anche unasorta di confusione e mistero tra la realtà e la finzione.Il primo radiodramma italiano è stato L’anello di Teodosio andato alla radio il 3 novembre 1929 diLuigi Chiarelli.Il radiodramma è un prodotto
pensato per la radio di solito della durata di 1 oretta circa, a volte dipiù a volte di meno.
Per realizzare un radiodramma ci vuole anche uno sceneggiatore, perché ci sono dei personaggi che recitano nel radiodramma ovviamente, e molte volte questi attori hanno e devono avere delle voci molto riconoscibili, spesso caratterizzate con un accento perché bisogna riconoscere subito gli attori così da sapere subito quale è il personaggio che parla.
I suoni di ambiente servono fin da subito per riconoscere il luogo in cui è ambientato il radiodramma, che può essere la stazione.
Un radiodramma è fatto anche di silenzio.
La Rai trasmette radiodrammi italiani ma anche alcuni di autori stranieri, ci sono molti grandi scrittori che hanno scritto tanto per la Rai.
Spesso la radio deve puntare al bilancio, alla riflessione interiore (anche perché per la radio è difficile puntare all'azione).
Nel ventennio fascista il radiodramma
italiano non conosce uno sviluppo fiorente, al contrario dell'Inghilterra, dell'America e della Germania. Ettore Giannini uno dei massimi scrittori di radiodrammi. All'inizio i radiodrammi erano registrati in diretta. Poi, grazie a diverse evoluzioni tecnologiche tra cui il montaggio non si fa più tutto in diretta, ma si tagliano le scene e si registrano su disco, si iniziano a prendere i suoni dell'ambiente direttamente dall'esterno. La radio inizia a creare anche i vari effetti sonori che mette tutti insieme.
Alcuni degli scrittori italiani di radiodrammi erano: Giovanni Papini, Eduardo De Filippo, Vasco Pratolini, Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Silori, Antonio Santoni-Rugiu, Italo Alighiero Chiusano, Primo Levi, Paolo Levi, Diego Fabbri.
Il neorealismo in letteratura (etichetta critica creata dopo). Hanno al centro la storia politica e collettiva. Fanno parte argomenti storici ma hanno anche delle caratteristiche stilistiche simili, linguaggio semplice, diretto.
imitano un po' il parlato. Il neorealismo in Italia inizia negli anni '50 - '60 del 900. I romanzi del neorealismo hanno personaggi che appartengono a classi sociali popolari. Calvino afferma che Paesi tuoi di Pavese è stato il primo romanzo neorealista, nonostante sia stato scritto nel '41 non parla di guerra. Il panorama letterario italiano è stato a lungo formato da un tipo di romanzi che hanno anche una postura ideologica chiara, vogliono instaurare nel lettore una sorta di dovere e sapere. La nascita e la diffusione del genere del neorealismo ha portato una serie di istanze teoriche che vanno in direzioni diverse e opposte al neorealismo, infatti nasce l'antineorealismo = bisogna evadere dall'idea che il romanzo sia qualcosa di istruttivo, educativo e pedagogico.
Neorealismo = Il Neorealismo si pose come punto di rottura rispetto al passato con l'obiettivo di formare una nuova mentalità. Dopo l'esperienza durissima della
Seconda Guerra Mondiale, si sentì il bisogno di formare le coscienze per rendere i cittadini partecipi. Soprattutto serviva spronare gli intellettuali verso la partecipazione attiva alla vita politica e culturale del paese. Il movimento neorealista ebbe l'ambizione di voler creare una nuova figura di intellettuale che potesse essere attento ai problemi della società. E che fosse impegnato nella risoluzione di quelli che riguardavano i ceti più poveri. Due furono i modelli fondamentali per lo sviluppo di questa nuova esperienza letteraria: Jean-Paul Sartre che nella rivista "Les temps modernes" teorizzò l'impegno intellettuale; Antonio Gramsci, che pubblicò nel 1948 le Lettere dal carcere nelle quali sostenne attivamente l'importanza di un contatto tra gli intellettuali e la società. Questa esigenza neorealista di impegno civile trovò espressione nella rivista "Il Politecnico", fondata da Elio Vittorini.
nel 1945. Essa divenne punto di riferimento per il movimento che stava nascendo. I maggiori esponenti del Neorealismo furono: Elio Vittorini, Cesare Pavese, Italo Calvino (solo nel primo periodo), Carlo Levi, Alberto Moravia, Vasco Pratolini, Primo Levi, Ignazio Silone. Essi si posero come continuatori del Realismo ottocentesco, polemizzando con la narrativa già esistente in Italia. La loro volontà era quella di rappresentare su carta la realtà e le problematiche vissute dalla gente per comunicare un messaggio positivo di rinnovamento. Il modello per eccellenza dei neorealisti fu Giovanni Verga, massimo esponente del Verismo italiano. Con le sue opere in prosa, Verga si occupò delle classi più povere della popolazione, denunciando il loro tenore di vita e mostrando per la prima volta al grande pubblico i vissuti della povera gente. A differenza del Verismo, il Neorealismo ebbe un intento positivo e costruttivo: non solo la denuncia e il racconto ma soprattuttoLa costruzione di modelli per migliorare la situazione post bellica italiana. Il Neorealismo privilegiò la forma del romanzo, che divenne così strumento per testimoniare degli orrori della guerra. Diverse furono le tematiche affrontate. In primis la guerra stessa, i campi di sterminio e la Resistenza, raccontati attraverso testimonianze sia dirette che indirette (es. Se questo è un uomo di Primo Levi, Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, La casa in collina di Cesare Pavese). Un'altra tematica affrontata fu quella della rappresentazione delle varietà regionali e della vita del popolo (es. Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, La ciociara di Alberto Moravia). Oltre alle tematiche innovative, il Neorealismo utilizzò anche diverse tecniche narrative. Gli scrittori abbandonarono lo sperimentalismo dell'inizio del Novecento. Tornarono invece ad un intreccio della trama lineare e al narratore onnisciente, sul modello proprio della.
Narrativa ottocentesca. Ciò che colpì maggiormente fu proprio la lingua utilizzata. Non mancò l'utilizzo di termini appartenenti al dialetto o all'italiano popolare, per rendere i romanzi più leggibili e ampliare il pubblico di destinatari.
Il Neorealismo nacque proprio come movimento spontaneo, intorno al quale si legarono intellettuali che avevano il desiderio di denuncia e volevano utilizzare la scrittura come mezzo per la sensibilizzazione. Ciò accadde nei primi anni successivi alla nascita. Intorno agli anni Cinquanta, però, il movimento rischiò di diventare uno strumento nelle mani della propaganda politica socialista. Il romanzo Metello di Vasco Pratolini, pubblicato nel 1955, divenne il baluardo della letteratura impegnata. Venne però aspramente criticato per essere troppo schierato politicamente. Questo stesso anno segnò così la fine del movimento, che rischiò di essere considerato troppo populista.
Aldi là della sua fine, il Neorealismo ebbe comunque il merito di aver riportato sulle scene della grande letteratura le classi sociali svantaggiate. Oltre a quello di aver risvegliato la coscienza degli intellettuali italiani. Radiodramma = forma di fiction radiofonica in prosa scritta appositamente per la radio. Essendo una forma scritta appositamente per la radio si basa sui suoni. La storia della radio ha origine nel 1924 in Italia e da quel momento in poi per circa 30 anni la radio è l'unico mezzo di comunicazione di massa. La radio verrà sfruttata come mezzo per avere notizie anche clandestine (durante il periodo del fascismo). Negli anni '20 si inizia a pensare che alla radio si potrebbero trasmettere anche prose create apposta per questo mezzo di massa e non di prendere solamente pièce teatrali, ovviamente scritte solo per il teatro e adattarle alla radio. La radiofonia in Italia non viene pensata come un'arte degna ma altrove, in Germania adesempio anche gli scrittori di radiodrammi sono visti come autori e i radiodrammi sono effettivamente arte e questi ultimi hanno una propria dignità. In Italia invece ci si domanda per diversi anni dell'effettiva dignità e se sia o meno un'arte la radiofonia. Si dibatterà a lungo su quale possa essere lo specifico radiofonico, ovvero il modo migliore per adattare l'espressione artistica a questo nuovo mezzo. Nonostante questo anche in Italia iniziano a comparire autori che scrivono solo e soltanto per lo specifico della radio, ci sono anche tanti autori di romanzi che nel tempo libero decidono di dedicarsi e provare a scrivere un testo per la radio (anche Bianciardi scriverà un radiodramma per la radio).
L'evoluzione del genere del radiodramma non può prescindere dall'evoluzione di nuove tecnologie. Prima il radiodramma veniva registrato tutto di fila in una volta sola, poi attraverso le nuove tecnologie si inizia a registrare in
ma è stato molto popolare negli anni '30 e '40, quando la radio era il principale mezzo di intrattenimento. I radiodrammi erano spesso trasmessi in diretta e richiedevano un'intera squadra di attori, musicisti e tecnici per creare gli effetti sonori. Con l'avvento delle registrazioni su disco e su cassetta, la produzione dei radiodrammi è diventata più semplice. Gli attori potevano registrare le loro parti separatamente e poi tutto veniva montato insieme in post-produzione. Questo ha permesso una maggiore flessibilità e la possibilità di registrare in esterni, aggiungendo realismo alle storie. La tecnologia continua a evolversi e oggi i radiodrammi possono essere registrati e distribuiti digitalmente. Internet ha aperto nuove possibilità per la produzione e la fruizione di questo genere, consentendo a chiunque di creare e condividere i propri radiodrammi. Nonostante l'avvento della televisione e di altri mezzi di comunicazione, i radiodrammi continuano ad avere un seguito fedele. La loro capacità di stimolare l'immaginazione e creare mondi fantastici attraverso il suono li rende unici e affascinanti.