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Plutarco - Vita di Antonio Pag. 1
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Estratto del documento

Per lo scontro di Azio la cieca dipendenza dalla regina appare come unico movente nella scelta

della scadente flotta e abbandonò quelli he stavano combattendo per lui e si lasciò trascinare

via da Cleopatra in fuga.

Così Antonio ritorna a feste, banchetti e divertimenti.

Quando ormai sono svanite le ultime speranze, con la sconfitta della flotta, Antonio sospetta di

tradimento la regina; ma poi, credendo alla falsa notizia che Cleopatra era morta, decide di

uccidersi, perchè privato del solo e ultimo motivo di amare la vita.

Plutarco mostra un atteggiamento simpatetico nell’appassionata scena di disperazione da parte

di Cleopatra e nelle nobili parole di commiato da parte di Antonio, egli si ritiene uno dei più

illustri e potenti degli uomini ed ora non c’era vergogna di essere sconfitto come Romano ad

opera di un Romano.

La rappresentazione del potere in età augustea

La rappresentazione del potere in età augustea attraverso insegne del potere, monumenti,

rituali. 3

In qualsiasi tipo di società i leader devono costruire materialmente il loro potere e lo devono

rappresentare e mettere in scena attraverso dei canali e media ben precisi. I modi in cui u

imperatore fa questo cambiano a seconda del contesto storico (pace o guerra)

La rappresentazione è un programma visivo individuale che si manifesta attraverso statue,

monete, iscrizioni, rituali, cerimonie, iscrizioni,opere letterarie, oggetti domestici. Una

caratteristica del principato augusteo fu la rapida proliferazione di tanti simboli differenti, in un

processo caratterizzato da tante sfaccettature (iustizia, clementia, pietas, liberalitas)

Il sistema simbolico è un insieme coerente di differenti simboli che partecipano della stessa

logica e si rafforzano a vicenda, è un sistema estensivo perchè sono diffusi in tutto il territorio

romano, è relativamente stabile perchè la produzione perdura nel tempo.

Le insegne del potere:

Insegne sono decreti onorifici dati dal senato ad Augusto.

Nelle res gestae Augusto scrive che 28/27 a.c dopo le guerre civili, Augusto è in possesso del

potere assoluto. Il senato gli ha donato uno scudo d'oro, l'alloro davanti casa di Augusto e la

corona fuori dalla sua porta. Queste insegne diventano il simbolo del potere imperiale.

Lo scudo d'oro sarà un simbolo associato all'idea dell'imperatore e alla vittoria.

Finalità:

-onorare l'imperatore e idealizzarne la figura

-influenzare la pubblica opinione, rendendola incline alle decisioni della politica imperiale

-controllo autocratico sui mezzi di comunicazione e una manipolazione della verità storica per

ottenere il consenso del popolo

-semplice manifestazione dello sfarzo monarchico (secondo lo studioso Polvein)

-legittimare la supremazia politica di un solo imperatore

Chi contribuiva a questa rappresentazione del potere?

-imperatore e alcuni membri della sua famiglia

-persone coinvolte nell'attività di governo

-soggetti provinciali

Non era scontato il consenso della propaganda di Augusto, anche dopo la caduta di Antonio

molti lo mettevano in discussione.

Ottenuti i fasci Augusto veniva seguito dai littori. I littori erano un'insegna del potere.

Vengono inserite feste nel calendario romano per commemorare le vittorie di Augusto.

Cassio Dione e Svetonio sono le principali fonti.

Le cerimonie mettono in scena la politica attraverso la rappresentazione visiva. 4

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A.A. 2015-2016
5 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisaralin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Marcone Arnaldo.