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Estratto del documento

TRASVERSALE ORDITO

posizione longitudinale

LA TRAMA: LA SCOPERTA DELL9INFANZIA

Stanley Hall (1844−1924) studiano l’infanzia come fase della vita distinta

e qualitativamente differente dall9età adulta.

Secondo questo autore i pensieri infantili erano caratterizzati da

peculiarità in termini di credenze e atteggiamenti emotivi e cognitivi verso

il mondo.

A partire dagli anni 70 suddivide il ciclo di vita in blocchi quali l’infazzia ,

adolescienza e mezza età e vecchia .

Normalmente si arrivano a considerare 6,7 oppure 8 stadi di sviluppo nel

ciclo di vita anche se spesso si tendono ad aumentare i numeri.

Levison ha proposto una distinzione tra adolescenza e giovinezza.

Chiriboga ha sostenuto che esistessero delle profonde differenze tra prima

età media e tarda età media.

Neugarten affrontando l9età anziana ha evidenziato la differenza tra

anziano−giovane e anziano−anziano.

 ETA9 DELLA PRIMA INFANZIA DA 0 A 2 ANNI

 ETA9 PRESCOLARE DA 2 A 6 ANNI

 ETA9 DELL9INFANZIA DA 6 A 12 ANNI

 ADOLESCENZA DA 12 A 18 ANNI

 PRIMA ETA9 ADULTA DA 18 A 40 ANNI

 MEDIA ETA9 ADULTA DA 40 A 60 ANNI

 ALTA ETA9 ADULTA DA 60 A 75 ANNI

LA TRAMA: ETA9 DELLA PRIMA INFANZIA

Prima infanzia parte con la nascita , perido fetale e copre anche i due anni

di vita

Le abitudini materne come la sua salute hanno un impatto sulla qualità

dell9ambiente

fetale. (ex: alcol e nicotina hanno effetti negativi)

SVILUPPO MOTORIO L’inizio della vita avviene in modo quasi

traumatico con la nascita.

I neonati passano dall9esercizio dei soli riflessi ad acquisire abilità

sempre più complesse come la deambulazione che gli consente

un9esplorazione attiva dell9ambiente. In questa fase i progressi fisici

seguono delle tappe relativamente stabili e prevedibili di acquisizioni

motorie e sensoriali.

SVILUPPO COGNITIVO Da un punto di vista cognitivo le interazioni

del bambino con l9ambiente sono essenzialmente azioni sensoriali e

azioni motorie che con il loro esercizio portano il bambino ad acquisire

concetti importanti come la permanenza dell9oggetto ma anche la funzione

simbolica (che sarà un importante precursore del linguaggio). In genere le

prime parole vengono pronunciate intorno all9anno d9età e intorno ai due

anni assistiamo ad un sostanziale incremento lessicale.

SVILUPPO EMOTIVO−RELAZIONALE I bambini imparano a

comunicare stati d9animo, sentimenti ed emozioni e sviluppano un legame

di attaccamento con il proprio caregiver. Spesso i legami di attaccamento

che vengono a costituirsi sono legami multipli tanto che lo stesso Bowlby

ritrovo che a 18 mesi solo il 18% dei bambini sviluppa un solo legame di

attaccamento.

SVILUPPO PERSONALE E DEL SE9 Il bambino intorno ai due anni ha

già sviluppato un primitivo senso di sé, si riconosce allo specchio e ha

iniziato a creare la sua identità di genere.

INTERAZIONE TRA SVILUPPI

Vi è un andamento definito interattivo in cui i progressi di un area

prendono o favoriscono quelli di un'altra .

Brinfebrenner vi è un rapporto interattivo tra individuo e ambiente .

Vi sono pe ro diverse influenze a secondo di dove si trova l’individuo se

si trova nei microsistemi mesosistemi esossistemi , macrosistemi .

Il microsistema principale in questa fascia d9età è costituito dai caregiver.

Il tipo di interazione che avviene in questo sitema con il caregiver è inportante

per i vari processi di sviluppo del bambino in relazione all’interiorizzazione di

rappresentazioni mentali riferite a sé stesso, agli altri e alle relazioni.

Il livello del mesosistema è legato alle reti che ruotano in diverso modo

intorno allo sviluppo del bambino (famiglia allargata, asilo nido,

comunità, ospedali, etc.) che posso anche entrare in conflitto tra loro.

Pensiamo al tema attuale dei vaccini che vede alcune famiglie in contrasto

con il sistema sanitario.

Anche gli effetti legati all’esosistema hanno un impatto sullo sviluppo del

bambino, il tipo di accesso che un bambino avrà al sistema economico,

sanitario, assistenziale e educativo imprimerà alcune direzioni piuttosto

che altre.

Anche la dimensione della macrosfera ha un impatto sul bambino.

Nello specifico i costumi, le tradizioni, le credenze e i valori tipici di una

cultura hanno una forte importanza sulla definizione delle modalità di

accudimento e allevamento dei bambini.

LA TRAMA: ETA’ PRESCOLARE (2−6 anni)

I cambiamenti fisici cognitivi e motivi relazionali e personali continuano ad essere

molteplici e rapidi nella loro evoluzione

Per lo sviluppo fisico le proporzioni del corpo del bambino iniziano a modificarsi

consentono di avviarsi verso l’acquisizione di abilità fisiche sempre più complesse di

mobilità fine.

SVILUPPO COGNITIVO Bambino riesce a riconoscere: forma, colore,

dimensione, funzione.

Anche le capacità linguistiche si affinano e dalla formulazione di frasi

semplici si passa all9utilizzo di frasi più complesse dove vengono distinti

singolare e plurale e forme verbali attive e passive.

SVILUPPO EMOTIVO, RELAZIONALE E SOCIALE

I progressi sono numerosi, in primo luogo, le acquisizioni nell9ambito

della Teoria della Mente (ToM) permettono al bambino di comprendere

che gli individui agiscono sulla base dei propri desideri e delle proprie

credenze, credenze che alle volte possono essere anche false.

Divengono di fatto capacità di attribuire stati mentali ai comportamenti.

Anche se il microsistema dominante rimane la famiglia si intensificano

le relazioni con i pari.

SVILUPPO PERSONALE E DEL SE9 Il primitivo senso di sé si fa

più articolato e complesso: la capacità di descrivere sé stessi e gli altri

si arricchisce (non più solo sesso, età e caratteristiche fisiche).

A scuola compaiono i primi giochi di gruppo in cui assumono

notevole importanza regole i turni la gestione del gioco di finzione

Importante è il passaggio di una tipologia di gioco definito gioco socio drammatico

in cui i bambini stabiliscono regole definiscono i ruoli e turni .

LE FUNZIONI DEL GIOCO

Durante la fase prescolare i bambini si cimentano in attività ludiche,

dove vengono apprese delle competenze e capacità utili e in alcuni casi

indispensabili per la sopravvivenza.

Nel gioco vengono infatti apprese delle competenze e capacità utili e in

alcuni casi indispensabili per la sopravvivenza. Pensiamo a come i

cuccioli di gatto imparino a cacciare proprio durante il gioco con la

madre. Giocando i bambini iniziano ad esplorare l9ambiente che li

circonda e sviluppano capacità utili per la vita adulta.

Le prime abilità sviluppate sono quelle motorie come la coordinazione,

l9equilibrio ma

anche ai progressi nella coordinazione oculo−manuale e di

manipolazione fine. Durante il gioco viene favorito il contatto

interpersonale e il legame affettivo tra bambini favorendo

l9acquisizione di abilità relazionali−sociali.

FUNZIONE SOCIO−RELAZIONALE:

Dettagli
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.pelliccioni92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della percezione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Dante Bruna.