vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
EVOLUZIONE DEL SISTEMA TELEVISIVO
La televisione nasce alla fine degli anni ‘40, che sono un momento fondamentale. Assistiamo alla
seconda guerra mondiale, che produce una battuta di arresto (nei vari Paesi, a seconda del sistema
politico, c’è un’ evoluzione diversa). In tutti i Paesi europei la tv nasce con una caratteristica
comune: è pubblica, gratuita, gestita dallo stato ed è emanata direttamente dalla radio. Invece negli
Stati Uniti i canali sono sempre emanazione di un precedente sistema radiofonico, ma sono privati.
L’unico canale americano totalmente pubblico arriva negli anni ’70 e lo è ancora oggi, ma ha una
funzione profondamente di servizio (offerta secondaria). In Italia in finanziamento statale si unisce
al pagamento del canone, assieme alla pubblicità, in cui l’inserzionista compra una porzione di
spazio e tempo all’interno del flusso televisivo, pagandolo in maniera differenziale in base al valore
che quel piccolo spazio televisivo ha, cioè in base al numero di spettatori che potrebbero guardare
l’inserzione. Mentre ad esempio nella BBC inglese non si usano le inserzioni pubblicitarie. Le soap
opera si chiamano così (opera sapone) perché inizialmente erano tutte finanziate da aziende di
prodotti per la casa, dato che erano guardate perlopiù da casalinghe. C’erano sono dei blocchi
all’interno del prodotto nei quali venivano collocati i differenti spot. La televisione europea ha una
funzione prevalentemente pedagogica, invece nella tv americana la funzione è esclusivamente di
intrattenimento, di soddisfacimento del piacere, della commozione dello spettatore. Fra gli anni ‘70
e ‘80 si inizia a parlare di liberalizzazione delle frequenze, grazie alla legge Mammì, con
l’esplosione delle tv locali (spazio regionale e transregionale, es. TeleLombardia, Telerama). Dagli
anni ’80 la tv in Italia diventa sia privata che pubblica (blocco Mediaset: canale 5, rete 4).
Inizialmente i programmi erano sponsorizzati da un unico brand.
dopoguerra - 1980: scarcity/scarsità
pochi canali, le ore di programmazione non coprono l'intera giornata
USA: negli USA i canali sono 3: NBC, CCS e ABC. Venivano trasmessi in broadcasting
(trasmissione ampia). Il contenuto televisivo si rivolge a un pubblico generalista, che non ha
al suo interno alcuna segmentazione di target. La tv è rivolta a tutti. Il modo migliore per
piacere a tutti è inserire all’interno dell’offerta tutte le tipologie di prodotto possibili
(intrattenimento, fiction, game, approfondimento culturale). Un esempio in Italia è Canale 5
e Rai 1.
anni '80-'90: availability/disponibilità
24h, aumento dei canali. Il cambiamento è notevole. In Europa nascono i canali della tv
privata.
USA: narrowcasting canali basati su una segmentazione (di contenuto, genere, relativa
alle fasce anagrafiche), canali tematici (es. MTV).
In America nasce il PROCEDURAL (genere procedurale) il protagonista è uni specialista in un
determinato ambito, nel corso di ogni episodio si trova a mostrare la propria competenza e poi
risolve il problema legato a quell’ambito.
In questa fase si adattano i classici da letteratura, i classici da teatro e il romanzo storico (funzione
pedagogica, scolastica). Negli USA invece non vi è questa funzione. Nella fiction è verticale: il
racconto si esaurisce all’interno del singolo episodio.
fine '90 - metà anni 10: plenty/ricchezza
canali in crescita costante
USA: multichannel
Dal ’96 in poi negli USA nascono le premium cable (HBO, Showtime ecc.): prodotto per cui il
pubblico è disposto a pagare tantissimo per averlo. Si iniziano a trasmettere film in prima visione,
contenuti sportivi esclusivi (contenuti ad evento tipo la box o l’UFC), la nuova fiction (Sex and the
City, i Soprano). La fiction diventa orizzontale: all’interno del singolo episodio non abbiamo nessun
tipo di soluzione di plot.
metà anni '10 (post Netflix →): saturazione, bulimia, sovrabbondanza
offerta non lineare potenzialmente infinita
USA/worldwide: digital
Scompare il palinsesto, gli appuntamenti. Il modello diventa quello di offerta non lineare (libreria
interrogabile on demand).
1) le caratteristiche delle diverse fasi del sistema editoriale/produttivo determinano:
- la struttura della fiction (contenuto, narrazione)
- le modalità di coinvolgimento anche economico dello spettatore
2) a differenza di altri sistemi mediali, i modelli corrispondenti alle diverse fase di evoluzione
diacronica non sostituiscono il precedente, ma convivono in parallelo, sincronicamente
QUANDO UNA FICTION «SI SPOSTA» DA UN SISTEMA ALL'ALTRO BISOGNA SEMPRE
CONSIDERARE IL PUNTO DI PARTENZA E IL PUNTO DI ARRIVO (ANCHE NELLA
TRADUZIONE LINGUISTICA)
tutto il pubblico (e più pubblico possibile)
modello network + affiliate: NBC, CBS, ABC → Fox, The CW. Ogni network ha una
serie di affiliate, stabilite su base geografica (per esempio una NBC di Miami, una di
New York ecc.). I network trasmettono lo stesso contenuto in contemporanea soltanto
nelle fasce più guardate (le informazioni del mattino, la fase post-prandiale, e la fase
serale del late night). Nelle ore restanti della giornata, le singole affiliate locali
trasmettono autonomamente. Le affiliate devono trovare del contenuto da mandare in
queste fasce in cui sono autonome, tipo le repliche (es. affiliata di Fox a New York trova
un tipo di contenuto, mentre quella in Alaska è un’altra cosa). Negli USA la fiction va in
onda solo una volta alla settimana (a volte fanno la serata sitcom con 4 sitcom diverse ad
esempio, la prima più famosa e le altre meno)
crisi dello studio system hollywoodiano → produzione per la tv (anni '50)
finanziamento in deficit (deficit financing) viene inventato il sistema del
finanziamento in-deficit: quando, davanti la proposta di messa in onda di una serie tv, il
network paga soltanto una parte dei costi e si appropria dei diritti solo del primo
primetime e della prima replica. La serie, quindi, smette di essere di proprietà del
network dopo le prime messe in onda acquistate, e la proprietà torna al produttore. Dopo
molte stagioni e il riguadagno dei soldi spesi, il produttore può permettersi di proporre la
serie alle affiliate per il pomeriggio per un nuovo acquisto.
formalizzazione della serie episodica (episodi verticali autosufficienti)
formalizzazione del genere: sit-com, procedural
è il modello ancora prevalente per i network generalisti
Per assicurare la longevità della serie, la si produce in verticale. Allo stesso tempo Netflix tende a
produrre miniserie orizzontali corte (da circa 6 episodi) in modo che, in caso di fallimento, si
perdano pochi soldi rispetto alle vecchie serie da 4 episodi l’una.
Gli studios di Hollywood possono assorbire il rischio di perdere qualcosa a livello economico.
Alcuni studios producevano il film e lo proiettavano perché avevano le sale associate e per le sale
che non erano di loro proprietà imponevano una modalità di acquisto per la sala: dovevano avere sia
i film di serie A che di serie B. il cinema ne ricavava un catalogo annuale completo, mentre gli
studios si assicuravano di non perdere soldi per le sue produzioni. La Paramount però stabilisce la
Paramount Act, una nota antitrust che impone agli studios di utilizzare questi pacchetti
cinematografici e ai cinema di non accettarli. Da quel momento, gli studios inizieranno a non
mandare più questi film di serie B al cinema ma mandarli direttamente in tv (i cosiddetti “telefilm”).
Gli Studios di Hollywood cominciano a produrre serie tv a manetta (la RKO è una delle case
produttrici di cinema d’autore che iniziano a produrre per la televisione).
17/10
Memoria endofora: memoria a lungo termine, che consente a ogni essere umano di
mantenere la concentrazione e ricordare i dettagli durante la visione (per le serie tv).
Memoria esofora: sorta di memoria breve, solitamente è correlata ai film.
La fiction prende una sua forma negli anni ’90 COMPLEX TV, lo scopo è quello di esibire la
complessità (seguire tanti plot insieme, far impegnare lo spettatore).
Canali che si dividono per target, genere e contenuto (es. Disney Channel).
La fiction si evolve per un pubblico più raffinato ed esigente a causa della nascita della pay tv. Si
entra nella fase del quality drama, un tipo di fiction seriale che alza il proprio livello qualitativo
lungo due assi principali: narrativo (la struttura orizzontale e verticale si incrociano, e c’è una
narrazione più complessa) e le televisualità (precisa estetica televisiva). Serie più belle da vedere a
livello fotografico, con un maggior numero di esterne e ambientazioni, storie più articolare ed
elaborate, e che ibridano i modelli orizzontale/verticale.
Una delle rivoluzioni della tv è Twin Peaks, che gira sull’omicidio di Laura Palmer e un numero
infinito di sospettati. Profondità narrativa dei personaggi data dalla backstory che viene svelata a
mano a mano con gli episodi: un elemento importantissimo che rimarrà nelle serie tv di oggi. C’è
anche l’ibridazione dei generi. Passiamo da una verticalità assoluta a una di ibridazione.
La terza fase inizia nel 1997. Nella prima metà degli anni ’90 gli abbonamenti di HBO iniziano a
fermarsi. Dal 1997 in poi HBO produce le prime grandi serie di tv complessa (ad es. Oz, Sex and
the City, i Soprano ecc.). Si passa a una struttura narrativa completamente orizzontale, non c’è più
traccia di narrazione verticale (si parla di super soap: orizzontale come una soap opera ma bella
come un film). Vi sono scene di sesso, droga, alcool, violenza e ci sono antieroi (ad es. Shameless,
Breaking Bad, Peaky Blinders).
QUARTA FASE oltre ai canali generalisti e a pagamento, nascono le piattaforma, come Netflix.
Nasce negli USA e ci mette molti anni a uscire dagli Stati Uniti. Arriva prima in Inghilterra. Netflix
nasce come negozio di dvd. Poi da piattaforma inizia a produrre serie tv originali. Fase della
diversity; l’eccentricità e la eccezionalità del contenuto è stata completamente sdoganata.
TRADIZIONE DELLO ZOMBIE: zombie haitiano in uno stato catatonico, bianco cadaverico con
le borse e lo trasforma nello schiavo.
Night of the Living Dead di Giorgio Romero (1968) le serie tv e i film attuali con gli zombie si
basano su questo film.
Caratteristiche degli zombie: si nutrono di carne umana e a volte anche l’uomo diventa zombie. Il
morto vivente non agisce in maniera razionale, al contrario del vampiro. Il vampiro ha un corpo, il
fantasma no. Abbiamo un grande tema narrativo con caratteristiche comuni c