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ENG ITAÈ un puro monologo teatrale di grande bravura
Doppiatore: Giancarlo Giannini, uno dei più grandiscritto dallo sceneggiatore e dato all’attore che lo attori e doppiatori italiani. Le due interpretazioniinterpreta magistralmente con il corpo, le espres- hanno due colori diversi ma, in questo caso, l’ef-sioni, la voce, la cadenza, la pressione che mette su fetto è assolutamente positivo: anzi, Giannini sem-certe parole e sillabe; la musicalità è perfetta. Tutti bra ancora più carico di Pacino, perché utilizza ungli elementi che compongono i diversi codici tono molto più ascendente dell’originale che, in-dell’audiovisivo (la ripresa, la predisposizione della vece, è basso prima, si alza e poi si riabbassa. È ilscena, il montaggio, i differenti punti di vista, la caso di doppiaggio in purezza, cioè perfettamentebase musicale, la performance attoriale) sono per- riuscito e funzionale.Perché consente un'esperienza di fruizione coerente con il testo di partenza.
SCENA INIZIALE DI SKINS (2007-2013)
È una serie britannica andata in onda dal 2007 al 2013 che ha fatto la storia della televisione. Ha generato, infatti, una vera e propria filiera di prodotti in Gran Bretagna, ma è anche concettualmente la madre di Sex Education ed Euphoria. È ambientata a Bristol, e ha una particolarità: ogni due stagioni, quasi tutto il comparto attoriale cambia per raccontare dei giovani sempre credibili. I giovani sono compagni di scuola che vengono da estrazioni sociali, quartieri e ascendenze etniche diverse, per cui si riesce a percepire la differenza dei loro inglesi; elemento tipicamente britannico.
ENG ITA
È una scena "di scontro" quasi identica a Ogni ma- Doppiatore: Giancarlo Giannini. Si ha una tenuta ledetta domenica, perché anche qui c'è un
turpiloquio più forte ma con un tono più esasperato/disperato che virulento). Non potendo dire le stesse parolacce che si dicono nella versione originale e con lo stesso tipo di esasperazione, se ne fanno dire di meno e meno forti, ma con un tono più arrabbiato.più virulento. Sottotito-lare questa scena sarebbe stato molto difficile, maavremmo consentito comunque di più allo spetta-tore di entrare in contatto con il testo originale. Conil doppiaggio, invece, si è dato un colore parzial-mente diverso.
In Inghilterra, la serie va in onda su E4, uno dei ca- In origine, Skins va in onda su E4. L’anno dopo, ar-nali minori ma più innovativi di Channel 4, che ha riva in Italia su MTV, un luogo completamente di-un target e un pubblico di un certo tipo. verso, che ha un’altra offerta, un altro tipo di pro-dotti e, infine, di pubblico. Sono due mondi com-pletamente differenti. Ciò che è stato fatto, quindi,non è casuale, ma è funzionale a un pubblico di-verso da quello originale.
Di cosa ci occuperemo?
- Fiction seriale: cioè un testo basato sulla serialità. Non è dunque un testo unico, a differenza del cinema, perché fondato sulla parcellizzazione
Dell'interno in una serie di componenti, gli episodi. Ora non si parla più soltanto di tv fiction intesa come serie mandata in onda in tv, ma si utilizza anche per parlare di Netflix e di Prime Video. Ma solo apparentemente i contenuti sono gli stessi: la stragrande maggioranza di quello che troviamo su queste piattaforme, infatti, non sono i cosiddetti originals (prodotti da Netflix, Prime Video, Apple...), ma sono contenuti che vengono dalla televisione. Ci concentreremo in particolare sulla fiction seriale contemporanea: prima, però, è importante capirne la storia, cioè come si è arrivati a questo punto.
2) Fiction in movimento: se serve il sottotitolaggio o il doppiaggio, significa che questo prodotto ha subìto uno "spostamento" oltre che una traduzione: esiste il tema della traduzione, cioè esiste il parlato originale che diventa o un altro parlato - doppiaggio - o un testo scritto - sottotitolo -.
maproprio per il fatto che bisogna tradurlo, significa automaticamente un passaggio da un paese all’al-tro. La traduzione letteraria, invece, è diversa, così come è diversa la traduzione per il cinema: nellastragrande maggioranza dei casi, infatti, il sistema industriale di partenza e di arrivo è lo stesso: unlibro viene commercializzato negli Stati Uniti con le stesse logiche con cui viene commercializzatoin Italia; esiste, tuttavia, un sistema socioculturale americano e italiano diverso ma, a livello di in-àdustria, così come il cinema (americano/italiano: sale piattaforme streaming, televisione…), è lastessa cosa. La televisione si vede su un certo tipo di canale in un territorio e può vedersi su un altrotipo di canale nel territorio di arrivo; lo spostamento, dunque, non è lineare (tra due universi prati-camente uguali), ma disassa (canali diversi). Ogni traduzione – oltre che essere un
tradimentoconsensuale – in sé è già concettualmente un adattamento: non si tratta solo di una translittera-zione, ma è già sempre un adattamento.
3) Adattamento “esplicito”: ovvero un testo di partenza che poi diventa una fiction seriale: esistonoinfatti fiction seriali che sono totalmente o parzialmente adattamento di qualche cosa che c’era già,cioè di un testo di partenza preesistente. Si cercherà, quindi, di andare oltre la traduzione. Gli adat-tamenti di cui ci occuperemo sono:
- Adattamento trans-mediale: da film, da fumetto, da topos letterario, da videogioco a fic-tion seriale. Sembra particolare, ma è la tendenza del contemporaneo. Si hanno quasi piùadattamenti in fiction, che idee o storie completamente originali (Boys, Watchmen, Go-morra, Suburra, Umbrella Academy, Arrow…).
- Adattamento trans-culturale: è la fiction seriale che passa da un paese all’altro,
L'idea del remake è diventata iperbolica; non è più puntuale, ma pervasiva;3) Per l'audiovisivo, capire quali sono le regole dell'adattamento può anche aiutare a diventare deitraduttori migliori, cioè adattatori light.
Di che cosa dobbiamo parlare quando parliamo di fiction seriale?
Le fiction seriali sono strutture testuali non autonome che, per poter essere analizzate, comprese e collo-cate, necessitano di altri aspetti, tra cui:
Contesto socioculturale: è fatto di immaginari, enciclopedie, abitudini ed esperienze. Ogni testoo deve essere sempre pensato in relazione al suo contesto socioculturale: Baby e Suburra dialoganocontinuamente e completamente con immaginari condivisi e che non sono necessariamente legatia quella narrazione. Dopo Romanzo criminale e Gomorra, Suburra parla a un pubblico che poten-zialmente già sa, capisce e comprende che cosa significa fare un racconto di tipo antieroico conspunti.
distribuiscono (canali di distribuzione, piattaforme, modalità di fruizione). Il contesto socioculturale è fondamentale per comprendere un testo. Esso include le influenze culturali, sociali, politiche ed economiche che hanno contribuito alla sua creazione e diffusione. Ad esempio, un testo ambientato in un contesto storico specifico richiederà una conoscenza delle dinamiche sociali e politiche di quel periodo. L'industria è un altro elemento importante da considerare. Essa comprende sia la produzione del testo, ovvero chi lo crea (autori, scrittori, registi), sia la sua distribuzione, ovvero come e dove il testo viene reso disponibile al pubblico (canali di distribuzione, piattaforme, modalità di fruizione). La conoscenza dell'industria può aiutare a comprendere le scelte creative e narrative fatte nel testo, così come le strategie di marketing e promozione utilizzate per diffonderlo. In conclusione, la comprensione di un testo richiede la considerazione del contesto socioculturale e dell'industria che lo circonda. Questi elementi forniscono un quadro più completo e approfondito per interpretare e apprezzare il testo nella sua interezza.testo per l'ultima volta)?