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MATURAZIONE POST-TRADUZIONALE
Spesso, dopo che le catene polipeptidiche sono state sintetizzate, devono essere
modificate chimicamente prima di poter svolgere la loro funzione. Tali modificazioni
sono note come modificazioni post-
traduzionali.
Modificazioni post traduzionali
rimozione della metionina
all’Nterminale
rimozione di sequenze segnale e/o
di una sequenza di amminoacidi
modificazione chimica di
amminoacidi (metilazione,
acetilazione, fosforilazione)
glicosilazione del polipeptide
assemblaggio di gruppi prostetici
assemblaggio di più subunità
proteiche 2
INDIRIZZAMENTO E SMISTAMENTO DELLE
PROTEINE
La sintesi dei polipeptidi inizia nel citosol, ma procede secondo una delle due vie
alternative quando il polipeptide è lungo circa 30 aminoacidi. (a) Nell’importazione
post-traduzionale i ribosomi rimangono liberi nel citosol se i polipeptidi sintetizzati
sono destinati al citosol o a essere importati nel nucleo, nei mitocondri, nei cloroplasti
o nei perossisomi. Quando il polipeptide è completamente sintetizzato, viene rilasciato
dal ribosoma e quindi, a seconda della destinazione, può rimanere nel citosol o essere
trasportato nel corretto organello. L’ingresso dei polipeptidi nel nucleo avviene
attraverso i pori nucleari, utilizzando un meccanismo diverso da quello utilizzato per
l’ingresso post-traduzionale negli altri organelli. (b) Nell’importazione co-traduzionale i
ribosomi aderiscono alle membrane del RE se sintetizzano polipeptidi destinati a uno
dei compartimenti del
sistema di
endomembrane o
all’esportazione dalla
cellula. Mentre la sintesi
procede, il polipeptide
neoformato è trasferito
attraverso la membrana
del RE. Il polipeptide
completamente
sintetizzato può quindi
rimanere nel RE o essere
trasportato mediante
varie vescicole a un altro
compartimento del
sistema di
endomembrane. (Man
mano che vengono
prodotte le proteine
integrali di membrana
vengono inserite nella
membrana del RE,
anziché essere rilasciate
nel lume del RE e indirizzate alla membrana plasmatica all’interno di vescicole di
trasporto.)
importazione co-traduzionale
smistamento di proteine solubili
smistamento di proteine integrali di membrana
importazione post-traduzionale
2
Importazione co-traduzionale
Smistamento di proteine solubili
Smistamento di proteine integrali di membrana
L’altro gruppo importante di proteine sintetizzate dai ribosomi adesi al RE sono
proteine integrali di membrana
molecole destinate a diventare . Questo tipo di
polipeptidi è sintetizzato con un meccanismo simile a quello visto per le proteine
solubili, con l’eccezione che la catena polipeptidica completa rimane ancorata alla
membrana del RE, invece di essere rilasciata nel lume del RE.
Si ricordi che le proteine integrali di membrana sono ancorate al doppio strato lipidico
da una o più regioni transmembranarie ad α-elica costituite da 20-30 aminoacidi
idrofobici (si veda il Capitolo 7). Dopo la loro sintesi, come vengono trattenute queste
proteine nella membrana del RE, piuttosto che essere rilasciate nel suo lume? Esistono
due principali meccanismi con i quali i segmenti idrofobici transmembranari ancorano
le catene polipeptididiche neosintetizzate al doppio strato lipidico della membrana del
RE.
Sequenze di stop del trasferimento Il primo di questi meccanismi coinvolge i
polipeptidi con una classica sequenza segnale per il RE localizzata alla loro estremità
N-terminale, che permette a una SRP di legare il complesso mRNA-ribosoma alla
membrana del RE. Quindi, l’allungamento della catena polipeptidica continua fino a
quando non viene sintetizzato il segmento transmembranario idrofobico del
polipeptide. Come mostrato nella Figura, questa regione aminoacidica funziona come
sequenza di stop del trasferimento che blocca la traslocazione del polipeptide
attraverso la membrana del RE. La traduzione continua fino a completamento, ma la
rimanente catena polipeptidica rimane nello spazio citosolico; il risultato è una
proteina transmembranaria con il suo N-terminale nel lume del RE e il suo C-terminale
nel citosol. Allo stesso tempo, il segnale idrofobico di stop del trasferimento esce dal
traslocone attraverso un’apertura laterale, spostandosi nel doppio strato lipidico, 2
formando il segmento transmembranario stabile che àncora la proteina alla
proteine transmembrana di tipo I.
membrana. Queste proteine sono spesso chiamate
Sequenza interna di inizio del
trasferimento Il secondo
meccanismo coinvolge le proteine di
membrana che sono prive di una
tipica sequenza segnale al loro N-
terminale, e possiedono invece una
sequenza interna di inizio del
trasferimento. Tale sequenza
svolge due funzioni: inizialmente
agisce come una sequenza segnale
per il RE che permette a una SRP di
legare il complesso mRNA-ribosoma
alla membrana del RE; quindi, la sua
regione idrofobica funziona come
àncora che fuoriesce attraverso
un’apertura laterale nel traslocone e
incorpora stabilmente il polipeptide
nel doppio strato lipidico (Figura).
L’orientamento della sequenza di
inizio del trasferimento al momento
dell’inserzione determina quale
terminale del polipeptide rimane nel
lume del RE e quale nel citosol. Le
proteine la cui estremità C-terminale
si trova nel lume del RE e la N-
terminale nel citosol sono note come
proteine transmembrana di tipo II.
1. Il primo segmento
transmembrana viene inserito
mediante una sequenza
interna di inizio del
trasferimento;
2. una sequenza di stop del
trasferimento interrompe
l’inserimento e rilascia
lateralmente questa prima
sezione di aminoacidi nella
membrana del RE.
3. Non appena la successiva
sequenza di inizio del
trasferimento s’inserisce nel
traslocone, entrano in gioco le
ulteriori sequenze di inizio e di
stop del trasferimento. L’inserimento continua finché non viene incontrata la
successiva sequenza di stop del trasferimento; a questo punto la nuova sezione 2
transmembrana viene rilasciata lateralmente nella membrana del RE. Il
processo continua fino a quando tutte le regioni transmembrana vengono
inserite attraverso la membrana.
Importazione post-traduzionale
Sintesi dei polipeptidi nel citosol e successivo smistamento negli
organelli grazie all’indirizzamento guidato da peptidi segnale
nel nucleo: segnale di localizzazione nucleare → transito attraverso il poro
nucleare
per mezzo del recettore di importazione nucleare
nei perossisomi: sequenza segnale SKL (serina-lisina-leucina)
nel reticolo endoplasmatico: legame con chaperon Hsp70 → transito attraverso
il trasportatore Sec61
nei mitocondri e nei cloroplasti:
Sequenza di transito: permette il legame a TOM/TOC
Complessi di trasporto mitocondriali:
- TOM (traslocasi della membrana mitocondriale esterna)
- TIM (traslocasi della membrana mitocondriale interna)
Complessi di trasporto dei cloroplasti:
- TOC (traslocasi della membrana cloroplastica esterna)
- TIC (traslocasi della membrana cloroplastica interna)
Sequenza aggiuntiva di smistamento: indirizza il polipeptide alla sua
localizzazione finale all’interno del mitocondrio/cloroplasto (ad esempio, una
sequenza di segnale idrofobico di smistamento esegue lo stop del trasferimento
per l’indirizzamento del polipeptide nella membrana mitocondriale interna o
esterna). 2
IMPORTAZIONE POST-TRADUZIONALE
CHAPERONE-MEDIATA DEI POLIPEPTIDI
NELLA MATRICE MITOCONDRIALE O NELLO
STROMA CLOROPLASTICO
Sebbene i mitocondri e i cloroplasti contengano il loro DNA e il macchinario per la
sintesi proteica, essi sintetizzano solo pochi dei polipeptidi di cui necessitano. Più del
95% delle proteine contenute nei mitocondri è codificato da geni nel nucleo e
sintetizzato nel citosol. L’esiguo numero di polipeptidi sintetizzati nella matrice
mitocondriale è prevalentemente indirizzato verso la membrana mitocondriale interna.
Quasi senza eccezioni, i polipeptidi codificati dai dei mitocondri sono subunità di
proteine multimeriche, con una o più delle rimanenti subunità importate dal citosol.
I complessi di trasporto sono detti TOM (translocasi della membrana esterna) e TIM
(translocasi della membrana interna). L’iniziale riconoscimento dei polipeptidi destinati
ai mitocondri è effettuato da una componente del complesso TOM nota come
recettore della sequenza di transito . Dopo che la sequenza di transito è stata legata
dal corrispondente recettore, il polipeptide contenente tale sequenza è traslocato
attraverso la membrana esterna utilizzando un poro presente nel complesso TOM. Se il
polipeptide è destinato all’interno dell’organello, il transito attraverso il complesso
TOM è rapidamente seguito dal passaggio attraverso il complesso TIM della membrana
interna, presumibilmente in un punto di contatto in cui le membrane esterna e interna
si trovano vicine tra loro.
La figura mostra un modello attuale per spiegare l’importazione chaperon-mediata di
polipeptidi nella matrice mitocondriale proteine
1. Per avviare il processo, le
chaperon citosoliche Hsp70 si legano a un
polipeptide, mantenendolo in uno stato di
parziale srotolamento.
2. Successivamente, la sequenza di transito
presente all’estremità N-terminale del
polipeptide si lega alla componente
recettoriale del complesso TOM, che
protrude dalla membrana esterna del
mitocondrio.
3. Le proteine chaperon sono rilasciate in
concomitanza con l’idrolisi di ATP, mentre il
polipeptide viene traslocato, attraverso i
pori dei complessi TOM e TIM, nella matrice
mitocondriale.
4. Non appena la sequenza di transito emerge
nella matrice, è rimossa dalla peptidasi di
transito.
5. L’ingresso della parte restante del
polipeptide nella matrice è accompagnato
dal legame transitorio con le proteine
chaperon mitocondriali Hsp70. Il successivo 2
rilascio di Hsp70 richiede l’idrolisi dell’ATP, che si ritiene traini il processo di
traslocazione. proteine chaperon mitocondriali Hsp60
6. Infine, in molti casi le (si veda la
Figura 19.15b ) si legano al polipeptide e lo aiutano a raggiungere la sua
conformazione completamente ripiegata.
PRODUZIONE SIMULTANEA DI DIVERSE
COPIE DI POLIPEPTIDE IN BATTERI ED
EUCARIOTI
Nei paragrafi precedenti abbiamo appreso come
un singolo polipeptide viene sintetizzato a partire
dalle informazioni codificate in una molecola di
mRNA. Quando però una cellula richiede un
polipep