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Tiepolo
Punto di riferimento per i dipinti a larga scala (pitture di grande dimensione),Figlio di un piccolo armatore, si forma in una bottega (Gregorio lazzarini) e il suo punto di riferimento è Sebastiano ricci (apre la stagione della luce 700). Il colore cambiaFigura di passaggio -> teatro goldoni,Prime commissioni di Tiepolo20 anni -> circolo di affreschi della villa Baglioni Massanzago.Tiepolo si occupa di affreschi da tutta la vita, studiano gli affreschidi veronesi. Le stanze da affrescare presentano diversi ostacoli, tracui porte finestre colonne. Crea scenografie per nascondere questi ostacoli inserendo anche elementi architettonici creanodelle macchine teatrali. Unisce architettura, pittura e teatro collaborando con Mengozzi colonna.Artista specializzato nella creazione di scenografie teatrali G. B. Tiepolo, La caduta di Fetonte, villa Baglioni, Massanzago, 1719illusionistiche.Nell'opera vi è un rimando alla metamorfosi di Ovidio (collega la pittura alla letteratura.
Tipico dei pittori del 700, nel 1731 Tiepolo viene incaricato di affrescare Palazzo Dugnani. Anche qui ci sono ostacoli architettonici, come lo spazio a doppia altezza con finestre e porte. Dipinge scene delle storie romane. La sua pittura non è mai affrettata, è una pittura consolidata, focalizzata sui dettagli e sulla sua abilità nel dipingere i dettagli. Questo lo fa risultare molto superiore rispetto agli altri artisti, era davvero l'artista più talentuoso dell'epoca. Tiepolo dipinge le scene della vita romana a Palazzo Dugnani, sono come una sorta di libro aperto che contiene tutta la storia degli affreschi. Tiepolo inserisce qui anche una serie di omaggi a dei pittori precedenti, che vanno da Pietro da Cortona, Paolo Pozzo, Correggio, Veronese, che lui cita con dei dettagli. È come una Wunderkammer (la Wunderkammer si può considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di museo) della storia della pittura ad affresco. Altri...
dipinti di Tiepolo nei primi anni '30 del 700 si trovano in una piccola villa privata "Dal Verme". Si trova alle porte di Vicenza (recentemente la Villa è stata anche restaurata, ampliata e anche visitabile al pubblico). Tiepolo va a concepire tutte figure e scene che inneggiano all'amore o comunque al rapporto coniugale tra uomo e donna. Qui vediamo un dipinto intitolato "la modestia che fa scappare l'arroganza". Ci sono queste due donne, la modestia con questo abito bianco che si è denudata di tutti i suoi averi. Infatti, con il piede sta schiacciando la corona d'oro che aveva in testa; tutti i suoi averi, le perle, le collane e gli orecchini sono appoggiati per terra. Mentre l'arroganza, simboleggiata da questa donna molto colorata, a cui Tiepolo dedica più lavoro, è la protagonista del dipinto. Presenta due simboli tipici dell'arroganza, lo specchio e il Pavone. Possiamo definirli temi lussureggianti. Tiepolo ama moltissimo.Dipingere e parlare del lusso del '700.
Nel 1736 stabilisce un contatto con la Corte svedese, attraverso una lettera viene chiamato a dipingere.
"Tiepolo, chiamato Tiepoletto, è fatto apposta per noi. Pieno di spirito, con un fuoco inesauribile, un colore splendido e di una rapidità sorprendente. Fa un quadro in meno tempo che ad altri occorre per stemperare i colori." - Gustav Tessin, 1736
In queste parole si comprende che Tiepolo era un'artista moderno e veloce e pieno di spirito, che sapeva stare al mondo e nella socialità del '700. Parlano della socialità culturale con un fuoco inesauribile, quindi con tante idee, un colore splendido. Ecco, questo è importante perché. Per Tiepolo il colore è davvero il fulcro della sua opera. Essendo molto veloce nel dipingere era molto amato dai committenti i quali non perdevano tempo, infatti divenne l'artista preferito del '700. È un artista profondamente attratto dalla storia.
Che dipinge tantissime scene istoriate, ma allo stesso tempo un po' superficie. È la perfetta descrizione del 700, molto legato alla storia ma che infiocchetta queste vedute storiche con un po' di frivolezza superficiale. La galleria degli specchi palazzo Clerici a Milano. È una galleria di 20m per 5m, molto strette e lunga, perfettamente (sul modello di Versailles e della famosa galleria dei Glass style).
Tiepolo si ritrova ad operare in luoghi accidentati (architetture che occupano pareti), qui lui decora con affreschi su tutto il soffitto la galleria. Avendo una superficie molto stretta e allungata, su cui ha praticamente carta bianca, il soggetto rappresentato o meglio, che sceglie di rappresentare è il carro del Sole. Carro del sole che porta la luce al giorno, simbolo e sinonimo di quella luce e di illuminazione che viene portata nel 700 in giro per il mondo. Lo immagina in una serie di figure lungo i bordi mentre lascia spazio libero, quasi a respirare.
nella parte centrale del soffitto. C'è una rincorsa di personaggi attorno al perimetro, mentre c'è più luce ed è più libero nella parte centrale. Nel racconto di questo carro del sole, Tiepolo decide di appoggiare gli Dei dell'Olimpo, che vengono rappresentati attorno al tavolo del sole su queste nuvole sporche. Tiepolo era tipico dipingere queste nuvole un po' grigie, piene di pioggia, tristi nella loro visione. Lo fa per accentuare e mettere in contrapposizione la luminosità degli altri suoi colori. È quello che Tiepolo proprio chiamava dipingere il brutto, in questo caso il colore grigio (non colore), che lui considera meno attraente la poetica pittorica rispetto agli altri per fare emergere il meglio. Su questa frase un po' si basa tutta di Tiepolo. Tiepolo con questi piccoli espedienti di colore, sta cercando di attirare l'osservatore con degli effetti teatrali. A palazzo Clerici troviamo il carro del sole,
con una prospettiva scorciata, probabilmente un omaggio a Mantegna. Questi quattro cavalli bianchi, ma un po' sporchi (dovevano contrapporsi all'idea del sole. Quindi questi quattro cavalli bianchi sono in prospettiva, vista dal basso verso l'alto e poi tutto intorno gli dèi dell'Olimpo (mercurio, Platone, ecc.) La tecnica pittorica di Tiepolo all'inizio prevedeva di mettere questi colori sporchi dove la luce sembra quasi non notarsi all'interno del quadro, disperdendosi a poco a poco, con un trucco teatrale aggiunge dei piccoli punti luce all'interno dei pigmenti colorati e crea questa escalation. Utilizza anche degli espedienti musicali dove inserisce come dettaglio degli spartiti musicali quasi leggibili. In basso nel quadro notiamo questo gran vociare di personaggi, la proboscide dell'elefante con questi dettagli emozionanti che fino ad allora erano stati di difficile reperibilità da parte degli artisti. (esotici) Nel 1743 proseguono lecommissioni private. Riceve una commissione dall'avvocato vicentino per la Villa Cordellina. A Villa Cordellina si ritrovano in realtà gli stessi soggetti precedenti (palazzo dugnani). Temi storici però affrontati con frivolezza sugli abiti, sui decori e sui colori.
Palazzo Labi, Venezia Affreschi per Villa Cordellina, Montecchio Maggiore, 1743
E lo stesso per la commissione di Palazzo Labia, la famiglia Labia era una famiglia benestante ma non aristocratica, cioè apparteneva alla nuova borghesia. Per questa realizzazione collaborano più artisti assieme a Tiepolo.
Queste finestre molto grandi, in realtà tutto il contorno è una quadratura, è tutto un'illusione scenografica, ci sono le porte, persino le colonne marmoree affiancate alle porte d'ingresso. Sono tutte un'illusione pittorica di Tiepolo e del Mengozzi Colonna una collaborazione tra architettura e scenografia, come in questa sala a doppia altezza.
Inizia a dipingere le
Vicende storiche di Antonio e Cleopatra tra le due porte, Tiepolo e Mengozzi Colonna inventano una sorta di scala dipinta. Quando guardiamo la sala a doppia altezza di questo palazzo, oltre alle tue porte c'è questa scala, la scalinata in prospettiva inventata da Mengozzi Colonna e da Tiepolo, che parte dal livello del pavimento senza interruzioni, come una sorta di invito a entrare all'interno di questa scena. (Si crea una situazione teatrale che presuppone un'illusione, che lo spettatore può sperimentare solo all'interno). Questo perché Tiepolo lavora proprio insieme al quadraturista, alla manipolazione dello spazio. Possiamo vedere il banchetto di Cleopatra, la volta centrale con Pegaso che sale verso l'Olimpo e l'obelisco al centro. Nel 1752 Tiepolo accetta l'invito del principe vescovo di Murg a decorare la Residenza di Wurzburg (dal 1752) realizzato dall'architetto aristocratico tedesco, Balthasar Neumann. Tiepolo decora due sale con affreschi,
lo scalone e il salone imperiale, il salone imperiale semicircolare. All'interno degli affreschi Tiepolo, come a firma di quest'opera, mette il suo ritratto accanto al figlio Giandomenico. Tiepolo in questo autoritratto è molto diverso, ed è interessante notare che Tiepolo si rappresenta con questo cappello rosso, con gli abiti da lavoro proprio del pittore.
La scesa mostra una sorta di elezione del figlio, dipinto con questa parrucca incipriata bianca, a rango più elevato del proprio. Indossa un abito elegante, blu. Il blu all'epoca era un colore che veniva utilizzato per mostrare ricchezza perché questo tipo di pigmentazione (blu di Prussia) era difficile da ottenere e di conseguenza prezioso.
Tiepolo affresca la sala un ambiente tipicamente settecentesco. Gli intonaci, stucchi, sono diversi dalle sale rinascimentali, gli affreschi non sono immediatamente visibili quando ci mettiamo ad osservare questa sala. Sono inseriti tra spazi creati da
accidentiarchitettonici della sala e delladecorazione (apoteosi della fantasia tardobarocca). Si inizia a lavorare sullascenografia, in particolare sulle prospettive,non centrali infatti lavora per sfondati e pertrompe-l'œil (un genere pittorico che,attraverso espedienti, inducenell'osservatore l'illusione di guardareoggetti reali e tridimensionali, in realtàdipinti su una superficie bidimensionale.)Questo è l'affresco che raffigura le nozzedell'imperatore Federico Barbarossa.Dipinge con molta accuratezza storicaPersonaggi, architetture, abbigliamento.sono perfettamente aderenti al periodostorico preso in questioneLe nozze dell'imperatore Federico BarbarossaL'artista era una sorta di artefice che doveva sottoporre la sua arte alla riproduzione fedele infunzione educativa. Tiepolo questa idea non la farà ma