Nissl appare più chiaro rispetto al citoplasma; la parte più scura del nucleo è il nucleolo;
- il citoplasma ha molti organuli perché la cellula è sempre in attiva sintesi proteica, quindi ha un
RER e un apparato di Golgi molto sviluppati. Ci sono poi anche i lisosomi, il citoscheletro, i
mitocondri, le vescicole secreto e i granuli pigmento; queste sono tutte zone citoplasmatiche
molto baso le chiamate corpi di Nissl.
citoscheletro
1.2)
- è formato da neuro lamenti che sono i lamenti intermedi presenti nel corpo cellulare, nei
dendriti e nell’assone ed hanno una funzione di sostegno;
- poi ci sono i mitocondri che si organizzano a formare dei fasci e sono presenti soprattutto nei
dendriti (li sostiene) e nell'assone (responsabili del trasporto di varie sostanze);
- in ne ci sono i micro lamenti di actina presenti soprattutto sotto la membrana cellulare e sono
deputati al trasporto di sostanze all'interno del corpo cellulare.
dendriti
3)
- sono dei prolungamenti corti, numerosi, molto rami cati e senza guaina mielinica che entrano in
contatto con altri neuroni o con altre cellule per accogliere i vari impulsi e condurli verso il corpo
cellulare;
- il loro diametro decresce mano a mano che si allontanano dal corpo cellulare;
- nella porzione iniziale, quella più larga, quella più vicino al corpo cellulare, presentano un
ma non il Golgi;
citoplasma ricco di organuli sintetici come mitocondri, RER, REL, citoscheletro,
- presentano delle piccole estro essioni chiamate spine dendritiche che sono i punti di contatto
con le altre cellule dove avviene la giunzione; sono delle strutture molto plastiche, più presenti a
livello degli individui giovani, infatti sembrano essere collegati con la capacità di una persona a
memorizzare.
assone
4)
- è un prolungamento che di erisce dai dendriti perché è unico, molto lungo (può arrivare anche
no ad 1 m) ed ha un diametro costante.
- nella porzione nale si rami ca nei bottoni sinaptici attraverso cui entra in contatto con altri
neuroni o altre cellule; cono di emergenza,
- inizia a partire dal corpo cellulare in una zona più allargata chiamata poi c'è
una zona di iniziazione dove tutti gli impulsi presenti a livello delle sinapsi vengono sommati e se
questo segnale elettrochimico che si forma è su cientemente alto allora va a scaturire l'impulso
nervoso; questo poi viene propagato lungo l'assone verso i bottoni sinaptici per poi essere
trasmesso;
- è costituito da un apparato citoscheletro importante dove sono presenti i neuro lamenti
( lamenti intermedi e microtubuli), non ha RER né apparato di Golgi né corpi di Nissl;
- è fornito del trasporto assonico;
- può presentare un rivestimento che lo rende mielinizzato. Questo rivestimento non è continuo
lungo tutto l'assone ma ci sono delle zone che rimangono scoperte, chiamate nodi di Ranvier,
invece le altre zone, quelle comprese tra un nodo e l'altro, sono ricoperte da guaina di mielina e
sono chiamate segmenti intermodale. La mielina ha il compito di trasmettere gli impulsi più
velocemente. Gli assoni senza il rivestimento di mielina sono assoni amielinici.
Il trasporto assonico permette lo smistamento di sostanze dal corpo cellulare ai bottoni terminali e
viceversa. Quando il movimento va dal corpo cellulare verso la terminazione assonica viene
chiamato usso anterogrado e ne esiste di due tipi:
- usso anterogrado veloce= fa sì che lungo dei fasci di microtubuli, che fungono da binari, gli
organuli rivestiti da membrana, come vescicole, neurotrasmettitori o mitocondri, migrino lungo
l'assone verso i bottoni sinaptici; questo usso è operato da proteine motrici come la chinesina
che utilizzano ATP;
fi fi fl fi fl fi fi fi
fi ff fi fl fi fl ffi fi fi
- usso anterogrado lento= trasporta molecole del citoscheletro o piccole molecole ed è operato
da un trasporto passivo lungo questi binari; ha la funzione di recuperare dei prodotti come
vescicole o altre molecole che ritornano a livello del corpo cellulare per essere riciclate.
Quando il movimento va dalla terminazione assonica al corpo cellulare viene invece chiamato
usso retrogrado. Questo trasporta in maniera veloce i materiali da degradare o da riciclare verso
il soma.
Che cosa è l'impulso nervoso?
L'impulso nervoso è un fenomeno elettrochimico chiamato potenziale d’azione che coinvolge la
membrana plasmatica. Alla base del potenziale c’è la depolarizzazione di membrana.
Quando un neurone non sta producendo segnali si dice che è a riposo. Il potenziale di riposo
della membrana è la di erenza di potenziale che c’è tra i due lati della membrana plasmatica nelle
normali condizioni di riposo. A livello della membrana plasmatica, infatti, c'è un accumulo di
cariche negative mentre nella sostanza extracellulare, a ridosso della membrana, vi è un accumulo
di cariche positive. Il potenziale di riposo è mantenuto grazie ai canali ionici e alle pompe sodio/
potassio, responsabili di questa presenza di ioni positivi e negativi fra l'interno e l'esterno.
Quando avviene l'impulso nervoso, ovvero quando si passa da uno stato di potenziale di
riposo a uno stato di potenziale d'azione?
L’impulso si origina quando si ha un a usso di ioni positivi verso l'interno della cellula che
determinano un'inversione temporanea di polarità dei due lati della membrana, si ha cioè la
depolarizzazione di membrana. Se questa supera una certa soglia genera un segnale
elettrochimico che è il potenziale d'azione, ovvero l'impulso nervoso. Questo potenziale d'azione
si propaga lungo tutta la membrana: la depolarizzazione provoca l'apertura dei canali nella
regione subito adiacente determinando un'onda di depolarizzazione in successione così da avere
una propagazione no ai bottoni sinaptici.
Il fenomeno della depolarizzazione è un fenomeno transitorio, dura infatti circa un millisecondo,
dopo attraverso un usso ionico si ha quello che è il periodo refrattario dove viene ristabilito il
potenziale di riposo e durante il quale la membrana non può rispondere ad ulteriori stimoli.
La propagazione dell'impulso avviene in maniera diversa a seconda dell’assone: a livello di un
assone amielinico, avviene in maniera graduale, è continua e un po’ lenta, mentre a livello di un
assone mielinico non è continua ma saltatoria, infatti avviene solo a livello dei nodi di Ranvier ed è
molto più veloce.
Come fa poi l'impulso a propagarsi da una cellula ad un'altra?
Lo fa grazie alle giunzioni sinaptiche. La sinapsi è una zona dove avviene la propagazione
dell'impulso nervoso e dove ci può essere un rapporto diretto o indiretto fra due cellule.
Ci sono due tipologie di sinapsi:
sinapsi elettrica=
1) è meno frequente e implica un passaggio diretto di ioni fra una cellula e
l'altra ed è mediata da giunzioni comunicanti;
sinapsi chimica=
2) è meno veloce ma molto più frequente ed è un collegamento indiretto fra una
terminazione assonica di un neurone pre-sinaptico e la membrana di una cellula post-sinaptica.
La trasmissione dell'impulso avviene attraverso il rilascio, da parte dei bottoni sinaptici, di
vescicole ripiene di neurotrasmettitori nella fessura sinaptica; ciò è possibile grazie alla liberazione
di calcio che attiva l’esocitosi delle vescicole. La cellula post-sinaptica per recepire questo
segnale deve avere dei recettori che vanno ad attivare canali e pompe.
eccitatorie inibitorie.
Le sinapsi chimiche possono essere o
Le sinapsi eccitatorie generano un potenziale d'azione nel neurone post-sinaptico attraverso una
depolarizzazione di membrana. Le sinapsi inibitorie inibiscono la propagazione dell'impulso
attraverso un aumento della polarizzazione di membrana.
I neurotrasmettitori sono sostanze che possono derivare da amminoacidi o possono essere
piccole molecole (es. acetilcolina) o neuropeptidi.
Ci sono più tipi di sinapsi a seconda di dove il bottone sinaptico si va a legare:
asso-somatica=
- sinapsi quando coinvolge la terminazione di un assone e la membrana del
soma; asso-assonica=
- sinapsi quando c'è un terminale assonico che va a legarsi a livello della
membrana dell'assone di un altro neurone;
fl
fl fi fl ff ffl
asso-dendritica=
- sinapsi avviene tra l'assone di un neurone e i dendriti di un altro neurone;
asso-spinodendritica=
- sinapsi avviene tra l'assone di un neurone e le spine dendritiche di un
altro neurone;
- dendro-dendritica=
sinapsi le terminazioni di dendriti di un neurone si legano a dendriti di un
altro neurone.
I neuroni si dividono sulla base di:
1) tipo di prolungamento
2) lunghezza dell'assone
3) funzione
1)sulla base del tipo di prolungamento troviamo:
- neuroni unipolari: sono presenti soprattutto durante la vita embrionale, nell'adulto sono
presenti nella retina e nella mucosa olfattiva; sono caratterizzati da un unico prolungamento;
- neuroni bipolari: sono caratterizzati da un assone e un dendrite che escono da poli opposti del
soma; sono presenti in alcuni organi di senso come la retina;
- neuroni pseudounipolari: sono caratterizzati da un unico prolungamento che parte dal soma e
dopo un breve tratto si biforca in due rami disposti a T, uno funge da dendrite e l'altro da
assone; sono presenti nei gangli sensitivi;
- neuroni multipolari: sono i più comuni e sono caratterizzati da un singolo assone e da un gran
numero di detriti; rappresentano la maggior parte dei neuroni del SNC e dei motoneuroni;
- neuroni di Purkinje: hanno un unico prolungamento e una presenza notevole di dendriti.
2)sulla base della lunghezza dell'assone esistono due tipi di neuroni:
- del primo tipo di Golgi: hanno un assone molto lungo che esce dalla sostanza grigia, dove sono
presenti i corpi cellulari, ed entra nella sostanza bianca; sono la maggior parte dei neuroni del
midollo spinale e dell'encefalo;
- del secondo tipo di Golgi: presentano un assone molto corto che si divide ripetutamente vicino
al soma e rimane nella sostanza grigia; hanno una funzione associativa.
3)sulla base della funzione possono essere:
sensitivi
- (a erenti): conducono lo stimolo dalle cellule sensoriali verso il SNC;
motori
- o motoneuroni (e erenti): sono presenti a livello del SNC e conducono il segnale da esso
verso la periferia, a livello dei muscoli o delle ghiandole;
- interneuroni: hanno funzione associativa e sono presenti soprattutto a livello del SNC nella
sostanza grigia.
A livello del SNC i neuroni si distribuiscono, anche in base alla funzione, in delle specie di lamine.
Ci sono sei strati della corteccia cerebrale che si distinguono sulla base della diversa