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Giunzioni cellulari e membrana basale
Sul versante citoplasmatico le caderine legano proteine di collegamento intracellulari che forniscono punti di ancoraggio per i filamenti del citoscheletro (agganciano il citoscheletro di una cellula con il citoscheletro di una cellula adiacente). Svolgono un ruolo fondamentale nel fenotipo epiteliale (EMT). 'Speciali' giunzioni ancoranti sono:
- DESMOSOMI: diversamente dalla caderina, vi è una placca che funge da collegamento con i filamenti intermedi del citoscheletro;
- EMIDESMOSOMI: le integrine si legano alla lamina basale su cui poggiano gli epiteli.
GIUNZIONI COMUNICANTI: consentono la comunicazione diretta fra cellule adiacenti creando una zona in cui le membrane di due cellule adiacenti aderiscono strettamente. Consentono il libero scambio di piccole sostanze, fra cui ioni (Accoppiamento Elettrico). Su cellule adiacenti sono presenti canali transmembrana perfettamente allineati: ciascuna coppia di canali è detta Connessone.
MEMBRANA BASALE: forma specializzata
dimatrice extracellulare che fornisce supporto alle cellule epiteliali e agisce da filtro per il passaggio di cellule e sostanze tra le cellule epiteliali e il tessuto connettivo. La lamina basale si trova a contatto diretto con l'epitelio ed è formata da fibre sottili di collagene IV (che garantisce stabilità meccanica e funzionale), glicoproteine e proteoglicani. La lamina reticolare è posta sul versante connettivale ed è prodotta dai fibroblasti. È composta principalmente da fibre di collagene III e collagene IV. La lamina densa è una struttura filamentosa che si trova al di sotto della lamina lucida, tra l'epidermide e il derma della pelle, sotto le cellule. SPECIALIZZAZIONI APICALI: strutture particolari che si trovano sul lato apicale libero della membrana plasmatica delle cellule epiteliali con funzioni specifiche. Queste sono: 1. MICROVILLI: sono protrusioni digitiformi della membrana plasmatica che formano una struttura detta orletto.- Le cellule adiacenti sono strettamente accostate;
- Le cellule sono polarizzate, con una faccia apicale rivolta verso la superficie esterna o la cavità interna e una faccia basale rivolta verso il tessuto connettivo sottostante;
- Le cellule sono ancorate tra loro da giunzioni cellulari specializzate;
- Le cellule sono supportate da una membrana basale, composta da una matrice extracellulare;
- Le cellule sono avasculari, cioè non sono attraversate da vasi sanguigni, ma sono nutrite attraverso la diffusione di sostanze dal tessuto connettivo sottostante;
- Le cellule epiteliali sono in continua divisione e rinnovamento, garantendo la rigenerazione del tessuto.
Le cellule epiteliali di rivestimento possono essere classificate in base alla forma delle cellule e al numero di strati.
Le cellule epiteliali possono essere classificate in base alla forma delle cellule:
- Epitelio squamoso: le cellule sono piatte e allungate;
- Epitelio cubico: le cellule sono cubiche e hanno un rapporto uguale tra altezza e larghezza;
- Epitelio cilindrico: le cellule sono allungate e hanno un rapporto maggiore tra altezza e larghezza.
Le cellule epiteliali possono essere classificate in base al numero di strati:
- Epitelio semplice: le cellule sono disposte in un solo strato;
- Epitelio stratificato: le cellule sono disposte in più strati sovrapposti;
- Epitelio pseudostratificato: le cellule sembrano disposte in più strati, ma in realtà sono tutte in contatto con la membrana basale.
Le cellule epiteliali ghiandolari sono specializzate nella produzione e secrezione di sostanze. Possono essere classificate in base alla struttura e al modo di secrezione.
Le ghiandole possono essere classificate in base alla struttura:
- Ghiandole esocrine: le cellule secernono le sostanze attraverso un dotto che le porta all'esterno;
- Ghiandole endocrine: le cellule secernono le sostanze direttamente nel sangue, senza l'utilizzo di un dotto.
Le ghiandole possono essere classificate in base al modo di secrezione:
- Ghiandole merocrine: le cellule secernono le sostanze attraverso esocitosi;
- Ghiandole apocrine: le cellule secernono le sostanze attraverso la perdita di una porzione del citoplasma;
- Ghiandole olocrine: le cellule secernono le sostanze attraverso la rottura della cellula stessa.
Le cellule che costituiscono l'epitelio sono ancorate a una membrana basale.
Il lato apicale libero presenta specializzazioni come villi e ciglia.
Presenta giunzioni intercellulari nel dominio baso-laterale.
Non presenta vasi sanguigni.
FUNZIONI: le cellule che costituiscono l'epitelio danno origine a barriere ininterrotte di separazione tra l'ambiente esterno, o una delle cavità dell'organismo, e gli altri tessuti dell'organismo. L'epitelio:
- ricopre la superficie del corpo e le cavità interne;
- consente scambi metabolici (secrezione, assorbimento, scambi) (epitelio semplice);
- protegge da danni meccanici, fisici o chimici (epitelio stratificato);
- percepisce gli stimoli sensoriali.
LOCALIZZAZIONE:
CLASSIFICAZIONE EPITELI DI RIVESTIMENTO:
- Epitelio monostratificato (semplice): è composto da un singolo strato di cellule a diretto contatto con la membrana basale e riveste zone ben protette all'interno dell'organismo. Ha spesso funzioni di scambio: permette ad...
Esempio gli scambi fra il lume dell'organo e il tessuto circostante. In base alla morfologia si possono classificare in:
- epitelio pavimentoso semplice: consente il passaggio di materiale per diffusione o filtraggio e può secernere sostanze lubrificanti. Ha inoltre un'altezza molto ridotta e il nucleo tende a sporgere verso la superficie. Si trova nell'epitelio alveolare, nell'endotelio dei vasi sanguigni e linfatici, nelle membrane sierose (e.g. pericardio, pleura e peritoneo);
- epitelio cubico semplice: l'altezza delle cellule è approssimativamente simile alla loro estensione laterale. Tale epitelio si trova nell'ovaio, nei tubuli renali, nei dotti ghiandolari, nei bronchioli terminali e nella retina;
- epitelio cilindrico semplice: le cellule hanno un'altezza nettamente superiore rispetto alla loro estensione laterale. Tale epitelio è molto diffuso nell'organismo umano: si trova nelle tube uterine, nei bronchi, nell'intestino,
1. epitelio monostratificato: riveste le superfici interne dei vasi sanguigni, dei bronchioli, dello stomaco, della cistifellea e dei dotti escretori;
2. epitelio pluristratificato (composto): riveste superfici esposte a importanti sollecitazioni meccaniche, termiche e chimiche. Svolge un ruolo di protezione e contenimento. Sono epiteli costituiti da più strati di cellule. La tipologia dell'epitelio è definita dalla forma delle cellule dello strato più superficiale: infatti la forma delle cellule è diversa nei vari strati costituenti l'epitelio. Può essere pavimentoso, cubico (isoprismatico) e cilindrico (batiprismatico). Generalmente le cellule dello strato basale, a contatto con la lamina basale, sono cubiche.
3. epitelio pseudostratificato: sembra stratificato, ma tutte le cellule hanno altezze diverse e sono in contatto con la membrana basale. Si trova nella mucosa delle vie aeree, nell'uretra, nell'epididimo, canale auricolare e nei grandi dotti escretori delle ghiandole;
4. epitelio di transizione: particolare tipo di epitelio
composto nel quale la stratificazione e la forma delle cellule cambiano a seconda dello stato funzionale dell'organo; 5. epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato (o corneificato) e non-cheratinizzato: le cellule superficiali perdono il loro nucleo e il citoplasma è occupato da una grande quantità di cheratina, quindi in superficie non sono presenti cellule vitali, ma squame cornee. Il pavimentoso non-cheratinizzato si trova nella cornea, faringe ed esofago. Il pavimentoso cheratinizzato costituisce lo strato più esterno dell'epidermide: ● L'epidermide: è lo strato più esterno della pelle ed è costituito da più strati epiteliali, dall'esterno verso l'interno: I. Strato corneo: 25 o più strati di cellule squamose morte ancoralegate insieme mediante desmosomi. La rottura dei desmosomi determina il distaccamento delle cellule, in un processo chiamato desquamazione; II. Strato lucido: è presente dove la pelleè sottile, è composto da diversi strati di cellule morte caratterizzato da un aspetto lucido;
III. Strato granuloso: il nucleo e gli organuli cellulari cominciano a degradarsi e si formano i granuli di cheratina;
IV. Strato spinoso: le cellule assumono una forma irregolare e producono sostanze che porteranno alla formazione della cheratina;
V. Lamina basale (strato germinativo): si tratta dello strato mitotico nel quale vi è una continua sostituzione delle cellule dell’epidermide (si ha un turnover tra i 25-50 giorni).
6. epiteli ghiandolari: sono formati da cellule specializzate nella produzione di molecole (e.g. proteine, monosaccaridi, lipidi, etc.), oltre che nel loro accumulo e secrezione all’esterno. Le ghiandole derivano dall’aggregazione di cellule ad attività secretoria e, in base alle modalità di secrezione, vengono classificate in:
- endocrine*: le secrezioni (ormoni) si riversano nel flusso ematico che irrora la ghiandola e
- Steroidi: derivano dal colesterolo (e.g. nelle ghiandole surrenali e nelle gonadi);
- A base proteica (amine, peptidi e proteine) (e.g. nella tiroide, ghiandola pituitaria e pancreas).
- Paracrina: il bersaglio è una cellula che si trova nelle immediate vicinanze dellacellula escretoria;
- Autocrina: la cellula bersaglio del messaggero è la cellula secretoria stessa;
- Enterica: ormoni peptidici prodotti da cellule entero-endocrine presenti nel tratto digestivo. Raggiungono gli organi bersaglio attraverso il torrente circolatorio.
- Ghiandole endocrine unicellulari: una serie di elementi
Vengono trasportate a distanza verso l'organo bersaglio. Vi sono due classi di ormoni:
Gli ormoni interagiscono con recettori specifici espressi dalle cellule target (sul plasmalemma o nel nucleo). In base alla distanza della cellula destinataria del messaggio, si definisce la secrezione:
Tali ghiandole possono essere inoltre classificate in base al numero di cellule che le compongono:
Le cellule capaci di produrre sostanze attive di tipo ormonale, e che riconoscono alcune caratteristiche comuni, tali da poterle inquadrare in un unico sistema, costituiscono il così detto sistema endocrino diffuso (o sistema APUD).
II. ghiandole endocrine multicellulari: in base alla struttura le ghiandole endocrine si possono classificare in:
A. Ghiandole a cordoni cellulari solidi: sono formate da elementi cellulari che si dispongono in strutture allungate, i cordoni, avvolte da una membrana basale spesso attorniata da una fitta rete di capillari sanguigni e da tessuto connettivo (surrene, ipofisi, epifisi, pancreas endocrino (isole di Langerhans));
B. Ghiandole interstiziali: sono formate da gruppi cellulari isolati o raccolti in piccoli gruppi (ghiandole interstiziali del testicolo, ovaio e mucosa gastro-intestinale);
C. Ghiandole follicolari: sono ghiandole organizzate in follicoli, cioè elementi tondeggianti contenenti secreto attorniati da cellule ghiandolari cubiche (tiroide).
elle cellule che trasporta la secrezione verso l'esterno. II. Modalità di secrezione: A. Ghiandole esocrine merocrine: le cellule secernenti rilasciano la secrezione attraverso esocitosi, senza subire alcuna modifica strutturale. B. Ghiandole esocrine apocrine: le cellule secernenti rilasciano la secrezione attraverso la perdita di una porzione del citoplasma, che contiene il prodotto di secrezione. C. Ghiandole esocrine olocrine: le cellule secernenti si disgregano completamente, rilasciando il prodotto di secrezione. III. Composizione della secrezione: A. Ghiandole esocrine serose: producono una secrezione acquosa contenente principalmente proteine. B. Ghiandole esocrine mucose: producono una secrezione viscosa contenente principalmente mucopolisaccaridi. Le ghiandole esocrine svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'omeostasi dell'organismo, contribuendo alla lubrificazione delle superfici esterne e alla digestione dei nutrienti.