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NB I DUE ASPETTI FINANZIARIO ED ECONOMICO!
Esempio: A Marzo 20X2 la Alfa spa riceve la bozza del bilancio del suo commercialista. Il risultato ante imposte è pari a 100.000 euro. Fatte le opportune verifiche con il direttore amministrativo si procede nel calcolo delle imposte. Gli acconti versati durante il 20X1 ammontano a 20.000 euro.
Descrivere il percorso amministrativo fino al definitivo pagamento delle imposte sul reddito 20X1, ipotizzando la presenza della sola IRES pari al 24%.
Versamento degli acconti a giugno e novembre: Rilevazione delle imposte per competenza (100.000 euro x 24%), scrittura al 31.12.20X1:
Pagamento delle imposte 20X1 e versamento del I acconto 20X2: scrittura al 30.06.20X2:
In realtà le cose sono un po' più complicate. Questo perché le imposte calcolate sul reddito di esercizio (imposte di competenza) possono essere diverse da quelle dovute all'Erario (imposte correnti). - Le imposte DI COMPETENZA
Sono il calcolo di quanto dovuto sulla base del risultato d'esercizio. Sono quelle del bilancio.
Le imposte CORRENTI che sono quelle che vuole il fisco; sono diverse perché diverse- sono le regole di riconoscimento di ricavi e costi per il fisco. Sono quelle della dichiarazione dei redditi.
QUINDI alla fine dell'anno io vado a determinare due tipi di imposte: quelle che risultano dal CE e quelle che risultano dalla dichiarazione dei redditi. Quindi ho due risultati diversi.
Spesso le regole fiscali in tema di considerazione di ricavi e costi sono diverse da quelle civilistiche.
Dunque, mentre il bilancio segue le regole civilistiche e quindi porta alla determinazione di imposte di competenza e risultato netto di esercizio, la dichiarazione dei redditi segue le regole fiscali e porta alla determinazione di un reddito imponibile e delle conseguenti imposte correnti (dovute).
Esempio:
AMMORTAMENTO CIVILISTICO E FISCALE
L'ammortamento è calcolato su
un’immobilizzazione materiale acquistata all’inizio dell’anno per 500.000 euro
- aliquota di ammortamento = 20%
- ammortamento civilistico = 100.000
- aliquota di ammortamento riconosciuta a fini tributari = 15%
- ammortamento fiscale = 75.000
NB.: siamo in presenza di diversi criteri di valutazione tra C.C. e Fisco. Il fisco mi riconosce meno costi di quelli del CE, una parte di quei costi li considera non deducibili.
Che rapporto c’è tra risultato d’esercizio e reddito imponibile? E’ più alto il risultato del fisco, perché mi riconosce meno costi, se ho meno costi ho più utili; avendo un minor costo deducibile il reddito che risulta dalla dichiarazione dei redditi è più alto di quello che risulta dal CE.
Vediamolo meglio:
-> la differenza tra ammortamento civilistico (100.000) e fiscalmente riconosciuto (75.000), pari a 25.000 euro, rappresenta un costo non deducibile per l’anno X!!!
il fisco quel bene ha due anni di vita utile in più!192-> Il problema sorge a questo punto perché se io applico l’IRES del 24% mi nasce unproblema perché ho un costo di competenza per 127200 ma un debito verso il fisco di1332000.Questo nasce sempre ed è un problema che deriva dalla differenza tra dichiarazione deiredditi e CE. Per passare dall’uno all’altro devo rilevare una variazione in aumento del ri-sultato d’esercizio, dovuto alla presenza di un costo non deducibile per un disallineamen-to tra i criteri di ammortamento civile e fiscale.
Calcoliamo le imposte:
Una domanda: il reddito imponibile non di competenza dell’esercizio sarà compensato daun pari reddito di competenza non imponibile in esercizi futuri? SI, perché il fisco me loriconosce, me lo deduce in 7 anni non in 5, quindi le maggiori imposte pagate le com-penso il 6 ed il 7 anno.193Andiamo ora a rilevare le imposte:-> anticipate perché
ho versato di più questo anno, recupererò negli anni successiviAMMORTAMENTO CIVILISTICO E FISCALE NEGLI ANNI SUCCESSIVI-> entrambi i metodi portano ad ammortizzare lo stesso importo complessivo.. la differenza è nella durata!!-> per i primi 5 anni pago tutti gli anni imposte in più, anticipo imposte. Il sesto anno ho 0 di ammortamento civilistico e 75mila di ammortamento fiscale, ecco che recupero qui edunque pareggio esattamente perché riutilizzo crediti per imposte anticipate.194—Le norme fiscali hanno imposto l'anticipazione della tassazione di redditi dagli esercizi X5 e X6, per un totale di 125.000 euro (75.000 + 50.000)Le relative imposte, pagate negli anni da X a X4 per i redditi degli anni X5 e X6, sono "anticipate".NB.: Si tratta di disallineamento temporaneo. Le maggiori imposte pagate dovute al minor ammortamento fiscale vengono compensate con un credito per imposte anticipate che andrà ariassorbirsi gli ultimi due anni.
Vediamo gli ultimi due anni:
-> sesto anno.
In dichiarazione dei redditi, rispetto al risultato d’esercizio di 890mila euro, c’è un ammor-tamento solo fiscale per 75mila euro, quindi il reddito imponibile è 815mila euro.
Quindi le imposte:
Adesso contabilizziamole:
Per primo dobbiamo contabilizzare i debiti tributari, che sono 195mila euro:
-> imposte correnti da pagare, devo integrare il costo e a questo punto mi appare il reale costo da pagare:
-> le imposte di competenza sono più alte delle imposte correnti.
Vediamo anche l’ultimo esercizio:
-> (per trasferire il CE in dichiarazione dei redditi devo fare una diminuzione in diminuzio-ne, da 890 passo ad 840)
Infatti ho che:
Quindi contabilizziamole:
-> imposte correnti da pagare
Un riepilogo:
Il primo anno verso 6000 euro in più di imposte perché faccio una variazione in aumentoper 25mila euro ed ho un risultato fiscale da tassare
più alto; la tassazione cresce del24% della variazione in aumento, quindi il 24% di 25mila euro è 6000euro.Il secondo anno succede sempre la stessa cosa. E succede per 5 anni. Questi soldi van-no nel credito di imposte anticipate.Arrivo al 5° anno ed ho 30mila euro di crediti per imposte anticipate; il sesto anno non hopiù ammortamenti civilistici ed ho un utile molto alto.Il fisco mi dice che da un punto di vista fiscale ho ancora ammortamenti da recuperare,per 75mila euro. Allora mi riduci l’importo da tassare di 75mila euro; il 24% di 75mila è18mila -> pago meno di quello che devo pagare perché avevo un credito di 18mila euro.Il settimo anno mi è rimasto 12mila euro di credito, che sono il 24% dei 50mila euro che èl'ammortamento che recupero il settimo anno.LE IMPOSTE DIFFERITE*Un esempio:-> imposte differite, spingiamo in la il pagamento.Il risultato ante imposte è pari a 720mila euro; manca la
determinazione delle imposte. Le imposte di competenza sono il 24% di 720mila. Il problema nasce sul percorso diverso, ovvero l'impresa deve fare anche la dichiarazione dei redditi ed in quella sede rivedere tutti quei valori e capire se al fisco vanno bene. Le plusvalenze realizzate concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui sono state realizzate ovvero, se i beni sono stati posseduti per un periodo non inferiore a tre anni, in quote costanti nell'esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto (= il fisco dice che se ti capita di realizzare delle plusvalenze non te le tasso tutte nell'esercizio, ma permetto di "ventilarle" in più esercizi). La predetta scelta deve risultare dalla dichiarazione dei redditi; se questa non è presentata la plusvalenza concorre a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui è stata realizzata. Se io mi avvalgo dell'opzione,
Vediamo quanto pesa la plusvalenza: 199 La differenza è perché il fisco mi considera meno ricavi; gli anni successivi cambia perché il fisco recupera quei quinti che io civilisticamente non considero più. La differenza sul primo esercizio è un vantaggio perché riduco l'imponibile di 80mila euro.
Calcoliamo le imposte:
-> in dichiarazione dei redditi devo fare una variazione in diminuzione, tolgo i ricavi. Nella dichiarazione dei redditi per l'esercizio X vado a fare una variazione in diminuzione, tolgo l'80% di 100mila euro.
-> 172.800 sono le imposte di competenza, invece le imposte correnti sono pari a 153.600, stanno nella dichiarazione dei redditi.
Quindi mi nasce un debito per le imposte che non è che pagherò, le ho semplicemente spinte in avanti, e quindi per questo le chiamo imposte differite!!!
Contabilizziamole:
-> in debiti tributari ci sta il 24% del reddito imponibile 200 PLUSVALENZA CIVILISTICA E
FISCALE NEGLI ANNI SUCCESSIVI
Esercizio: -> le imposte di competenza sono il 24% di 620mila, quindi 148.800; però devo inserire 1/5 della plusvalenza, quindi devo fare una variazione in aumento del risultato civilistico per 20mila euro. Questi 20mila euro significano più imposte, dunque il reddito imponibile diventa 640 e le composte correnti 153.600.
Quindi: -> il secondo anno inizio a recuperare l’imposta relativa alla plusvalenza spalmata su più esercizi, dunque devo recuperare questo aspetto 201. Vado a contabilizzare le imposte: -> ecco che recupero la parte in eccesso del conto e quindi il conto CE 20 mi evidenzia effettivamente le imposte di competenza che gravano sull'esercizio -> Vedo quindi l'effetto cuscino del fondo imposte.
Le norme fiscali hanno permesso la posticipazione della tassazione del reddito derivante dalla plusvalenza dall’esercizio X agli esercizi da x1 a x4, per un totale di 80.000 euro (hanno agevolato).
le imprese). Quindi le imposte di competenza di X sono in parte – quella corrispondente alla plusvalenza “rinviata” - differite, in quanto si trasformeranno in imposte correnti negli anni suc-cessivi. Noi quelle imposte sulla plusvalenza le dobbiamo pagare, semplicemente abbiamo più tempo per farlo, ma allora perché non le metto nei debiti tributari invece che nel fondo imposte? L’incertezza è che: l’anno prossimo potrei avere ricavi - costi che mi portano in perdita, quindi pur avendo la plusvalenza da pagare io imposte non ne pago perché sono in perdita di esercizio. Una ulteriore COMPLICAZIONE: Nel caso dell’ammortamento abbiamo evidenziato imposte anticipate – vi è una differenza temporanea tra reddito imponibile (più alto all’inizio) e risultato