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PACCHETTI PERSI

principale causa: congestione = accodamento-TROUGHPUT

Parametro prestazionale importante. Rappresenta la velocità (bit/time) alla quale vengono inviati i bits dal mittente al destinatario. Può essere istantaneo o medio.

collo di bottiglia = il link del percorso end – end che limita il throughput. In altre parole, rappresenta il collegamento più lento (es se Rs < Rc , Rs è il collo di bottiglia)se ho molte connessioni (client – server), il valore max che si può raggiungere col throughput è dato dal minore tra gli R (in pratica, il vero bottleneck è il collegamento casa – server)

4) INFORMAZIONI E PRESTAZIONI

TIPI DI INFORMAZIONE

obbiettivo di una comunicazione = trasferimento informazione tra 2 terminali / utenti

l’informazione può avere natura analogica o digitale (faremo riferimento solo a quella digitale)

UNITÀ INFORMATIVA UI

oggetto attraverso il quale viene trasferita

L'informazione nelle UI può essere:

  • Singoli bit/byte
  • Blocchi/sequenze di bit o byte
  • Vengono chiamate anche unità dati, pacchetti, messaggi

Quando abbiamo una rete, non abbiamo solamente i dati che corrispondono alle informazioni utente, ma abbiamo anche altre informazioni alle quali corrispondono dati.

INFORMAZIONI UTENTE (es. messaggio posta)

  • Obiettivo della comunicazione
  • Differenti media
  • Viene trasmessa in accordo a opportuni formati
  • Può essere inviata insieme a dell'extra-informazione aggiunta per scopi di controllo del trasferimento (overhead) (es. indirizzi, campi di controllo di errore)
  • Coinvolge le funzionalità di trasporto della rete

INFORMAZIONE DI CONTROLLO

  • È di supporto affinché possa avvenire la comunicazione
  • Permette di:
    • Inizializzare una comunicazione
    • Negoziarne le caratteristiche
    • Controllare il trasferimento dei dati di utente
  • Coinvolge le funzionalità di controllo

INFORMAZIONE DI GESTIONE

In genere scambiata tra nodi di

attraverso la rete- Ritardo di elaborazione: tempo impiegato per processare i pacchetti- Ritardo di attraversamento: tempo impiegato per attraversare la rete- Ritardo di trasmissione: tempo impiegato per trasmettere i pacchetti- Perdita dei pacchetti: pacchetti persi durante la trasmissione- Throughput: quantità di dati trasmessi in un determinato intervallo di tempoLa qualità del servizio può essere valutata utilizzando strumenti e tecniche per garantire una qualità desiderata.

propagazioneERRORI e PERDITE

Durante il trasferimento di una UI questa può "perdersi" o arrivare errata. Errori dovuti a:

  • errori trasmissivi
  • congestione della rete ovvero dei nodi attraversati
  • errori procedurali

eventuali errori/perdite possono essere recuperati tramite correzione e/o ritrasmissione

INDICATORI DI PRESTAZIONE

  1. Integrità Informativa

Capire se l'informazione ricevuta è uguale all'informazione trasmessa

  • minimalizzazione degli errori trasmissivi e delle perdite per congestione
  • può essere valutato attraverso un tasso di errore residuo sul bit o sulle UI (numero medio di errori)
  • BER: Bit Error Rate - rapporto tra i bit non ricevuti correttamente e i bit trasmessi - numero compreso tra 0 (nessun bit errato) e 1 (tutti errati)
  • Analogamente, a livello di pacchetti, ci sono il FER (Frame Error Rate) o PER (Packet Error Rate)
  1. TRASPARENZA TEMPORALE

riguarda il ritardo di transito - minimalizzazione ed equalizzazione del ritardo

trasmissivo ed elaborativo- valutato attraverso le statistiche dei ritardi-SICUREZZAun indicatore di prestazioni che merita un discorso a parte, rispetto a- agli utenti coinvoltiai dati scambiatipossono essere forniti differenti servizi di sicurezza-SERVIZI DI SICUREZZAAutenticazione delle partigaranzia/verifica che le parti interessate alla comunicazione siano esattamente chi sostengono di essere-Riservatezza/confidenzialitàgaranzia che i dati siano accessibili solo ai soggetti autorizzati-Autenticazione e integrità dei datigaranzia che i dati siano stati emessi da una specifica sorgente e che non siano stati indebitamente alterati o- manipolatiDisponibilitàgaranzia che i dati siano elaborati o trasmessi in tempo ragionevole, o che non siano stati resi inaccessibili-Non ripudiopossibilità di dimostrare di aver ricevuto o inviato dei dati in modo autentico- impossibilità dell'altra parte di confutare dati precedentemente emessi o

ricevuti-MECCANISMI DI SICUREZZA

Mezzi con cui vengono garantite la sicurezza: crittografia, firma digitale, protocolli di autenticazione, filtraggio, monitoring

DOMANDE RIASSUNTIVE

  1. Perché 1 bit è una UI?
  2. Quanti e quali tipi di traffico esistono?
  3. Quali sono le componenti di ritardo nella comunicazione tra due estremi di una rete?

ARCHITETTURE PROTOCOLLARI E MODELLI DI COMUNICAZIONE

PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE

Accordo tra le parti interessate su come la comunicazione può o deve procedere. Vi sono delle regole procedurali della comunicazione, in riferimento a:

  • evoluzione della comunicazione
  • semantica (significato) dei messaggi
  • sintassi (struttura) dei messaggi
  • algoritmi usati
  • parametri

ARCHITETTURE PROTOCCOLLARI

Le prime piattaforme di rete erano realizzate in hardware. Con l'aumento della loro complessità tecnologica e delle funzioni implementate (principalmente vis software), necessità di una strutturazione comunicazione come serie di funzioni

organizzazione e gestione di una rete viene suddiviso in strati o livelli. Il numero e le funzioni degli strati possono variare da rete a rete. I vantaggi di questa organizzazione includono la riduzione della complessità nella progettazione e gestione della rete, la facilità di riutilizzo di protocolli specifici o di intere sottoreti e l'interazione costante tra due o più parti. Gli strati devono rispettare le regole procedurali definite dai protocolli di comunicazione, che sono incluse nella definizione del protocollo stesso. Funzioni simili sono raggruppate in sottoinsiemi funzionali omogenei, sia per logica che per tecnologia di implementazione. Ogni sistema è visto come composto logicamente da una successione ordinata di sottoinsiemi. Questi sottoinsiemi sono organizzati in "livelli" e operano in ordine gerarchico, interagendo solo con i sottoinsiemi adiacenti. Tutti i sottosistemi di pari livello appartenenti a un sistema interconnesso formano uno strato. L'insieme di funzioni di organizzazione e gestione di una rete viene quindi suddiviso in strati o livelli, che operano in modo collaborativo per garantire il corretto funzionamento della rete.uno strato (di livello n) viene comunemente indicato con il termine "protocollo" (di straton) STRATI E SERVIZIO Ogni strato riceve un "servizio" dallo strato che gli è immediatamente inferiore nell'ordine gerarchico. Arricchisce questo "servizio" con valore derivante dallo svolgimento delle proprie funzioni. Offre il nuovo "servizio" a valore aggiunto allo strato/protocollo che gli è immediatamente superiore nell'ordine gerarchico. ARCHITETTURE A STRATI Il servizio fornito da un generico strato può essere definito in modo del tutto indipendente dalle procedure con cui è effettivamente realizzato. Per ognuno dei sistemi interconnessi, l'architettura considera solo gli aspetti che riguardano il comportamento verso l'esterno e cioè quelli volti alla cooperazione con altri sistemi. L'applicazione del principio della stratificazione consente di sezionare il complesso problema della

comunicazione in un insieme di problemi più semplici, ognuno dei quali si riferisce ad un particolare sottoinsieme funzionale

Permette inoltre di riutilizzare i singoli sottosistemi funzionali in sistemi (e architetture) differenti

MODELLO FUNZIONALE

FLUSSI INFORMATIVI

Una entità è impiegata nella gestione di 2 flussi informativi

Flusso con entità appartenenti agli strati adiacenti trasferimento diretta- le UI vengono fisicamente passate da uno strato all'altro tramite SAP

Flusso con entità alla pari trasferimento indiretto usando il servizio offerto dallo strato inferiore le UI vengono scambiate tra sistemi diversi tra entità alla pari nel rispetto del protocollo di strato

Ogni strato (tranne quello più basso) invia le proprie PDU come SDU dello strato inferiore

Ci possono essere differenti relazioni di corrispondenza tra SDU e PDU

TIPI DI FLUSSO

Informazioni di controllo si distinguono in:

Informazioni di protocollo (PCI, Protocol Control

Information ):- sono le informazioni di controllo scambiate tra entità alla pari e corrispondenti alle regole di interazione previste nel pertinente controllo di strato

Informazioni di interfaccia- sono le informazioni di controllo scambiate tra entità residenti nello stesso sistema e appartenenti a strati adiacenti

Informazioni di dati si distinguono in:

Dati di utente- informazioni di dati che sono trasferite tra entità alla pari nell'ambito di un servizio di strato e a favore delle entità PES appartenenti allo strato superiore (queste ultime sono utenti del servizio di strato)

Dati di interfaccia- sono le informazioni di dati che sono trasferite da entità residenti nello stesso sistema e appartenenti a strati adiacenti

UNITÀ DI DATI

PDU (Protocol Data Unit):- Consente ad una N-entità nello svolgimento di un N-servizio di trasferire una N-PCI e, possibilmente, dati di N-utente

IDU (Interface Data Unit):- riguarda le informazioni di

interfaccia trasmesse attraverso una n saccoN-SDU (Service Data Unit):

-una porzione dei dati di interfaccia che una (N+1)-entità trasferisce a N-entità nello stesso sistema per inoltrarlo a destinazione all'interno dellasua PDU(N+1)-PDU, Protocol Data Unit):

-viene passata ad una N-entità attraverso il punto di accesso N-SAP

In questa operazione viene chiamata N-SDU (Service Data Unit) e- nell'esempio (N+1)-PDU e N-SDU coincidono

La N-SDU viene inserita nell

Dettagli
A.A. 2020-2021
72 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescomarzio_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Internet e multimedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Adami Davide.