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IMPIANTI INDUSTRIALI

10-11-2022

CAPITOLO 1 - IMPIANTISTICA INDUSTRIALE

Impianto Industriale = insieme delle risorse umane ed economiche, dei macchinari e di tutti quei mezzi che sono impiegati al fine di trasformare delle risorse materiali ed energetiche in beni con maggior valore

L'impianto industriale fa parte dell'azienda la quale è l'organizzazione di uomini e mezzi finalizzata alla soddisfazione dei bisogni umani attraverso la produzione, distribuzione e consumo di beni economici. L'azienda fa capo all'imprenditore che ne è una persona che ne sostiene lo proprio diritto di impresa.

AZIENDA FINANZA = acquisire e spendere denaro VENDITA = relazioni con il cliente ATTIVITA PRODUTTIVA

Valore Aggiunto differenza tra il valore della produzione e le spese sostenute

La disciplina che studia i processi mediante i quali si realizzano gli impianti industriali è l'impiantistica industriale. L'approccio impiantistico è multidisciplinare e prevede numerose competenze in vari ambienti come:

  • tecniche di previsione
  • locazione dinamica delle risorse produttive
  • pianificazione della capacità produttiva
  • gestione delle risorse
  • assicurazione della qualità
  • gestione delle risorse umane
  • gestione della catena delle forniture

A seconda del tipo di produzione e mercato si distingue in :

  • imprese industriali
  • imprese commerciali
  • imprese di servizi

Un impianto industriale può essere a sua volta suddiviso in 3 sottosistemi:

  • IMPIANTI TECNOLOGICI - insieme di macchinari e attrezzature utilizzati per realizzare un bene attraverso certe tecnologie di trasformazione, eseguendo particolari operazioni per ottenere un certo prodotto.
  • IMPIANTI DI SERVIZIO - insieme di macchinari e attrezzature necessarie al corretto funzionamento degli impianti tecnologici.
  • IMPIANTI LOGISTICI - movimentazione, conservazione, controllo e protezione dei materiali, merci e prodotti in tutto il processo produttivo.

La figura professionale deputata alla progettazione e alla realizzazione degli impianti industriali è l’impiantista industriale. La PROGETTAZIONE non è il dimensionamento di componenti o il disegno di macchine ed attrezzature, ma si limita alla composizione degli elementi nel modo più adatto agli obiettivi nel rispetto dei vincoli esistenti.

Le problematiche impiantistiche possono riunirsi ai seguenti principi fondamentali:

  • aspetti strategici,
  • aspetti economici,
  • aspetti di capacità ed efficienza.

La progettazione e la pianificazione/gestione dei progetti industriali richiede normalmente uno STUDIO DI FATTIBILITÀ per poi eseguire la PROGETTAZIONE COMPLETA e infine la REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO.

Segue la sequenza che porta alla realizzazione dell’impianto:

  • Studio di fattibilità FASE 1
  • Progettazione completa FASE 2
  • Realizzazione dell’impianto FASE 3

- Beni Immobiliari: Son i servizi, ovvero quei prodotti incapaci a muoversi in un bene. Non sono immagazzinabili e devono essere quindi consumati sul luogo e al momento dell’acquisto.

  • CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI PRODUTTIVI

Uno primo classifica delle aziende si basa sulla distinzione del settore economico a cui appartiene l’attività. Si effettua una classificazione per SETTORE INDUSTRIALE:

  • Settore Primario: estrazione di materie prime. Typico dei paesi a basse evolotto
  • Settore Secondario: attività manifatturiere industriali, costruttive ed estrattiva. Tipico delle economie emergenti.
  • Settore Terziario: comprende servizi e attività bancarie. Tipico dei paesi sviluppati.
  • Terzario Avanzato: servizi di alta qualità, quali servizi di ingegneria, di informatica, di consulenza e ricerca.

Si può effettuare una classificazione per TIPOLOGIA DI BENI

  • Produzione di Materiali: realizzazione di prodotti grezzi malformati, impiegati in successive fasi industriali.
  • Produzione di Parti: produzione di componenti semplici, riuniti in gruppi o sottogruppi e destinati ad avere impiego nella produzione di manufatti più complati.
  • Produzione di Manufatti Complessi: realizzazione di prodotti attraverso la combinazione di parti mediante l’utilizzo di lavorazioni preliminari da produzione di pezzi industriali.

Si può effettuare una classificazione per DIMENSIONI

  • Grande Impresa: occupati ≥ 250, fatturato ≥ 50 milioni
  • Media Impresa: occupati ≥ 250, fatturato ≤ 50 milioni
  • Piccola Impresa: occupati ≥ 50, fatturato ≤ 10 milioni
  • Micro Impresa: occupati ≤ 10, fatturato ≤ 2 milioni

Classificazione della PRODUZIONE PER MAGAZZINO

MAKE TO STOCK

ASSEMBLE TO ORDER

MAKE TO ORDER

PURCHASE TO ORDER

ENGINEER TO ORDER

MATrice delle 5 fattispecie produttive

Questo schema/sistema di classificazione è stato proposto da Wortmann e si basa sul confronto tra i tempi di evasione dell’ordine e il tempo massimo per negoziare un ordine: da classificazione che si ottiene riguarda la gestione delle produzioni, ma è legata anche agli aspetti progettuali del sistema produttivo.

  • progettazione
  • acquisto materie
  • fabbricazione del prodotto
  • assemblaggio del prodotto finito

Make to Stock

si necessitano prodotti per il magazzino, realizzando il prodotto finito prima di ricevere l’ordine dal mercato. Si tempore di attesa è solo quello di consegna.

Assemble to Order

la varietà dei prodotti non permette di produrre completamente su previsioni. In questo si necessitano componenti standard che verranno combinati in un assemblaggio solo dopo aver ricevuto l’ordine.

Make to Order

produzioni non ridondanze in cui si ha la distinzione tra i prodotti già finiti prime fasi del ciclo di lavorazione. Si ottiene l’ordine per minimizzare le produzioni.

Engineer to Order

prodotti non già progetti. Se cliente fornisce il progetto di massima e rim richiede le modificazione. Si applicano fasi di apppovvigionamento e le prime fasi di produzione fino ad un nuovo termine il prodotto.

Evoluzione dei Sistemi Produttivi

Fino al 1700 abbiamo una produzione artigianale. La produzione di massa nasce a metà del 1700 grazie anche all’arrivo di nuovi macchinari. Con la rivoluzione industriale nasce la produzione di massa che si basa sulle tecniche sviluppate da Adam Smith. Egli parla della divisione del lavoro scomponendo il prodotto in piccoli elementi, in modo poi di acquistare poco qualificati. Le condizioni di lavoro risultano spesso disumane. Si introdusse quindi il "One best way" di organizzare il lavoro dedicando meno sforzano ed organizzare tramite tempi e metodi di produzione e intero produttivo ridotto. Si cerca di ridurre al componente primario per l’oggetto finito si ammortizzano i costi ammonticchiati. Negli anni 50 del 1900 in Giappone allora grazie la competizione delle idee di Deming secondo le quali la qualità e cliente devono essere poste d’osservando la qualità viene ricercato e migliorato effettuando piccoli cambiamenti, ma in continuazione. Un altro figura chiave è Ohno che elaborò il "Toyota Production System" che prevede bassi volumi produttivi a campo diversificazione. Si sviluppa poi il TPS che prevede di ridurre gli sprechi e l’eliminazione dei sovraccarichi. Nasce anche JIT (Just in Time) la produzione solo dopo che è stato ricevuto la richiesta del cliente.

Industry 4.0

Integrazione del mondo reale con il mondo virtuale. Si definisce le Cyber Physical System. Tale integrazione è resa possibile delle moderne tecnologie.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
118 pagine
2 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/17 Impianti industriali meccanici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gissor1998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Impianti industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof De Carlo Filippo.